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sabato 22 ottobre 2011

Minestrone di verdure

La ricetta di oggi partecipa ad un contest molto particolare e intrigante. Uno dei miei hobby , e ne ho tanti , è la lettura e questo contest è proprio legato a questo tema....una ricetta ispirata da un libro . Che meraviglia! Ci sono libri che compri perchè te li ha suggeriti qualcuno. O perchè sei incuriosita dalla copertina  o dal titolo. O perchè sono in promozione. O perchè cercavi proprio quello .  O perchè devi partire per le vacanze e allora ti fai la scorta , si sa mai che c'è brutto tempo cosi' leggi......Io sono un po' tutto un insieme di queste cose. D'estate poi , la tappa fissa è una libreria proprio di fronte al porto , a Rimini . Una lunga passeggiata senza fretta con marito e figlia , con i piedi che affondano nella sabbia , e quando si arriva a destinazione si apre un mondo ! Sotto questo tendone bianco, il caldo è insopportabile , ma tanto si puo' visitare in costume e poi sei cosi' attirata da tutti quei libri che dimentichi tutto quanto , anche il caldo soffocante. E qua faccio una scorta incredibile di libri per noi e da regalare a Natale o ai nostri amici che ci curano la gatta mentre siamo via . Mi piace l'odore di carta  che si respira e la sabbia che si deposita sulle copertine . Sembrano libri vissuti. Con una loro anima . E succede una cosa strana : è come se certi titoli mi attirassero per essere comperati....e al ritorno siamo ognuno con il proprio sacchetto ricolmo di tesori che non aspettano altro che di esser  letti o regalati . Non è facile regalare un libro , ma se la persona alla quale è destinato la conosciamo bene sappiamo di far cosa gradita . E di solito non sbaglio mai nello scegliere il genere .
Il libro che ha ispirato questa ricetta è un libro particolare per due motivi , entrambi profondamente personali . Nessuno dei due motivi è piu' importante rispetto all'altro anzi si fondono cosi perfettamente insieme che anche io sono rimasta stupita ! Questo libro ha risvegliato in me delle emozioni che non erano sicuramente dimenticate , ma che leggerle sulla carta , mi sembrava le avessi scritte io !
Il titoli è " Al civico 6 " della Todaro Editori . Ed è stato scritto da 5 autori diversi per età e formazione. Uno di questi autori è la mia compagna delle scuole elementari e poi delle scuole medie , che ho ritrovato dopo tantissimo tempo , Quindi questo è uno dei motivi che mi hanno emozionata . L'averla ritrovata e scoprire che ha realizzato un suo sogno , cioè scrivere .
L'altro motivo è legato alla lettura del libro , che è ambientato in una casa  di ringhiera di Milano , dove la portinaia Peppina tiene d'occhio tutti e li fa rigare dritto come un generale . Dove le lenzuola sventolano sui muri scrostati e i ballatoi sono pieni di fiori , dove si intrecciano i rapporti con gli inquilini , e quando la portinaia viene sostituita , accade una serie inspiegabile di fatti e le salde relazioni esistenti si logorano , si crea uno strano disagio , sospetti , dissapori . La morte violenta di una condomina e la ricerca del colpevole pero' , rinsalda i vecchi legami e....e il resto lo leggeterete voi !!! Vi posso solo anticipare che i capitoli sono brevi, per niente pesanti e statici. Si legge davvero in un fiato ! Poi con l’intercalare di frasi in dialetto milanese…bè…che forte!!!! Sorridevo tra me e me immaginando il personaggio che diceva quelle frasi . Un libro che davvero prende per la sua semplicità e freschezza di linguaggio . Che intriga , ti fa sorridere e ti fa assaporare un modo di vivere ormai dimenticato...
Quindi leggendolo mi ha fatto tornare indietro nel tempo e rivivere alcuni episodi della mia vita… la mia nonna che faceva la portinaia in V.le Zara, io che andavo a trovare la mia amica a Busto Arsizio che abitava in una casa di ringhiera . Che meraviglia! Sentire i profumi diversi che si mescolavano man mano che passavi sulla rampa delle scale e davanti alle porte. Odore di vita quotidiana. Stazioni radio sintonizzate su canali diversi, in un intrecciarsi di note e parole… parole urlate o sussurrate . Dove tutti sapevano tutto di tutti . Una complicità a volte silenziosa ma palpabile nell'aria . Dove ci si salutava tutte le volte che ci si incontrava e si chiacchierava sul ballatoio dimenticando il tempo che passava . Quella complicità e solodarità che purtroppo si è un po' persa e una volta che chiudiamo l'uscio di casa ritorniamo nel nostro mondo .
Per chi ha vissuto o vive in una casa di ringhiera sa di cosa parlo . Per chi non ha mai vissuto in un contesto del genere , puo' scoprirlo leggendo questo libro e magari essere un po' dispiaciuto di non aver provato in prima persona questo spaccato di vita .
E ora veniamo alla ricetta ! Cosi semplice nella sua realizzazione , che è quasi disarmante ma non banale .
Parlavo di profumi e odori che si intrecciano e due profumi particolari mi colpivano quando entravo nell'androne della casa : il brodo di carne e il minestrone di verdure , che qualche massaia aveva cucinato in quantità industriale , anche perchè magari ne portava un piatto fumante alla vicina . E che potevi mangiare con i pezzettoni o ci facevi il passato . E con il brodo di carne ci facevi il lesso che mangiavi poi con la salsa verde , la senape o la mostarda.
Si , oggi ho preparato il minestrone di verdure . Ma non quelle surgelate . Quello "vero" .  E mi ricordo che quando lo mangiavamo c'era la gara a chi trovava nel piatto fumante un pezzetto di crosta di parmigiano ammorbidita dopo la cottura nel brodo . Ed era davvero come un premio ! Chissà se nella mia porzione la trovo....
Certo la fotografia non è da "urlo" .  Questo piatto è semplice ma tutta la ricchezza la trasmette nei profumi e nel calore dei ricordi di un piatto che mi riporta alla mia infanzia , grazie ad un libro scritto da una compagna di classe , un'amica ritrovata . E certi valori ed emozioni sono senza tempo.....grazie Francy !

Ingredienti
per 4 persone
2 carote
2 zucchine
2 patate
1 cipolla
1 porro
1 gamba di sedano
 fagioli borlotti q.b. (dipende dai gusti )
Sale Kala Namar Indiano viola di Tec-Al q.b.
50 gr riso a testa
olio extravergine di oliva Dante q.b.
1 dado vegetale
crosta di formaggio grana

Esecuzione
Mettete in ammollo i fagioli borlotti la sera prima . Tagliate a pezzetti della stessa dimensione le verdure . Mettete a bollire 1 lt e 1/2 di acqua con il dado vegetale e un pizzico di sale . Versate le verdure , i fagioli e la crosta di formaggio grana a pezzetti e lasciate cuocere per 30 minuti . Aggiungete il riso e fate cuocere per altri 15/20 minuti .
Servite aggiungendo un filo di olio extravergine di oliva a crudo.
Con questa ricetta partecipo al contest
http://ultimissimedalforno.blogspot.com/2011/09/cuochi-da-biblioteca-contest-anchio.html

http://menta-piperita.blogspot.com/2012/01/cena-con-julie-e-marek-largo-alle-zuppe.html

4 commenti:

  1. ottima questa ricetta ormai con i primi freddi. Io di solito lo passo o lo omogenieizzo nel bimby.
    bravissima baci Laura

    http://paneeolio.blogspot.com

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  2. Una minestra che scalda il cuore! In bocca al lupo per il contest!

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  3. Veramente un bel post....mi hai fatto venir voglia di leggerlo il libro....anche se non è nel mio genere....e poi il minestrone, caldo in inverno è fantastico...ma anche tiepido in estate entra benissimo! Un bacio

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  4. Che bel post!!! E' proprio quello che intendevo quando ho pensato al mio contest!!!! Grazie davvero!
    Inserisco subito la ricetta e... in bocca al lupo!!!
    Anna

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