Ho avuto la fortuna di viaggiare e di visitare parecchie città italiane e straniere. E tutte mi sono entrate nel cuore. Per la loro diversità e tutto il loro mondo che offrono al visitatore curioso.
Ho camminato lungo i percorsi consigliati, quelli piu' turistici. Ma ho sforato anche in quelli dove mi portava il cuore. Negli angoli meno gettonati e magari nemmeno tanto pubblicizzati dalle guide, ma ugualmente , se non di piu', piu' umani, vivi e ricchi di fascino e mistero.
Ho scattato migliaia e migliaia di fotografie, che comunque rivedo davanti agli occhi tutte le volte che ripenso a quella città, senza bisogno di andarle a sfogliare.
Ho assaggiato tutto quello che di particolare offriva la cucina del posto. Mi sono fermata ad osservare albe e tramonti e tutto il paesaggio circostante. E tutte le volte mi è spiaciuto dover ripartire. Fisicamente intendo perchè come ho già detto....ho il cuore pieno di emozioni e sensazioni che mi hanno regalato tutti quei tesori che ho visitato.
Potrei parlare e pubblicare le foto di tante città in tutta la loro bellezza, ma lascio a chi ci vive questo onore. Perchè anche il vissuto giornaliero fa di una città , "quella" città.....
E allora cerco di presentarvi al meglio la MIA città....cunt el cor in man (con il cuore in mano)....come si dice.Ovviamente non si puo' fare un sunto di nessuna città. Sarebbe riduttivo elencare una serie monumenti e sciorinare un elenco infinito di nozioni che chiunque puo' trovare sui libri interamente dedicati all'argomento e scritti da persone competenti.
Ma non voglio fare una copia di qualche cosa che c'è già. Grazie a queste persone competenti potrete trovare nel minimo dettaglio quello che cercate. Io non sono una storica o un'addetta ai lavori. Sono una semplice cittadina che attraverso le foto che pubblichero', vuole destare l'interesse a chi le guarda e chi non conosce la mia città, la voglia di venire a scoprirla di persona.
Una semplice cittadina che cercherà di trasmettere attraverso foto semplicissime , le emozioni e le sensazioni del luogo. Le stesse emozioni e sensazioni che provo e ho provato nel vedere la altre grandi città che ho visitato.
E da turista ho sicuramente apprezzato il fatto di avere tra le mani una guida superdettagliata che mi descrivesse e consigliasse cosa vedere e dove andare. Ma il mio approccio a tutte le città che ho visitato fino ad ora è stato sempre lo stesso : una mega ricerca dei particolari e luoghi di interesse storico giusto per non perdermi niente e poi piccoli appunti di viaggio con itinerari suddivisi giorno per giorno per non correre il rischio di dimenticare di vedere qualche cosa. E in tutta questa organizzazione ci stava anche qualche fuori programma ! Una vera tabella di marcia con tanto di sveglia all'alba,copiosa colazione per affrontare la lunga giornata tra le vie e i monumenti ! Essere "libera" da libroni....affidarmi alle emozioni e sensazioni del momento, l'impatto iniziale che ho davanti ai miei occhi, quello che ti lascia a bocca aperta e senti un tuffo al cuore e i brividi lungo la schiena e quasi ti maca il fiato ! Una città da "scoprire con gli occhi e il cuore"....
Io vi propongo un giro turistico un po "tradizionale"....e qualche scorcio nascosto....il resto dovrete scoprirlo voi ! Perchè come ho potuto sperimentare di persona, è il primo impatto che lascia il segno. Scoprire un angolo particolare per la prima volta desta un piacere e uno stupore diverso dalla sensazione di "già visto"......
Per questo non faro' un semplice elenco di date,nozioni,particolari ecc. Troppo facile fare un copia/incolla e creare una guida dettagliata....
Non ricordo a menadito quando è stato costruito e finito un monumento o quando è stado dipinto quello o quell'altro quadro .So distinguere uno stile rispetto ad un altro ma quando guardo qualche cosa do ascolto alle emozioni che quello che ho davanti mi scatenano. E a volte sono davvero cosi' forti che mi commuovo e non mi capacito quasi di quanto sia bello e la genialità di chi l'ha creato !
Ecco, questo vorrei trasmettere a chi guarda le fotografie che ho pubblicato, che nient'altro sono un mezzo tramite per arrivare ai vostri occhi e ai vostri cuori....solo incuriosirvi e invitarvi a provare di persona queste emozioni.
Ecco quindi Milano....Mediolanum ai tempi dei romani. Una descrizione essenziale perchè a volte le parole non servono quando a parlare sono le emozioni.....
Cominciamo con il tour partendo dalla Galleria Vittorio Emanuele completata nel 1878 che collega Piazza del Duomo a P.zza della Scala.
Nella volta, sono raffigurati a mosaico i continenti Asia, Africa, Europa e America.
Nell’ottagono centrale è situato sul pavimento il simbolo araldico dei Savo ia con una croce bianca in campo rosso ed il famoso toro raffigurato con gli "attributi" in vista.L'usanza dice che porti fortuna porre il piede sopra gli attributi del toro e compiere una rotazione ad occhi chiusi facendo perno su quel piede. Secondo la leggenda però porta fortuna ruotare di 360° con il tallone del piede destro sui testicoli del toro solo alle ore 24 del 31 dicembre!!
Milano da toccare e "vedere con lo sguardo del cuore".....per chi non vede ma ha una sensibilità tale che "vede" cio' che sente con il tatto, un modo di vedere un po' diverso....
La Stazione Centrale,è la seconda stazione ferroviaria per traffico dopo Roma Termini e prima di Torino Porta Nuova. E' opera dell' architetto Stacchini che modello' il progetto basandosi su quello della Union Station di Washington .Struttura complessa e maestosa per volontà di Mussolini perchè doveva la potenza del potere fascista. Ristrutturata e riqualificata nel 2010, è riccamente abbellita di fregi,mosaici,staue. Tristemente famoso il binario 21 dal quale partivano gli Ebrei deportati ad Auschwitz.
Particolare del Duomo , monumento simbolo della città è situato nell'omonima piazza nel centro della città. Per superficie, è la quarta chiesa d'Europa dopo San Pietro in Vaticano , Saint Paul's a Londra e la Cattedrale di Siviglia.
L'interno è a cinque navate. I 52 pilastri polistili dividono le navate e sorreggono le volte a costoloni che simulano un traforo gotico. Capitelli monumentali e cuspidi con statue decorano i pilastri lungo la navata. Gli altri pilastri hanno decorazioni con motivi vegetali.
Altra caratteristica è la quantità di statue che lo decorano, una tra le tante è la statua di Davide con la testa di Golia. All'interno, di fronte al Mausoleo Medici merita una sosta la bellissima statua ,il "pezzo" più celebre di tutto il Duomo: il San Bartolomeo Scorticato di Marco d'Agrate, dove il santo mostra la pelle gettata come una stola sulle spalle.
Altra caratteristica è la quantità di statue che lo decorano, una tra le tante è la statua di Davide con la testa di Golia. All'interno, di fronte al Mausoleo Medici merita una sosta la bellissima statua ,il "pezzo" più celebre di tutto il Duomo: il San Bartolomeo Scorticato di Marco d'Agrate, dove il santo mostra la pelle gettata come una stola sulle spalle.
Esterno del Castello Sforzesco,costruito nel XV secolo da Francesco Sforza da poco Duca di Milano.Alla sua morte lascio'il ducato ai nipoti MatteoII, Galeazzo II e Bernabo'.La costruzione divenne così dimora permanente della dinastia viscontea. Quando sali' al potere Ludovico il Moro il Castello divenne sempre piu' fastoso, anche perchè Ludovico era un grande mecenate e chiamo' artisti come Leonardo da Vinci e del Bramante,solo per citarne alcuni. Negli anni seguenti fu danneggiato dai continui attacchi che francesi , milanesi e tedeschi si scambiavano.
Sotto la dinastia spagnola il Castello perse la veste della dimora signorile per trasformarsi in sede delle truppe iberiche.Quando la Lombardia passò dalla Spagna agli Asburgo d'Austria, il Castello conservò la propria destinazione militare. L'unica nota artistica del dominio austriaco è la statua di San Giovanni Nepomuceno protettore dell'esercito austriaco, posta nel cortile della Piazza d'armi. Nel 1815 Milano e il Regno Lombardo-Veneto furono annessi all'Impero d'Austria e il castello arricchito di passaggi, prigioni e fossati, divenne tristemente famoso perché durante la rivolta dei milanesi nel le cosiddette Cinque giornate di Milano il maresciallo Radetzky diede ordine di bombardare la città proprio con suoi cannoni.
Danneggiato e ristrutturato dopo la Seconda guerra mondiale, il Castello ospita mostre itineranti e La Pinacoteca del Castello dove si possono ammirare i bellissimi dipinti di Lippi, Antonello da Messina,Canaletto,Correggio,Tiepolo e la Pietà Rondanini di Michelangelo.
Meritano una visita anche gli altri musei ospitati al suo interno come il Museo degli Strumenti Musicali, il Museo d'Arte Antica e la Biblioteca Trivulziana che custodisce il codice Trivulziano di Leonardo:
Alla fine degli anni 50 la fontana venne smantellata per dare spazio ai lavori della metropolitana e ricostruita da circa dieci anni .E' conosciuta come "Torta di spus" , Torta degli sposi, per gli zampilli bianchi che la fanno sembrare davvero una torta.
nel cortile del Castello...
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Arte a cielo aperto....periodicamente capita che il turista si trovi sul suo percorso perchè le cerca o forse per caso queste creazioni : Calamità cosmica di Gino De Dominicis davanti a Palazzo Reale
Piazza Affari : il dito medio di Cattelan che ha fatto tanto discutere .....
La luce degli origami di Antonella Cheche, Valentina Mammoli in Piazza San Babila :Gru di carta volano sopra lafontana. Fiori luminosi galleggiano sull'acqua.
Lumache in plastica riciclata color fucsia ideate da Cracking Art Group che da Palazzo Marino hanno lentamente invaso le strade della città e che viagegranno in altre città del mondo...che sia un invito alla lentezza?
L'elephant parade con i suoi 80 pacifici colorati pachidermi...
Città che sale di Paladino che omaggia l'opera omonima di Boccioni...
qualche rievocazione storica....
Il gigantesco Ago e filo multicolor che sbuca da Piazza Cadorna in un altro punto della piazza finendo con un nodo è stato realizzato in occasione del rifacimeno della Stazione negli anni 90 e sta a simboleggiare l'operosità dei milanesi e il mondo della moda che Milano è uno dei principali centri mondiali.
Passeggiando per le vie di Brera , quartiere che gli artisti che frequentavano l'Accademia di Belle Arti hanno trasformato in uno dei piu' caratteristici di Milano. Dopo il periodo bohemien Brera oggi è un quartiere famoso per il suo stile raffinato , i locali con i tavolini all'aperto , per i negozi di antiquariato e per il mercatino che si tiene ogni terza domenica del mese in Via Fiori Chiari
le eleganti case...
il mercatino.....
Bronzo davanti alla Chiesa di Santa Maria del Carmine
Domenica di sole ottobrino al Naviglio Grande.....
navigabile e utilizzato una volta per il trasporto commerciale e passeggeri, per lo svago e per lo sport , con la Canottieri Olona , tuttôra attiva . Negli anni 50 Milano diventa capitale europea della musica jazz e in una cascina situata alla fine di Via Negrelli al capolinea del tram 19, il batterista Giorgio Vanni decise di aprire un locale jazz club, famoso ancora oggi con il nom appunto Capolinea....
Sulle rive del Naviglio Grande e di quello Pavese, pedonalizzate, ogni sera si accende la movida milanese: ristoranti (magari su un vecchio barcone ormeggiato e trasformato), bar, pub e osterie, locali notturni attirano migliaia di persone rumorose e invadenti .Il quartiere ha due facce, quella notturna e quella diurna ed è ancora ricco di studi di artisti, di botteghe artigiane, di angoli pittoreschi e di cappellette illuminate sulle cantonate. Ogni estate si moltiplicano le occasioni di incontro, le mostre, le feste popolari . Dall'alzaia ci si può anche imbarcare per godersi il Naviglio dall'acqua.
con un'altra prospettiva.....
Il famoso Vicolo dei lavandai dedicato ai lavandai e non alle lavandaie, perché nell'Ottocento ad occuparsi del servizio di lavaggio erano gli uomini, organizzati in una vera e propria associazione. La confraternita dei Lavandai di Milano risale al 1700. Sant'Antonio da Padova è il loro protettore e a lui è dedicato un altare nella chiesta di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, situata a 100 metri circa dal Vicolo dei Lavandai, lungo l'Alzaia Naviglio Grande . Il ruscelletto (el fossett, in dialetto milanese) è alimentato dalle acque del Naviglio Grande. Un tempo le lavandaie, munite di secchio, sapone-spazzole e candeggina stavano inginocchiate sul “brellin” di legno, strofinando i panni sugli stalli di pietra ed ancora visibili nel vicolo.
scorci.............
lungo il Vicolo.....
tra le case di ringhiera.....
Il cortile di Palazzo Morando Attendolo Bolognini di origine settecentesca dove ha la sede il Civico Museo della Moda . Oltre ad ospitare periodicamente mostre di fashion design e fotografia, l'edificio è impreziosito da dipinti, sculture, stampe della collezione di Luigi Beretta.
Tombini artistici in ghisa "Sotto sopra".....
il Duomo in un nebbioso novembre,sempre affascinante.....
La Galleria Vittorio Emanuele.....
i tram vestiti a festa con mille luci in occasione delle feste natalizie.....
Ed ora veniamo alla ricetta che pare sia nata per festeggiare Sant'Antonio Abate , o Sant'Antonio del porcello che si festeggia il 17 gennaio alla fine della macellazione delle carni di maiale.I tagli di carne utilizzati per la cassoeula erano quelli più economici e avevano lo scopo di insaporire la verza, elemento invernale basilare della cucina contadina lombarda . Sant'Antonio Abate è considerato il protettore di tutti gli animali che vengono benedetti sui sagrati delle chiese il giorno del Santo Patrono.
Ingredienti
1 kg costine di maiale
2 hg cotenne
3 salamini verzini
1/2 cipolla
1 dado
sale q.b.
1 gamba di sedano
2 carote
2 kg di verza
1/2 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di salsa di pomodoro
Esecuzione
In una pentola capiente mettete a soffriggere la cipolla tagliata sottile.Quando è ben imbiondita aggiungete le costine e fatele rosolare da tutte le parti.aggiungete il sedano e le carote tagliate a rondelle ( o tritati secondo i gusti). Abbassate la fiamma e mettete il dado ,la salsa e le cotenne tagliate a pezzetti.
Dopo un quarto d'ora aggiungete le verze lavate e tagliate in pezzi grossolani , aggiungendole poco alla volta,man mano che le precedenti sono diminuite di volume .
Salate leggermente , agiungete il vino e i salamini e continuate la cottura per circa un' ora e mezza a pentola coperta , mescolando ogni tanto.
Potete servire la Casöela con della polenta o semplicemente gustata con del pane o dei crostini in ciotole di coccio che fanno tanto rustico ma buono.....
E da Milano , la capitale della moda , la patria del bel canto , ricca di tradizioni, eventi culturali , la Milano da bere, la Milano operosa , sempre di corsa e frenetica...un piatto della cucina tradizionale da gustare in compagnia , con calma e relax. Perchè davanti ad un buon piatto sappiamo anche fermarci , prendere fiato e gustarci quello che abbiamo davanti a noi e poi ricominciare..... Siamo fatti cosi....
con questa ricetta partecipo al contest
Bellissimo post! Niente da aggiungere, se non il solito discorso che sto facendo ormai a tutte! Siamo estremamente contenti della passione che dimostrate nell'aver partecipato al nostro contest, che tra tutti quelli presenti online è sicuramente il più impegnativo! In effetti parlare di Milano scegliendo un solo particolare è riduttivo! Quanto alla ricetta, con il freddo che fa qui stamani, mi verrebbe voglia di cucinarmela per pranzo!!! Grazie ancora, attendo l'indirizzo per spedire il libro! Simo! :-)
RispondiEliminaIl tuo post è veramente interessantissimo e fa venir voglia di visitare Milano...tieni presente che sono di Torino e non ci sono mai - e dico mai - stata!!! :( A questo punto spero di venirci al più presto!!
RispondiEliminaChissà se può farti piacere anche partecipare al mio contest "Ricette a spasso nel tempo": si tratta di abbinare una ricetta ad un personaggio storico.
Se ti va, passa dal mio blog per vedere tutti i dettagli! :D
Un post - capolavoro, cara Antonella. Una Milano che io, bergamasca e vostra vicina di casa, mai e poi mai ho potuto vedere, non con questi (tuoi) occhi almeno.
RispondiEliminaGrazie!!
Che dire Antonella.... sei semplicemente fantastica!!! Bellissimo il tuo viaggio e ricetta assolutamente da provare-
RispondiEliminaMarianna