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sabato 23 giugno 2012

Passato di spinaci con mandorle tostate


Ieri insalatona con spinaci crudi , oggi spinaci in passato...Da gustare caldo , tiepido o anche freddo . Dove la consistenza morbida della crema si contrappone al croccante dei crostini di pane e delle mandorle tostate..salato e pepato q.b.....

Ingredienti
    1 patata
250 gr di spinaci
    3 fette di pane
mandorle q.b.
olio extravergine di oliva Dante q.b.
sale Kala Namak indiano viola di Tec-Al q.b.
pepe nero di Tec-Al q.b.

Esecuzione
Fate bollire una patata con la buccia . Spelatela e frullatela insieme agli spinaci ( crudi o se preferite,appena scottati in pochissima acqua) fino ad ottenere una crema morbida . Se fosse troppo densa aggiungete del latte . Portatela a bollore , aggiungete un cicchiaino di sale viola indiano .
Mentre il passato si cuoce , tagliate a dadini le fette di pane e tostatele in una padella antiaderente con un filo di olio extravergine di oliva . In un'altra padella tostate le mandorle .
Impiattate il passato , versate un filo di olio extravergine di oliva , qualche dadino di pane e le mandorle tostate . Un generoso pizzico di pepe nero ed ecco pronta una deliziosa crema verde ....chi ha detto che le zuppe e i passati sono buoni solo in inverno ??

con questa ricetta partecipo al contest

venerdì 22 giugno 2012

Spinaci crudi , dolci e croccanti....



 Oggi sciopero dei fornelli , se non per la brevissima tostatura delle mandorle! Anche gli spinaci che di solito si fanno al vapore o cotti in pochissima acqua , oggi li ho serviti crudi . Perchè si sa , le verdure , meno si manipolano e meno si fanno annegare nell'acqua , disperdendo i principi nutritivi ( basta vedere il colore dell'acqua dopo che si sono cotte ) , e meglio è . Sicuramente nessuno di noi , o forse poche persone , quando decidono di preparare un qualsiasi piatto , si domanda se quello che sta cucinando rispetta la razione giornaliera di acido folico , piuttosto che luteina , licopene , vitamine e quan'altro! Lo si prepara e basta . Lungi da me l'idea di parlare di nutrizionismo e di salire in cattedra . Le cose che so , le applico in sordina , nella mia famiglia .  Pero' mi sento di dirvi che gli spinaci contengono un antiossidante che preserva gli occhi da gravi malattie invalidanti . Questa sostanza è la luteina , che agisce come una sorte di filtro per i nostri occhi . Specialmente d'estate , con la luce forte del sole , proteggiamoli con dei buoni occhiali da sole e dall'interno mangiando appunto cibi che contengono le sostanze che ci preservano o rallentano l'invecchiamento cellulare....urca , ho detto che non avrei detto niente e invece....ecco allora gli ingredienti per questa insalata fresca , dal gusto veramente vario , dato dagli spinaci crudi che hanno mantenuto tutta la luteina , il croccante delle mandorle tostate , il dolce dell'anans e l'aspro del pompelmo rosa , che se non vi piace lo potete sostituire con un'arancia  , e di tutti gli altri ingredienti che sono....

Ingredienti
spinaci q.b.
1 fetta di ananas
1 mela
1/2 pompelmo rosa ( o arancia )
uvetta sultanina , mandorle , semi di sesamo , semi di girasole q.b.
pepe nero di Tec-Al q.b.
olio extravergine di oliva Dante q.b.
succo di 1 limone

Esecuzione
Lavate velocemente gli spinaci , scolateli e tagliateli crudi con un coltello a pezzetti non molto piccoli . Tagliate la fetta di ananas e la mela a dadini , mettete a bagno in un po' di succo li limone e acqua l'uvetta sultanina , fate tostare una manciata di mandorle in una padella antiaderente per pochi minuti .
Su un piatto da portata adagiate gli spinaci , e aggiungete tutti gli altri ingredienti . Condite con un filo di olio extravergine e una generosa macinata di pepe ed ecco un piatto fresco e sano !

Pero' un'altra cosa mi è venuta in mente , piu' terra terra , meno scientifica questa volta ! Sarà che in famiglia , sin da piccola , mi hanno abituato a mangiare proprio di tutto , che questa cosa l'ho trasmessa anche a mia figlia , facendole assaggiare sempre di tutto . Quindi  per noi è facile mangiare in maniera sempre varia . Ma una mamma ad esempio che non mangia la verdura o il pesce o altri alimenti , perchè non le piacciono , difficilmente preparerà questi piatti ai figli . E questo è un peccato , perchè da grandi , anche loro , a loro volta , proseguiranno su questa linea . Ho detto una banalità vero ? Pero' è la verità , e mi ricordo che quando Alice era piccola , facevo parte del comitato mensa della scuola , e quando vedevo che alcuni bambini non mangiavano quello che avevano nel piatto , rimanevo stupita dalle loro risposte...non so cos'è , a casa non lo mangio mai , non mi piace....E allora , se i bambini sono svogliati , non amano mangiare la verdura , o se le mamme non amano certi cibi...con un po' di fantasia , sforzatevi e preparate un piatto allegro , inventate una storia e...chissà mai che si appassioneranno a quello che fino a poco tempo prima non volevano sentire nememno nominare!
Anche qua , spinaci crudi , dell'insalata per capelli , pomodori per le guance , una fetta di ananas per la bocca , il tuorlo di un uovo sodo per il naso , il bianco e semi di zucca per gli occhi...il tutto condito con un filo di olio e ovviamente senza pepe....e la prossima volta un'altra storia con altre aggiunte !

p.s...dal momento che il primo piatto me lo sono mangiato io , quello con la faccina l'ho dato ad Alice che è rientrata tardi...non vi dico la faccia che ha fatto !!!...ahahah...e mi ha detto...mammaaaa....scommetto che hai fatto la foto....
p.p.s.s. ....Alice ha 19 anni e 1/2....ma è sempre la mia bambina....ahahah
con questa ricetta partecipo ai contest



giovedì 21 giugno 2012

Patate mimosa speziate


Contorno o  piatto unico fresco e speziato . Un modo un po' diverso per servire la solita patata bollita e condita con olio e prezzemolo.... ho utilizzato un sale indiano di colore rosso tendente al viola , quasi impalpabile , dal gusto e un aroma sulfurei che inizialmente potrebbero spiazzare , ma superato il primo impatto ne scoprirete la particolarità . E' indicato per le ricette etniche , fritture e zuppe. Di etnico la patata bollita  non ha niente , ma la combinazione degli ingredienti e delle spezie lo hanno reso particolare , molto appetitoso ed...etnico !

Ingredienti
2 patate
2 uova
prezzemolo q.b.
olio extravergine di oliva
Sale Kala Namak indiano viola di Tec-Al  q.b.
Pepe nero di Tec-Al q.b.

Esecuzione
Bollite le patate con la buccia . Spellatele e una volta fredde tagliatele a fette . Bollite le uova e togliete il guscio . Dividete il tuorlo dall'albume e sminizzateli separatamente . Tagliate sottilmente il prezzemolo .
Disponete le fette di patate sul piatto da portata . Conditele con olio extravergine di oliva , prezzemolo , l'albume e il tuorlo un pizzico abbondante di sale viola e di pepe nero....



con questa ricetta partecipo ai contest




mercoledì 20 giugno 2012

Insalata mista con crostini all'aglio


Disaaaaastro...disastrissimo disastro!! Cosa sarà successo mai, vi chiederete , ma anche no...
Oggi , pranzo da sola , figlia in Conservatorio per esame , marito alle prove con rientro previsto per domani , o forse dopodomani , quindi io che mi preparo ? Una mega insalatona mista . Bè , cosa c'è di strano , vi chiederete , ma anche no....
Di strano c'è che oltre ad un cipollotto delle dimensioni di un'arancia....ho preso un panino e fatto dei crostini con spicchi di aglio di non so quanta quantità....si deduce che mi piacciono aglio e cipolle ecc.?
Si deduce che questi ingredienti li utilizzo solo quando son sola o nel fine settimana , perchè altrimenti ammorberei colleghi d'ufficio e parentame , che penso tutto vogliono , fuorchè fare inalazioni all'aglio e cipolla???
E proprio dieci minuti fa , mi chiama il maritozzo e mi da la lieta novella...rientro piu' tardi , al massimo questa sera , ti faccio sapere l'ora appena possibile....naaaaaaaaaaaaaa....e ora come la mettiamo con tutto questo cipollotto e aglio ? Mi devo mettere in quarantena , mangiare foglie di menta , di prezzemolo, mentine liquirizia , o chicchi di caffè , che non ho perchè è già macinato , al limite ne ingurgito un cucchiaino......
Non penso ci sia rimedio ora , ormai è troppo tardi. Il dado è tratto anzi....il cipollotto è stato mangiato.....
Povero....va bè , vi passo questa bomba a cielo aperto....ahahah

Ingredienti
Insalata romana , peperoni , cetrioli , ravanelli , peperoncini dolci , pomodori , sedano , aglio q.b.
1 panino
pepe nero q.b.


Esecuzione
Lavate e tagliate a fettine sottili tutte le verdure . Tagliate il panino a fettine e poi a cubetti . In un tegame fate soffriggere qualche spicchio di aglio schiacciato e i cubetti di pane in un po' di olio extravergine d'oliva .
Impiattate l'insalata , conditela con un filo di olio extravergine d'oliva  , aggiungete i crostini di pane all'aglio , un pizzico di pepe nero ....

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Lumacone con crema al tartufo bianco


Per un buffet , happy hour , degustazione , per gli amanti del tartufo....formato di pasta in monoporzione servito in vaschetta in foglia di palma di Betel di Ecobioshopping 

Ingredienti
pasta formato lumacone
pomodorini ciliegia , foglia di basilico per decorare
1 noce di burro

Esecuzione
Fate cuocere la pasta seguendo le indicazioni riportate sulla confezione . In un tegamino fate fondere la noce di burro e aggiungete la crema di tartufo. Riempite la pasta con il composto e servite....

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martedì 19 giugno 2012

Melanzana con insalata di riso al curry

In alternativa al solito piatto...il contenitore di melanzana , tutto da mangiare!

Ingredienti
riso
1 confezione di preparato per condire il riso piu' olive , pomodorini ciliegia , dadini di caciotta piccante q.b.
olio extravergine di oliva Dante q.b.
basilico q.b.
1 cucchiaio di curry

Esecuzione
Portate a bollore una pentola di acqua , salatela e verstevi il riso che farete cuocere per circa 20 minuti.
Mentre il riso cuoce , tagliate la calotta e il fondo alla melanzana . Mettetela in una padella antiaderente con dell'olio extravergine di oliva e fatela cuocere fino a quando sarà morbida. Con delicatezza togliete la polpa che taglierete a dadini e aggiungerete al riso ,  lasciando intatto il fondo .
Scolate il riso e raffreddatelo sotto l'acqua corrente e conditelo con tutti gli ingredienti elencati e un filo di olio extravergine di oliva .
Riempite la melanzana con il riso e ...buon appetito...

con questa ricetta partecipo al contest


Insalata di riso al curry





Non c'è nessun bisogno di spiegare questa ricetta cosi semplice....fresca e speziata grazie all'aggiunta del curry!

Ingredienti
riso
preparato per condire riso in inslata piu'mais , tonno , pomodorini ciliegia , olive nere q.b.
olio extravergine di oliva Dante q.b.
1 cucchiaio di curry
prezzemolo tritato q.b.

Esecuzione
Portate a bollore l'acqua , salatela e cuocete il riso per circa 20 minuti. Raffreddatelo sotto l'acqua corrente e conditelo con tutti gli ingredienti elencati e con on filo di olio extravergine di oliva....

con questa ricetta partecipo al contest


Insalata mista con tonno

Non c'è niente di meglio di un'insaltona mista nelle torride giornate estive...questa me la sono mangiata tutta io!!!! Non per niente in compagnia mi chiamano capra e hanno sempre una ciotola di insalata pronta per me...che cari!!

Ingredienti
insalata romana
pomodorini ciliegia , ravanelli , peperoni gialli , rossi , cavolo verza bianco, cavolo verza viola, cipollotto , basilico ....tutto q.b.
1 scatoletta di tonno ASdoMar
olio extravergine di oliva Dante q.b.

Esecuzione
Semplicissima...lavate e tagliate e listarelle sottili tutta la verdura , aggiungete il tonno e condite con olio extravergine di oliva....


con questa ricetta partecipo al contest




Fichi imbottiti




Oggi ho messo il lucchetto al forno. Ricetta fresca fresca , visto che mi sono sciolta dopo che ho fatto la pizza i giorni scorsi...solo la fatica di lavare i fichi e affettare salame e formaggio , visto che il prosciutto era già a fette! Sono in ferie e per giunta da sola oggi cosi mi sono dedicata un angolo di relax con la scenografia marina sul balcone...bella vero? Mi sembrava quasi di essere al Caruso ....

Ingredienti
12 Fichi
1 confezione di prosciutto crudo gr
3 fette di salame
3 fette di primo sale con peperoncino

Preparazione:
Lavate bene i fichi . Tagliateli a metà per il senso della lunghezza senza sbucciarli . Allineate le fette di prosciutto una sull'altra e arrotolatele . Tagliatele a listarelle come se doveste preparare delle tagliatelle . Aprite con delicatezza le listarelle ottenute .
Adagiate sulle metà dei fichi , le tagliatelle di prosciutto, la fettina di salame e la fettina di formaggio . Chiudete con l'altra metà e formate degli spiedini , alternando i tre gusti o uno spiedino per gusto , a vostra scelta .

con questa ricetta partecipo al contest



Calzone farcitissimo con cornicione ripieno....


Scipione l'Africano è arrivato. Quindi , come in tutte le case normali , quando arriva il caldo torrido , il forno viene dimenticato , preferendo cotture veloci e piatti freddi....in tutte le case normali pero' ho detto ! La mia , forse tanto normale non è , dal momento che si continua a panificare e pizzare e tortare ...sicuramente meno rispetto all'inverno , ma comunque si utilizza....D'altra parte , con il lievito madre che mi ritrovo e che continua ad essere vivo e vegeto, come non fare splendidi panini e splendide pizze?
E questa volta mi sono buttata nella preparazione del calzone , che non avevo mai fatto e che non mangio molto spesso nemmeno in pizzeria , perchè preferisco la pizza tradizionale...ma ecco qua...superfarcito, e visto il risultato mi sa che lo faro' piu' spesso...e anche se la foto non rende molto vi garantisco che era proprio buonissimo!!
Le mie dosi sono molto q.b.....in base ai gusti personali , se uno vuole una pizza piu' o meno farcita....e non so nemmeno se esiste un calzone farcito cosi...e utilizzo sempre la doppia lievitazione...sarà per questo che risultano cosi buone ?
p.s.....insieme a Scipione ho trovato in sala un po' di elefanti e cammelli, sabbia e miraggi.....mi devo preoccupare ??!!! ( ahahah)

Ingredienti
per la pasta:
500 gr di farina
350 ml acqua
    1 panetto di lievito ( io ho usato il lievito madre ) 
sale q.b.
passata di pomodoro q.b.
pomodorini ciliegia q.b.
1 peperone
1 zucchina
1 melanzana
mozzarella q.b.
ricotta q.b.
origano q.b.

Esecuzione
Preparate l'impasto nella maniera tradizionale impastando la farina con il panetto di lievito sciolto in poca acqua tiepida con un pizzico di zucchero. Fate fare la schiumetta e aggiungetelo al composto di farina con un pizzico di sale , e acqua in quantità tale da ottenere un panetto compatto ma morbido che lascerete lievitare coperto da un canovaccio fino al raddoppio del volume . Una volta raddoppiato , sbattettelo con forza su una superficie e stendetelo nella teglia da forno o unta di olio o sulla carta forno e lasciate lievitare ancora direttamente nel forno chiuso ( e spento) fino a nuova lievitazione . Dopodichè cominciate a farcire....

Io avendo usato il lievito madre , ho usato un procedimento differente : ho rinfrescato il lievito il giorno prima ( cioè ho aggiunto un bicchiere di acqua , 1 cucchiaino di miele, farina in dosi tali da ottenere un composto morbido , che ha raddoppiato di volume , che vedete nella foto)

Ho aggiunto a questo composto lievitato  farina fino ad ottenere un panetto compatto e morbido (foto 2) . Ho tolto un po' di questo impasto e messo in un barattolo di vetro in frigorifero. Questo mi servirà per la prossima volta che devo utilizzarlo. Il panetto che invece mi serviva per preparare la pizza l'ho invece salato , impastato , e lasciato lievitare fino al raddoppio del suo volume coperto da un telo (foto 3 e 4) .
Nel frattempo preparate le verdure : grigliate il peperone , la zucchina e la melanzana alla quale avrete fatto perdere il liquido amarognolo lasciandola per 30 minuti con le fette alternate con un pizzico di sale in uno scolapasta .
Una volta lievitato l'ho messo sul piano di lavoro e sbattuto un po' di volte con forza ( questo lo ha fatto mio marito! ) ( foto 5) . Stendete la pasta con il mattarello e cominciate a farcirla su metà della superficie con la passata di pomodoro , origano e la mozzarella tagliata a dadini ( foto 6) . Aggiungete la melanzana a fette ( foto 7) , la zucchina e il peperone ( foto 8) , i pomodorini ciliegia ( foto 9) . Ripiegate la pasta fino a coprire la farcitura ( foto 10) , tagliate la pasta in eccesso per rendere i bordi regolari ( foto 11) , mettete un po' di ricotta lungo il bordo ( foto 12 ) .
Ripiegate il bordo fino a coprire la ricotta ( foto 13 ) . Versate sulla superficie ancora un po' di passata , un filo di olio extravergine di oliva e pomodorini tagliati a metà lungo il bordo e infornate a 200 ° fino a quando la superficie risulterà croccante e dorata ( foto centrale)


con questa ricetta partecipo al contest

lunedì 18 giugno 2012

Risotto con parmigiano , aceto balsamico e fiori di lavanda




Ecco il secondo esperimento di stasera...dosi ridotte , perchè non sapevo come sarebbe stato il risultato . Metto in tavola , già pronta alle critiche , e Alice chiede , è con la "la uanda " ? Si , assaggia se ti piace. Io ne avevo già assaggiato un cucchiaio in fase di preparazione e devo dire che era proprio delicato ! Non ci crederete ma , il tempo di aprire il frigorifero per prendere il formaggio e il piatto era pulito !! Il suo commento....si , anche qui LA UANDA ci sta proprio bene ! .....bene , si replicherà quanto prima !

Ingredienti
60 gr di riso
olio extravergine di oliva Dante q.b.
burro , parmigiano grattugiato , fiori di lavanda q.b.
1 cucchiaio di aceto balsamico
1/2 bicchiere di vino bianco
brodo q.b.

Esecuzione
In un tegame versate un filo di olio extravergine di oliva , verste il riso e fatelo tostare . Aggiungete il vino bianco e fate sfumare. Aggiungete il brodo caldo man mano che il precedente viene assorbito . Dopo circa 20 minuti il riso è pronto , mantecate con una noce di burro , parmigiano grattugiato , l'aceto balsamico e un pizzico di fiori di lavanda .
Servite spolverizzando ancora qualche fiore....

con questa ricetta partecipo al contest

Petali di patate con fiori di lavanda , salvia e rosmarino


Che giornata rilassante! Sono in ferie e già questo predispone al buon umore. Sveglia presto , perchè ormai il mio orologio biologico è tarato su quell'ora e non c'è verso di cambiarla...colazione , qualche faccenda , un tuffo in piscina , un po' di sole , pranzo e poi relaxxxx...e qui la mente passa in rassegna quello che c'è in dispensa , carica la fantasia e via! Stasera la cena è all'insegna della sperimentazione ...un aperitivo e poi un bel risottino ...ma quello ve lo spiego nel prossimo post....

Ingredienti
2 patate
fiori di lavanda , qualche aghetto di rosmarino , foglie di salvia q.b.
olive Kalamata di Saclà q.b.
chiara d'uovo
vino bianco secco
olio per friggere q.b.

Esecuzione
Sbucciate e lavate le patate . Tagliatele a fettine non troppo sottili . Spennellatele con la chiara d'uovo e adagiate su una fetta , un pizzico di semi di lavanda , una foglia di salvia qualche aghetto di rosmarino e richiudete con l'altra fetta di patata ( 1-2-3-4 a destra) . Fate scaldare in un tegame dell'olio per friggere , adagiate  le fettine di patate e fatele dorare da entrambi i lati . Vedrete che la chiara d'uovo ha fatto come da sigillante e non farà uscire il contenuto (foto 5 e 6). Fatele scolare su un tovagliolo e servitele con del vino bianco ghiacciato  e olive ....

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domenica 17 giugno 2012

Scaloppine di vitello con verdure caramellate


Da quando ho scoperto come si fanno , quanto sono gustose e come le apprezzano anche in famiglia le verdure caramellate ...non mi lascio scappare occasione per servirle! Non è che ho seguito un  procedimento preciso , non so nemmeno se è quello giusto il mio , ho solo aggiunto un po' di zucchero ed ecco fatto....comunque sia , questo mese , per MTChalleng la ricetta proposta da Elisa era quella delle scaloppine che lei ha proposto accompagnate da un contorno di zucchine . Io ho optato per le mie verdure caramellate ! E anche Alice, che di solito gira al largo dalla cipolla....dopo aver chiesto , cos'è sta roba...l'ha divorata e ha persino detto uhm...buona ! Mah , mistero !
Le scaloppine le facevo un po' a modo mio, e questa volta ho voluto seguire passo passo i consigli , e devo dire che sono riuscite veramente gustose .

Ingredienti
2 fettine di vitello
burro q.b. (l'ideale sarebbe il burro chiarificato, ma non è necessario)
3-4 cucchiai di farina
1 limone non trattato (il succo e la scorza)
Olio extravergine di oliva Dante q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.
2 bicchieri di vino bianco secco
1 mazzo di asparagi
1 peperone rosso
10 pomodorini ciliegia
  1 cipolla
zucchero q.b.

Esecuzione
Togliete il gambo bianco agli asparagi e fate cuocere a vapore le punte . Fateli saltare in un tegame con un filo di olio extravergine di oliva . Lavate e tagliate a rondelle il peperone , la cipolla a velo e i pomodorini a metà  e mettete le verdure separate le une dalle altre , in tegami antiaderenti , con un goccio di olio extravergine di oliva . Quando sono ben stufate e dorate , aggiungete due cucchiai di zucchero a ciascuna verdura ( anche agli asparagi) e alzate leggermente la fiamma , fino a quando si saranno caramellate . Tenete in caldo e preparate la carne.
Battere le fettine di vitello. Mescolate la farina con la scorza di limone grattugiata e, con questo composto, infarinate la carne. Fate scaldare un pezzo di burro in una padella e rosolate le scaloppine a fuoco vivace da entrambi i lati. Salate solo dopo la rosolatura, perché il sale tende a disidratare la carne e si rischia di ottenere fettine asciutte e dure: se si attende invece che i pori della carne siano ben sigillati grazie al calore, i succhi rimarrano in gran parte all'interno (o meglio, verranno rilasciati solo quelli necessari a creare il fondo di cottura). Insaporite le scaloppine con un pizzico di pepe e sistematele su un piatto da tenere da parte.
A questo punto preparate la salsa: deglassare il fondo di cottura con il succo di limone, lasciate evaporare leggermente e unite il vino bianco . Fate bollire per qualche minuto, in modo da restringere la salsa, dopodiché aggiungete una noce di burro ed emulsionate il tutto . Filtrate la salsa con un colino e versatela sulle scaloppine, che avrete tenuto al caldo. Impiattate servendo con le verdure caramellate.

con questa ricetta partecipo al contest

giovedì 14 giugno 2012

Ecco a voi gratis on line il numero di Open kitchen Magazine



C'è sempre un bel po' di trepidazione nella redazione e dintorni di OKM i primi del mese ! Qualche giorno prima dell'uscita ufficiale possiamo curiosare in anteprima la copertina e che annnnnnnnnnsia!!!!!
Tutte noi che ci siamo prodigate per rendere sempre piu' speciale questo nostro progetto non vediamo l'ora di sfogliare la rivista . E dopo averlo fatto in un batter d'occhio , perchè siamo ipercuriose di vedere subito il nostro lavoro , cominciamo a sfogliarlo e risfogliarlo con piu' attenzione e calma , assaporando ogni descrizione , fotografia e intervista....e anche se sappiamo che "quella" ricetta e fotografia è stata scattata e riscattata proprio da noi, rimaniamo sorprese e orgogliose del nostro operato! Perchè nessuna di noi sa in realtà come sarà impaginata la ricetta e la fotografia finale delle nostre creazioni . C'è un filo sottile che lega il nostro lavoro , che corre sul web , un tam tam di mail e commenti . Una sinergia palpabile che ci unisce
nonostante la nostra lontananza . Che arriva al culmine nel preciso istante in cui con un click il nostro lavoro è visibile e consultabile . Che riparte nuovamente piena di energia ed entusiasmo verso il successivo traguardo!
Ricette fresche e leggere , golose e colorate . E un'intervista al grande chef-pasticcere Luca Montersino...
Che aspettate ? Sfogliate e scoprite insieme a noi tutte le novità di questo numero. E condividete con i vostri amici questi momenti di golosa lettura !!
Cliccate QUI ! e....ne vedrete delle buone e belle !

( le mie ricette le  trovate alle pag. 63-75-77 e 83 )

lunedì 11 giugno 2012

Hamburgher di vitello con spiedini di verdure

 

Alba di una domenica qualunque....i mestieri non si possono fare perchè altrimenti i vicini si svegliano....
Morfeo se n'è andato da un pezzo quindi ...grigliamo ! Mica si sveglieranno per lo sfrigolio dei peperoni e melanzane sulla griglia !!!  
Ma poi un urlo lacera il silenzio ...MA CHE PUUUUUUUZZAAA.....ecco , si sono svegliati figlia e marito . Ma vi sembra puzza il profumo della verdura grigliata ? Alle 8 di mattina si....ma poi si sono sbafati gli hamburgher e gli involtini di verdure eh!!! Ingrati....

Ingredienti
Hamburgher di vitello de Il Sole
melanzane , peperoni gialli e rossi ,  zucchine , patate , pomodorini ciliegia q.b.
olio extravergine di oliva Dante

Esecuzione
Tagliate a fette le melanzane e mettetele in uno scolapasta alternando le fette con un pizzico di sale grosso per far perdere il liquido amarognolo per almeno 30 minuti. Dopodichè sciacquatele e metettele in una ciotola con un filo di olio extravergine di oliva.
Tagliate i peperoni a falde togliendo i filamenti bianchi e i semi , le zucchine a fette dal lato piu' lungo , e le patate a fette non troppo sottili. Mettete le verdure in ciotole differenti e irroratele con un filo di olio extravergine di oliva . Scaldate una griglia e cominciate a cuocere le verdure , a parte i pomodorini che utilizzerete interi .
Arrotolatele e infilatele in uno spiedino . In una padella antiaderente versate un filo di olio extravergine di oliva e cuocete l'hamburgher da entrambi i lati .
Serviteli o solo con gli spiedini o con gli spiedini e il panino classico della versione fast food....ma senza insalata e cremine varie....

domenica 10 giugno 2012

Lumacone con formaggi e fiori di lavanda


Mai e poi mai avrei immaginato di cucinare o mangiare i fiori ! Ma la mente delle diaboliche Cinzia e Valentina anche questa volta non ha avuto pietà ! Il contest di giugno è ...Cucinare con i fiori....gulp !
Anche se pensandoci bene , quanti di noi mangiano cavolfiori , carciofi , fiori di zucca , capperi e si bevono infusi di camomilla , karkadè , gelsomino , malva e altri fiori ? Certamente il pensiero di veder spuntare dal piatto di risotto un geranio , potrebbe far arricciare il naso , ma basta un po' di buonsenso nella scelta del fiore e parsimonia nell'utilizzo , a trasformare un piatto normale in un piatto curioso e aromatico. Certamente il sapore dei fiori puo' conferire al piatto un gusto un po' forte e strano perchè non siamo proprio abituati , quindi se è la prima volta che ci cimentiamo nell'uso dei fiori edibili , non abbondiamo nelle dosi altrimenti un piatto in apparenza originale e curioso si trasforma in una pietanza immangiabile !
Questo solitario lumacone , perchè non sapevo come sarebbe stato il risultato , ha come ripieno un mix di ricotta , caprino , formaggio cremoso e una punta scarsa di fiori di lavanda . Un gusto decisamente insolito e curioso , ma secondo me molto delicato....

Ingredienti
1 cucchiaio di ricotta fresca
1 cucchiaio di formaggio caprino
1 cucchiaio di formaggio cremoso
1 punta di cucchiaino da caffè di  fiori di lavanda di Coccole
pasta formato lumacone ( van bene anche i paccheri o altro formato...)

Esecuzione
Mescolate i tre tipi di formaggi . Aggiungete un pizzico di fiori di lavanda . Portate a bollore l'acqua , salatela e fate cuocere la pasta seguendo il tempo riportato sulla confezione . Riempite il lumacone , un pizzico di fiori di lavanda per decorare e....il fiore è servito !

con questa ricetta partecipo al contest

Il quasi babà....Natale...


Come accennavo nel post precedente...ho colto la sfida del babà...."per una come te che ha preparato panettone , pandoro , colomba , pastiera..." . Premetto che a me questo dolce non piace mica tanto , ma ho voluto cimentarmi perchè mi piacciono le sfide e forse perchè mi piace coccolare i colleghi e portare una nota di dolcezza tra quelle mura !!
Ma se per tutte le preparazioni citate ho avuto forse un po' la fortuna del principiante (solo poca pero' ,  perchè tra lievitini , lievitazioni notturne ecc. ho perso qualche ora di sonno , ma che risultato e soddisfazione! ) questa volta la fortuna era distratta o stava aiutando qualche altra cuoca!
Già la presentazione è tutta un programma vero?! Presa dall'entusiasmo ho incominciato a impastare , per accorgermi quando ormai era troppo tardi che non avevo lo stampo per babà !! Ditemi , chi di voi non ha nella credenza lo stampo o una vicina di casa superfornita , suvvia! Panico... mentre il composto monta nella planetaria gonfio e bello , comincio a controllare tra stampi e stampini se ci fosse qualche cosa che potesse assomigliare alla tipica forma. Niente da fare . Solo stampi per muffin , tortiere , pirottini , in acciaio, in silicone , di carta...ufff ! Ma ecco che aprendo l'anta che racchiude il " reparto natalizio"  il mio occhio cade su uno stampo di silicone a forma di albero di Natale...Bè , non potevo fare la preziosa e decidere altrimenti , era l'unica cosa conica che potesse quasi assomigliare al babà...E mentre versavo l'impasto mi veniva da ridere!
Conclusione : il collega napoletano mi ha rimandato a settembre perchè era un dolce buono ma non proprio babà , rincuorandomi perchè ha detto che è difficile riprodurlo uguale a quello che si compra in pasticceria.....sarà stata la forma ? Ahahaha.....comunque , babà si babà no....forma a fungo o ad albero di Natale , è stato ugualmente gradito , e scusate , non è per essere presuntuosa ma...non avevo dubbi.....

Ingredienti
250 gr farina
   4 uova
   5 gr di sale
  25 gr di zucchero
1 panetto di lievito di birra
120 gr di burro
  50 ml di latte

Per la bagna
500 ml di acqua
500 gr di zucchero
    1 bicchierino di rum

Esecuzione
Nel latte tiepido , aggiungete un pizzico di zucchero e il lievito sbriciolato . Lasciatelo riposare mentre nel frattempo preparate l'impasto . Dovrà formarsi un composto con una schiumetta . Avrete ottenuto il lievitino.
In una planetaria ( o a mano) , sbattete le uova con lo zucchero fino a raggiungere un composto gonfio e bianco .Aggiungete la farina , il burro a temperatura ambiente e dopo che è tutto amalgamato aggiungete il lievitino. Lasciate lievitare in luogo tiepido per 1,5 h fino a quando si sarà raddoppiato di volume.
Trascorso il tempo , versate il composto in stampini per babà (se li avete) o in stampini alti , riempiendoli per metà.
Cuocete in forno a 200° per 10 minuti e poi a 180° per altri 10 ( foto 1 in basso a dx).
Nel frattempo preparate la bagna portando a bollore l'acqua , nella quale verserete lo zucchero , e quando questo è sciolto, il bicchierino di rum. Mettete a bagno i babà fino a quando avranno assorbito parte della bagna , strizzateli delicatamente e metteteli a sgocciolare sulla griglia del forno (foto 2)
Una volta sgocciolati , spenellateli con la confettura di albicocche e serviteli o nei pirottini di carta (foto 3) o accompagnandoli con frutta fresca di stagione


con questa ricetta dolce partecipo al Get aid in the kitchen di Cucina di Barbara



La pastiera di Nello


Questa è stata appositamente preparata per il collega napoletano, che mi ha passato la ricetta , e che mi ha fatto conquistare punti perchè a suo dire , e ci credo , era proprio buona! Per una milanes-mantovana , cimentarsi in un dolce partenopero era un po' rischioso , perchè si sa , avrebbe potuto rivelarsi una brutta copia dell'originale . Che è poi il rischio che si corre nel preparare i piatti tipici regionali . A volte un po' rivisitati , a volte seguiti passo passo , ma non sempre riescono proprio come quelli originali , sia perchè manca l'esperienza che si tramanda di generazione in generazione , "segreti di famiglia" , sia perchè mancano gli ingredienti "veraci" e l'aria e l'acqua del posto ecc....ma se uno si impegna e incrocia le dita il risultato è buono ! Un po' come si dice di solito "la fortuna del principiante"....
Veramente ero un po' scoraggiata perchè tutti dicevano che era lunga e difficile da preparare , ma anche se vedete un elenco di ingredienti che vi sembra infinito, non lasciatevi intimorire , davvero non è una missione impossibile !! Rincuorata dal suo giudizio positivo , infatti, mi sono cimentata per la seconda volta ( ma ahimè lui non c'era ahh) e le mie colleghe mi hanno confermato che era ancora piu' buona della prima...
E ora hanno tutti lanciato una sfida...quella del babà...ma quella è un'altra storia.....

Ingredienti
per la pasta frolla
500 gr farina
    4 uova
100 gr burro
    4 cucchiai zucchero

Ripieno
500 gr grano precotto
500 gr ricotta
500 gr zucchero
    8 uova
500 ml latte
1 bottiglietta di fiori d'arancio
1 bustina di vanillina
1 pizzico di cannella + 2 cucchiaini
50 gr di cedro candito
  1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
buccia grattugiata di 1/ limone

Esecuzione
Il ripieno potete prepararlo anche il giorno prima se volete . Bollite il grano con il latte , un cucchiaino di sale , uno di zucchero , la buccia del limone e il pizzico di cannella , fino a quando il latte si sarà completamente assorbito.
Montate i tuorli con lo zucchero fino a renderli bianchi e spumosi , aggiungete la ricotta e delicatamente gli albumi montati a neve. Aggiungete a questo composto il grano cotto , la bottiglietta di fiori d'arancio , 2 cucchiaini di cannella e la bustina di vanillina

Preparate la pasta frolla sbattendo le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio . Aggiungete la farina e il burro e velocemente impastate con le mani senza scaldare troppo l'impasto . Avvolgete il panetto ottenuto con la carta trasparente da cucina o in una ciotola coperta , e lasciatela riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Stendete la pasta frolla in una tortiera imburrata e infarinata (foto 1 e 2) , tenendo da parte un po' di pasta per fare le striscioline . Versate il ripieno sulla pasta frolla e decorate con le striscioline di pasta ( foto 3) . Cuocete in forno preriscaldato a 180° per quasi 2 ore . Vedrete che durante la cottura il ripieno si gonfierà tantissimo ( sembra sul punto di scoppiare !) , ma non preoccupatevi . Una volta trascorso il tempo di cottura si "siederà" ( foto 5)

con questa ricetta dolce partecipo al  Get aid in the kitchen di Cucina di Barbara


sabato 9 giugno 2012

Tortelli alle erbette

Quando ho letto il tema del contest di Alessandra "Ricette a spasso nel tempo", mi sono detta uaaaaaaooo, qui bisogna documentarsi,mica semplice la cosa, ma stimolante , intelligente e curioso ! E ho abbozzato una prima idea, su quale personaggio storico o famoso cui ispirarmi,e anche qua mica semplice...siamo pieni di personaggi storici e famosi con aneddoti e curiosità, che davvero c'è l'imbarazzo della scelta. Stringi stringi , ho pensato a personaggi famosi del panorama lirico-sinfonico della musica . Ho ristretto poi la ricerca e la mia scelta  è caduta tra due musicisti che hanno lasciato un segno indelebile con i loro capolavori nella storia della musica italiana e che io adoro : Verdi e Puccini . E qui , è stato veramente difficile decidere chi dei due dovesse pretendere tutte le mie attenzioni e finire in un blog di cucina . Ma poi la mia scelta definitiva è caduta su Giuseppe Verdi per tre motivi.
Inizialmente i motivi erano solo due : perchè adoro tutta la sua musica e perchè proprio durante le recite di Traviata ho conosciuto colui che è diventato poi mio marito....si, suonavamo nella stessa orchestra e tra un Amami Alfredo e un Libiamo nei lieti calici , ci siamo in pratica innamorati....L' altro motivo , avrei preferito non rientrasse in questo elenco e vi spiego il perchè. Avendo deciso di cercare la ricetta preferita di Verdi , volevo farmi aiutare da un'amico che in pratica è la reincarnazione del Mestro! Sa vita , morte e miracoli del grande musicista . Un Verdiano d.o.c. ! Tant'è che la figlia ha chiamato la sua prima bambina Verdiana , in onore del nonno. Cosi', mi sono detta chi meglio di Edy puo' aiutarmi in questa ricerca senza scervellarsi troppo , e finire anche citato per l'aiuto che mi ha dato ? Cos'i ho spedito una mail di richiesta ma dopo due giorni di attesa non ricevo nessuna risposta . Qualche giorno dopo ho avuto una notizia che mi ha raggelato il sangue . Edy , l'amico che amava e conosceva Verdi come la sua vita è morto improvvisamente....Lui , da pochi anni in pensione, che quando parlava della sua nipotina gli si illuminavano gli occhi , che teneva conferenze e pubblicato saggi...ancora adesso non ci credo ! Superato piu'o meno lo chock iniziale , ho fortemente deciso di scervellarmi io nella ricerca e di dedicare questo post anche a lui. Sicuramente non avrà le sfumature che avrebbe dato lui , ma ci provo ugualmente a trasmettere quello che so e magari a farvi amare o conoscere questo personaggio veramente grandioso.
Anni fa Rino aveva un concerto a Busseto, e siamo andati ovviamente a visitare la casa dove Verdi è nato e vissuto , a Roncole . Già è un'emozione ripercorrere i luoghi dove un grande personaggio ha trascorso la sua vita e lasciato il segno, ma per un musicista , entrare nei luoghi dove ha mosso i primi passi il suo compositore preferito , è un'emozione indescrivibile. Si ha quasi timore a camminare dove lui ha camminato e mi ricordo che una volta entrati in quella umilissima e semplicissima casa , ci siamo messi a bisbigliare tra di noi , come se le parole potessero in qualche modo , interrompere un incantesimo che solo noi sentivamo sulla pelle e dentro di noi . Vedere nelle teche il certificato di nascita , 10 ottobre 1833 , redatto in lingua francese perchè in quegli anni il territorio era in mano ai francesi , è stato come vedere un qualcosa di cosi privato da sentirsi quasi a disagio. E cosi anche per il resto delle stanze , quasi come se non avessimo nessun diritto di curiosare tra le sue cose , come se violassimo i suoi spazi. Ma anche la sensazione di sentire la sua presenza e avere la sua approvazione a continuare il nostro cammino.....
Non è facile riassumere in poche righe la sua vita  ma vediamo di fare il possibile per incuriosire senza annoiare e senza passare per saputella. Anche per me questo è un ritorno al passato , a quando studiavo Storia della Musica , proprio nel Conservatorio di Musica che porta il suo nome. Citazioni e descrizioni reperite dai ricordi di scuola che stranamente non mi hanno abbandonato nonostante sia passato un bel po' di tempo , e appunti vari  che gelosamente conservo , e qualche notizia presa quà e là nella rete.......

Gli inizi....
L'organista della chiesa del piccolo paese , lo prese sotto la sua custodia e lo indirizzo' alla musica . A soli 15 anni compose la sua prima sinfonia e piu' tardi , grazie all'aiuto di Barezzi si stabili' a Milano a Porta Ticinese dove si stabili' con la figlia , che poi sposo' , del suo benefattore,  E sapete che non era stato accettato all'esame di ammissione al Conservatorio ( che poi prese il suo nome...) ? Certamente uno conosce le opere maggiori, ma non possiamo dimenticare le sue prime opere , quelle che lo fecero conoscere al pubblico , come ad esempio la prima , Oberto Conte di San Bonifacio che ebbe un gran successo e grazie a questo , gli venne commissionato una commedia , Un giorno di regno , che ebbe un esito disastroso in quanto ebbe dei gravissimi lutti in famiglia , la morte della moglie e dei figli. Sempre l'impresario che gli commisiono' l'opera precedente , lo convinse a non abbandonare il suo lavoro e gli consegno' un libretto dal testo biblico : Il Nabucco, che non si degno' nemmeno di leggere. Ma si dice che una sera ,  spostandolo ,  gli cadde e si apri' alle pagine del Va pensiero , che lo scosse a tal punto che lo musico' ed ebbe il successo che tutti conosciamo . Il triste canto degli Ebrei prigionieri in Babilonia trasmette a chi l'ascolta la nostalgia per quei luoghi cari e lontani di cui parlano i versi.
Compose veramente tantissime opere ma quelle piu' popolari che fanno parte appunto della trilogia sono Rigoletto , dove al centro del dramma c'è la storia di un buffone di corte che con la sua difformità , avendo la gobba , veniva deriso ed emarginato . Il trovatore , che si basa su una vicenda dove i protagonisti  sono proiettati verso un futuro ricco di incognite e colpi di scena , e immersi nei ricordi di un passato lontano che li sospinge verso l'inevitabile morte . La traviata la cui vicenda ruota attorno alla storia di una cortigiana travolta dall'amore per un giovane di buona famiglia.
Verdi partecipava attivamente alla vita pubblica , era un patriota convinto , e sostenitore dei moti risorgimentali e altra " curiosità " , la scritta dipinta sulle mura della città durante l'occupazione austriaca via V.E.R.D.I. fosse letta come Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia e il coro del Va pensiero venne interpretato dal pubblico , in questo periodo , come una metafora della condizione degli italiani soggetti a dominio austriaco.
Nel 1848 , ormai ricco e famoso , acquisto' la villa di Sant'Agata dove si stabili' anni dopo con la sua nuova compagna , Giuseppina Strepponi.
L'amore per la campagna fini' con l'assorbire quasi tutto il suo tempo libero , ma nonostante cio' compose altri capolavori : Simone Boccanegra , Un ballo in maschera , La forza del destino , Don Carlos , e nel periodo di massima maturazione personale ed artistica  Aida , che coincise con il suo ritiro a vita privata , interrotto solamente dalla composizione della Messa da Requiem in memoria del suo grande amico Alessandro Manzoni . Gli ultimi capolavori sono Otello , storia del gelossissimo Moro di Venezia e Falstaff , di carattere comico , genere per il quale non aveva piu' composto nulla dopo la disastrosa rappresentazione di Un giorno di Regno.
Con I quattro pezzi sacri si ferma la sua attività creativa .
Verdi passo' gli ultimi anni della sua vita tra Sant'Agata e Milano , in un'appartamento al Grand Hotel et De Milan dove , dopo sei giorni di agonia per un malore , mori' la mattina del 27 gennaio a 87 anni . Semplice ed umile com'era sempre stato nonostante la fama e il successo , aveva lasciato disposizioni ben precise per il suo funerale, che voleva si svolgesse all'alba o al tramonto e senza sfarzo nè musica . Le sue ultime volontà vennero rispettate , ma non si poté impedire alle oltre centomila persone che lo avevano conosciuto e amato di seguire in silenzio il feretro . I giorni che precedettero la morte , Via Manzoni e le vie circostanti , vennero cosparse di paglia affinchè lo scalpitio dei cavalli e il rumore delle carrozze non disturbassero il Maestro .
Insieme a Giacomo Puccini , è l'operista piu' rappresentato al mondo , rientrando tra i piu grandi compositori di tutti i tempi.

Fin qui il lato artistico , ma ora vediamo qualche altra sfacettatura della sua vita...

Personaggio amato per la sua genuinità e semplicità nonostante il grande successo , amava i frutti della sua terra , la cucina semplice e genuina e tra i suoi piatti preferiti c'erano  i tortelli alle erbette ( o bietole , dipende dove ci si trova...) . E sapeva anche preparare un buonissimo risotto.
Giuseppe Giacosa , il librettista di Puccini , scriveva che ".....Verdi non era goloso, ma raffinato e che la sua tavola era magnifica e la cucina di Sant’Agata avrebbe sicuramente meritato l’onore delle scene, tanto era pittoresca nella sua grandezza e varia nel suo aspetto . Verdi non era un gran mangiatore, né difficile da accontantare. Stava bene a tavola ma ancora di piu' amava veder soddisfatti i suoi ospiti ,con la giocondità sincera che accompagnava  le belle e squisite mangiate: era un uomo disciplinato e come tale credeva che ogni funzione della vita dovesse avere il suo momento di prevalenza: è un artista e come tale considera, e con ragione, il pranzo quale opera d’arte.
Chi visitava la villa, e aveva la fortuna di entrare nella cucina, notava il luccichio delle cento pentole di rame, delle casseruole, degli stampi, delle forme, dei bricchi, uno svariato meraviglioso campionario come oggi è raro vederne. E l’acquaio capiente , i tavoli ampi e la madia o credenza . La stufa forse non è più quella del 1864 che il Maestro s’era fatto mandare da Parigi per ferrovia. Nella sala da pranzo,  rimasta tale e quale, le cristalliere sono ricolme di argenteria e porcellane. C’è anche il samovar portato dalla Russia. Le posate sono dell’Orfèvrerie Christofle di Parigi, acquistate nel 1867 quando Verdi abitava in Avenue des Champs Elisées, oltre cento pezzi  . Su ogni pezzo è incisa elegantemente la lettera V che sormonta due G (Giuseppe e Giuseppina) intrecciate. Dal famoso negoziante parigino acquistarono anche il prezioso vasellame di Sèvres bianco e turchese filettato d’oro. I mobili sono scuri, severi, con intagli che li ingentiliscono, segno di un’agiatezza notevole ma non pretenziosa. Si ricorda come ogni sera il Maestro e Giuseppina si cambiassero d’abito per la cena, che spesso si concludeva con una breve passeggiata o, se c’erano ospiti, con una partita a bigliardo o a carte. A carte Verdi non amava perdere, per cui più volte lo si favoriva.
Gli ospiti illustri che avevano avuto l'onore di frequentare i coniugi Verdi c'erano i Ricordi , fondatori della storica casa editrice musicale milanese , Arrigo Boito, suo librettista , Franco Faccio, Direttore del Conservatorio e Direttore d'orchestra e il soprano Teresa Stolz , grande interprete delle figure femminili delle opere verdiane.
Verdi seguiva da vicino la produzione del vino a Sant'Agata , che mandava in regalo all’ ospedale di Villanova che lui stesso aveva fatto costruire e che manteneva dal 1888. Con la raccomandazione però, da buon parsimonioso qual’era di avere la restituzione delle bottiglie !
Verdi non beveva solo il suo vino. Qui era molto esigente e fine gustatore. In vista del primo viaggio a San Pietroburgo per La forza del destino, il 1861, Giuseppina scriveva che ci volevano tagliatellie e i maccheroni  per rendere Verdi di buon umore in mezzo al ghiaccio e alle pelliccerie…
Verdi, lontano da casa, aveva talvolta nostalgia di polenta e si augurava che il suo ritorno a casa  finisse “in una polenta a Sant ’Agata”, per ritrovare la pace e i sapori della sue origini. Le sue origini di figlio di un oste e di una ostessa, sicuramente brava in cucina....." .
Il busto in bronzo fa bella mostra di sè davanti alla casa di Roncole , mentre in luoghi piu' vicini a me , ritroviamo il Conservatorio di Musica nel quale ho passato i migliori anni della mia gioventu' e la famosa Casa Verdi (guai chiamarla Casa di riposo per Musicisti !) , unica al mondo per il suo genere , considerata l'ulitmo suo grande capolavoro al quale dedica gli ultimi due anni della sua vita . Generoso e umile come si è sempre dimostrato , aveva lasciato disposto che fosse inaugurata alla sua morte, per evitare che le persone ospitate si sentissero in dovere di ringraziarlo per la sua generosità!
Inizialmente sepolto al Cimitero Monumentale , venne poi trasportato solennemente in corteo nella Cripta della Casa da lui fondata.
Questo è un riassunto sulla vita di un grande , e non è facile riportare  , vagliare , scrivere aneddoti a discapito di altri e col rischio di apparire noiosi e prolissi e .... ah si...la ricetta , finalmente direte voi!!
Ho cercato un po' nella rete se c'era un modo particolare per fare questi tortelli  ma poi mi sono accorta che in realtà sono semplicissimi da preparare , in quanto sono come i ravioli con gli spinaci che avevo giä fatto . Pero' ho curiosato un po di piu' nel blog di Milu' , al quale mi sono ispirata portando qualche modifica , giusto per non essere proprio copiona!!! E quando poi ho riletto la sua ricetta mi sono accorta che nel ripieno non ci avevo messo l'uovo....ma è venuto buono lo stesso . Sicuramente il composto sarebbe riuscito piu' compatto ma anche cosi era gustosissimo! Bè , potete scegliere cosi' quale versione provare , quella originale o la mia "distratta" !!

Ingredienti
Per il ripieno:
500 gr di bietole ( erbette )
250 gr. ricotta
parmigiano reggiano q.b.
sale
pepe nero di Tec-Al q.b.
Per la pasta:
200 gr. farina
2 uova
( tot. 25 tortelli )
burro e salvia q.b.

Esecuzione
Pulite e lavate le erbette, e senza scolarle troppo mettetele a cuocere in una pentola senza aggiungere ulteriore acqua , per non disperdere i valori nutritivi . In questo modo non serve nememno scolarle o strizzarle (foto 1)
Preparate la pasta versando la farina sul tavolo e fate una fontana al centro , sgusciate le uova (foto 2) o se avete la planetaria usate l'apposito contenitore .
Si deve ottenere un'impasto liscio e ben amalgamato, (foto 4) e lasciatelo  riposare per qualche minuto coperto con un telo, ( il tempo necessario per preparare il ripieno) .
Tagliate le erbette con il coltello e quando sono fredde aggiungete la ricotta ,  il parmigiano reggiano , il sale e il pepe (foto 5)
Iniziate a fare le sfoglie , aiutandovi con la macchina per la pasta o a mano come fanno le sfogline emiliane tagliatele con la rondella in quadrati della dimensione che desiderate ( in base alla grandezza del raviolo che volete ottenere) mettete la quantità di ripieno in base alla grossezza del quadrato tagliato (foto 6) e piegate la sfoglia come per i classici ravioli (per vedere le foto passo passo clicca qui )
Cuocete i tortelli in abbondante acqua bollente salata, scolateli e conditeli con burro fuso con la salvia ed abbondante parmigiano reggiano grattugiato...

con questa ricetta partecipo al contest


e ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza e la bontà di leggere fino all'ulitma riga...per chi invece ha gettato la spugna.....non importa......
e un ultimo pensiero , anche se non ultimo ,  va ovviamente a Edy , che avrebbe saputo descrivere molto piu' egregiamente di me la vita del grande Maestro .....come vedi , sei finito citato ugualmente....