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venerdì 31 maggio 2013

Salame e.....

 
Una non ricetta,una volta ogni tanto! E' proprio vero che quando si tratta di salame una fetta tira l'altra....se poi il salame in questione non è industriale ma quello preparato dallo zio....bè la cosa è ancora piu' invitante! Se per caso non lo mangi tutto subito mettilo in freezer,dice lo zio.....si....non conosce la nostra golosità....
 
Ed ecco la fine che ha fatto....un piatto truglioso,con insalata mista di mais,pomodori,insalata romana,finocchi,anelli di cipolla e poi nachos piccanti con filetti di acciughe piccanti,bruschette di pane con salsa piccante e senape in grani ....e il piatto peccaminoso e piccantoso è pronto!!!

martedì 28 maggio 2013

Taieddhra con anguilla marinata e le verdure che le spettano...o anche...l'Ultima Taieddhra di primavera....


....eh si...come tutte le cose anche questa avventura è giunta al termine...ohibo'!!
I riferimenti di questa ricetta mi sono balzati nella mente cosi',spontanei....visto che è davvero l'ultima taieddhra che cucinero' per MTChalleng, perchè il tempo scade proprio oggi,mannaggia,e anche se ho in mente altre versioni,mi manca proprio il tempo materiale e andrebbero tutte fuori concorso.Nulla toglie di proporla prossimamente....imparata una ricetta cosi buona...chi la dimentica piu'!!

Avete in mente quel film vecchiotto tristerrrrimo che si intitolava L'ultima neve di primavera? Ecco,io e la mia amica Luciana,quando eravamo ragazzine e andavamo all'oratorio su in montagna durante le vacanze,ci sciroppavamo film stile questo,e poi Quando la neve imbianca i capelli,Incompreso...non aggiungo altro!!!
Cosi',per una concomitanza di analogie,come nel gioco del domino o delle parole ecco nato il titolo...visto il freddo cane di questi giorni,e sulle montagne che si vedono dalla mia finestra si vede la neve...ecco che mi è venuto in mente il film...saremmo anche in primavera,quindi l'altro riferimento c'è....ho sostituito neve con taieddhra,decisamente piu' confortante!
E l'altro titolo...e tutte le verdure che le spettano è una frase che dice il mio amico Marco,quando si va magari a mangiare fuori e il cameriere chiede se quello che ha ordinato lo vuole con questo o con quello...e allora lui serafico e senza scomporsi risponde...con tutto quello che mi spetta!! Ahahaah
E io ho fatto lo stesso quando a Roma, in un locale siculo DOC , ho ordinato il pani ca meusa....e la signora mi ha chiesto ma lo vuole completo? Io da ignorante,non sapendo che cosa prevedesse questo completo ho risposto...si...con tutto quello che mi spetta! e lei si è fatta una sonora risata!!!!

Bene,inquadrato il motivo del titolo,che ha già occupato mezzo post....veniamo a noi e alla nostra ricetta....
Immagino che le altre tiellatrici saranno alle prese con le ultime creazioni,visto che tutte noi siamo un pozzo di idee e vogliose di coinvolgerci l'una con l'altra in questo progetto. Mi sembra di vederle...verdure da una parte,squame di pesce dall'altra,chicchi di riso sparsi quà e là...macchina fotografica al collo!!
A mezzanotte il sipario calerà su questa lunga carrellata di portate,su questo lunghissimo spettacolo della fantasia e della cucina in nome di un sano e coinvolgente divertimento.
E stasera,quando ormai si saranno spenti i riflettori,andro' simbolicamente a casa di ognuna di loro,a leggermi con calma e a volte spanciandomi dalle risate,tutto quello che hanno scritto.
Uno spettacolo che ci ha visto rappresentare questa ricetta in lungo e in largo per la nostra penisola e anche oltre...piu' giu'....piu' giu'...piu' su...piu' su.....Ognuna con la propria personalità,esperienza,tradizione,
pazzia,audacia...ma che spettacolo è venuto fuori! Alcune addirittura hanno concesso il bis e il tris e repliche su repliche.....addirittura chi, piu' o meno inconsciamente ha presentato le sue creazioni,sforando le regole e andando fuori concorso,ma non per questo si è lasciata intimorire o demoralizzare...una di queste son proprio io con le mie quattro ricette!!! ....de coccio sono....ahahahahha
Uno spettacolo che hanno cercato di boicottare lanciando fischi e metaforici pomodori e a volte offensivi commenti alla volta di questa o quella ricetta,in nome di chissà quale cosa chiamata Tradizione da difendere.
Ma che nonostante tutto non ha subito nessun contraccolpo o defezione tra le partecipanti. Se inizialmente ci han potuto dare fastidio alcuni commenti fuori luogo,questi non ci hanno fatto passare la voglia di divertirci e proporre ricette spaziali e pazzescamente fantasiose,anzi...ci hanno caricate ancora di piu'!
Bè,io mi sono fatta un'idea tutta mia...a parte che il blog è mio e lo gestisco io,ma non per questo dissacro le ricette delle altre regioni o paesi.Sono abbastanza intelligente e colta da sapere fin dove posso spingermi,ma altrettanto audace e pazzerella di permettermi di fare voli pindarici ed evoluzioni,in tutta tranquillità e onestà.
Se poi a qualcuno non piace quello che propongo e cucino io...che non bussi piu' alla mia porta! Anche se a dire la verità si è....autoinvitato!!!!
La cucina è arte,è amore,è fantasia,è sentimento,è audacia,è intelligente tradizione. Ma siccome si sa,ognuno di noi ha le proprie tradizioni familiari,il proprio vissuto, che si porta dentro nel cuore e nella mente da quando è piccina,è plausibile e accettabile che la ricetta che faccio io puo' essere leggermente diversa da quella che fa la mia cugina o la vicina di casa e cosi via....chi puo' dire che i miei tortelli di zucca son quelli veri veri e quelli della signorina Palmira mica tanto?Chi sono io per affermare una cosa del genere?
La base della ricetta è quella,ma poi vuoi per il momento storico,vuoi per la reperibilità degli ingredienti,vuoi per le influenze familiari...e non mi riferisco alle malattie contagiose...ecco che nasce una versione leggermente diversa..e cosi via...nel tempo....tramandata a voce o scritta su fogli che ci son giunti ingialliti e un po' sgualciti ma che hanno un significato particolare e profondo perchè parla della nostra famiglia!
Quindi...detto cio'....non vedo l'ora di allestire il prossimo spettacolo!

Per questa versione ho pensato di utilizzare la buonissima anguilla marinata che abbiamo acquistato quando siamo andati con i nostri amici a Ferrara e Comacchio,appunto quello del tutto cio' che mi spetta!
Per dare piu' sapore al piatto ho grigliato tutte le verdure che ho utilizzato e poi ho proceduto
all'assemblaggio del piatto come le volte scorse e come ci ha insegnato Cristian nella sua Taieddhra di famiglia.
Il gusto dell'anguilla marinata è risultato veramente interessante,decisamente spettacolare nell'insieme! Infatti la prossima volta voglio provare a farla con i "pesit"...quei pesciolini fritti messi in carpione..avete presenti...quelli che uno tira l'altro da tanto son buoni???

Ingredienti
300 gr di riso Roma
   4 patate
  2 zucchine
  1 melanzana
  4 pomodorini ciliegino
cime di rapa
 50 gr formaggio grattugiato (metà grana e metà pecorino)
olio extravergine d'oliva
anguilla marinata
2 spicchi di aglio

Esecuzione
Lavate e stufate le cime di rapa in una padella con l'aglio e l'olio extravergine,senza scolarle dall'acqua di lavaggio e senza aggiungerne altra.In questo modo no si disperderanno le vitamine nell'acqua di cottura. Lavate e tagliate le altre verdure a fette non troppo sottili.Grigliatele separatamente.
Il riso va messo a crudo insieme agli altri ingredienti......
Nei cocci,io individuali,fate una base con le patate (foto 2),aggiungete un pugno di riso (foto 3),le melanzane e il riso (foto 4),le zucchine e il riso (foto 5),l'anguilla (foto 6),le cime di rapa (foto 7),i pomodorini (foto 8),
coprire con il riso (foto 9) e con le verdure (foto grande). Riempite di acqua fino all'ultimo strato di verdure.


Cuocete per 1 ora a 180°....e il risultato è questo.....


E sulle note della coinvolgente Ouverture del  Il barbiere di Siviglia,saluto e mi complimento con tutti i miei compagni di viaggio,che sono saliti su questo palco,dando luogo ad uno spettacolo unico ed entusiasmante!
Ci vediamo al prossimo spettacolo...con tante idee e l'audacia che ci contraddistingue,con tutta la voglia che abbiamo di imparare e divertirci....non vedo l'ora di riallestire tutto quanto!!! Ciao belli/e!!!!

questa è la mia ultima ricetta per la sfida di


lunedì 27 maggio 2013

Taieddhra si.....Taieddhra no.....




....la buona taieddhra..........da leggere sulle note della canzone di Elio e le storie tese...quella che faceva Italia si,Italia no....ahahaha.....anche questa ricetta per MTChalleng, la sfida piu' coinvolgente e contestata del mese.....è fuori concorso....in che senso? dirà qualcuno...eh...esagerata! qualcun altro...si.avete letto bene! 
Fuori concorso perchè il regolamento chiede che il riso venga messo a crudo e non precotto. Puo' sembrare un'esagerazione ma non è cosi! Allora perchè l'hai fatta? dirà qualcun altro ancora....per una serie di motivazioni,che chi non conosce le regole del gioco,chi è un'agguerrito foodblogger solo alle prese con le visite,i commenti,statistiche,acido,
astioso e invidioso nei confronti di chi si diverte cucinando seguendo alla lettera ricette della tradizione o che le reinterpreta con grande audacia e fantasia....non puo' capire!Persone che salgono in cattedra pensando di insegnare qualsiasi cosa,di essere le tenutarie di chissà quale segreto culinario,che la loro ricetta è la ricetta perfetta,le saputelle,quelle che si credono chissà chi,le sfegatate,pronte a battersi a suon di mestoli e soffritti,crumble e mise en place....
Io,molto umilmente,ogni volta che guardo una ricetta o partecipo ad una sfida,mi manca il fiato quasi,da quante cose riesco a scoprire,e guardo meravigliata le ricette delle altre,e nei contest,se mi piacciono,mi metto in gioco,non per il premio,ma perchè mi piace tanto mettermi alla prova e liberare la mia fantasia e scoprire tanti lati di me che magari nella quotidianità non vengono fuori!
L'appuntamento mensile con MTC è sempre atteso con gioia e con "timore"...chissà cosa dobbiamo affrontare questa volta!!!! ci chiediamo!!! E quando scopriamo la ricetta del mese,si inizia in sordina e poi sempre piu' sfrontate e vulcaniche,terminiamo con un tripudio di ricette una piu' bella dell'altra,in un crescendo coinvolgente.....

Avete presente il crescendo rossiniano? Si, quello che caratterizza le sinfonie del grandissimo compositore italiano Gioacchino Rossini,famoso per aver musicato il Barbiere di Siviglia,Guglielmo Tell,L'Italiana in Algeri....inconfondibile davvero,geniale e coinvolgente nel suo crescendo...la sua musica inizia in sordina,alcune battute da parte dell'orchestra,poi altri strumenti entrano gradualmente con un crescendo e accelerando,sempre piu' concitato che porta ad un'esplosione finale....E' veramente coinvolgente e nessuno riesce a stare impassibile di fronte a questo ritmo incalzante che ti fa venire la pelle d'oca e battere il cuore a mille!!! Sentite che bellezza il Guglielmo Tell......a 00.31 inizia il violoncello con il suo suono dolcissimo e sensuale...a 3.20 l'atmosfera cambia....per poi sfociare in tutta la sua potenza a 4.12.....per calmarsi a 5.15.....e in un dolcissimo tema a 5.55 duettato da oboe e flauto....interrotto dalla tromba a 8.18 e da qui un incalzante crescendo che ti fa venire le lacrime agli occhi,la pelle d'oca e uscire il cuore dal petto e dire ma quanto bella è questa musica!!!!

E la stessa atmosfera la ritrovo tra di noi,quando ci cimentiamo in questa sfida! E la cosa piu' bella,quella che non ci fa scannare,ma partecipare con trasporto,senza acida e arrivista competizione,ma con una sana dose di follia,fantasia e sana voglia di divertirci e sparare battute è secondo me il fatto che proprio non si vince una cippa!!! E allora,in tutta la rilassatezza o vulcanicità che ci concediamo,alla faccia di chi rivendica la paternità di questa o quella ricetta,criticando le nostre evoluzioni culinarie.....cuciniamo e fotografiamo e postiamo....
Ecco...noi siamo l'MTC rossiniano....con calma....crescendo....esplodendo....e con tutta la nostra fantasia,creiamo i nostri capolavori!!!!
Il mio non so se puo' considerarsi tale,in quanto è un semplicissimo connubio di sapori e tenui colori.Il buonissimo pesce azzurro,ricco di Omega 3,importante per la nostra salute,accompagnato con riso e verdure
Un piatto sano e unico,senza aggiunta di grassi.Una composizione che si perde nel blu del piatto....come se ritornasse dal mare dal quale è venuto.....
La versione originale è di Cristian...questa è la mia.....

Ingredienti per uno stampino
50 g di riso Roma
  1/2 patata
  1/2 zucchina
falda di peperone
   1 pomodorini ciliegino
25  g di formaggio grattugiato (metà grana e metà pecorino)
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)
sarde 

Esecuzione
Pulite le sarde togliendo la testa e la lisca centrale. Sciacquatele sotto l'acqua.Fate cuocere il riso per 15 minuti in acqua  leggermente salata in quantità tale da lasciarlo morbido,all'onda...scolatelo e conditelo con un filo di olio extravergine d'oliva.Ungete lo stampino e rivestitelo con le sarde sul fondo e sulle pareti.Appoggiate una fetta di patata,un cucchiaio di riso,fettine di zucchina,peperone a dadini,ancora riso,una sarda,il pomodorino tagliato a spicchi,e cosi' via fino ad arrivare al bordo dello stampino.Schiacciate bene e infornate per 15 minuti.
Capovolgetelo e servite subito


con questa ricetta partecipo alla sfida


domenica 26 maggio 2013

"Pan-Taieddhra"...perchè no?



...e poi ti accorgi che dopo aver fatto i cestini ti avanza della pasta pane e che ci fai? Una bella pagnotta che ovviamente presa dalla frenesia e da...allora cosa si mangia??? io ho fameeeee....ti dimentichi di fotografare da cruda,ma quello te lo ricordi quando ormai si è cotta!!! Va bè,sarà per la prossima volta....
Intanto ho pensato di riempire la pagnotta al posto del coccio o taieddhra che dir si voglia. Questa non era tra quelle "pensate" in quel di Roma,ma avanzando la pasta pane e alcuni ingredienti mi sono ingegnata,si pero' capirai che ingegno,mica ho scoperto l'acqua calda!
Pero'....tutto sommato è anche una furbata dal momento che bisogna lavare solo le posate,visto che il contenitore ce lo possiamo mangiare!!
Quindi diciamo che in mancanza di tempo ho pensato di lanciare delle idee,un modo diverso di presentare quello che si è cucinato,poi sta alla fantasia e al gusto di chi legge,cambiare o meno gli ingredienti....
Il tutto sempre per la sfida dell' MTChalleng e se volete la ricetta originale la trovate nel blog di Cristian

Ingredienti 
100 g di riso Roma
    1 patata
    1 zucchina
    1 peperone rosso
    1 melanzana
4 pomodorini ciliegino o 1 pomodoro grande
50 g di formaggio grattugiato (metà grana e metà pecorino)
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)
sarde

Esecuzione

Preparate la pagnotta seguendo le indicazioni che trovate qui,datele la forma che desiderte e fatela cuocere per 20 minuti a 180°.
Nel frattempo cuocete il riso acqua sufficiente affinchè rimanga all'onda e che andrete a salare leggermente e lasciatelo leggermente al dente.Una volta cotto,conditelo con un cucchiaio di olio extravergine d'oliva.Tagliate la verdura sottilmente,togliete la lisca centrale alle sarde.
Svuotate la pagnotta dalla mollica e riempitela con un cucchiaio di riso,la verdura,le sarde,il formaggio, in modo alternato fino ad arrivare al bordo.Terminate con i pomodorini ciliegia tagliati a metà,giusto per un fattore estetico....
Infornate nuovamente per 15 minuti e servite
( l'alternativa è: cuocete il riso a parte,stendete la pasta pane nello stampo,alternate gli ingredienti e cuocete il tutto a 180° per 20 minuti
e questa è una proposta per la sfida di



sabato 25 maggio 2013

Taieddhra di pane con sarde e tutto quello che viene in mente....



...questa è la seconda versione pensata e disegnata mentre ero stravaccata sul letto del mio B&B...dopo una giornata a dir poco fantozziana! E qui mi sento in dovere di raccontarvi qualche retroscena,perchè altrimenti non si spiegherebbe cosi' tanta audacia,frenesia e sana follia da parte mia e anche da parte di tutte le mie colleghe emmeticilline che partecipano appunto alla sfida mensile per l'MTChalleng.
Per onor di cronaca preciso che questa ricetta è stata cucinata lo stesso giorno che ho cucinato la Taieddhra del post precedente,si vede anche dalla luminosità e sole nella foto,primo, per ottimizzare tempo e forno acceso,secondo,perchè non sapevo quanta fame avessero marito e figlia,terzo,perchè ne ho pensate cosi' tante di versioni mentre ero a Roma, che non so nemmeno se faccio in tempo a postarle tutte!!!! (Consiglio anche a voi,quando volete preparare dei contenitori,di farne in numero adeguato,perchè tanto si conservano per un po' di giorni!).

Roma dicevo....allora l'ho pensata lunedi sera,mentre io ero sdraiata sul letto e Rino a suonare la Terza di Mahler. Per occupare la mente che stava mandando un po' di accidenti a destra e a manca,lo so,non si deve fare cosi ma come vi sareste comportate voi se......

Venerdi mattina alle 00.20 partiamo e alle 7 arriviamo a Roma,dormicchiamo in macchina fino alle 9 poi Rino va alle prove in orchestra e io prendo il pulmann che mi porta in un altro B&B sulla Cassia,gestito dalle suore,visto che dove dormiva lui non c'erano piu' camere libere!Pulitissimo,marmo lucidissimo,austero,loro gentili,statue di Santi e Madonne e fiori freschi e finti,do la mia carta d'identità,mi danno la chiave della camera e quando entro...mi è venuto da piangere!!! Era carina dai,ma cosi...cosi...austera,sembrava quella di una suora!!! Mi sono sentita sooooola!!!! Per fortuna c'era almeno la televisione,internet era a pagamento,quindi ci rinuncio,ma ero cosi stanca che ho cominciato a fare zapping e mi sono addormentata!Alla sera Rino viene da me,finita la prova,e andiamo in un fantastico ristorante della zona.Finito di cenare mi riaccompagna al B&B,entro mezzanotte se no chiudeva!,e ci salutiamo.....che impressione,lui che prende il bus da una parte e io dietro le sbarre dall'altra che entro nel conv....opss...nel B&B!!!
Sabato mattina, una buona colazione con la torta fatta dalla Madre Superiora che non ha voluto darmi la ricetta nemmmmmmeno per sogno!,pago e corro subito da Rino,o meglio,visto che aveva le prove,sono andata direttamente in Via del Corso a curiosare un po' e a fare un minishopping in un outlet che avevo già adocchiato e poi ad aspettarlo al suo B&B,dove anche io avevo una camera singola...già...due singole separate perchè con gli Internazionali di tennis trovare una camera matrimoniale era un vero miracolo.Ma almeno eravamo sotto lo stesso tetto.Rino ritorna dalla prova,baci e abbracci,come hai dormito dalle suore,bene dai,la camera spoglia ecc...ecc...alle 17 mi preparo per il concerto,prendo la borsa e.....ussignur.la carta d'identità non la trovo piu'! Cerca di quà di là,svuota la borsa,divento matta ma...niente....allora telefono alle suore chiedendo se per caso l'avessero loro. No. Telefono al negozio se per caso l'avevo persa là.No. Vado al capolinea del pulmann per vedere se per caso qualcuno l'avesse trovata.
No. Uff...andiamo al concerto ma il mio pensiero fisso era il documento...che palle ora devo andare dai carabinieri per la denuncia e rifarla,ma l'ho appena rifatta !!
Lunedi mattina vado dai carabinieri,dopo che avevo fatto ben 5 telefonate alle suore,ero ritornata al negozio,ero ritornata al capolinea del pulmann....ormai ero rassegnata! E il carabiniere mi chiede,ma è sicura di aver guardato bene....e mamma mia siiiii!!! Dopo aver perso quasi un'ora per la denuncia,e Rino che esordisce con ,vedrai che adesso la troveranno da qualche parte,andiamo a mangiare in un ristorante vicino a S. Pietro. Alle 14.30 suona il cell.....riconosco il numero delle suore,guardo Rino con una sorta di panico e contentezza e incazzatura....naaaaaaaaaaaaa....era la suora che scusandosi mi informa che hanno trovato la mia carta d'identità che era...era....sotto lo scanner!!!!! E io che ormai dubitavo della mia memoria e sanità mentale!!! Morale della favola....Rino ritorna al B&B a cambiarsi per il concerto,io riprendo il tram e il pulmann per recuperare il documento,ritorno dai carabinieri che si fanno una sana risata e quando chiedo se devono mettere anche la motivazione del rinvenimento mi rispondono...no,è troppo ridicolo!!!! Ahahahaha! 
Cosi,capite perchè non sono andata al concerto,stanca com'ero rischiavo di addormentarmi e non facevo fare una bella figura a Rino!!
E mentre mi rilassavo nella mia stanzetta,che era meno austera di quella delle suore,mi sono venute in mente delle varianti di Tielle o Taieddhre che dir si voglia!

Quindi una pensata in monoporzione e questa invece...monoporzione per i palati piu' esigenti e appetiti di un certo "peso" ...o gentilmente piu' o meno condivisibile....
Come per la ricetta della volta scorsa anche questa è "sbagliata"...potete mettere la pasta di pane nel contenitore e non sopra,e riempire con gli ingredienti.....va bè...sbagliando si impara!
Cristian e Emmeticilline....siete pronte per un'altra rivisitazione???!!!

Ingredienti 
100 g di riso Roma
    1  patata
    1 cipolla 
    1 zucchina
    1 melanzana
    1 peperone rosso
   4 pomodorini ciliegino o 1 pomodoro grande
50 g di formaggio grattugiato (metà grana e metà pecorino)
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)
sarde q.b.

Esecuzione
Preparate il cestino di pane seguendo le indicazioni che trovate qui .Stendete la pasta e adagiatela sullo stampino e fatela cuocere per circa 20 minuti a 180°.
Nel frattempo cuocete il riso acqua sufficiente affinchè rimanga all'onda e che andrete a salare leggermente e lasciatelo leggermente al dente.Una volta cotto,conditelo con un cucchiaio di olio extravergine d'oliva.Tagliate la verdura sottilmente,togliete la lisca centrale alle sarde.
Girate il cestino e riempitelo con un cucchiaio di riso,la verdura,le sarde,il formaggio, in modo alternato fino ad arrivare al bordo del cestino.Terminate con i pomodorini ciliegia tagliati a metà,giusto per un fattore estetico....
Infornate nuovamente per 15 minuti e servite
( l'alternativa è: cuocete il riso a parte,stendete la pasta pane nello stampo,alternate gli ingredienti e cuocete il tutto a 180° per 20 minuti)


con questa ricetta partecipo alla sfida per


venerdì 24 maggio 2013

"Fsomi' " o falsa Taieddhra alle sarde e tutto il resto....



...e tutto il resto sono gli ingredienti utilizzati per la Taieddhra "vera"...E questa ricetta è una delle tante pensate e disegnate,si,disegnate,mentre ero in riposo culinario forzato a Roma. Si,perchè dovendo fare io obbligatoriamente le ferie entro giugno e Rino andare invece a suonare all'Accademia  S. Cecilia ho unito l'utile al dilettevole....l'utile è stato il fatto di esaurire le ferie,che comunque non ho esaurito del tutto...,utile è che mi sono rilassata,e il dilettevole è stato girare per le strade di Roma che adoro,e che conosco ormai bene visto che ci siamo già stati un'infinità di volte e anche scoprire nuovi ristoranti dove pranzare e cenare e dedicarci finalmente un po' di tempo per noi!
E alla sera,quando si ritornava al B&B,mi collegavo brevemente, perchè eravamo un po' stanchini e.....mamma mia che invidiaaaaa!!! Vedevo in fb pubblicate le foto di tutte le Taieddhre preparate da quelle scalmanate che senza ritegno e senza considerare che io non potevo cucinare,sfornavano e risfornavano capolavori su capolavori!!! Scalmanate,fantasiose e contagiose! Pubblicavano alla velocità della luce capolavori che mi lasciavano veramente sbalordita e a bocca aperta! Volutamente ho voluto guardare solamente le fotografie,per evitare di essere influenzata o altro,anche se cosi mi rendo conto che magari ora propongo una ricetta già postata...ma pazienza! E velocemente pensavo a cosa avrei potuto fare al mio ritorno e a come interpretare e proporre un piatto senza essere banale,ripetitiva ma abbastanza fantasiosa,propositiva e altrettanto scalmanata......Ma voi avete idea di cosa vuol dire avere voglia di cucinare,avere un'idea in mente che non puoi realizzare,pensare ad una ricetta e subito te ne viene in mente un'altra??? All'inizio della sfida piu' intrigante che abbia mai conosciuto,una sfida che non prevede premi,nè vinti ma solo un vincitore virtuale che propone una ricetta di famiglia,il suo cavallo di battaglia,insomma,decide lui/lei come e cosa proporci...
all'inizio,dicevo,siamo tutte "schisce schisce" a studiare gli ingredienti,a tastare il terreno,a documentarci,perchè tante volte sono ricette che mai ci saremmo mai sognate di fare,ricette con una storia alle spalle,retroscena familiari,quindi non solo pentole e fornelli ma tanta cultura anche,che ci accresce,ci accomuna e ci rende orgogliose di far parte di questo bellissimo e coinvolgente gruppo che si racchiude in una parola: MTChalleng....all'inizio a volte c'è una sorta di "panico" alla lettura della ricetta in gara,un coro di seeeee...figuriamoci se ce la faccio...oppure di hip hip urrà perchè magari è stata già cucinata o un timido...vedro' cosa riesco a fare e poi....tutto ad un tratto,come quando si stappa una bottiglia ed esce il contenuto senza che si riesca a marginarne l'uscita,come un fiume in piena...appaiono foto e foto e foto di ricette,e commenti,e battute a volte cosi'...cosi'...esilaranti che potremmo anche allestire uno spettacolo di cabaret e riscuotere un successone!
E cosi',tra una foto e l'altra,un bozzetto e l'altro,ho pensato di proporre una ricetta mooooolto personale e personalizzata!! Ho pensato che di solito,in vista dell'estate,si allestiscono serate o pranzi a buffet,su terrazzi o in altre situazioni...di solito,perchè a quanto sembra il bel tempo non ha intenzione di arrivare,dal momento che qua ci sono 5 gradi,fa un freddo pazzesco,piove come non mai e hanno persino annullato la tappa del Giro d'Italia P.sso Gavia-Stelvio per neve!!!!
Comunque,dal momento che è umanamente impensabile che l'estate non arrivi...ecco qua la mia proposta per una tavola allegra e stuzzicante! Per fortuna l'ho cucinata e fotografata ieri...poco prima che il sole luminoso che illumina le mie Taieddhrine,lasciasse il posto a nuvoloni neri e carichi di pioggia! 
E siccome,come ho già detto una volta,cerco di ottimizzare tempo e risorse,con questa pasta pane ho realizzato due versioni ,l'altra la postero' nei prossimi giorni!
Quella di oggi è per evitare di tagliare,porzionare,girare con forchette e coltelli...sono monoporzioni da assaltare con un cucchiaino e poi,si mangia anche il contenitore se volete!
Il termine Fsomi' con l'accento sula i, vuol dire pane in lingua Grika,quindi,visto che fa da contenitore a tutto quanto direi che il termine è piu' che azzeccato...e falsa Taieddhra perchè questa volta non ho usato il coccio per cucinare...
Quindi....mi auguro che questa versione sia di vostro gradimento e soprattutto anche quello  di 
Cristian che ha dato il via a questa scalmanata e coinvolgente sfida!!!!
 
Nei prossimi post svelero' alcuni retroscena che serviranno a farvi capire in che stato mentale fossi a Roma e il perchè di certe ricette nate cosi....stravaccata sul letto,con la voglia di mettere subito in pratica quello che avevo ideato....
Ed è stata talmente tanta la frenesia di sfornare queste cosucce che ...ho sbagliato a fare la ricettaaaaa!!!! Ma si puo' essere stordite cosi' tanto? E mi sono accorta tardi ed ormai il "danno"era fatto! In che cosa ho sbagliato?
Allora,dalla foto vedete che i cestini sono fatti in pasta di pane.Cosi' ho incominciato ad impastare,appiattire e a mettere sugli stampini capovolti la pasta.Li ho infornati e una volta cotti....nooooooooooooo,ma sarai' imbecille, mi sono detta! Non dovevo cuocere la pasta pane sui pirottini capovolti ma dovevo cuocere la pasta pane nei pirottini,con dentro gli ingredienti a crudo,tranne il riso, come avevo fatto nel coccio!
Cosi ho dovuto fare una rettifica....cuocere prima il riso dal momento che non potevo aggiungere acqua,visto il contenitore! e tagliare la verdura sottilissima...perchè se cuocete tutto insieme ,il cestino di pane non corre il rischio di diventare troppo croccante e poi l'impronta delle righe del pirottino rimane visibile esternamente....ma nonostante questo piccolo intoppo,devo ammettere che è risultato tutto gustoso!
Quindi,giusto per dovere di cronaca,io vi spiego il mio procedimento,ma ricordatevi che potete fare esattamente....l'opposto di come ho fatto io!!
 
P.S. Con la pasta pane ho realizzato 6 piccoli cestini,un cestino grande e una pagnotta....e anche la verdura è stata ridotta nelle quantità.E se avete un gatto/gatta,chiudetela in un'altra stanza mentre pulite il pesce...che vi risulterà essere piu' facile,rispetto al dribblare i suoi attacchi e agguati!!
La ricetta originale invece la trovate dettagliata qua

Ingredienti
100 gr di riso Roma
1/2 patata
1/2 zucchina
1/2 melanzana
4 pomodorini ciliegino o 1 pomodoro grande
50 g di formaggio grattugiato (metà grana e metà pecorino)
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)
12 sarde

150 gr di lievito madre
450 gr farina
200/250 ml acqua

Esecuzione
Preparate i cestini di pane: nella planetaria inserite il lievito madre rinfrescato (100 gr di acqua tiepida 1 cucchiaino di miele e 200 gr di farina),l'acqua,e la farina.Fate incordare l'impasto e lasciatelo lievitare fino al raddoppio (io questa operazione l'ho fatta al mattino). Stendete la pasta e ricavate 6 dischi che andrete ad appoggiare sui pirottini capovolti (foto 1 e 2) e fateli cuocere per una ventina di minuti a 180°.Nel frattempo cuocete il riso acqua sufficiente affinchè rimanga all'onda e che andrete a salare leggermente e lasciatelo leggermente al dente.Una volta cotto,conditelo con un cucchiaio di olio extravergine d'oliva.
Tagliate la verdura sottilmente (foto 3),togliete la lisca centrale alle sarde (foto 4)
Girate i cestini e riempiteli con un cucchiaio di riso,la verdura,la sarda,il formaggio, in modo alternato fino ad arrivare al bordo del cestino (foto 6-7-8)
Infornate nuovamente per 15 minuti e servite.....la foto 9...quel che rimane del cestino...
( l'alternativa è: cuocete il riso a parte,stendete la pasta pane nel pirottino,alternate gli ingredienti e cuocete il tutto a 180° per 20 minuti)
 

con questa ricetta partecipo alla sfida
 


venerdì 17 maggio 2013

Lumaconi con ricotta ed erbette

 
 
Il bello di questo formato di pasta è che si presta bene a qualsiasi ripieno o utilizzo...per un pranzo in piedi,seduti,informale,picnic,terrazzo....
Serviteli su un letto di besciamella,di insalata,di niente,in pirottini come se fossero pasticcini,per un finger food,su lunghi stecchini da spiedino...che si mangiano quasi in un boccone.
Un piatto unico,dal momento che portiamo in tavola pasta,formaggio e verdura in un'unica soluzione!
E se volete presentare questi lumaconi in maniera piu' varia e originale,preparatene tanti,con diversi ripieni,con diversi colori...una base sempre di ricotta mescolata con...peperoni gialli,verdi,rossi,
pancetta affumicata,prosciutto,ragu' e piselli,carbonara,ai quattro formaggi....non dite che non vi ho aiutato e dato qualche idea originale nè!!!!!
Pensate che meraviglia e che colpo d'occhio,una tavolozza di cosi tanti colori e tipi di ripieno....qui davvero nasce l'imbarazzo della scelta e il tripudio della fantasia!
E vincerete il premio per il buffet piu' colorato e originale!!
 
Ingredienti
pasta formato lumaconi
ricotta fresca
erbette
sale q.b.
 
Esecuzione
Lavate le erbette e cuocetele in pocchissima acqua. Tritatele e aggiungetele alla ricotta.Mescolate fino ad ottenere un composto cremoso.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata seguendo le indicazioni riportate sulla confezione,ma lasciandola un poco al dente.Scolate la pasta e conditela con un filo di olio extravergine d'oliva.
Riempite i lumaconi con il composto preparato precedentemente e serviteli subito.....

giovedì 16 maggio 2013

Taieddhra.....amodomio.......

 

"Le modifiche a questa taieddhra sono puramente volute.Della taieddhra originale sono stati comunque utilizzati la maggior parte degli  ingredienti.E mentre l'ho preparata ero nel pieno delle mie facoltà mentali"....ahahha
Sono in partenza per Roma,la valigia è pronta e a mezzanotte si va....quindi apro il frigorifero per vedere se c'è qualche cosa in scadenza e cosa vedo? Qualcosa a lunga scadenza,mezza cipolla,un cetriolo,mezzo sacchetto di grana grattugiato,qualche pomodorino,mezzo vasetto di olive,una zucchina,le melanzane che ho grigliato ieri sera,le patate stanno quasi facendo i butti...eh no...bisogna correre ai ripari!!
Allora mi viene in mente una tieddhra rivisitata...moooolto rivisitata,e cosi',per utilizzare questi "rimasugli" ,ho scongelato al volo il pezzo di merluzzo che avevo comperato per la ricetta della volta scorsa e ho azzardato questa versione per la sfida dell' MTChalleng.Spero solo che  Cristian, e le altre Emmeticilline non si sconvolgano piu' di tanto...
Sempre qua trovate tutti i consigli riguardo al riso da utilizzare per ottenere un piatto sano e gustoso, e qui il procedimento.
E mentre aspetto che mio marito ritorni a casa...ho pure il tempo per scribacchiare il post,prima di partire,sempre ammesso che non mi cali la palpebra di colpo...sono una dal calo facile quindi finchè sono ancora nel pieno delle mie facoltà.....vi lascio questa ricetta un po' da "riciclo",ma tanto tanto buona e saporita! Infatti la delicatezza del polposo merluzzo si mescola col sapore deciso delle olive pugliesi.....un insieme di consistenze e di gusti davvero cosi contrastanti da sposarsi comunque benissimo.Si dice che gli opposti si attraggono...quante volte,tra due persone ,si dice che non si azzeccano,sono cosi diverse ma che si compensano....ecco,in questo piatto ci sono tanti contrasti e tanti connubi di sapori da lasciare quasi stupiti!! Se chiudiamo gli occhi mentre mangiamo questo piatto,sentiamo distintamente tutti i sapori,la dolcezza delle patate e delle zucchine,la consistenza del riso,la morbidezza del merluzzo,la leggera acidità dei pomodorini e poi di colpo il salato delle olive e la croccantezza delle patate che si sono gratinate....da provare davvero!!
Ovviamente,dovendo finire gli ingredienti che avevo,non li ho pesati ma sono andata ad occhio,ma se volete farla in dosi maggiori utilizzate le dosi riportate sotto
 
Ingredienti per 4-6 persone (a seconda della fame) per uno stampo rotondo del diametro di circa 30 cm
300 g di riso Roma
400 g di patate (circa due patate di media grandezza)
filetti di merluzzo
100 g di cipolla (circa una cipolla di media grandezza)
300 g di zucchine (circa 3 zucchine di media grandezza)
4 pomodorini ciliegino o 1 pomodoro grande
50 g di formaggio grattugiato (metà grana e metà pecorino)
olive nere pugliesi (o quelle che avete)
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)

Esecuzione
Preriscaldate il forno a 160°.
Pulite tutte le verdure, sbucciate le patate e le cipolle, lavate zucchine e pomodori. Tagliate le patate, le zucchine e le cipolle a rondelle molto sottili, dello spessore di circa uno o due millimetri, aiutandovi con una mandolina o un robot da cucina e mescolatele tutte insieme condendole con un po’ d’olio.Ungete il fondo della teglia con un po’ d’olio e fate uno strato con metà delle verdure:cipolle,zucchine,patate e olive.
Sciacquate velocemente il riso in una scodella piena d’acqua, scolatelo e mettetelo nella teglia sopra lo strato di verdure livellandolo bene, dovrà formare uno strato molto sottile giusto a ricoprire leggermente le verdure, perché durante la cottura gonfierà abbastanza.
Mettete sopra al riso i pomodorini tagliati a pezzettini e quindi i pezzetti di merluzzo e ancora qualche oliva.
Spolverate con metà del formaggio grattugiato e fate un altro strato sopra il merluzzo con le verdure rimaste e aggiungete acqua, in maniera tale che arrivi proprio a filo dell’ultimo strato di verdure. A questo punto spolverate con il formaggio rimasto e versate ancora un po' d'olio.

Infornate la teglia e fate cuocere a 160° per un’ora, un’ora e mezza, dipende dal forno, fino a che si sarà formata una bella crosticina dorata in superficie. Eventualmente nell’ultimo quarto d’ora di cottura alzate la temperatura del forno a 200°.

 
....e ora vado a vedere se nella valigia ho messo proprio tutto...Roma....arrivoooo!!!!!
 
con questa versione partecipo alla sfida




martedì 14 maggio 2013

Taieddhra riso patate e....merluzzo

 

Bene...quando un piatto viene apprezzato per la sua semplicità,gusto,facilità d'esecuzione,
storia,origine interpretazione....perchè non cimentarsi in altre versioni?
E' quello che sta succedendo,come è successo per tante altre ricette (tagliatelle e pici ad esempio) proposte per la sfida dell' MTChalleng, anche per questo piatto che sinceramente non conoscevo,o meglio, conoscevo solo come "risopatatecozze", ignorando le origini,la storia,la tradizione....E se per la prima ricetta,ho proposto la versione originale insegnata da  Cristian,questa volta questa volta ho voluto azzardare,giocare,proporre nuovi gusti.anche se poi,a dire la verità,non è che abbia poi sconvolto cosi' spudoratamente la ricetta,dai!!! Al posto delle cozze ho messo solo un bianco,morbido e delicato merluzzo....che ha conferito al piatto un gusto delicato ma per niente scialbo!...anche perchè mi sono detta,se "taieddhra" vuol dire coccio...nel coccio posso metterci dentro qulasiasi cosa...con moderazione ovviamente,altrimenti rischio di stravolgere troppo la ricetta originale!
Sempre qua trovate tutti i consigli riguardo al riso da utilizzare per ottenere un piatto sano e gustoso, e qui il procedimento.
Mi auguro solo che i piu' tradizionalisti non inorridiscano o partano con improperi sull'esecuzione e
la versione di questo piatto! Quindi,prima di storcere il naso e criticare....provare!!!



Ingredienti per 4-6 persone (a seconda della fame) per uno stampo rotondo del diametro di circa 30 cm
300 g di riso Roma
400 g di patate (circa due patate di media grandezza)
filetti di merluzzo
100 g di cipolla (circa una cipolla di media grandezza)
300 g di zucchine (circa 3 zucchine di media grandezza)
4 pomodorini ciliegino o 1 pomodoro grande
50 g di formaggio grattugiato (metà grana e metà pecorino)
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)

Esecuzione
Preriscaldate il forno a 160°.
Pulite tutte le verdure, sbucciate le patate e le cipolle, lavate zucchine e pomodori. Tagliate le patate, le zucchine e le cipolle a rondelle molto sottili, dello spessore di circa uno o due millimetri, aiutandovi con una mandolina o un robot da cucina e mescolatele tutte insieme condendole con un po’ d’olio.Ungete il fondo della teglia con un po’ d’olio e fate uno strato con metà delle verdure:cipolle,zucchine e patate....
Sciacquate velocemente il riso in una scodella piena d’acqua, scolatelo e mettetelo nella teglia sopra lo strato di verdure livellandolo bene, dovrà formare uno strato molto sottile giusto a ricoprire leggermente le verdure, perché durante la cottura gonfierà abbastanza.
Mettete sopra al riso i pomodorini tagliati a pezzettini e quindi i pezzetti di merluzzo.
Spolverate con metà del formaggio grattugiato e fate un altro strato sopra il merluzzo con le verdure rimaste e aggiungete acqua, in maniera tale che arrivi proprio a filo dell’ultimo strato di verdure. A questo punto spolverate con il formaggio rimasto e versate ancora un po' d'olio.



Infornate la teglia e fate cuocere a 160° per un’ora, un’ora e mezza, dipende dal forno, fino a che si sarà formata una bella crosticina dorata in superficie. Eventualmente nell’ultimo quarto d’ora di cottura alzate la temperatura del forno a 200°.
 

con questa versione partecipo alla sfida
 


lunedì 13 maggio 2013

Taieddhra riso,patate e cozze




E questa volta ,per la sfida dell' MTChalleng andiamo nel Salento,quindi mare,sole,colori e profumi tipici della cucina pugliese e della tradizione mediterranea.Almeno,cucinando questo piatto,sembra arrivata già l'estate,visto che qui al nord continua a piovere!!
Il nome inizialmente mi sembrava impronunciabile,ma Cristian,il vincitore della piccantissima sfida precedente,che ha proposto questo bellissimo e buonissimo piatto,ha scritto anche come si pronuncia quindi....Tajeddra si pronuncia "taieggia",che in dialetto salentino significa coccio.
In un'area definita Grecia Salentina,composta da nove comuni,si parla una lingua antichissima,che ci riporta ad Omero,quindi ad un passato illustre e antico.Questa lingua è il griko,
E la versione che ci propone Cristian è proprio salentina,un piatto considerato la regina delle minestre che da Bari,dove pare sia nata,col nome di Tiella,si è diffusa in tutta la regione,variando in base alla ricchezza del territorio e dalla fantasia delle famiglie,magari ognuna con il proprio segreto e la propria caratteristica.
Infatti,quella di Cristian è la sua ricetta di famiglia,aggiustata,vista e rivista fino ad arrivare a noi oggi,che ci cimentiamo in questa sfida.
E appunto perchè è la sua ricetta,mi sento quasi in dovere di provarla cosi come l'ha descritta,senza cambiare una virgola e nessun ingrediente.Perchè le ricette che si tramandano in famiglia,le ritengo quasi "sacre",ricche di esperienze tramandate,con il cuore e con amore,con quella voglia di insegnare fino all'ultimo,affinchè non si disperda nulla di quel patrimonio culturale,si, perchè la cucina è anche cultura, che si porta avanti col tempo e nel tempo.Ed è un insegnamento prezioso che altrimenti andrebbe perso.
Quindi ben vengano queste "sfide",che nulla hanno del vero senso della parola,se non quello di cimentarci e metterci alla prova,in maniera pacifica,e con la sana voglia di imparare e scoprire tanti piatti della tradizione,i veri cavalli di battaglia,che ci portano da nord a sud,e anche in terre lontane.
Piatti della tradizione che ogni vincitore propone con orgoglio perchè fa parte del suo vissuto e della sua vita.
Quindi eccomi qua a proporre la mia ricetta,preparata con tanto amore e come l'ha descritta Cristian nel suo post....E se volete saperne di piu' su quale riso utilizzare....bè....non mancano le informazioni e i suggerimenti!
Bene,e ora veniamo alla ricetta.....
Ho riportato fedelmente la spiegazione di Cristian.In rosso sono le mie pochissime variazioni....


Ingredienti per 4-6 persone (a seconda della fame) per uno stampo rotondo del diametro di circa 30 cm
300 g di riso Roma
400 g di patate (circa due patate di media grandezza)
1 chilo e mezzo di cozze
100 g di cipolla (circa una cipolla di media grandezza)
300 g di zucchine (circa 3 zucchine di media grandezza)
4 pomodorini ciliegino o 1 pomodoro grande
50 g di formaggio grattugiato (metà grana e metà pecorino)
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)

Per prima cosa bisogna pulire e aprire le cozze.
A questo proposito, una premessa. Le cozze dovrebbero essere aperte una ad una a mano a crudo. Perché solo così non si perde il sapore del mare. Però so benissimo che non tutti lo sanno fare o hanno la pazienza per farlo. Quindi, chi vuole può anche, dopo averle pulite per bene, aprirle nel modo tradizionale sul fuoco senza aggiungere nient’altro e senza farle cuocere troppo.
Per chi invece vuole provare, vi spiego come fare.
Raschiate le cozze per pulirle, togliete le alghe e quelle incrostazioni bianche che a volte si trovano attaccate alle valve (che sono delle conchigliette) e sciacquatele bene. Togliete a ciascuna cozza il bisso, che è quella specie di barbetta che fuoriesce dalle valve sul lato dritto della cozza, tirandolo lungo la fessura verso la parte a punta della cozza, altrimenti il mollusco rischierebbe di rompersi, ma se fosse troppo duro tiratelo verso la parte rotonda.
Quindi aprite le cozze una ad una posizionandovi sopra una ciotola in modo da raccogliere l’acqua che uscirà. Premete leggermente le due valve facendo pressione con il pollice e l’indice in maniera tale che le due valve si stacchino leggermente e infilate un coltellino dalla punta arrotondata a metà del lato dritto per aprirle raccogliendo la loro acqua nella ciotola, quindi togliete il mollusco dalle valve e conservatelo nella ciotola insieme alla sua acqua. Procedete in questo modo con tutte le altre cozze e riponetele in frigo.
Io le ho lavate e messe in pentola e fate cuocere fino a quando non si sono aperte.Poi le ho tolte dai gusci e messe in frigorifero.

Preriscaldate il forno a 160°.

Pulite tutte le verdure, sbucciate le patate e le cipolle, lavate zucchine e pomodori. Tagliate le patate, le zucchine e le cipolle a rondelle molto sottili, dello spessore di circa uno o due millimetri, aiutandovi con una mandolina o un robot da cucina e mescolatele tutte insieme condendole con un po’ d’olio.

Ungete il fondo della teglia con un po’ d’olio e fate uno strato con metà delle verdure:cipolle,zucchine e patate....
Sciacquate velocemente il riso in una scodella piena d’acqua, scolatelo e mettetelo nella teglia sopra lo strato di verdure livellandolo bene, dovrà formare uno strato molto sottile giusto a ricoprire leggermente le verdure, perché durante la cottura gonfierà abbastanza.
Mettete sopra al riso i pomodorini tagliati a pezzettini e quindi le cozze e poi tutta la loro acqua.
Spolverate con metà del formaggio grattugiato e fate un altro strato sopra le cozze con le verdure rimaste. Se fosse necessario e l’acqua delle cozze non fosse sufficiente (e normalmente è così), versate ancora un po’ d’acqua nella teglia, in maniera tale che arrivi proprio a filo dell’ultimo strato di verdure. Mi raccomando non mettete sale perché l’acqua delle cozze è salatissima.A questo punto spolverate con il formaggio rimasto e versate ancora un po' d'olio.



Infornate la teglia e fate cuocere a 160° per un’ora, un’ora e mezza, dipende dal forno, fino a che si sarà formata una bella crosticina dorata in superficie. Eventualmente nell’ultimo quarto d’ora di cottura alzate la temperatura del forno a 200°.


con questa ricetta partecipo alla sfida


lunedì 6 maggio 2013

Bougatsa salata con ripieno di carne per "Quanti modi di fare e rifare"

 

 
Questa volta proprio non voglio lasciarmi scappare la ricetta del mese....mi è spiaciuto mancare all'appuntamento della volta scorsa ma era talmente un caos attorno e dentro a me!!!! Se dovessi paragonarmi ad un piatto sicuramente sarei stata paragonabile ad una ratatouille,una insalata molto mista,una torta salata con dentro ogni cosa di commestibile e immaginabile,una frittata con tutti i moccichini di formaggio che dicono mangiami,o tutto quello che il frigorifero prega di utilizzare,
insomma,un caos sotto tutti i punti di vista!
Intoppi,menate,gnagnere,priorità....ma questa volta ho detto stoppppp....voglio andare in Grecia e Turchia....solo virtualmente pero'....ed è meglio di niente!
Questo mese la ricetta per Quanti modi di fare e rifare ci porta appunto in queste due località....In Turchia c'è stato mio marito per suonare e gli è piaciuta,in Grecia ci siamo stati invece un tempo jurassico fa per un viaggio di piacere e siamo rimasti veramente affascinati.
Il bianco delle case,il blu blu blu del mare che si confonde con il cielo,tanto da non capire dove finisce uno e inizia l'altro!Il ricordo di Simi,una fantastica e spettacolare isola,e poi Rodi...e la fantastica cucina greca con la sua moussaka,lo yogurt che mangiavo in quantità ultraindustriali,il souvlaki,la feta,l'insalata greca,lo tzatziki e per finire l'ouzo!! Solo per citare alcune ricette...
Diciamo che l'ouzo è rimasto un po' nelle nostre "abitudini" di fine pranzo/cena a casa dei nostri amici Alice e Andrea...da bere insieme al caffè o anche in purezza!
E ora Marina ci propone di provare questa Bougatsa,che è un piatto tipico della colazione,ma che puo' essere proposta anche in versione salata,con il formaggio o la carne trita.
Curiosando qua e là ho visto che esistono versioni fatte con la pasta sfoglia e con la pasta phillo....e io indovinate in che versione ho deciso di cimentarmi??? !!!! Ovviamente in quella piu' "complicata" da realzzare! No dai,ad essere sincere,non è complicata,visto che gli ingredienti sono veramente pochi e semplici! La cosa complicata è COME far roteare la pasta phillo! Per farvi capire in che cosa vi dovreste cimentare,nel caso decidiate ora o in futuro di prepararla con le vostre mani e non accontentarvi di prelevarla dal banco frigo del supermercato e metterla nel carrello...guardate questo  Video! E' spassosissimo e si rimane a bocca aperta,nel vedere con quale facilità questi "bougatsari" riescono a far roteare un sottilissimo foglio di pasta senza nemmeno bucarlo!! Un po' come i nostri pizzaioli in somma....
Cosi',presa dall'entusiasmo dopo che ho visto il video,ho provato a roteare la sfoglia di pasta...ahaha
per fortuna non c'era nessuno che mi stava osservando in quel preciso istante!! Mi sentivo ridicola e incapace....e allora ho deciso di stenderla col mattarello in una sfoglia sottile,ed è riuscita,come tetimonia la foto!
Pero',siccome ho una reputazione da difendere e un po' di autostima mettiamola in questo modo.....
siccome ero sola in casa e nessuno poteva immortalare le mie contorsioni mentre facevo roteare la bellissma pasta phillo ottenuta,ho deciso di stenderla sul piano di lavoro col mattarello...già mi sento meglio! ahahahah
Anche perchè ero veramente sola,e non avete idea dei numeri e delle foto che ho scattato per riprendere in controluce la mia pasta phillo!!
Poi ho cercato in rete uno spunto per la realizzazione della versione salata,perchè si fa in fretta a dire che si puo' farcire anche con la carne macinata. Ma quale carne,come,cotta,cruda...boh!
Ma non ho trovato niente di niente,solo versioni dolci!
Cosi' questa è la mia personalissima versione di bougatsa salata...non me ne voglia nessuno!!!
 

Al posto della carne macinata ho usato il ripieno dei ravioli che avevo preparato per Natale e avevo surgelato.Di solito non surgelo mai niente,ma in questo caso,quando preparo il ripieno,ne preparo un po' in abbondanza...non si sa mai!

 
Ingredienti
Carne mista per bollito
salsiccia mantovana
carote,sedano,cipolla,chiodi di garofano,alloro.
uova (1 o 2)
formaggio grattugiato
 

Pasta fillo (10 fogli)
450 gr farina 00
250 gr acqua tiepida
  15 gr sale
  40 gr olio di mais
 
Come dicevo il mio ripieno era già pronto,ma se dovete prepararlo da zero,fate bollire dell'acqua nella quale avrete messo la cipolla con infilzato qualche chiodo di garofano,sedano e carote.
Aggiungete la carne e fate cuocere per almeno un'ora.Quando è cotta,tritatela e aggiungete la salsiccia cruda,una generosa manciata di grana e l'uovo.Mescolate bene con le mani e lasciate riposare il ripieno coperto.Potete preparare il ripieno anche il giorno prima,anzi ve lo consiglio,cosi gli ingredienti e i sapori hanno modo di amalgamarsi bene tra di loro!
 
Nella planetaria impastate per 10 minuti la farina con l'acqua e il sale.Unite l'olio e impastate per altri 25 minuti .Dovrete ottenere un panetto compatto ma morbido (foto 1).Se non avete la planetaria,eseguite questa operazione su un asse di legno e tanto olio di gomito!!!
Lasciate riposare coperto per 2 ore.
Dall'impasto (foto 2) ricavate le 10 palline (foto 3) che andrete a stendere inizialmente con il mattarello in una sfoglia sottile (foto 4) che poi allargherete man mano con le mani sul piano di lavoro.
Imburrate leggermente la superficie con del burro fuso (foto 5),ripiegate un lato sull'altro (foto 6) e stendete ancora con il mattarello. Spalmate un po' di ripieno sulla superficie (foto 7),ripiegate verso il centro un lato verso destra  (foto 8), ripiegate l'altro lato verso sinistra (foto 9),ripiegate verso il centro il lato superiore verso il basso (foto 10) e il lato inferiore verso l'alto (foto 11). Schiacciate leggermente il panetto ripiegato e spennellatelo con del burro fuso e una spruzzata di acqua.

Infornate a 180° fino a quando la superficie risulterà dorata e croccante.
 
con questa ricetta partecipo all'appuntamento mensile di
 


domenica 5 maggio 2013

Bocconcini di pollo fritti

 
Quando proponi un piatto nuovo,in questo caso una versione diversa di cotoletta impanata,quindi di una semplicità estrema,ma che viene ugualmente apprezzato che viene richiesto un'infinità di altre volte,questo diventa un po' il tuo cavallo di battaglia e diventa cosi semplice realizzarlo,che lo si fa poi ad occhi chiusi, ad occhio,con naturalezza e velocità da fare anche all'ulitmo momento!
Soprattutto è fatto in casa,e non assomiglia assolutamente a quelli che vengono propinati ai vari fast food o a quelli surgelati.
E poi,il pollo proposto in questo modo è anche piu' apprezzato in quanto già pronto all'uso,un boccone tira l'altro e non bisogna usare coltello e forchetta per tagliare i pezzi di carne.
Soprattutto per i pigri poi....è l'deale!Infilzati...addentati...e via...un'altro!
Ed è quello che è successo anche durante il pranzo di Pasqua,dal momento che tutti,specialmente le nipotine adorano la fettina impanata e fritta,ho pensato di porzionarli cosi ed è stato un successo,tanto che i bocconcini avanzati (ne ho fatti una quantità industriale perchè presumevo poi quello che è successo....),sono stati messi in un cartoccio e portati a casa da tutti quanti! Ziaaaaa.....mi dai i bocconcini che sono avanzati??? Come si faceva a dire di no....Un po' a te...e a te....dicevo,quando salutavo i miei fratelli!
Questa volta invece,in dosi meno industriali,sono stati mangiati tutti quanti da noi tre!
 
Ingredienti
petto di pollo intero o a fette
uovo,pane grattugiato
Salsa alle cipolle e salsa di amarene di Lazzaris
olio per friggere
 
Esecuzione
Tagliate a tocchetti il pollo. Passeteli nell'uovo leggermente sbattuto e salato,scolateli,passateli nel pane grattugiato premendoli bene.Ripassateli nuovamente nell'uovo e poi ancora nel pane grattugiato.
Tuffateli nell`olio bollente e friggeteli da tutti i lati fino a quando saranno dorati e croccanti.
Serviteli con salse secondo i vostri gusti.

sabato 4 maggio 2013

Grissini ai semi di sesamo con creme ai tartufi

 
Deliziosi e croccanti! Sfiziosi e gustosi,da soli o accompagnati da salse appetitose,come in questo caso dalle fantastiche salse ai tartufi di Sulpizio tartufi che io adoro!!
Stupirete i vostri ospiti,e quando sapranno che i grissini li avete preparati con le vostre mani rimarranno ancora piu' colpiti dalla semplicità della ricetta e dalla bontà di questi lievitati!
Uno tira l'altro quindi preparatene in grande quanità!!
Li potete arricchire con altre spezie,semi ed erbe aromatiche,secondo i vostri gusti.Questa volta ho preferito aggiungere i semi di sesamo direttamente all'impasto,per evitare che si staccassero,come di solito succede quando si mettono solo sulla superficie.
Il gusto particolare e forte delle salse poi...li rendono veramente speciali!
 
Ingredienti
250 gr farina 00
250 gr farina di semola
150 gr lievito madre (o un panetto di lievito fresco o 1 bustina di lievito secco)
350 ml acqua
olio extravergine d'oliva q.b.
 10  gr sale
semi di sesamo q.b.
Crema al tartufo bianco,crema di funghi e tartufo,crema di carciofi e tartufo bianco di Sulpizio tartufi
 
Esecuzione
Rinfrescate il lievito madre come fate abitualmente. In una planetaria inserite il lievito,l'acqua,scigliete il tutto e aggiungete le farine,i semi di sesamo e il sale.Aggiungete un poco di olio extravergine e impastate fino a quando il composto sarà incordato.dovrete ottenere un panetto morbido ma compatto.(Se usate gli altri lieviti,scioglieteli in poca acqua,aggiungete un cucchiaino di zucchero e lasciate riposare fino a quando si sarà formata una schiumetta. A quel punto aggiungetelo alla farina e procedete come descritto sopra)
 
Lasciate lievitare almeno fino al raddoppio (di solito 3 ore),stendete l'impasto in uno strato non troppo sottile e con l'aiuto di una rotella ritagliate dei bastoncini che andrete ad attorcigliare su se stessi.Spennellateli di olio e infornateli a 180° fino a quando saranno ben gonfi e dorati
Potete sbizzarrirvi dando anche altre forme,come ho fatto io,a girella o a treccia.....
 



giovedì 2 maggio 2013

Tiramisu' di panettone

 
Tranquilli,non sono impazzita! Anche se qualcuno di voi,leggendo il nome della ricetta magari ha strabuzzato gli occhi o inforcato gli occhiali per vedere se quello che aveva letto era giusto o no!
ahahah....allora,questa è una delle tante ricette che sono in coda inattesa di essere pubblicate,e stamattina è il suo turno!
Non mi sembra vero di essere qua alle 9 di mattina a scrivere un post nel mio blog? Perchè? cose è successo? Sono a casa dal lavoro ammalata? No,sono sanissima,a parte i calli sotto i piedi che mi fanno un po' male dopo la camminata di ieri.....
Sono a Romaaaaaa!!!!! Ho "dovuto" prendere le ferie altrimenti le avrei perse,quindi quale occasione migliore seguire mio marito che è in questa bellissima città per i suoi concerti cona la S. Cecilia?
Siamo arrivati ieri pomeriggio,non ho mai visto la città cosi deserta,le strade liberissime..depositiamo i bagagli al B&B e via,in giro per la città senza una meta ben precisa,anche perchè ormai ci siamo venuti talmente spesso che veramente l'abbiamo girata in lungo e in largo in tutte le stagioni,quindi niente di nuovo per gli occhi. Ma ecco che arrivati in P.za di Spagna,P.za Navona,al Pantheon,P.za del Popolo...tutta l'umanità turistica e locale era li,girando con sacchetti,macchine fotografiche,gelati e sguardi un po stanchi e persi!
Gelatone,visto che il clima era appiccicoso,due goccie di pioggia,qualche foto davanti alle fontane e poi a mangiare! Mi sono gustata un piatto di bucatini cacio e pepe che non avete idea¨!!!
E poi a nanna. E ora eccomi qua,mentre Rino è alla prova,fuori piove...dove vado?
Ne approfitto per dedicarmi al mio blog,in attesa che spiova e che finisca la prova in orchestra.
Visto il tempo,questo dolcino non è poi cosi fuori tema anche perchè,lo sapete che agli angoli delle strade ci sono i caldarrostai che vendono le caldarroste??? Si,già lo scorso anno a giugno,si a giugno,avevo scattato pure la fotografia perchè nessuno altrimenti mi avrebbe creduto,le vendevano!!!Con il caldo torrido.....quindi questo mio dolcino di panettone,prodotto tipico natalizio,
periodo ormai strapassato...è piu' che in tema!!!! Ahahaha
E comunque potete utilizzare anche la colomba se vi è avanzata!
 
Bene,visto che ha smesso di piovere,vi lascio gli ingredienti,anche se basta guardare le foto per capire come ho fatto,dai,è di una semplicità mostruosa,e scappo a bighellonare come una turista qualsiasi nella mia bella Italia!
 
Ingredienti
panettone
caffè,marsala q.b.
cacao amaro
 
per la crema al mascarpone
4 uova
250 gr mascarpone
100 gr zucchero
marsala q.b.

Esecuzione
Sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio. Aggiungete il mascarpone e montate fino ad ottenere un composto soffice e gonfio.Versate qualche cucchiaio di marsala e se volete anche gli albumi montati a neve per ottenere una crema ancora piu' golosa e morbida.
Tagliate le fette di panettone in piccoli pezzi,imbibiteli con il caffè e marsala,e riempite le ciotoline alternando le fette con la crema al mascarpone.
Terminate con la crema sulla quale verserete il cacao amaro......



.......ho appoggiato il levatorsoli a cuore di GP&me per ottenere quei piccoli cuoricini decorativi....

Romaaaaa....arrivooooo!!!!!







 
 
 


mercoledì 1 maggio 2013

Involtini di melanzana con paccheri ripieni


Da quando la mia amica Francy mi ha "ingaggiata" come personal chef....quando penso ad una ricetta mi chiedo ma a lei piacerà? Non sarà troppo pesante? Dite che sono esagerata? Non credo!
La cucina è passione e amore e quando si cucina,non solo lo si fa solo con lo scopo di riempire lo stomaco e basta,come se fosse un sacco,ma lo si fa pensando ai commensali,agli amici,ai propri cari,che condivideranno con noi quanto abbiamo preparato.
Cosi ho pensato di preparare un piatto unico,che contiene verdura,pasta e carne.Il tutto senza aggiunta di grassi,solo un filo di olio a crudo utilizzato per condire la pasta e basta.
Anche le melanzane,che di solito metto ad insaporire con un filo di olio e spezie,questa volta le ho grigliate semplicemente senza grassi aggiunti.
E come ripieno ho utilizzato quello che avevo surgelato quando ho preparato i ravioli per Natale.
Cosi ecco che melanzane grigliate avvolgono un pacchero che avvolge a sua volta un ripieno di carne
Un piatto...avvolgente!!!

Ingredienti
melanzane
paccheri
salsa di pomodoro
ripieno di carne (preparato per bollito misto)
1 salamella mantovana o salsiccia
( carote,sedano,cipolla,chidi di garofano,alloro)
basilico (facoltativo)
Grana grattugiato
uovo
olio extravergine d'oliva

Esecuzione
Lavate e tagliate le melanzane a fette non troppo spesse,per il lungo.Mettetele in uno scolapasta alternadole con un pizzico di sale grosso,per far perdere il sapore amarognolo,per almeno 30 minuti.
Sciaquarle e grigliarle su una bistecchiera fino a quando saranno tenere.
Cuocete in acqua bollente i paccheri per il tempo di cottura riportato sulla confezione.Scolateli e conditeli con un filo di olio extravergine d'oliva.Riempiteli con il ripieno di carne trita.

Come dicevo il mio ripieno era già pronto,ma se dovete prepararlo da zero,fate bollire dell'acqua nella quale avrete messo la cipolla con infilzato qualche chiodo di garofano,sedano e carote.
Aggiungete la carne e fate cuocere per almeno un'ora.Quando è cotta,tritatela e aggiungete la salsiccia cruda,una generosa manciata di grana e l'uovo.Mescolate bene con le mani e lasciate riposare il ripieno coperto.Potete preparare il ripieno anche il giorno prima,anzi ve lo consiglio,cosi gli ingredienti e i sapori hanno modo di amalgamarsi bene tra di loro!
Stendete sulla fette di melanzane,un cucchiaio di salsa di pomodoro,il basilico,se volete,adagiate un pacchero ripieno su ogni fetta e arrotolatela. Se non dovesse rimanere chiusa,utilizzate uno stuzzicadenti. Infornate brevemente a 180° o passatele al microonde.
 
 
Piatto unico,leggero e gustoso.Se non piace il ripieno di carne,utilizzate della ricotta,o una mousse di pesce.....