Questo piatto lo assaggiai per la prima volta dalla mia amica del cuore, Alice, toscana , con la quale ho condiviso i momenti di studio , di gioia , di dolori , di difficoltà , di confidenza , insomma siamo cresciute quasi come due sorelle.
Quando ci invito' a cena , me e mio marito , ci disse "Non so se vi piacerà . Al limite c'è pronta della pasta" . Devo confessare che quando vidi arrivare il piatto rimasi stupita. E quando lo assaggiai lo rimasi ancora di piu' ! Lei era orgogliosa di farci assaggiare un piatto della tradizione toscana sconosciuto alla maggior parte della gente . E noi eravamo curiosi di assaggiare un piatto fuori dal comune e dal gusto decisamente diverso e particolare . Che piace o non piace. Non ammette vie di mezzo .
In cucina si sa, nulla è scontato e banale. E questo accostamento è stata una vera sorpresa ! Quindi , se volete veramente stupire i vostri ospiti riprendete una tradizione dal sapore antico e tipico della cucina fiorentina. La preparazione delle carni in dolce forte è ormai introvabile, sia per i tempi di preparazione sia per la particolarità del gusto. Un’usanza che risale al trecento, quando in cucina i sapori erano forti e decisi. Una volta veniva usata la carne di manzo, la lepre, la lingua,il cinghiale, che andavano lasciati frollare in una marinatura anche per diversi giorni. Dalla mia amica l'ho mangiato con la carne di manzo . Ma il coniglio è un ottimo sostituto, sia per il gusto della sua carne sia per i tempi di preparazione che sono piu’ brevi.
Lasciatevi conquistare da questo sapore insolito , non siate prevenuti . Qui si compie davvero un tuffo nel passato! Magari da proporre in una serata a tema con il sottofondo dei Carmina burana di Carl Orff. E lo stupore sarà totale!!!
Ingredienti
1 coniglio disossato di 1,5 kg
100 gr di macinato di vitello
100 gr. mortadella
100 gr prosciutto cotto
60 gr pancetta a fette
Olio q.b.
50 gr pinoli
50 gr uva passa
50 gr scorze candite
100 ml aceto rosso
olio extravergine di oliva Dante , sale, pepe q.b.
Esecuzione
Scottate in una padella antiaderente il macinato di vitello con un filo di olio extravergine di oliva. Adagiatelo in una ciotola e lasciatelo raffreddare. In un robot da cucina tritate il prosciutto e la mortadella. Aggiungerli al macinato e aggiustate con un cucchiaio di insaporitore per arrosti. Stendete il coniglio su un tagliere e farcitelo con il composto ottenuto. Arrotolatelo e rivestitelo con le fette di pancetta. Legatelo con lo spago da cucina inserendo un rametto di rosmarino nello spago.
In una padella antiaderente fate rosolare l’arrosto di coniglio da tutti i lati con un filo di olio extravergine di oliva , fino a quando la pancetta sarà ben croccante. Trasferite l’arrosto in una pirofila appena unta e terminate la cottura in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa. Togliete dal forno e lasciate raffreddare. Una volta completamente freddo togliete lo spago e tagliatelo a fette.
Preparate ora la salsa dolceforte, sciogliendo in una padella antiaderente lo zucchero, il cioccolato fondente grattugiato, i pinoli, l’uva passa, le scorze candite tagliate a dadini e l’aceto. Aggiungete 4/5 cucchiai di olio extravergine di oliva e aggiustate di sale e pepe. Il sapore dovrà essere “pungente”.
Solitamente si aggiunge la carne in questa salsa e si lascia insaporire e amalgamare tutto quanto nella padella e poi si impiatta . In questa ricetta, essendo le fette di arrosto molto delicate, è preferibile versare la salsa sul piatto sulla quale adagerete la fetta di arrosto.
Non me ne vogliano i toscani doc per questo mio azzardo ! Amo la Toscana e a tutti dedico "umilmente" questo piatto della tradizione.....e poi anche perchè con questa ricetta partecipo al contest
http://pandiramerino.blogspot.com/
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