Cookie

Questo sito utilizza i COOKIE per gestire e migliorare la tua esperienza di navigazione del sito. Proseguendo con la navigazione accetti l'utilizzo dei COOKIE.
Per maggiori informazioni e su come rimuoverli consultare la nostra politica sui COOKIE.

Privacy Policy

domenica 29 giugno 2014

La piadina "riciclata" perchè si deve partire e svuotare il frigorifero.....


Stamattina quando è suonata la sveglia alle 7.... si di domenica...il fine settimana è sempre cosi' al sabato addirittura suona moooolto prima! Col marito che deve prendere il treno, o che deve andare a qualche prova...mi è venuto in mente che a mezzanotte scadeva il termine per postare le ricette per la sfida dell' Mtc.
e ieri sera, stavo ascoltando la Sinfonia "Incompiuta" di Schubert comodamente sdraiata sul letto, mi ero riproposta di postare la ricetta dopo il concerto, ma....mi sono addormentata.....e cosi', oltre ad aver fatto un ascolto "incompiuto"....non ho postato la ricetta! Che disastro che sono!
Questa l'avevo preparata prima della partenza, quando aprendo il frigorifero mi sono accorta che c'erano alcune cose che sarebbero scadute o che non sarebbero rimaste fresche durante la nostra assenza.
Cosi ho imbastito questo "piatto-piadina" e ho messo una patata bollita con crema di robiola alla menta, tzatziki, olive, insalata.....niente di che quindi....ma il gusto della piada ha reso questo insieme di ingredienti assolutamente edibile!

Ingredienti per 6 piadine
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate (o anche per dolci)
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio

per la farcitura
patata,robiola, menta, rucola, pomodorini, cetriolo, aglio,yogurt greco

Esecuzione
Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.

La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline,lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta.


Bollite le patate con la buccia.
Preparate il ripieno amalgamando la robiola con qualche foglia di menta fresca.

Preparate lo tzatziki:
Lavate e grattugiate il cetriolo (con tutta la buccia) molto grossolanamente sul lato grosso di una grattugia e ponetelo in un colino contenuto in una ciotola e fate scolare l'acqua di vegetazione per almeno 1 ora Trascorso il tempo necessario strizzate il cetriolo con il dorso di un cucchiaio
Nel frattempo tritate l'aglio finemente . Mettete lo yogurt in una terrina e mescolatelo con l'aglio e i cetrioli
A questo punto versate alternatamente 4 cucchiai di olio e 2 di aceto  mescolando il tutto con una frusta o un cucchiaio. Aggiustate di sale
Servite sulla piadina la patata sbucciata con la crema di robiola alla menta e gli altri ingredienti....

sabato 28 giugno 2014

Torta di piadina ai sei sapori...per la serie questa casa non è un albergo...e al rientro solo yogurt e insalate....



Quante volte ci si è ritrovate a dire questa casa non è un albergoooo!! Prima di ora, per me mai...era solo per sentito dire, ma adesso che la figlia vive per motivi di studio piu' a Torino che a casa, dove fa le comparsate giusto per fare il cambio vestiario e per far sentire che c'è, per poche ore o un giorno, ma esiste ancora...mi ritrovo anche io a dover dire questa frase....

E prima che qualcuno, guardando la foto, si ritrovi a esclamare...ohhhhh......uaaaahhhoooo...., sempre nel remoto caso lo facesse sia chiaro....voglio fare una precisazione. Questa creazione non è tutta farina del mio sacco. Nel senso che avevo in mente una cosa del genere prima di partire, ma poi non sapevo se fosse riuscita, non avevo tempo, e al rientro, tempo per farla men che meno, figuriamoci! Ma poi, quando ho curiosato tra le centinaia di piadine per la sfida dell' Mtc , visto che le mie cinque ricette come da regolamento, le avevo già postate, cosa che faccio a fine gara per non  farmi influenzare o deprimermi, perchè ci sono delle ricette sempre straordinarie che fanno sembrare le mie un po' meno straordinarie, una mi è saltata all'occhio, la fantastica creazione di Elena del blog  Zibaldone culinario!! E quando ho visto le foto e il procedimento mi sono detta si puoooo' fareeee!!!!
Mi sono ispirata a quella di Elena, ovviamente non per desiderio di competizione, ma perchè l'ho trovata praticamente geniale e ho voluto provare anche io a farla....e cosi' eccomi qua, ormai fuori gara, ma come si poteva resistere a non preparare una nuova piadina? Mi spiace per Tiziana del blog L'ombelico di venere e mi chiedo come farà a scegliere tra le 200 e passa ricette che sono arrivate! Si chiederà...ma la piada era solo conosciuta con squacquerone e rucola.....cosa hanno combinato queste folli cuoche??!!
Poi non sapevo che cosa preparare e soprattutto per che ora.... per il motivo di cui sopra, figlia che arrivava con un treno, marito che ritornava dalle prove con un altro...la piadina è stata la mia salvezza. A qualsiasi ora si sarebbe potuta mangiare. Cosi, ho cercato di prolungare la preparazione in modo tale che quando i due musici fossero rientrati in albergo...opss...a casa...la piada sarebbe stata ancora tiepida. E siccome eravamo un po' stufi di mangiare le erbette dell'orto della mamma, condite o passate in padella, le ho frullate con un po' di aglio e via....occhio non vede....
E per la seconda volta, il marito ha capitolato....altro che yogurt e insalata! 

Ingredienti per 6 piadine
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate (o anche per dolci)
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio

per la farcitura
erbette, pesto alla rucola, peperoncini piccanti (o in alternativa i friarielli), prosciutto cotto affumicato, crescenza,pomodorini

Esecuzione
Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.

La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline,lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. 


farcite ogni strato con il ripieno:


e sovrapponete ogni piadina. Farcite l'ultima con le erbette, qualche fettina di primo sale, un peperoncino con pomodorino come guarnizione...o come meglio desiderate.
Tagliate con un coltello ben affilato e guardate l'interno come si presenta!



calda,tiepida o fredda.....è molto gustosa!


con questa ricetta partecipo a

mercoledì 25 giugno 2014

Piadina con formaggio misti,acciughe piccanti,erbette all'aglio,salsa di noci e Savor di Romagna per il "triste rientro dalla patria della piada".....



Si sa che il rientro dalle vacanze é sempre triste e stancante.... non c'è piu' nessuno che ti rifà il letto, che prepara da mangiare e la tua unica preoccupazione e attività è quella di incremarti prima di andare in spiaggia, di scegliere dal ricco buffet cosa prendere e per non far torto a nessuna prelibatezza e per non stare li' a scervellarti e a creare una coda stile tangenziale all'ora di punta, prendi uno di ogni cosa e vai al tuo tavolo con il tuo bottino e una volta seduta apri le danze e mangi con tanto di quel gusto....che ti sembra di essere in paradiso.....insomma, tutte le volte che si ritorna dall' Hotel Caruso, il rientro a casa è poi traumatico....disfa la valigia, fai le macchinate, stira, porta in cantina valigia e quello che non serve, riponi teli da bagno e creme solari...poi apri il frigorifero e la lampadina ti accoglie in tutto il suo splendore e potresti sentire l'eco da quanto è vuoto, se si potesse sentire l'eco da un frigorifero, cosi devi uscire nella calura che ti scioglie come un ghiacciolo, per andare a fare pure la spesa, ed entri nel supermercato dove ti occorre una felpa perchè magari c'è l'aria condizionata che ti fa sembrare sul K2...e poi ricominciare a riporre tutto quanto per bene....e alla fine ti spiaggi sul divano e ti chiedi...ma da quanti giorni sono finite le vacanze?? E sei appena rientrata da poche ore.....E guardi l'orologio dicendo ecco ieri a quest'ora eravamo là, stavamo facendo questo e quello, eravamo davanti al buffet....e allora ti viene una tristeeeeezzaaaa!!!!!

Poi mio marito, il penultimo giorno nell'ascensore mi dice...adesso che ritorniamo che non ti venga in mente di spignattare per le tue ricette e gare perchè io vado di yogurt e insalata...e già, dico io, avevo in mente una piadina con quella cosina che ho comperato..... ah bè te la mangi solo tu.....

Per fortuna, prima di partire avevo fatto le piadine per poterle farcire con tutto quello che avevo in frigorifero...di solito questo succede con le torte salate, si buttano dentro rimasugli di formaggi o altro e alla fine si sforna una prelibatezza che nessuno direbbe mai sia il risultato di un riciclo.
Cosi, dopo aver dato fondo a quello che sarebbe avanzato e scaduto, le ho surgelate, cosa che non faccio mai, ma siccome c'è gente che surgela il pane e poi se lo ritrova come appena sfornato...ho provato con le piadine e devo dire che mi sono proprio salvata!!
Anche perchè non avrei avuto il tempo materiale per impastare e aspettare la lievitazione, visto che avevo qua la piccola di mio fratello....

Quindi eccomi qua, con la mia ultima proposta in gara, anche se ad essere sincera ne ho un'altra ma fuori gara...le regole dell' Mtc sono ferree e rigorose, le giudichesse non transigono, ahah, ringraziando Tiziana del blog L'ombelico di Venere per averci dato la possibilità di imparare a fare la vera piada romagnola e creare dei veri capolavori di farcitura, roba da non credere!
Cosi, spedito il marito a fare la spesa, visto che io ero indaffarata con la creatura, e con quello che ha acquistato, e con la verdura dell'orto che mi ha dato mia mamma, ho farcito la piadina con un mix di consistenze, sapori e colori.....e soprattutto volevo provare il Savor di Romagna, che ho acquistato in un negozio fantastico vicino all'Hotel, che è stato anche apprezzato dalla piccola mangiatrice di formaggi di 21 mesi....la piccola, non la stagionatura dei formaggi!!

Il Savor, in dialetto "savôr", è un'antica marmellata diffusa un tempo soprattutto in Romagna. 
E' un dolce "povero" che si ottiene, dopo lunga bollitura, facendo cuocere nel mosto d'uva nera un'insieme di frutti autunnali ("frutti dimenticati") come frutta secca, polpa di zucca,scorze di arancio e limone. . 
Ha una consistenza densa e scura, ed è ottimo per accompagnare indifferentemente dolci, arrosti e bolliti e il formaggio di fossa di Sogliano.

Cosi' sulla mia piadina, sono finiti un po' di crescenza (lo so, lo squacquerone è un'altra cosa), caprino, e formaggio stagionato sardo, con filetti di acciughe con i peperoncini piccanti dell'orto della mamma, una deliziosa salsa alle noci, un po' di erbette e il fantastico Savor....la piadina pian piano sparisce, insieme ai ricordi della breve vacanza appena trascorsa....comunque non disperiamoci....abbiamo imparato la formula, i ricordi rimangono piu' o meno indelebili dentro di noi...al primo accenno di tristessss e voglia d'estate ecco che la piada comparirà sulle nostre tavole anche se magari fuori c'è la neve, e porterà un po' di sole e allegria e sono sicura con in testa le note della canzone Romagna mia...perchè è impossibile parlare di piada e cassoni, di sole e mare senza ricordare le parole di questo valzer romagnolo, cantato e suonato nelle balere e nelle feste dall'Orchestra Casadei!

ah...per dovere di cronaca.... chi doveva andare di yogurt e insalata....alla fine non ha resistito e se l'è mangiataaaaa!!!! Ahahah...la gola....

Ingredienti per 6 piadine
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate (o anche per dolci)
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio

per la farcitura
crescenza,o stracchino, caprino, formaggio stagionato, acciughe piccanti con peperoncini, erbette, salsa alle noci, Savor di Romagna

Esecuzione
Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.

La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline,lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. 
Lessate in poca acqua le erbette. Passatele in una padella con uno spicchio di aglio, e tagliatele in piccoli pezzi, o se preferite frullatele con un mixer


Farcite la piadina con tutti gli ingredienti....



con questa ricetta partecipo a

venerdì 13 giugno 2014

La piadina si fa in quattro....per l'Mtc...per svuotare il frigo...per la gola.....per amarcord....



 Se il mese scorso ci siamo cimentate con un classico della cucina campana,il babà, questo mese dovremo affrontare un classico della cucina romagnola....la piadina!! Col senno di poi, all'uscita degli indizi, bastava leggere con attenzione le origini di Tiziana del blog  L'ombelico di Venere , la vincitrice, per capire che ricetta ci proponesse per la sfida mensile per l' Mtc......
E come non essere soddisfatte? Se la Campania col suo babà ha risvegliato ricordi lontani, la Romagna con la sua piadina, mi porta ancora piu' indietro nel tempo.....eh si, perché io in Romagna ci andavo da piccola, con la mia nonna Cornelia, come testimoniano le foto in bianco e nero, e poi in colonia, dove ho passato i piu' bei momenti della mia gioventu'. Quando le fabbriche non conoscevano la crisi, e i figli dei dipendenti trascorrevano un mese nelle strutture sulla riviera. Igea Marina e Marebello di Rimini erano le due località dove l'Alfa Romeo aveva le sue colonie. I pianti che ho fatto quando "per superati limiti di età" non sono più potuta partire!! Mio fratello piangeva perchè non ci voleva andare e io piangevo perché non lo potevo piu' fare. E poi, in tempi piu' "recenti", diciamo da una ventina d'anni a questa parte, tutti gli anni la nostra meta è Marebello di Rimini, per la serie stessa spiaggia stesso mare come dice la canzone, anche se a dirla tutta non è che siamo molto di mare.....e allora perchè andate, si chiederà qualcuno? Mio marito, montanaro, ovviamente predilige la montagna, e anche io del resto, visto che fin da piccola mi facevo vacanze mare e montagna, quindi finchè ho potuto farlo, le camminate fino ai rifugi erano le nostre vacanze preferite. Ma una settimana o piu' di puro, relax spiaggiati a riposare o a fare le camminate lungomare, e della buona cucina romagnola, non ce la toglie nessuno! Ed è cosi' che oltre alla stessa spiaggia e allo stesso mare, andiamo nello stesso albergo, gestione familiare, pranzi e cene da leccarsi veramente i baffi. Mio marito ci andava con la sua nonna fin da quando era piccolo quindi...era destino mi sa che ci finissimo anche da grandi grandi! E per la serie il mondo è piccolo, il grande Benito, per gli amici Benny, il capofamiglia che gestisce l' Hotel Caruso, faceva il bagnino quando io ero in colonia!! E sempre per la serie delle coincidenze...la colonia dove andavo dista a soli due bagni dall'Hotel!!! Un dejavu', quando l'ho rivista.... E a giorni ci ritorneremo, in questo "luogo di perdizione per la gola", coccolati dalla Dany, che gestisce tutto, dalla cucina superlativa della Claudia e della mamma Luciana, dimentichi di nanoporzioni, diete, bilance.....La piadina è sempre presente al tavolo del buffet, e quando ho chiesto la ricetta vera originale, Claudia me l'ha data, a voce ovviamente, nemmeno scritta, ma poi si perchè si è impietosita per la mia scarsa memoria, e con le dosi da hotel!! Cosi' come per tutte le torte che prepara per la colazione del mattino! Che ho dovuto proporzionare per l'uso familiare!
E la ricetta di Tiziana, non si discosta da quella della nostra amica cuoca-pasticcera....due romagnole d.o.c. !
Cosi', in attesa di mangiare tranquillamente la sua piadina, senza fare il minimo sforzo, se non quello di contenermi nel bissare, trissare....sono riuscita a preparare la mia versione, che si è fatta in quattro, per il semplice motivo che, prima di tutto avevo voglia di mangiarla, e poi, in vista della partenza, nel frigorifero c'erano alimenti che sarebbero scaduti, quindi, una bella piadina farcita con diversi ripieni. Il classico con crescenza e rucola, certo ci vorrebbe lo squacquerone ma qua....la cosa che si avvicina di piu' è la crescenza, o stracchino. E poi con le uova strapazzate con tanto formaggio e gli asparagi che son la morte sua...dell'uovo o dell'asparago....con la robiola aromatizzata alla menta fresca, che poverina, con tutto sto caldo mi stava abbandonando....e poi con tonno, olive , capperi, pomodorini e cipolla....frigo svuotato, palato accontentato!
Certo, mio marito, quando ha visto le piadine, ha esordito dicendo, certo che prepari le piadine quando giu' ne mangeremo a volontà.....Bè, ma le mie sono diverse da quelle della Clai, giu' si mangiano con il formaggio vero....e lui, già, si pero'....uhmmmm buone farcite cosi......bene, prova piadina passata, almeno per lui e per me...vedremo cosa ne pensano le giudichesse!!! 
E questa versione la dedico col cuore alla mia amica Claudia,  fantastica cuoca, e a tutto l'Hotel Caruso!!!!

E come ha scritto Tiziana.......
La piadina è un prodotto IGP diffusissimo in tutta la Romagna, i classici chioschetti bianchi con le righe colorate sono sparsi ovunque, sopratutto lungo la costa e in estate vengono presi d'assalto!! Nonostante la Romagna non sia molto grande, questo prodotto cambia di provincia in provincia, nelle province di Ravenna e Forlì/Cesena è grossa più di mezzo centimetro e larga circa 20, mentre nella provincia di Rimini è molto sottile, pochi millimetri per circa 25 centimetri di diametro. Il crescione o cassone invece, non è altro che una piadina ripiegata con una farcitura messa prima della cottura. Prende il suo nome dal "crescione" un'erba un tempo molto diffusa, utilizzata proprio per il suo ripieno, oggi viene sostituito dalle erbette o dagli spinaci. 
Esistono tantissime ricette di questo meraviglioso simbolo della Romagna, chi mette solo acqua, chi mette l'olio extravergine d'oliva, chi usa meno strutto, chi di più, chi solo il bicarbonato, ma come tutte le ricette di questo tipo, quella vera con le vere e precise dosi ormai è impossibile da trovare, ormai non so nemmeno se esiste più. Anche voi magari ne avete una vostra!
Io voglio condividere con voi una ricetta che ho aggiustato e provato negli anni e che grazie ad un consiglio di una persona conosciuta due anni fa ho definitivamente confermato. Proprio lei mi ha detto di lasciare riposare l'impasto per 48 ore, vi renderete conto di quanto la piadina diventi fragrante e di quanto l'impasto diventi morbido e malleabile. Questo non significa che l'impasto lasciato riposare solo poche ore come la maggior parte delle ricette dice, non produca una buona piadina, ma se proverete a cuocerne una subito una dopo 24 ore e una dopo 48 vi renderete conto meglio della differenza. Buona piada a tutti!!!!

Ingredienti
per 6 piadine
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate (o anche per dolci)
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio

per il ripieno:
crescenza e rucola
uova, grana grattugiato, asparagi
tonno,olive,capperi,pomodorini,cipolla q.b.
crescenza,robiola, foglie di menta fresca,rucola

Esecuzione
Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. 
Se la preparate a mano procedete cosi: 
su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. 

L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.



La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline,lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. 


Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.


ecco le mie piadine farcite con:




con questa ricetta partecipo alla sfida di



domenica 1 giugno 2014

Pollo al limone



Non siamo molto carnivori in casa. Non perché abbiamo un regime alimentare particolare o contrario all'utilizzo della carne. Cerchiamo di differenziare e alternare la nostra alimentazione, ma senza abusare o rinunciare a questo o quell'alimento, anche perché fortunatamente non abbiamo problemi di intolleranze o allergie di nessun tipo. Quindi, in un'impazzare di diete dell'ultimo minuto, diete pazzesche, diete da oltreoceano, diete che promettono di perdere un tot di kg di troppo in un tot di giorni, ma sempre alcune molto azzardate perchè scombinano il metabolismo e vanno assunte dopo consiglio del medico e tanti altri accorgimenti....io mi limito a mangiare poco ma di tutto. La famosa dieta mediterranea, che io toglierei la parola dieta, perchè sembra una cosa restrittiva e punitiva e che chiamerei alimentazione mediterranea, è secondo me quella piu' giusta e salutare perchè si assumono tutti i nutrimenti necessari al nostro organismo senza eccedere o privarsi di un dato nutrimento. Ma qui ci si addentra in un campo molto complesso e delicato. Giorni fa hanno trasmesso uno speciale proprio su queste diete fai da te, pericolosissime. Arrivando alla conclusione finale che quella mediterranea è quella piu' giusta ed equilibrata....magari ne parlero' in un altro post.....
Per quanto riguarda la carne, ho la fortuna di avere di fronte a casa mia un negozio/agriturismo, che alleva e vende i prodotti, che garantiscono la freschezza e la provenienza. Insomma, dal produttore al consumatore, affacciandomi alla finestra e attraversando un grande prato che mi divide da questa struttura!
E questo è un piatto velocissimo, giusto per non fare la solita fettina impanata e fritta o arrosto. Semplice e gustoso. Fresco, che si puo' mangiare sia caldo che freddo. E già tagliato a bocconcini, cosi si puo' gustare subito, senza dover "litigare" con forchetta e coltello. La praticità prima di tutto e forse.....un po' di vizi dei miei commensali!

Ingredienti
Petto di pollo
limoni
pepe
burro, farina q.b.


Esecuzione
Tagliate le fettine di pollo a strisce larghe un dito, infarinatele e fatele dorare in una padella con un po' di burro. A fine cottura aggiungete il succo di un limone.
Impiattate su fettine di limone e spolverizzate con pepe nero.