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domenica 31 agosto 2014

Terme Euganee e dintorni....cronaca di un viaggio tra benessere, cultura, enogastronomia e vittorie inaspettate con gli amici foodblogger di Aifb


Diario di bordo....27 agosto 2014....

Di ritorno da una quattro giorni emozionante, intensa, coinvolgente, rilassante, sorprendente, stimolante, prima di essere di nuovo immersa in quello che sarà la vita caotica dei giorni a venire, vorrei raccontarvi questa esperienza. E siccome sono tanti i particolari e i momenti che vorrei vivreste attraverso le mie parole, per evitare di fare un post chilometrico e noiosissimo, narrero' questa bellissima esperienza, offerta a noi associati dell'Aifb, Cinzia di  Essenza in cucina, ,Antonella di Cucino io, Juri e Daniela di  Acquaementa, Francesca di Disoccupatiincucina, Aurelia di Profumiincucina, Anna di Annathenice, Aurora di SalsaAurora, Solema di  La cucina di Nonna Sole,....a tappe......

A essere sinceri, già anni fa, quando Alice aveva solo sei anni, abbiamo avuto la "fortuna" di essere ospitati a Disney World Orlando (Florida) e poi a Ada nel Michigan, ma piu' che fortuna erano un riconoscimento per un obiettivo raggiunto, saggiando per la prima volta cosa volesse dire essere ospiti di un hotel di altissimo livello.
E grazie al lavoro mio e di mio marito, musicisti entrambi, abbiamo avuto la "fortuna" di girare il mondo e soggiornare nei piu' belli e lussuosi hotel. "Fortuna" per lavoro....

Questa piccola parentesi è doverosa perché in questi giorni ho rivissuto questi momenti. Questa volta non con la mia famiglia, ma "sola" con me stessa, ripagata e appagata, e con momenti solo ed esclusivamente miei. Senza nulla togliere agli affetti, si intende. Lontana dai pensieri e dal logorio della vita moderna. "Sola"  con altri amici foodblogger, alcuni conosciuti in questa occasione, facenti parte dell' Aifb - Associazione Italiana Foodblogger . In un contesto veramente unico, a me finora sconosciuto, al Grand Hotel Terme di Montegrotto  in provincia di Padova.
Perché sconosciuto? Perché essendo in un contesto "termale", come la maggior parte delle persone, tutto quello che è "curativo", "preventivo" o "riabilitativo" sa di ospedale, di vecchio. Un ambiente precluso a persone "meno datate". Mi ricordo che mia nonna andava a fare le terme tutti gli anni, quindi....
Ma in questi giorni, mi sono resa conto che forse non è proprio cosi'! Il benessere e la cura di sé stessi sono importanti a qualsiasi età. Perchè è obbligatorio curare, ma altrettanto doveroso ritagliarsi e regalarsi dei rilassanti momenti  per rigenerare spirito,corpo e mente! Certo, tutte le cose belle e confortevoli hanno un prezzo, ma quello che ho respirato in questi quattro giorni mi ha fatto rivedere un po' i vecchi concetti stereotipati e fatto pensare che dal momento che si vive una volta sola, è anche giusto appena possibile, regalarsi il meglio!

Infatti, appena entrata nella grandissima hall, ho avuto la conferma della magnificenza del luogo.
E una volta entrata in camera sono rimasta a bocca aperta! Era piu' grande del mio appartamento!! Dopo essermi guardata intorno mi sono subito infilata il costume e sono scesa nella piscina ed è stato subito un momento emozionante e rilassante: l'acqua termale calda, gli idromassaggi, la piscina esterna. Solo io, il silenzio e l'azzurro del cielo che era un tutt'uno con quello dell'acqua. L'omaggio di benvenuto con un capiente piatto colmo di frutta fresca è stato poi ben gradito!

Ma il "dovere" chiamava. Era previsto un briefing per coordinare e illustrare quello che sarebbe successo durante il nostro soggiorno, seguito da un aperitivo di benvenuto e un bellissimo omaggio consistente in prodotti usati dalla SPA e Centro Benessere.


Durante l'incontro, ci sono state illustrate le caratteristiche e la particolarità delle acque e dei fanghi termali le cui caratteristiche avremmo avuto modo di beneficiarne sulla nostra pelle il giorno successivo, a seguito di un trattamento fanghi estetici e cura del corpo.
Le acque termali Euganee appartengono alla categoria delle acque sotterranee profonde e la loro unicità nasce dal fatto che l'acqua meteorica proveniente dalle Piccole Dolomiti e dai Monti Lessini , prima di arrivare in territorio euganeo,  percorre un lungo viaggio sotterraneo di oltre 3000 metri per 80 km, ad alta temperatura e a forte pressione, arricchendosi di sali minerali e sostanze disciolte che la rendono unica in tutto il mondo. L'acqua classificata salsobromoiodica viene usata per far "maturare" il fango che viene prelevato da un piccolo lago in Arquà Petrarca, che si arricchisce di microrganismi e di biomateriale ineguagliabili.
Ci hanno poi mostrato il Centro Benessere e la SPA...spiegandoci i tipi di massaggi che vengono utilizzati soddisfacendo le esigenze della clientela. Solo percorrendo questi spazi, accompagnati dalla voce delicata di Alice, bè, vi posso garantire che era un vero relax.....

Alla sera, una fantastica cena presso il Ristorante sito al 6° piano dal quale si potevano ammirare i Colli Euganei in tutta la loro bellezza. Tra racconti, risate e relax.

La serata è poi proseguita al Ristorante Antica trattoria Ballotta per prendere "confidenza" con il luogo che ci avrebbe ospitate/i il giorno successivo, per la gara prevista....gustando un gelato, una "Torta antica" preparata dalla gentilissima Cristina che ci ha aperto la cucina del suo Ristorante e un brindisi.....
e per fortuna anche la bravura fotografica di Juri che si vedrà "scippare" qualche foto....



La compagnia era cosi' piacevole che abbiamo fatto oltre la mezzanotte...dopo questa giornata "intensa", avevo bisogno di riposare per affrontare insieme ai miei compagni di viaggio e di cucina il giorno successivo. Ma questa è un'altra storia......




domenica 24 agosto 2014

Ravioli di grano saraceno alla Norma con sugo alla pescatora


Eccomi qua, dopo un periodo di latitanza, di nuovo presente. Non che abbia tenuto a digiuno la mia famiglia, ma non ho avuto tempo per postare e non sempre ho fotografato quello che man mano ho preparato in questo periodo.Complice la pigrizia estiva, e si, perchè nonostante piova un giorno si e un giorno anche, siamo ancora in estate, la stanchezza, il lavoro, la luna eh si sono Cancro quindi anche lunatica.... e ci voleva questo bellissimo contest a darmi una svegliata!
All'inizio ero in piena crisi creativa, e questo non era un buon segnale, dal momento che mi butto a capofitto in molteplici creazioni! Ma poi ho avuto un'improvvisa illuminazione!
Complici il tema del contest, anzi, le categorie del contest, le melanzane dell'orto della mia amica, i pomodorini del mio balcone, si perchè ho avuto la brillante idea di provare a piantarli e con grande gioia ne sono cresciuti piu' di 100, a dispetto del tempaccio che ha imperversato fino ad ora. Una ricotta salata che mi faceva l'occhiolino tutte le volte che aprivo il frigorifero, la farina di segale che mia mamma mi ha portato direttamente dal mulino di Teglio....insomma, mi è venuto in mente di fare inizialmente una normalissima pasta alla Norma, ma poi mi sono detta che forse potevo osare qualcosa di piu'....avrei fatto i ravioli!
Prima di tutto perchè il raviolo ha accompagnato la mia infanzia: l'ho già raccontato altre volte, ma non mi stanchero' mai di ripeterlo. Questo piatto rappresentava il piatto della festa, quando ci riunivamo tutti insieme, e io aiutavo mia mamma a realizzarli. Prima mettendo solo il ripieno di carne sulla sfoglia, uno in bocca e uno su quella, poi imparando a farli pure io. Sia quelli di carne che quelli di zucca, perchè la mamma è mantovana e quindi era logico che nei giorni di festa si mangiassero anche quelli!  I primi da gustare con del buonissimo brodo di carne, gli altri con burro fuso e salvia o con il sugo.....
E riepilogando mentalmente gli ingredienti che ho utilizzato, ho fatto una sorta di viaggio da Nord a sud, con prodotti a km 0....la preziosa farina di grano saraceno, con i suoi caratteristici fiorellini bianchi tipica della Valtellina, che fin da piccolissima ho visto crescere nei campi di Teglio dove ho trascorso le mie vacanze estive ed invernali dall'età di 4 mesi agli oltre anta....gli ingredienti della pasta alla Norma, tipica della Sicilia, in onore delle amiche siciliane che continuano a dirmi di andare a trovarle, e un giorno mi dovro' pur decidere a farlo!,in una versione piu' leggera perché non ho fritto la melanzana,i ravioli, ricordo della mia infanzia. Il tutto condito con un sugo alla pescatora, che ricorda il mare e quanto sia importante l'utilizzo del pesce....ed è uscito questo piatto del quale sono veramente soddisfatta per il gusto e la riuscita. Un raviolo dal sapore "rustico" del grano saraceno, ma anche molto delicato nel ripieno, e un tocco di salato della ricotta...un mix di sapori davvero armoniosi. Almeno per me e per chi li ha gustati.

Ingredienti
100 g farina di grano saraceno fine
100 g di farina bianca
    2 uova
un pizzico di sale

  2 melanzane
20 pomodorini ciliegia
ricotta salata

Salsa di pomodoro
gamberetti, seppioline.
scalogno

Esecuzione
Tagliate a fette una melanzana e mettetela in uno scolapasta alternando un pizzico di sale grosso tra uno strato e l'altro per un ora circa. Sciacquatele e grigliatele.
Tagliate a cubetti l'altra melanzana e fatela stufare in una padella con un po' di olio extravergine di oliva.
Tagliate a piccoli cubetti i pomodorini e metteteli in un colino a maglie fitte e lasciateli fino a quando avranno perso la loro acqua.
Mettete le melanzane cotte in uno scolapasta per far perdere il liquido in eccesso. Se invece sono "asciutte" non occorre eseguire questa operazione.
Mescolate le melanzane con i pomodori e aggiungete la ricotta salata grattugiata grossolanamente.

Fate un leggero soffritto con dello scalogno. Aggiungete i gamberetti e le seppioline pulite e tagliate a metà.Versate il pomodoro e fate cuocere fino a quando si sarà leggermente ristretto. Aggiustate di sale.

Mescolate le due farine e versatele sulla spianatoia. Fate la fontana e al centro sgusciate le uova e un pizzico di sale. Con l'aiuto di una forchetta sbattete le uova raccogliendo man mano la farina. Quando sarà tutta assorbita, impastate con le mani fino ad ottenere un panetto compatto ma morbido. Avvolgetelo in un canovaccio per evitare che si secchi la superficie.
Con l'aiuto della macchina per la pasta, tirate delle sfoglie non troppo sottili (io sul numero 6). (Preparate una sfoglia, massimo due, per volta, che andrete a farcire subito, affinché non si secchi troppo)
Adagiate un cucchiaino di ripieno lasciando due dita di distanza tra un mucchietto e l'altro e con l'aiuto di una rotella o un coltello tagliate la pasta sfoglia con la forma di un quadrato.


Procedete con la preparazione del raviolo: una volta adagiato il ripieno, prendete il quadrato di pasta, piegate un angolo con la punta rivolta verso di voi schiacciando bene i lati. Sovrapporre le due punte superiori e schiacciarle delicatamente per farle aderire l'una con l'altra. Alzare le punte verso l'alto...e il raviolo è fatto!

Cuoceteli in abbondante acqua bollente salata, facendoli sobbollire con delicatezza, altrimenti si rompono.
Quando vengono a galla, scolateli delicatamente e adagiateli su una fetta di melanzana grigliata. Condite con il sugo e aggiungete una generosa manciata di ricotta salata grattugiata.



Questa ricetta partecipa, nella categoria "Timballo", al Contest " I magnifici 6: il contest dell'anno"



mercoledì 20 agosto 2014

Le Terme Euganee: a fine agosto tra cultura enogastronomica e wellness solo per i Soci AIFB



Una mattina, mentre aspettavo l'arrivo del pulman per recarmi al lavoro, visto che ero in abbondante anticipo, mi sono collegata in fb e ho notato un post di Aifb, (che per maggiore informazione vi invito a visitare qui, perché non bastano due parole riassuntive per descriverne i principi e obiettivi, iniziative e progetti già realizzati e che si realizzeranno), che descriveva una bellissima iniziativa rivolta a noi soci, dal titolo:
Le Terme Euganee: a fine agosto tra cultura enogastronomica e wellness solo per i Soci AIFB .

Da quando è nata l'Associazione, si sono succedute iniziative una piu' bella e interessante dell'altra, come ad esempio  a Costigliole d’Asti per l’appuntamento di Vigna in Vignetta ,quindi immaginavo che anche questa fosse qualcosa di grandioso.
Per le prime 10 che si fossero iscritte all'evento, c'era la possibilità di vivere un'esperienza unica nel suo genere. Senza pensarci due volte, ho mandato subito la mail, dicendo tra me e me, si figuriamoci, arrivo tutte le volte in ritardo, visto che leggo i messaggi di sera!
E invece, con mio grande stupore e grande gioia, sono arrivata ottava!!! Uhm...un po' di Cabala? Per la serie non è vero ma ci credo... ho la tessera come associata nm. 98: 9 + 8 fa 17...7 + 1 fa 8...sono arrivata ottava.... ahahah.....
Cosi', dopo aver gioito q.b. per non sembrare tarantolata, mi sono letta con calma la mail e....mamma mia che bellissimo programma ci aspetta!
Saremo ospitati dal 27 al 30 agosto presso il GrandHotel Terme . Saremo coccolate, tra trattamenti termali estetici e pranzi a bordo piscina, gusteremo i prodotti locali, visiteremo il borgo medievale di Arquà Petrarca che accolse il sommo poeta gli ultimi anni di vita.
L’appuntamento più importante è quello che si terrà la sera del 28/8 con altri 9 soci/foodblogger , due dei quali conosco già, Cinzia di  Essenza in cucina, e Antonella di Cucino io, e conoscero' invece Acquaementa, Chezuppa, Disoccupatiincucina, Profumiincucina, Annathenice, SalsaAurora, Lacucinadiqb , presso l’Antica Trattoria Ballotta , per la preparazione di “Foodblogger in Corte da Ballotta” , evento inserito nelle manifestazioni di Confesercenti, delle Amministrazioni comunali di Montegrotto e Abano, e in collaborazione con Il “Feel Good Festival”, progetto triennale per lo sviluppo di una nuova identità del comprensorio termale, il più importante a livello europeo, promosso dal Consorzio Terme Euganee, su un’idea di Nordest Comunicazione & Eventi.

 In “Corte da Ballotta”, prepareremo i piatti del menù osservati dalla “severissima” giuria composta da Fausto Arrighi, (direttore emerito della Guida Michelin) Marco Colognese (della Guida de l’Espresso) e Daniele Gaudioso (accademico dell’Accademia Italiana della Cucina e Gambero Rosso) Lamberto Mazzotti (direttore Gustando).
Supportati dalla brigata di cucina, ci "sfideremo" in una "gara" culinaria con i prodotti locali.
E un'altra gioia, per me, è l'aver letto che durante la serata nella quale prepareremo le nostre creazioni, ci saranno gli insegnanti e i ragazzi del Conservatorio di Castelfranco Veneto che suoneranno per noi.... e questo mi rammenterà i miei trascorsi di musicista....

 Questa è la lettera che Ballotta ha spedito ai propri clienti:
La famiglia Legnaro è lieta di presentarvi
“Foodblogger in Corte da Ballotta”
Terme – Wellness - Storia - Buon Cibo
In collaborazione con il “Feel Good Festival” , progetto triennale per lo sviluppo di una nuova identità del comprensorio termale di Abano e Montegrotto, il più importante a livello europeo, promosso dal Consorzio Terme Euganee in associazione con i Comuni di Abano e Montegrotto, su un'idea di Nordest Comunicazione & Eventi che si svilupperà l’ultimo fine settimana di Agosto (28,29,30 e 31) per un lieto ritorno dalle vacanze!
il 28 Agosto 2014 
in collaborazione con l’AIFB (Associazione Italiana Food Blogger)
ospiteremo una serata in calendario del Feel Good Festival
In “Corte da Ballotta” , i Food Blogger prepareranno le loro creazioni e saranno osservati dalla “severissima” giuria composta da Fausto Arrighi, (direttore emerito della Guida Michelin)  Marco Colognese (della Guida de l'Espresso) e Daniele Gaudioso (accademico dell’Accademia Italiana della Cucina e Gambero Rosso ) Lamberto Mazzotti ( direttore Gustando ).
 Supportati in tutto dalla brigata di cucina, i Foodblogger  si sfideranno a colpi di mestolo per una “singolar tenzone” con i prodotti locali.
La serata inizierà con un Cocktail di benvenuto con “Spizzichi di Casa Ballotta” e le squisite bollicine Franciacorta “Belòn du Belòn” del padovano Paolo Perin presentate in esclusiva.
Seguiranno poi a tavola le prelibatezze locali a KM0, per trovarci infine  con “la Carrellata dei Desserts” a buffet. Il tutto accompagnato dai vini bianchi e rossi Maeli delle Cantine If-Zen di Luvigliano Pd.
In questa splendida cornice, con noi ci saranno gli allievi e insegnanti del conservatorio di Castelfranco Veneto che allieteranno la cena con le note della loro musica Jazz.
Il prezzo omincomprensivo della serata è di Euro 40,00
Prenotazioni Antica Trattoria Ballotta - via Carromatto, 2 - 35038 Torreglia (Pd) tel. 049 52.12.970 mail: info@ballotta.itwww.ballotta.it
Se siete in zona e siete curiosi di partecipare a questo evento.....sapete dove trovarci!!!

E una grazie ad Aifb per avermi dato la possibilità di partecipare a questo grande evento,  a tutte le iniziative che finora ha promosso, all'impegno profuso da tutti i soci per divulgare un messaggio importante, tra i tanti quello di promuovere il rispetto e la valorizzazione della cucina e la cultura del territorio......dici niente?

giovedì 17 luglio 2014

INSALATA DA TIFFANY: PERCHE' QUESTO E' PIÙ BELLO!


Si dice che a volte ritornano.....e noi siamo ritornate. Alla grande, ancora piu' entusiaste e orgogliose di prima, per tutto il nostro lavoro e il risultato ottenuto....perchè davvero questo è piu bello, non trovate??
Già all'uscita del nostro primo libro, a dispetto di chi magari non ha creduto in noi, gli e le invidiose, quelli che magari dicevano si ma cosa credono di fare queste qua.... i risultati sono stati strepitosi, ben 2000 copie vendute in sei giorni, ristampa dopo solo un mese....come avevo raccontato qui e qui . E se nel primo libro, ci eravamo divertite e camuffate con  #questonatalebastabiscotti, questa volta è stato automatico dire  #questoepiubello!!
Perchè si...perchè basta sfogliarlo per rendersi conto dell'eleganza e della bellezza delle foto che ritraggono piatti fantastici. Con una cura e dovizia di particolari, che chi ha lavorato in prima linea ha potuto toccare con mano e vivere un'atmosfera da sogno, ribaltata in un'altra epoca, tra scatti, suppellettili e tovaglie preziose. Giornate intere passate gomito a gomito in compagnia di Alessandra ideatrice di questa bellissima collana I libri dell'Mtc edito dalla casa editrice Sagep di Genova a 18 euro, fotografie di Paolo Picciotto, con le illustrazioni di Mai Esteve e impaginazione di Barbara Ottonello e il grande Editor Fabrizio Fazzari che ancora una volta si è trovato piacevolmente coinvolto in questa nostra avventura. In vendita su IBS, Amazon e nelle piu' importanti librerie, come la volta scorsa.

Mi dilungherei per chissà quanto ancora, per descrivere l'emozione, il coinvolgimento, l' allegria e la serietà che ci hanno accompagnato pagina dopo pagina, ricetta dopo ricetta ma....parliamo un po' del libro che come argomento ha le insalate come non le avete mai viste!
41 ricette di "insalate da Tiffany", ossia le insalate pensate non come contorni o piatti veloci, ma come vere e proprie protagoniste delle nostre tavole, secondo la moda inaugurata da Escoffier &Co al tempo della nascita dell'alta ristorazione.


Seguono poi 53 "pezzi facili", vale a dire insalate nel senso più classico del termine. Le prime sono tutte ambientate nella Belle Epoque, con pezzi d'epoca originali e preziosissimi.........


 le seconde hanno una grafica assolutamente contemporanea, con le illustrazioni della Mai.......



In mezzo, ci sono x alla enne condimenti: emusioni stabili e instabili, aceti, olii, sali aromatizzati, citronette, vinaigrette, maionesi e tutto quanto serve per condire l'insalata in modo da renderla originale e sempre diversa.
E poi, c'è il "solito" tutto il resto: il c'era una volta, con la parte storica, e la parte più tecnica, con le attrezzaure, i consigli, il come si fa.
E come la volta scorsa, questo libro non è nato per vezzo o per mania di protagonismo ma per una nobile causa.
Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.


Concludendo....continuate con noi questo viaggio. iniziato lo scorso dicembre con L'Ora del Patè e ora in compagnia di queste stupende insalate! Acquistate il libro, regalatevelo e regalatelo! Lo farete per una buona causa e perché l'insalata qui non è la solita insalata! Sfogliare per credere e anche voi direte han ragione...#questoepiubello...........

domenica 6 luglio 2014

Salvia fritta e pigrizia estiva.....



Vi capita mai di alzarvi la mattina e di non aver voglia di fare proprio un bel niente di niente, che ve ne stareste a letto tutto il giorno ma che poi dite su su dai, forza, mica puoi stare spiaggiata tutto il giorno su quel materasso! Oggi è una giornata di quelle...pigrizia su tutti i fronti!! Con fatica mi sono imposta di alzarmi e cosi, dopo aver fatto colazione, mi sono detta cià su, dai diamoci una mossa e cominciamo a fare qualcosa...visto che tutti dormivano mica potevo ribaltare la casa, cosi' mi sono dovuta dedicare alle faccende silenziose ovvero ritirare i panni asciutti, stirare quelle due robe con la voglia pari a meno di zero, e una volta finito mi sono ringalluzzita nel guardare un po' le mie piante sul balcone e vedo che....l'olivo che mi ha regalato la mia amica ha dei grappolini verdi grandi come piccoli capperi, i pomodori, sempre dalla stessa amica, sono verdi e grossi come olive.....e la mia salvia gigante che ho acquistato a Roma due anni fa e che ha superato l'inverno, a differenza delle altre piante di salvia che ho sempre avuto e poi "ucciso"...è stupenda. Quindi, visto che la mia voglia di fare oggi è pressochè nulla, ho deciso di fare della buonissima e sfiziosissima salvia fritta, che abbiamo gustato insieme alle verdure grigliate che ho fatto ieri e che sono avanzate, dal momento che mio marito ne ha comperate in quantità industriale e che ho grigliato facendo una fumera in casa che non si vedeva niente, nonostante ci fossero le finestre aperte! Pranzo vegetale quindi....
E la voglia di mangiare la salvia fritta me l'ha fatta anche venire la mia amica Eleonora del blog TataNora, che "ogni tanto spesso" vado a visitare volentieri anche perchè, a parte le bellissime ricette che propone, mi piace come scrive, cosa racconta, mi ci perdo e mi ci vedo in quello che leggo.....e ho seguito alla lettera la sua ricetta e la riuscita è stata fantastica! Un fritto croccante e asciutto che è sparito in un batter d'occhio.....gustato nel silenzio che ci circondava in questa lenta e soporifera domenica di luglio, nel verde del mio balcone, tra piante grasse rustiche, e tutto quello che sta per crescere......


Ingredienti
20 foglie grandi di salvia fresca
1 uovo grande
1 bicchiere di birra chiara ghiacciata
6 cucchiai di farina 00
Olio di arachidi per friggere
Sale q.b.

Esecuzione
Lavatele foglie di salvia ed asciugatele
In una terrina sbattere l'uovo con due cucchiai di farina. Aggiungere 2 cucchiai di birra ghiacciata e continuare a sbattere con la frusta.
Aggiungere altri 2 cucchiai di farina e di birra ghiacciata sempre sbattendo con la frusta.
Terminare con la farina e la birra avanzata fino ad ottenere un pastella densa e senza grumi.
Far riposare la pastella coperta per circa 30 minuti
Far scaldare in una padella alta l'olio di arachidi e, quando sarà sufficientemente caldo, tuffare le foglie di salvia passati nella pastella.


Lasciare cuocere per un paio di minuti (girandoli per farli dorare da entrambi i lati) scolare su un foglio di carta assorbente e mangiare caldi dopo averli salati



sabato 5 luglio 2014

Grzanka z mozdzkiem - Crostino di pane con cervella


Lo sapevo....meglio tardi che mai, ma che peccato! Che cosa?! Ma che mi sono accorta solo ieri che il lungo viaggio in giro per l'Europa, termina proprio domani, con la tappa in Polonia....avevo sbirciato qua e là le regole e le ricette di questo bellissimo itinerario, ma per mancanza di tempo e pensando che fosse complicato ho desistito, e mi sono persa veramente in un bicchier d'acqua.
E anche questa volta volevo gettare la spugna, ma poi mi sono detta, ma si dai, per curiosità, guardiamo che ricette ci sono in Polonia....e ho trovato questa fantastica ricetta proprio qui...ho deciso che non me la potevo lasciare sfuggire anche questa volta!
In pratica avevo in casa tutti gli ingredienti, si, anche lei, proprio lei, la cervella, adorata da alcuni, schifata da molti....che aspettava di essere mangiata prima o poi! E che stanziava nel freezer in attesa di essere tolta dal suo stato di ibernazione e finalmente gustata. Io la adoro, fin da piccola la mangiavo, i miei fratelli la schifavano ed io ero ben contenta perchè me la potevo mangiare tutta io! Ovviamente da piccola, bollita con un po' di limone e olio, da grande, fritta.....e che mi piace proprio tanto lo possono testimoniare le mie proposte che trovate quiqui, e qui.... e ora con la Polonia, ho scoperto che non è solo bollita o fritta la sua fine, ma cotta e servita su deliziosi crostini di pane croccante.
Quindi, anche se arrivo ultima....pazienza....oggi ho gustato la mia adorata cervella in un modo veramente semplice e gustoso.....provare per credere!

Ingredienti
Pane per toast
300 g di cervella di vitello
sale,pepe,
2 tuorli
prezzemolo
pangrattato
1 cipolla

Esecuzione
Tagliate il pane secondo la forma desiderata. Pulite la cervella e scottatela in acqua bollente salata con un po' di aceto per 5 minuti. Tritate la cipolla e soffriggetela nel burro. Aggiungete il pangrattato (non essendoci nessuna dose nella ricetta originale, ne ho messe tre manciate) e fate saltare ancora per qualche minuto. Tagliate la cervella a cubetti e amalgamatela nel composto appena preparato nella padella. Amalgamate con i due tuorli e farcite il pane. Infornate a 180 per 10 minuti. Sfornate e guarnite con il prezzemolo.



Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea Abbecedario culinario della Comunità Europeache per le ricette della Polonia è ospitato da Anna del blog  Cucina precaria




giovedì 3 luglio 2014

Polpettine di fagiano in una calda serata estiva....


Fagiano? Si... l'ex allievo di mio marito, che ormai si è diplomato e vive in Germania, tutte le volte che si incontrava con lui o per una lezione, che non si faceva mai pagare o per Natale, ci omaggiava con del buonissimo Gorgonzola di Cameri, prodotti del suo orto, riso delle sue risaie e i fagiani o anatre che cacciava suo papà. Mi sa che a conti fatti ci si guadagnava di piu'!! Infatti io ero imbarazzatissima per la quantità di frutta e verdura e tutto il resto...ma mi faceva anche un gran piacere mangiare cose genuine, proprio dal produttore al consumatore! E nel freezer, povero, era rimasto l'ultimo fagiano surgelato, da mangiare con una bella polenta, ma che, chissà come mai, ha passato l'inverno senza essere minimamente considerato!!
E quando l'altro giorno mio marito mi ha fatto notare che il freezer andava sbrinato e pulito...oh oh...e il fagiano? Mi metto a cucinare il fagiano col caldo che fa? Va bè, lo cucinero' senza polenta ovviamente, ma con un insalata....non è proprio la morte sua ma....
La figlia che dice io non lo mangio non mi piace, marito che tornava ad orari impossibili, ne era avanzato piu' della metà. Ah no cari, ve lo propino sotto forma di polpette! Quelle vanno via che è un piacere, una tira l'altra, come le ciliege! Infatti sono state spazzolate in un baleno, dalla sottoscritta mentre facevo le polpettine, una in bocca e una nella farina, una in bocca e una nella farina....come quando da piccola aiutavo mia mamma a fare i ravioli e mettevo un po' di ripieno sulla pasta e un bel po' in bocca...ahaha. Servite con una bella insalatina fresca non hanno fatto rimpiangere la calda e fumante polenta!
Le dosi ovviamente sono "ad occhio", perchè sono convinta che tutti sappiano fare le polpette...o no?!

Ingredienti
Fagiano
prezzemolo, sale,pepe
1 spicchio di aglio
1 uovo intero
farina
olio per friggere
insalata mista

Esecuzione
Frullare il fagiano già cotto insieme allo spicchio di aglio, prezzemolo, sale e pepe.Aggiungete l'uovo. Il composto deve essere compatto e non deve disfarsi quando fate le polpette.
Infarinatele e tuffatele nell'olio bollente, scolatele e servitele con un insalata fresca o altra verdura a piacere o anche cosi al naturale.....