I miei ricordi sono tutti vividi nella memoria . Specie adesso , che mi sembra di essere salita sulla macchina del tempo e a ritroso li sto rivivendo uno ad uno , col magone e gli occhi lucidi . Ho tante fotografie ma non serve che io le riguardi . E' tutto stampato nella mia memoria e nel mio cuore .
E adesso che l'ultima nonna rimasta non c'è piu'...lo spazio è proprio incolmabile . E allora cominciano ad affiorare altri pensieri , pieni di ma e di se ....e la cosa sicura è che lei non c'è piu'. Ma la vita continua e allora si tira su col naso e si va avanti . E per sentire meno male si pensa ai momenti belli e spensierati e alle cose che hanno insegnato i nostri "vecchi" . E allora comincio ad aprire i cassetti della memoria che sono veramente tanti e ritorno a quando una domenica al mese andavamo sulla 500 color sabbia tutti a Mantova a trovare gli zii che abitavano in campagna e alle mangiate che si facevano nella grande cucina con il grande camino . E si gustavano i tortelli di zucca , il bollito e alla sera i ravioli di carne in brodo e la torta sbrisolona....o in montagna appena finita la scuola e si passavano tre mesi con i nonni e guai , come si rigava dritto , senza capricci , e sento il profumo del minestrone con le verdure dell'orto sapientemente curato dal nonno Armando e dalla nonna Cornelia , loro che avevano la campagna nel sangue.... e quando si ritornava a Milano , quando li si andava a trovare mi ricordo che dopo un rapido saluto correvo in cucina dove sul tavolo mi aspettava un piatto con il bordo a quadretti bianchi e rossi , come le tovaglie delle trattorie , con il budino piu' buono , piu' marrone , piu' sodo che abbia mai mangiato in vita mia . Quello vero , fatto con il cacao , non con le buste che forse non c'erano nemmeno a quei tempi ....e poi le domeniche o le ricorrenze , dove si iniziava già dal giorno prima a preparare il ripieno per i ravioli o i tortelli di zucca e al mattino dopo si preparava la sfoglia e la torta....che bei momenti ....
Ogni piatto che ho imparato a fare è legato ad una ricorrenza e ai ricordi. Piatti semplici , della tradizione , perchè non c'era mica tanto da sperperare , ma dove anche il piatto piu' povero e semplice era un piatto grandioso .
Quando Alice era piccola chiedeva alla nonna bis , come la chiamava lei , dai raccontami con che cosa giocavi quando eri piccola , ma hai fatto la partigiana , e il nonno bis è andato in guerra....e la nonna bis cominciava a raccontarle che era povera e non aveva giocattoli , abitava in campagna e curava le bestie , e aveva vinto il premio per la coltivazione di bachi da seta piu' belli , e lavorava le foglie di tabacco , aveva fatto anche la mondina e poi no, la partigiana non l'ha fatta perchè aspettava un bambino...e il nonno bis si, ha fatto la guerra..e allora sfogliavano insieme le poche fotografie rigorosamente in bianco e nero , con quei visi cosi' " antichi" e di un fascino indescrivibile .
E anche questa mattina mi sono alzata con il pensiero alla nonna , forse perchè è cosi recente la sua scomparsa , e mi è venuto in mente che tra tutti i piatti che ho imparato a fare e che ho fatto finora uno non ne ho mai fatto: la torta sabiosa , si , con una b sola...cosi come chiamava giambella la ciambella ....
Mentre la preparavo pensavo a tutte le volte che la nonna me la faceva , quante volte faceva quei gesti ! Come vorrei che fosse qui per chiederle ancora gli ingredienti di quello o quell'altro piatto . Che li so , ma mi piaceva sentirlo elencare e gli aneddoti dietro ogni cosa . E mi piacerebbe ancora adesso....
E quando ho assaggiato la fetta di torta...si , il sapore era proprio quello che ricordavo . Non so descriverlo . E' il sapore di torta buona , della mia infanzia e delle giornate trascorse in sua compagnia , del suo sguardo buono e soddisfatto mentre mangio tutto quello che preparava per noi . E questo è un sapore indescrivibile . Che solo il mio cuore riesce ad assaporare . Si, è proprio il sapore che ricordavo...
Ingredienti
300 gr di fecola di patate
300 gr di zucchero
300 gr di burro Il fior di panna di Inalpi
3 uova
un pizzico di sale
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di lievito per dolci
Esecuzione
Sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso . Aggiungete gli albumi montati a neve ferma , con un pizzico di sale . Aggiungete poco per volta la fecola alla quale avrete aggiunto la vanillina e il lievito e quando è assorbita completamente , aggiungete il burro a temperatura ambiente e mescolate fino al completo assorbimento .
Infornate a 180 ° per 40/ 50 minuti fino a o fino a quando la superficie sarà dorata .
servita su un piatto che porta indietro nel tempo....collezione Fay red di Greengate
conquesta ricetta partecipo al contest
http://pensieriepasticci.blogspot.com/2012/01/il-mio-primo-contestcera-una-volta.html e http://dragonflyshop-genova.blogspot.com/
belli i ricordi e ancor più belli tenerli vivi :) la torta sembra buonissima! un bacione
RispondiEliminaTi dico solo che è la mia torta preferita e poi, oggi è buona, domani di più e se arriva a dopodomani, di più ancora.
RispondiEliminahai ragione gianni...se arriva...con le boccucce che ci sono non si salva niente¨!!! ciaooooo e grazie. magari trovarsi??? cosi ci facciamo uno scambio culinario'??? .-))))
RispondiEliminaGrazie il post è bellissimo e la torta deliziosa!
RispondiEliminaTi metto subito in lista, ancora grazie
ah quindi senza farina! niente male!!!! davvero bella!
RispondiEliminaCiao Antonella, questa torta mi attira moltissimo e ti è venuta alla perfezione!! Penso che la farò il prima possibile :-) Buon pome!!
RispondiEliminasi Monica, con la fecola diventa come impalpabile...e Silvia provala e mi saprai dire!!E grazie Simo!!!!
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