In questa fotografia ho ripreso un calendario , il treno Shinkansen , e un vocabolario traduttore giapponese ...
Sono tanti gli oggetti che mi legano al Giappone , non mi sarebbe bastato il tavolo per contenerli tutti .
Questi tre oggetti sono legati da un filo conduttore e se avete la pazienza di leggere il mio racconto capirete il perchè.....
Agosto 1996 , stazione di Sondrio : io e Alice, che allora aveva 4 anni , saliamo sul treno che ci porta a Milano. Salgono una coppia di giovani giapponesi e la ragazza chiede se i posti sono liberi. "Yes".
A Colico il capotreno ci fa scendere perchè ci sono dei lavori sulla linea e allora veniamo tutti dirottati sui pulmann. I due ragazzi sono spaesati e allora offro il mio aiuto nel mio inglesissimo "follow me"...ecco da quel momento diventiamo una cosa sola....mi seguono come un ombra , saliamo sui pulmann e poi a Lecco ci fanno risalire sul treno. Ci sediamo sempre vicini e ci presentiamo . Etsuko lei ed Seiji lui .Dopo un po' Seiji chiede il permesso di scattare le fotografie ad Alice. E allora comincia lo scatto selvaggio...Alice che dorme, che guarda dal finestrino, che gioca con la bambola....Etsuko, che parla un po' di inglese, chiede se posso consigliare un albergo "no more expensive". Allora telefono a mio marito che cerca subito un albergo . Mi viene in mente che in borsa ho un vocabolario italiano-giapponese che mio marito aveva comperato quando due anni prima era andato in Giappone per un mese e aveva anche imparato qualche parola che invidia!!
Cosi', io cercavo in italiano la frase da dire ed Etsuko leggeva sotto l'equivalente in giapponese . Ah si, perchè lei parlava un po' di inglese ma lui....solo giapponese!!!
Ci divertiamo un mondo a cercare le frasi da dire, Etsuko le cerca in giapponese e io le leggo in italiano...
Arriviamo a Milano e mio marito ci aspetta sulla banchina e ci ripresentiamo. consegna un foglio con il nome dell'albergo e la strada da fare e tra inchini e sorrisi ci si saluta dopo essersi scambiati gli indirizzi.
Dicembre...la postina suona e ci consegna un pacco che arriva dal Giappone. Ma non aspettiamo nessun pacco dal Giappone!!! Ma l'indirizzo è il nostro e il mittente...noooo non ci posso credere...Seiji ed Etsuko!!! Una lunga lettera di ringraziamento per l'aiuto che hanno avuto durante il loro viaggio accompagna un sacco di regali...un kimono per Alice, una Sailor Moon , le fotografie che aveva scattato e altre cose per noi....io veramente sono commossa. E da quel lontano 1996 , ogni Natale arriva un pacco dal Giappone e viceversa e qualche lettera durante l'anno....Da un piccolo aiuto è nata una grande amicizia .
15 agosto 1998- Seiji , Etsuko e il padre di lui ritornano dalla Svizzera e passano per Milano. Perché non incontrarsi ? Cosi andiamo in Stazione Centrale ad accoglierli pensando che avessero chissà quante valige...due zaini con l'occorrente per le loro escursioni montane e un sacco di regali per noi....dico sempre che devo imparare da loro quando faccio la valigia!! Veniamo a casa e pranziamo insieme con Seiji che ovviamente ha scattato un' infinità di fotografie a tutte le portate che avevo preparato!! ( bè la mia pasta fredda , l'anguria scavata e decorata con dentro la macedonia e il tiramisu' avevano conquistato i nostri amici ). Dopo pranzo li scarrozziamo in centro, cena insieme e saluti un po' tristi tra inchini e strette di mano...Inutile dire che a Natale arriva un pacco con un sacco di cose e le fotografie vero???
E ora veniamo a tempi piu' recenti , il nostro viaggio a Tokyo . L'emozione di affrontare da sole un viaggio cosi lungo e raggiungere mio marito che arrivava da una tourneè.dagli Stati Uniti e Sud America . L'emozione di atterrare in quel paese cosi nuovo e grande e tecnologico e ricco di tradizioni...Rino ci porta subito in tour e arriviamo alla sera stravolti ma cosi pieni di Giappone che quasi fatico ad addormentarmi tanto sono eccitata ! E che dire delle colazioni di un'ora che mi concedo prima di affrontare la lunga giornata nipponica? Della educazione e del rispetto che è cosi evidente in tutta le persone che abbiamo incontrato . Della convivenza del mondo ipertecnologico con l'atmosfera meditativa dei Templi e dei Giardini. L'apprensione di trovarsi in mezzo ad un tifone e guardare questo spettacolo della natura all'ultimo piano dell'hotel e rendersi conto la mattina dopo che tutto è ritornato come prima, senza nemmeno una foglia fuori posto e un vetro bagnato?
Questa esperienza vissuta in compagnia di due nostri amici , il collega di mio marito e sua moglie...con la quale ho passato delle giornate da turista stupende, quando i nostri mariti erano impegnati con le prove......
memorabile la giornata ipercalda passata cercando di entrare a visitare il Palazzo dell'Imperatore.....che in pratica era inacessibile al mondo !!! Io , lei mia figlia che circumnavigavano il perimetro delle mura del mastodontico palazzo guardato a vista da inflessibili guardie ! Mi bruciano le piante dei piedi ancora adesso al solo pensiero!!!
Ovviamente ci siamo incontrati con i nostri amici a Kyoto e questa volta hanno fatto loro i padroni di casa e abbiamo scattato noi un'infinità di fotografie!!! E qui entra in gioco lo Shinkansen, il treno iper tutto che abbiamo preso per andare a trovare i nostri amici e che quando siamo ritornati in Italia , i nostri mezzi di trasporto ci sono sembrati del terzo mondo!!
Ecco , questo è solo un piccolo assaggio delle mie emozioni verso questo paese fantastico . Un paese che mi è entrato nel cuore . Ecco perchè ho sofferto quando è successo quel disatro nucleare . Ecco perchè ho deciso di cimentarmi in questa ricetta dal sapore orientale . Per riassaporare quei cibi che hanno accompagnato quei giorni di relax e di scoperte .
Dedicato a due amici conosciuti per caso , su di un treno , un sacco di tempo fa , con i quali ho parlato grazie ad un vocabolario....un' amicizia che non conosce ostacoli , lingua e lontananza . Perchè quando un'amicizia è profonda, vera e sincera , non conosce limiti.....
Ingredienti
50 gr di riso q.b.
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
alghe essiccate q.b.
filetto di salmone fresco q.b.
salsa di soia , sakè , tè q.b.
aceto bianco e zucchero q.b.
wasabi q.b.
Esecuzione
Fate bollire in 250 ml di acqua il riso . Fatelo raffreddare e aggiungete un cucchiaino di zucchero e un cucchiaio di aceto . Su un foglio di carta da forno ( non avendo lo stuoino di bambu') stendete una foglia di alga e stendete il riso aiutandovi con le mani inumidite .
Lavate i peperoni e tagliateli a lunghe falde , alternando una falda gialla e una arancione .
Con lo stesso procedimento utilizzate anche il salmone tagliato a listarelle .
Cominciate ad arrotolare il foglio di carta con l'alga, pressando un poco il rotolo .
Tagliate a rondelle della grandezza che desiderate e....servite con del tè o sakè , salsa di soia e wasabi.....
Ciao Anto... che bella la storia, sai che non la conoscevo ! Credevo che fossero amici di Rino ....
RispondiEliminaE dire che in una parte del tuo viaggio c'ero anche io !!!
Grazie per partecipare al contest!
Barbara
:-))))))
RispondiEliminache bellissimo racconto anto!!! gli amici veri sono belli :) bacione ps. io ancora non l'ho visitato il giappone sai!
RispondiEliminaUno splendido racconto Anto e che bello essere stata in Giappone..come ti invidio!!!! bacioni! Domenica vi ho pensate un sacco..tutto OK? qualche foto???
RispondiEliminaadoro questi maki!!! a parte l'imbarazzo delle prime volte nel destreggiarsi con la stuoietta, poi diventano divertentissimi e sempre molto molto buoni:)))
RispondiEliminaciaooooooooooo
:-)) ciao Vale! Elena vai nella pag varie e sbircia!!!! :-)))
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