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giovedì 17 luglio 2014

INSALATA DA TIFFANY: PERCHE' QUESTO E' PIÙ BELLO!


Si dice che a volte ritornano.....e noi siamo ritornate. Alla grande, ancora piu' entusiaste e orgogliose di prima, per tutto il nostro lavoro e il risultato ottenuto....perchè davvero questo è piu bello, non trovate??
Già all'uscita del nostro primo libro, a dispetto di chi magari non ha creduto in noi, gli e le invidiose, quelli che magari dicevano si ma cosa credono di fare queste qua.... i risultati sono stati strepitosi, ben 2000 copie vendute in sei giorni, ristampa dopo solo un mese....come avevo raccontato qui e qui . E se nel primo libro, ci eravamo divertite e camuffate con  #questonatalebastabiscotti, questa volta è stato automatico dire  #questoepiubello!!
Perchè si...perchè basta sfogliarlo per rendersi conto dell'eleganza e della bellezza delle foto che ritraggono piatti fantastici. Con una cura e dovizia di particolari, che chi ha lavorato in prima linea ha potuto toccare con mano e vivere un'atmosfera da sogno, ribaltata in un'altra epoca, tra scatti, suppellettili e tovaglie preziose. Giornate intere passate gomito a gomito in compagnia di Alessandra ideatrice di questa bellissima collana I libri dell'Mtc edito dalla casa editrice Sagep di Genova a 18 euro, fotografie di Paolo Picciotto, con le illustrazioni di Mai Esteve e impaginazione di Barbara Ottonello e il grande Editor Fabrizio Fazzari che ancora una volta si è trovato piacevolmente coinvolto in questa nostra avventura. In vendita su IBS, Amazon e nelle piu' importanti librerie, come la volta scorsa.

Mi dilungherei per chissà quanto ancora, per descrivere l'emozione, il coinvolgimento, l' allegria e la serietà che ci hanno accompagnato pagina dopo pagina, ricetta dopo ricetta ma....parliamo un po' del libro che come argomento ha le insalate come non le avete mai viste!
41 ricette di "insalate da Tiffany", ossia le insalate pensate non come contorni o piatti veloci, ma come vere e proprie protagoniste delle nostre tavole, secondo la moda inaugurata da Escoffier &Co al tempo della nascita dell'alta ristorazione.


Seguono poi 53 "pezzi facili", vale a dire insalate nel senso più classico del termine. Le prime sono tutte ambientate nella Belle Epoque, con pezzi d'epoca originali e preziosissimi.........


 le seconde hanno una grafica assolutamente contemporanea, con le illustrazioni della Mai.......



In mezzo, ci sono x alla enne condimenti: emusioni stabili e instabili, aceti, olii, sali aromatizzati, citronette, vinaigrette, maionesi e tutto quanto serve per condire l'insalata in modo da renderla originale e sempre diversa.
E poi, c'è il "solito" tutto il resto: il c'era una volta, con la parte storica, e la parte più tecnica, con le attrezzaure, i consigli, il come si fa.
E come la volta scorsa, questo libro non è nato per vezzo o per mania di protagonismo ma per una nobile causa.
Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.


Concludendo....continuate con noi questo viaggio. iniziato lo scorso dicembre con L'Ora del Patè e ora in compagnia di queste stupende insalate! Acquistate il libro, regalatevelo e regalatelo! Lo farete per una buona causa e perché l'insalata qui non è la solita insalata! Sfogliare per credere e anche voi direte han ragione...#questoepiubello...........

domenica 6 luglio 2014

Salvia fritta e pigrizia estiva.....



Vi capita mai di alzarvi la mattina e di non aver voglia di fare proprio un bel niente di niente, che ve ne stareste a letto tutto il giorno ma che poi dite su su dai, forza, mica puoi stare spiaggiata tutto il giorno su quel materasso! Oggi è una giornata di quelle...pigrizia su tutti i fronti!! Con fatica mi sono imposta di alzarmi e cosi, dopo aver fatto colazione, mi sono detta cià su, dai diamoci una mossa e cominciamo a fare qualcosa...visto che tutti dormivano mica potevo ribaltare la casa, cosi' mi sono dovuta dedicare alle faccende silenziose ovvero ritirare i panni asciutti, stirare quelle due robe con la voglia pari a meno di zero, e una volta finito mi sono ringalluzzita nel guardare un po' le mie piante sul balcone e vedo che....l'olivo che mi ha regalato la mia amica ha dei grappolini verdi grandi come piccoli capperi, i pomodori, sempre dalla stessa amica, sono verdi e grossi come olive.....e la mia salvia gigante che ho acquistato a Roma due anni fa e che ha superato l'inverno, a differenza delle altre piante di salvia che ho sempre avuto e poi "ucciso"...è stupenda. Quindi, visto che la mia voglia di fare oggi è pressochè nulla, ho deciso di fare della buonissima e sfiziosissima salvia fritta, che abbiamo gustato insieme alle verdure grigliate che ho fatto ieri e che sono avanzate, dal momento che mio marito ne ha comperate in quantità industriale e che ho grigliato facendo una fumera in casa che non si vedeva niente, nonostante ci fossero le finestre aperte! Pranzo vegetale quindi....
E la voglia di mangiare la salvia fritta me l'ha fatta anche venire la mia amica Eleonora del blog TataNora, che "ogni tanto spesso" vado a visitare volentieri anche perchè, a parte le bellissime ricette che propone, mi piace come scrive, cosa racconta, mi ci perdo e mi ci vedo in quello che leggo.....e ho seguito alla lettera la sua ricetta e la riuscita è stata fantastica! Un fritto croccante e asciutto che è sparito in un batter d'occhio.....gustato nel silenzio che ci circondava in questa lenta e soporifera domenica di luglio, nel verde del mio balcone, tra piante grasse rustiche, e tutto quello che sta per crescere......


Ingredienti
20 foglie grandi di salvia fresca
1 uovo grande
1 bicchiere di birra chiara ghiacciata
6 cucchiai di farina 00
Olio di arachidi per friggere
Sale q.b.

Esecuzione
Lavatele foglie di salvia ed asciugatele
In una terrina sbattere l'uovo con due cucchiai di farina. Aggiungere 2 cucchiai di birra ghiacciata e continuare a sbattere con la frusta.
Aggiungere altri 2 cucchiai di farina e di birra ghiacciata sempre sbattendo con la frusta.
Terminare con la farina e la birra avanzata fino ad ottenere un pastella densa e senza grumi.
Far riposare la pastella coperta per circa 30 minuti
Far scaldare in una padella alta l'olio di arachidi e, quando sarà sufficientemente caldo, tuffare le foglie di salvia passati nella pastella.


Lasciare cuocere per un paio di minuti (girandoli per farli dorare da entrambi i lati) scolare su un foglio di carta assorbente e mangiare caldi dopo averli salati



sabato 5 luglio 2014

Grzanka z mozdzkiem - Crostino di pane con cervella


Lo sapevo....meglio tardi che mai, ma che peccato! Che cosa?! Ma che mi sono accorta solo ieri che il lungo viaggio in giro per l'Europa, termina proprio domani, con la tappa in Polonia....avevo sbirciato qua e là le regole e le ricette di questo bellissimo itinerario, ma per mancanza di tempo e pensando che fosse complicato ho desistito, e mi sono persa veramente in un bicchier d'acqua.
E anche questa volta volevo gettare la spugna, ma poi mi sono detta, ma si dai, per curiosità, guardiamo che ricette ci sono in Polonia....e ho trovato questa fantastica ricetta proprio qui...ho deciso che non me la potevo lasciare sfuggire anche questa volta!
In pratica avevo in casa tutti gli ingredienti, si, anche lei, proprio lei, la cervella, adorata da alcuni, schifata da molti....che aspettava di essere mangiata prima o poi! E che stanziava nel freezer in attesa di essere tolta dal suo stato di ibernazione e finalmente gustata. Io la adoro, fin da piccola la mangiavo, i miei fratelli la schifavano ed io ero ben contenta perchè me la potevo mangiare tutta io! Ovviamente da piccola, bollita con un po' di limone e olio, da grande, fritta.....e che mi piace proprio tanto lo possono testimoniare le mie proposte che trovate quiqui, e qui.... e ora con la Polonia, ho scoperto che non è solo bollita o fritta la sua fine, ma cotta e servita su deliziosi crostini di pane croccante.
Quindi, anche se arrivo ultima....pazienza....oggi ho gustato la mia adorata cervella in un modo veramente semplice e gustoso.....provare per credere!

Ingredienti
Pane per toast
300 g di cervella di vitello
sale,pepe,
2 tuorli
prezzemolo
pangrattato
1 cipolla

Esecuzione
Tagliate il pane secondo la forma desiderata. Pulite la cervella e scottatela in acqua bollente salata con un po' di aceto per 5 minuti. Tritate la cipolla e soffriggetela nel burro. Aggiungete il pangrattato (non essendoci nessuna dose nella ricetta originale, ne ho messe tre manciate) e fate saltare ancora per qualche minuto. Tagliate la cervella a cubetti e amalgamatela nel composto appena preparato nella padella. Amalgamate con i due tuorli e farcite il pane. Infornate a 180 per 10 minuti. Sfornate e guarnite con il prezzemolo.



Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Abbecedario culinario della Comunità Europea Abbecedario culinario della Comunità Europeache per le ricette della Polonia è ospitato da Anna del blog  Cucina precaria




giovedì 3 luglio 2014

Polpettine di fagiano in una calda serata estiva....


Fagiano? Si... l'ex allievo di mio marito, che ormai si è diplomato e vive in Germania, tutte le volte che si incontrava con lui o per una lezione, che non si faceva mai pagare o per Natale, ci omaggiava con del buonissimo Gorgonzola di Cameri, prodotti del suo orto, riso delle sue risaie e i fagiani o anatre che cacciava suo papà. Mi sa che a conti fatti ci si guadagnava di piu'!! Infatti io ero imbarazzatissima per la quantità di frutta e verdura e tutto il resto...ma mi faceva anche un gran piacere mangiare cose genuine, proprio dal produttore al consumatore! E nel freezer, povero, era rimasto l'ultimo fagiano surgelato, da mangiare con una bella polenta, ma che, chissà come mai, ha passato l'inverno senza essere minimamente considerato!!
E quando l'altro giorno mio marito mi ha fatto notare che il freezer andava sbrinato e pulito...oh oh...e il fagiano? Mi metto a cucinare il fagiano col caldo che fa? Va bè, lo cucinero' senza polenta ovviamente, ma con un insalata....non è proprio la morte sua ma....
La figlia che dice io non lo mangio non mi piace, marito che tornava ad orari impossibili, ne era avanzato piu' della metà. Ah no cari, ve lo propino sotto forma di polpette! Quelle vanno via che è un piacere, una tira l'altra, come le ciliege! Infatti sono state spazzolate in un baleno, dalla sottoscritta mentre facevo le polpettine, una in bocca e una nella farina, una in bocca e una nella farina....come quando da piccola aiutavo mia mamma a fare i ravioli e mettevo un po' di ripieno sulla pasta e un bel po' in bocca...ahaha. Servite con una bella insalatina fresca non hanno fatto rimpiangere la calda e fumante polenta!
Le dosi ovviamente sono "ad occhio", perchè sono convinta che tutti sappiano fare le polpette...o no?!

Ingredienti
Fagiano
prezzemolo, sale,pepe
1 spicchio di aglio
1 uovo intero
farina
olio per friggere
insalata mista

Esecuzione
Frullare il fagiano già cotto insieme allo spicchio di aglio, prezzemolo, sale e pepe.Aggiungete l'uovo. Il composto deve essere compatto e non deve disfarsi quando fate le polpette.
Infarinatele e tuffatele nell'olio bollente, scolatele e servitele con un insalata fresca o altra verdura a piacere o anche cosi al naturale.....