La ricetta di oggi partecipa ad un contest molto particolare e intrigante. Uno dei miei hobby , e ne ho tanti , è la lettura e questo contest è proprio legato a questo tema....una ricetta ispirata da un libro . Che meraviglia! Ci sono libri che compri perchè te li ha suggeriti qualcuno. O perchè sei incuriosita dalla copertina o dal titolo. O perchè sono in promozione. O perchè cercavi proprio quello . O perchè devi partire per le vacanze e allora ti fai la scorta , si sa mai che c'è brutto tempo cosi' leggi......Io sono un po' tutto un insieme di queste cose. D'estate poi , la tappa fissa è una libreria proprio di fronte al porto , a Rimini . Una lunga passeggiata senza fretta con marito e figlia , con i piedi che affondano nella sabbia , e quando si arriva a destinazione si apre un mondo ! Sotto questo tendone bianco, il caldo è insopportabile , ma tanto si puo' visitare in costume e poi sei cosi' attirata da tutti quei libri che dimentichi tutto quanto , anche il caldo soffocante. E qua faccio una scorta incredibile di libri per noi e da regalare a Natale o ai nostri amici che ci curano la gatta mentre siamo via . Mi piace l'odore di carta che si respira e la sabbia che si deposita sulle copertine . Sembrano libri vissuti. Con una loro anima . E succede una cosa strana : è come se certi titoli mi attirassero per essere comperati....e al ritorno siamo ognuno con il proprio sacchetto ricolmo di tesori che non aspettano altro che di esser letti o regalati . Non è facile regalare un libro , ma se la persona alla quale è destinato la conosciamo bene sappiamo di far cosa gradita . E di solito non sbaglio mai nello scegliere il genere .
Il libro che ha ispirato questa ricetta è un libro particolare per due motivi , entrambi profondamente personali . Nessuno dei due motivi è piu' importante rispetto all'altro anzi si fondono cosi perfettamente insieme che anche io sono rimasta stupita ! Questo libro ha risvegliato in me delle emozioni che non erano sicuramente dimenticate , ma che leggerle sulla carta , mi sembrava le avessi scritte io !
Il titoli è " Al civico 6 " della Todaro Editori . Ed è stato scritto da 5 autori diversi per età e formazione. Uno di questi autori è la mia compagna delle scuole elementari e poi delle scuole medie , che ho ritrovato dopo tantissimo tempo , Quindi questo è uno dei motivi che mi hanno emozionata . L'averla ritrovata e scoprire che ha realizzato un suo sogno , cioè scrivere .
L'altro motivo è legato alla lettura del libro , che è ambientato in una casa di ringhiera di Milano , dove la portinaia Peppina tiene d'occhio tutti e li fa rigare dritto come un generale . Dove le lenzuola sventolano sui muri scrostati e i ballatoi sono pieni di fiori , dove si intrecciano i rapporti con gli inquilini , e quando la portinaia viene sostituita , accade una serie inspiegabile di fatti e le salde relazioni esistenti si logorano , si crea uno strano disagio , sospetti , dissapori . La morte violenta di una condomina e la ricerca del colpevole pero' , rinsalda i vecchi legami e....e il resto lo leggeterete voi !!! Vi posso solo anticipare che i capitoli sono brevi, per niente pesanti e statici. Si legge davvero in un fiato ! Poi con l’intercalare di frasi in dialetto milanese…bè…che forte!!!! Sorridevo tra me e me immaginando il personaggio che diceva quelle frasi . Un libro che davvero prende per la sua semplicità e freschezza di linguaggio . Che intriga , ti fa sorridere e ti fa assaporare un modo di vivere ormai dimenticato...
Quindi leggendolo mi ha fatto tornare indietro nel tempo e rivivere alcuni episodi della mia vita… la mia nonna che faceva la portinaia in V.le Zara, io che andavo a trovare la mia amica a Busto Arsizio che abitava in una casa di ringhiera . Che meraviglia! Sentire i profumi diversi che si mescolavano man mano che passavi sulla rampa delle scale e davanti alle porte. Odore di vita quotidiana. Stazioni radio sintonizzate su canali diversi, in un intrecciarsi di note e parole… parole urlate o sussurrate . Dove tutti sapevano tutto di tutti . Una complicità a volte silenziosa ma palpabile nell'aria . Dove ci si salutava tutte le volte che ci si incontrava e si chiacchierava sul ballatoio dimenticando il tempo che passava . Quella complicità e solodarità che purtroppo si è un po' persa e una volta che chiudiamo l'uscio di casa ritorniamo nel nostro mondo .
Per chi ha vissuto o vive in una casa di ringhiera sa di cosa parlo . Per chi non ha mai vissuto in un contesto del genere , puo' scoprirlo leggendo questo libro e magari essere un po' dispiaciuto di non aver provato in prima persona questo spaccato di vita .
E ora veniamo alla ricetta ! Cosi semplice nella sua realizzazione , che è quasi disarmante ma non banale .
Parlavo di profumi e odori che si intrecciano e due profumi particolari mi colpivano quando entravo nell'androne della casa : il brodo di carne e il minestrone di verdure , che qualche massaia aveva cucinato in quantità industriale , anche perchè magari ne portava un piatto fumante alla vicina . E che potevi mangiare con i pezzettoni o ci facevi il passato . E con il brodo di carne ci facevi il lesso che mangiavi poi con la salsa verde , la senape o la mostarda.
Si , oggi ho preparato il minestrone di verdure . Ma non quelle surgelate . Quello "vero" . E mi ricordo che quando lo mangiavamo c'era la gara a chi trovava nel piatto fumante un pezzetto di crosta di parmigiano ammorbidita dopo la cottura nel brodo . Ed era davvero come un premio ! Chissà se nella mia porzione la trovo....
Certo la fotografia non è da "urlo" . Questo piatto è semplice ma tutta la ricchezza la trasmette nei profumi e nel calore dei ricordi di un piatto che mi riporta alla mia infanzia , grazie ad un libro scritto da una compagna di classe , un'amica ritrovata . E certi valori ed emozioni sono senza tempo.....grazie Francy !
Ingredienti
per 4 persone
2 carote
2 zucchine
2 patate
1 cipolla
1 porro
1 gamba di sedano
fagioli borlotti q.b. (dipende dai gusti )
Sale Kala Namar Indiano viola di Tec-Al q.b.
50 gr riso a testa
olio extravergine di oliva Dante q.b.
1 dado vegetale
crosta di formaggio grana
Esecuzione
Mettete in ammollo i fagioli borlotti la sera prima . Tagliate a pezzetti della stessa dimensione le verdure . Mettete a bollire 1 lt e 1/2 di acqua con il dado vegetale e un pizzico di sale . Versate le verdure , i fagioli e la crosta di formaggio grana a pezzetti e lasciate cuocere per 30 minuti . Aggiungete il riso e fate cuocere per altri 15/20 minuti .
Servite aggiungendo un filo di olio extravergine di oliva a crudo.
Con questa ricetta partecipo al contest
http://ultimissimedalforno.blogspot.com/2011/09/cuochi-da-biblioteca-contest-anchio.html
http://menta-piperita.blogspot.com/2012/01/cena-con-julie-e-marek-largo-alle-zuppe.html
La cucina.Luogo dove sperimentare e perfezionare.Ogni piatto è legato a un ricordo della mia infanzia,di un viaggio o semplicemente a un momento condiviso in allegria.Dove anche un semplice piatto di pasta ha un sapore sublime. Perchè la sapiente combinazione di ingredienti e amore per cio' che si sta cucinando crea un sapore e un ricordo unici.Come la sapiente combinazione di note e interpretazione di Musicisti e del Direttore d'Orchestra creano una Musica che ti porti nel cuore.Per sempre.
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ottima questa ricetta ormai con i primi freddi. Io di solito lo passo o lo omogenieizzo nel bimby.
RispondiEliminabravissima baci Laura
http://paneeolio.blogspot.com
Una minestra che scalda il cuore! In bocca al lupo per il contest!
RispondiEliminaVeramente un bel post....mi hai fatto venir voglia di leggerlo il libro....anche se non è nel mio genere....e poi il minestrone, caldo in inverno è fantastico...ma anche tiepido in estate entra benissimo! Un bacio
RispondiEliminaChe bel post!!! E' proprio quello che intendevo quando ho pensato al mio contest!!!! Grazie davvero!
RispondiEliminaInserisco subito la ricetta e... in bocca al lupo!!!
Anna