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venerdì 30 gennaio 2015

Aifb in tour con Radicchio tra le Stelle...chi ben comincia.....




Arrivata con una certa emozione e ansia a Mogliano Veneto, (mi capita sempre quando devo partire e fare qualcosa di importante)  in compagnia di Cristina, l'unica blogger che conosco, ci fiondiamo in un bar dove non avrei dato nemmeno un centesimo, invece abbiamo mangiato un toast alle verdure veramente buono! Per la serie, ci si accontenta, ma sappiamo distinguere un panino gnucco da uno buono....siamo state prelevate alla stazione da Nicole della Zeta Group e poi raggiunte da Francesca e Lara. Faccio la conoscenza delle altre blogger e poi, dopo esserci sistemate nelle stanze, primo incontro dove ci viene spiegato il programma, del perchè siamo qui e i produttori che ci apriranno le porte di casa loro. E le parole di Anna Maria Pellegrino, la nostra presidentessa, che spiega brevemente a chi non lo sa, chi e cosa fa ed è l'Aifb e quelle del presidente del Consorzio tutela Radicchio Rosso di Treviso IGP e Radicchio Variegato di Castelfranco Veneto IGP 
Io che adoro l'insalata...ma non chiamiamo insalata questo rosso capolavoro della natura, qua ci vado a nozze!!
Dopo la breve riunione, siamo andati all' Istituto Alberghiero di Castelfranco Veneto dove lo chef stellato Nicola Dinato ci ha mostrato diverse tecniche di cottura del Radicchio Rosso....stufato, alla griglia, al forno, marinato, crudo, sottovuoto, come marmellata, succo e tisana......



........ tappa "obbligatoria" alla Fraccaro Spumadoro dove ci hanno accolto Luca e Michele Fraccaro e Paolo Pietrobon, rispettivamente in terza e quarta generazione! Questa azienda storica, nata nel 1932 come piccolo panificio sotto l'antica torre del castello di Castelfranco Veneto, fondata da Giovanni ed Elena ha poi aggiunto alla produzione del pane, anche quella delle focacce e panettoni, utilizzando il lievito madre.. Negli anni '70 Ferruccio, Luigino e Antonio, figli dei fondatori proseguono l'attività di famiglia espandendosi tanto da diventare un'azienda leader  nel settore dolciario, pur mantenendo la tradizione artigianale che li ha sempre contraddistinti fin dall'inizio. Luca, Michele e Paolo ci hanno mostrato lo store appena ristrutturato dove facevano bella mostra dolci, pizze, prodotti confezionati, spiegato la loro filosofia nel portare avanti le tradizioni di famiglia salvaguardando anche l'ambiente mediante l'utilizzo di confezioni riciclabili ed energie rinnovabili, e in una saletta riservata, ci hanno portato una tinozza di legno con una fantastica lievito madre di "soli" 83 anni!! Tra lo stupore generale, colmato da ohhhh e scatti fotografici degni di una star di Hollywood, si perchè, non prendeteci per pazze, ma una food blogger che ha a che fare con questo capolavoro della natura, lo accudisce e lo apprezza...non puo' che gioire ed emozionarsi di fronte a tanta bellezza! E che quasi "sviene" se riceve in regalo un pezzetto di lievito madre...che volete....siam fatte cosi'! Perchè tanto "amore" e cura verso questo lievito madre? Ma perchè la differenza è palese: sofficità, fragranza, sapore, profumo, migliore alveolatura,piu' digeribile, piu' disponibilità di minerali, piu' sano e di qualità.
Tutte caratterisitche che si trovano nei loro prodotti, che lievitano dalle 12 alle 72 ore!
Abbiamo poi degustato due fantastiche pizze ovviamente preparate con la lievito madre, soffici, gustose, e il panettone al Radicchio!



Questo è l'omaggio ricevuto insieme ad un flaconcino di Aroma Spumadoro , una sofficissima Fugassa veneta....


Concludiamo la serata presso il Ristorante Feva (Feva è il soprannome della famiglia Dinato) dove lo chef Nicola Dinato che avevamo conosciuto nel pomeriggio, ci ha deliziato con le sue specialità, in un ambiente veramente raffinato e giovanile. La cosa che mi ha subito colpito, una volta arrivati nel parcheggio, la cucina a vista sul piazzale! Una grande vetrata dove niente viene nascosto, ma è possibile osservare tutti i movimenti e le fasi di preparazione della brigata di cucina composta da giovani trentenni, dinamici e con esperienza acquisita nei  piu' grandi Ristoranti italiani e stranieri. A dire il vero siamo state un po' "invadenti"...appena scese dal pulmino, subito a fotografare questi giovani cuochi...che imbarazzo mamma mia!!!


e dopo la fantastica serata...tutti di nuovo alla Villa Giustinian, per un sonno ristoratore.....dove abbiamo trovato un omaggio veramente gradito...una varietà di prodotti di OrtoRomi, un'azienda sul mercato da oltre 15 anni nella produzione e commercializzazione delle insalate di I e IV gamma.

Che cosa vuol dire I e IV gamma? Fanno parte di questa "classificazione" le verdure e gli ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione del prodotto, seguendo diverse e veloci fasi di lavorazione e confezionati e pronti per il consumo.
L'offerta di verdure, frutta e ortaggi è articolata in cinque gamme, distinte sulla base delle tecnologie e dei processi di lavorazione applicati al prodotto dal momento della raccolta fino al consumatore finale.

Prima gamma: ortofrutta fresca tradizionale.
Seconda gamma: ortofrutta e verdure in conserva proposte in barattolo.
Terza gamma: frutta e verdure surgelate.
Quarta gamma: ortofrutta fresca, lavata, confezionata e pronta al consumo.
Quinta gamma: frutta e verdure cotte e ricettate, confezionate e pronte al consumo.

Quindi il processo di produzione e conservazione delle insalate, degli ortaggi e della frutta di IV gamma, partendo dal campo fino alla tavola dei consumatori, si articola nelle seguenti fasi:

Selezione
Cernita
Eventuale monda e taglio
Lavaggio
Asciugatura e confezionamento in buste o in contenitori sigillati (eventuale utilizzo di atmosfera modificata)

Da anni ormai l'Industria di IV gamma e le aziende agricole produttrici di materie prime seguono per la quasi totalità disciplinari di produzione integrata, limitando fortemente l'utilizzo di fitofarmaci in campo o in serra, con conseguente riduzione dei residui di pesticidi ben al di sotto delle soglie consentite per la produzione tradizionale.

Trasportate in stabilimento, le materie prime sono poste in celle di stoccaggio, con temperature non superiori a 6°C, sufficientemente dimensionate per quantità e tempi di permanenza.

Gli ortofrutticoli di IV gamma sono quindi sottoposti a (almeno) un doppio lavaggio industriale e a un trattamento di decontaminazione che ne garantisce la sicurezza igienica.

Il prodotto confezionato viene verificato al metal detector ed identificato per mantenere la rintracciabilità di filiera e poi posto in cella a temperature non superiori a 6°C. Per mantenere inalterate le sue qualità deve essere conservata a temperature non superiori a 8° e possibilmente non deve essere interrotta la catena del freddo durante il trasporto dal banco frigorifero all'abitazione del consumatore.

(dati presi da Aiipa)

bene, dopo questo viaggio nel mondo delle insalate, si va a riposare....domani ci aspetta una giornata veramente interessante, sul campo, a scoprire un tesoro rosso.....

2 commenti:

  1. che bello rivivere quelle giornate!!
    giusto una settimana fa... ritornerei indietro volentieri!!!
    E' stato un piacere conoscerti!
    elisa

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  2. Hai ragione Elisa! Anche per me è stato un piacere conoscerti. Chissà...alla prossima!

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