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sabato 7 novembre 2015

Blog tour Aifb in Garfagnana. Alla scoperta delle eccellenze toscane. Atto primo.



Il viaggio comincia all'alba dalla Stazione di Sesto San Giovanni. Ho appuntamento con Elena Arrigoni. Insieme affronteremo questo lungo viaggio verso Castelnuovo di Garfagnana e dintorni, organizzato da AIFB- Associazione Italiana Food Blogger insieme all’Unione dei Comuni della Garfagnana e il Consorzio Garfagnana Produce. Il tempo è abbastanza brutto, anche senza abbastanza. Brutto e basta. Durante il viaggio parliamo e parliamo, del piu' e del meno, di ricette, di cose personali, di progetti. Il viaggio non è per niente stancante, anche perchè ha guidato lei! Impariamo a conoscerci, visto che a volte, i contatti tra food blogger sono fugaci e in rete. Questa volta, siamo gomito a gomito e divideremo pure la stanza dell' Hotel La Lanterna in Loc Le Monache a Castelnuovo di Garfagnana. Man mano arrivano le altre socie, il gruppo si compatta e via, verso la prima tappa di questo tour veramente intenso di visite!
Prima tappa alla Fortezza di Monte S'Alfonso, dove incontriamo le autorità locali, il Presidente Unione Comuni Garfagnana ( che sono 15), dott. Paolo Fantoni e il Sindaco Andrea Tagliasacchi,, che ci spiegano il programma del tour e i produttori che andremo a incontrare.
Ci parla del territorio che ci circonda, e che io non conoscevo. Su 540 km quadrati, il 70% sono boschi, con terrazzamenti, paesini e l'uomo ha plasmato il territorio interagendo con il paesaggio.


Nella Casa degli Archi visitiamo la Mostra "Orlando....Curioso" con un allestimento ispirato all’episodio del Castello di Atlante da “L’Orlando Furioso”, il capolavoro di Ludovico Ariosto.
Un tributo allo scrittore e poeta che tra il 1522 e il 1525 fu Governatore proprio di Castelnuovo Garfagnana, quando questo territorio era in mano al Duca d’Este.
Lucca Comics & Games ha dato una lettura nuova e suggestiva sia per chi ha già amato il poema, sia per chi non vi si è ancora avvicinato.



Lo stomaco reclama e prontamente andiamo all' Osteria Vecchio Mulino di Andrea Bertucci, che ci accoglie con la sua simpatia, ci mostra il locale colmo di prodotti che stanno stagionando, suppellettili e attrezzi da cucina che ricordano quelli dei nostri nonni, descrivendoci i prodotti che ci hanno servito. Un fantastico "Tagliere del Pellegrino", che offre anche ai pellegrini che percorrono la Via Franchigena. Da gustare seguendo un ordine ben preciso, per l'intensità dei sapori, che vanno dal piu' delicato al piu' deciso. Ed ecco, che affrontato il tagliere dalle "ore dodici", si va a gustare Manzo di pozza ,stagionato in pozzi di pietra e conservato sottovuoto, Prosciutto Barzone di Garfagnina, Mondiola,, salame garfagnino con foglie di alloro, Salsiccia garfagnina  con solo sale e aglio, Lardo stagionato su legno, Biroldo, (un sanguinaccio) dove sono mescolate la guancia, lingua, sangue, ed è un presidio Slow Food,Trota affumicata, Salsa verde con prezzemolo e uova per bolliti e crostini, Salsa rossa tipica garfagnina, con capperi e allora, e poi torte salate con gli avanzi, i formaggi Fresco vacchino con confettura di mele casciane, di Capra, leggermente affumicato, Pecorino Tuada, (il nome della cantina), Ricotta vaccina  con miele di castagno
Il tutto gustato con dell'ottimo pane alle patate, presidio Slow Food, e poi pane di farro e pane neccino (con farina di castagne) e accompagnato dal vino "Melograno", un ottimo rosso del "Podere Còncori" che andremo a visitare in questo nostro blog tour.


Il "dovere" ci chiama e a Sillicagnana andiamo a visitare il Centro lavorazione del farro- Garfagnana Coop e Consorzio di produttori farro IGP.
Il farro viene coltivato da sempre nei piccoli appezzamenti e si puo' considerare il capostipite dei cereali.
Il Consorzio riunisce 19 soci conferitori, ai quali si aggiungono altri conferitori locali, ed ha il compito di fissare un prezzo comune di acquisto e di vendita. Prezzo che è inevitabilmente più elevato rispetto ad un farro comune di pianura, sia per la diversa qualità che per la maggiore difficoltà di coltivazione,  minata dai mutamenti climatici degli ultimi anni.
Garfagnana Coop, il Consorzio dei Produttori di Farro della Garfagnana, ha realizzato a San Romano un centro unico per la lavorazione, il confezionamento e lo stoccaggio del farro, in modo tale da dividere i costi tra i singoli produttori e garantire la sostenibilità economica della produzione. Il presidente Lorenzo Satti ci spiega le problematiche di coltivazione e di sostenibilità, per poi mostrarci l’impianto di produzione dei cereali e delle farine; qui, l’80% dell’energia impiegata è di origine fotovoltaica.
Questo progetto è molto importante perché è volta al recupero dei piccoli appezzamenti a ridosso del fiume Serchio, dove sono stati ripristinati vecchi muretti a secco a protezione del terreno dalle inondazioni e sono stati piantati legumi di vario tipo. Dal momento che le sponde del fiume sono proprietà comunale, in passato, questi appezzamenti erano coltivati da chi non aveva possedimenti nè terre in affitto: così, tutti potevano avere di che vivere.
Non si puo' andare via a mani vuote, e tutti piu' o meno, facciamo man bassa dei prodotti che troviamo nel negozio fornito di pasta di vari formati e cereali, farine, biscotti.....


Accompagnati da un tempo da lupi, che rende ancora piu' misterioso e coinvolgente il paesaggio arriviamo alla Fortezza delle Verrucole fondata tra il X e il XI secolo dalla famiglia dei Gherardinghi, E' una sorta di cittadella in pietra costituita da due rocche, una quadrata e una circolare unite da un camminamento; l’assetto attuale le fu dato dagli Este, che intorno alla metà del ‘400 se ne appropriarono dopo un periodo di abbandono seguito al dominio lucchese e a quello della famiglia Malaspina.Venne acquistata dal Comune di San Romano, e oggi è visitabile e resa viva da tante iniziative per adulti e bambini. Il giovane Diego, vestito in abiti medievali, ci guida tra le sale della fortezza raccontandoci in modo semplice e coinvolgente la vita quotidiana del medioevo, gli usi alimentari, gli aspetti bellici e storici dell'epoca.
Grazie al lavoro di questi giovani, e alla sensibilità delle Amministrazioni locali, pronte a promuovere il territorio con iniziative coinvolgenti, rinascono e vengono valorizzati siti storici-archeologici, che sono il vanto del nostro Paese. Sono numerosi, e si spera che questo modello di promozione e diffusione venga seguito da altre Amministrazioni.


le prime "bombe a mano"....nel medioevo le hanno inventate! Il trono dei signori davanti alla tavola imbandita, le bellissime vetrate colorate, mentre nelle case dei poveri usavano le finestre di legno con davanti un panno di stoffa che celava la vista (da qui il termine vetri appannati!). i giochi da tavola in legno, la galera quando davvero era galera! e talmente dura che uno ci pensava bene prima di commettere un reato! e all'esterno il gabinetto di pietra.....

La cucina con i suoi cereali, cacciagione e formaggi appesi a rastrelliere, pasta al farro ad essiccare, il guscio di una noce come unità di misura per utilizzare il burro...la famosa "noce di burro", e tante curiosità che ci elenca Diego....


Alla fine della visita, affrontando un temporale e un nubifragio pazzesco, ci rechiamo a La Taverna del Ratto Guerriero, veniamo accolti da un’ostessa in costume medievale, che ha preparato per noi alcune bevande antiche da degustare insieme ad una sostanziosa spongata, torta di frutta secca, canditi e miele.Ecco cosa ci gustiamo, in questa atmosfera tempestosa: Sidro, bevanda alcoolica a base di mele fermentate. Ippocrasso, vino in cui vengono fatti macerare aromi e spezie (il nome deriva dal medico greco Ippocrate, perché nel Medioevo i medicamenti e le erbe curative venivano somministrati con il vino). Idromele, bevanda alcolica a base di acqua e miele. Ambrosia, liquore a base di erbe.
Ci sono pure alcune rare piante di mandragora , e non posso fare a meno di pensare al film di Harry Potter, nella scena appunto dove queste piante che sono "vive" lanciano acuti stridii che assordano...



Terminata la degustazione, lasciamo l'atmosfera  medievale della fortezza, in un momento in cui il
cielo ha smesso di versare fiumi d'acqua!, Nella scivolosa discesa, al buio, dove incontriamo sul nostro cammino, rane e rospi (o principi?!), arriviamo all' Osteria delle Verrucole dove gustiamo ottimi vini e piatti tipici locali,  preparati in gran parte con prodotti del Consorzio dei produttori di farro: tagliatelle di farro con salsa di noci, polenta al ragù e dolci a base di farro e mele.



Stanche ma inebriate da tutto quello che abbiamo assaggiato, gustato, e bevuto ritorniamo a Castelnuovo in Garfagnana, all'hotel La Lanterna che ci ospita.
Ci aspetta un'altra giornata intensa, quindi spegniamo la luce e......



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