Ci sono giorni,momenti e situazioni,nelle quali non riesci a spiegarti perchè ti senti cosi.O meglio,tu lo sai il motivo,ma agli occhi degli altri sembra che non ci sia nessuna spiegazione per quel tuo sguardo triste,il sorriso spento e il tuo ostinato mutismo.Anzi,pensano che sei un'ingrata nei confronti della vita che stai vivendo.Insomma hai un lavoro,una casa caruccia,un marito che ti ama e che ti aiuta in ogni istante appena puo',una figlia che visto quello che si sente in giro non si droga,non beve e non si vende...cosa vuoi di piu' dalla vita?
E allora decidi che per non dare troppo nell'occhio e per riuscire a stare a galla,tutte le mattine o alla bisogna,indossi la tua bella maschera,spari str... stupidate con le tue compagne di viaggio verso il lavoro,vai a prendere il caffè con le colleghe,fai,disfi e forchi fino a ritimbrare il cartellino e via di nuovo verso casa,ti togli le scarpe e cominci l'altra parte della giornata,quella di moglie,mamma,cuoca,casalinga,fannullona...
dipende da cosa trovi da fare e da come ti senti.E quando è ora di andare a dormire,punti la sveglia e posi la maschera sul comodino.
Con questo non voglio dire che sono una persona falsa,diciamo che non posso e non voglio far pesare i miei problemi sul resto del mondo e cosi uso questo innocuo stratagemma. Fino a quando dura,perchè poi alla fin fine,a furia di far finta di stare bene e di non far pesare i malumori o i momenti gnagnierosi,crollo...perchè va bene tutto ma non sono mica la super eroina che affronta tutto e che sta bene con se stessa e con il mondo intero ecc ecc ecc....
E allora mi vengono questi attacchi di gnagnerite acuta,magari fuori c'è il sole che sorride alla vita e io mi sento proprio scarica e uno si chiede ma perchè???
Perchè oggi butta cosi e penso a un po' di cose successe...allora uno dice,ma guarda avanti!!! Il passato è passato,non si cambia piu'.Certo,ma quando un bel...anzi,un certo giorno,ti capita tra capo e collo una notizia che mai e poi mai avevi minimamente pensato potesse arrivare.Una notizia che ti coglie cosi impreparata,di sorpresa,che inizialmente ti va in pappa il cervello,come se quella massa pensante perdesse la sua consistenza molliccia,e ti senti aggrovigliare le budella,la salivazione si azzera di colpo,e per fortuna sei seduta altrimenti potresti cadere per terra. In un nanosecondo,giusto per non far spaventare chi sta all'altro capo del telefono e per non fare la figura dell'ebete che è rimasta senza parole,cerchi di rimetterti in sesto,di far ritornare il cervello alla massa pensante iniziale,sperando che ti escano parole sensate,devi farti tornare la salivazione altrimenti esce un rantolo....cosi accusi il colpo,prendi tempo,elabori un sacco di cose,ti fai un sacco di pensieri,attendi,tergiversi,rinunci,no,aspetta e se poi...allora ci ripensi...
bè in fondo cosa sarà mai,passa il tempo,ti consigli con l'amica del cuore,fai tesoro dei suoi consigli.E rimani in contatto con i tuoi fratelli che anche loro si sono trovati coinvolti loro malgrado in questa cosa e visto che sei la sorella maggiore sembra quasi che sei investita dello scettro di quella che porterà avanti la cosa,perlomeno che fa da portavoce tra chi ti ha dato la notizia e noi...ma anche no per la miseria! Io non voglio essere investita di e con nessuna carica.Voglio tornare al giorno prima di ricevere quella telefonata,in quel lontano giugno,caldo e assolato,che ha rivoluzionato la mia...nostra vita. E come è giusto che sia,ognuno di noi ha reagito alla sua maniera,chi piu' coinvolto,chi si è lasciato scivolare le cose rimanendo ai margini della cosa,e chi invece ha speso ogni istante della giornata e ogni energia della sua vita per affrontare la cosa.E sta ballando ancora adesso e chissà fino a quando ballerà!
Una situazione che mi ha portato indietro nel tempo,un dolore che non se n'era mai andato via,ma solo sopito,come sotto uno strato di cenere.Che mi ha portato a ricordare e rivivere ogni istante di nuovo,lasciandomi sfiancata e inebetita per il coinvolgimento fisico ed emotivo che avveniva su e dentro di me.
Un ritorno anzichè al futuro,come dice il film...un viaggio a ritroso con la macchina del tempo.....e immancabilmente sto ancora viaggiando e chissà per quanto tempo ancora viaggero'.....
E oggi mi sento proprio un po' gnagnierosa per via di questi pensieri ricorrenti,per via del tempo,per via del mese che non è molto felice,mi manca la mia nonna,per via che devo sempre modificare i miei piani in funzione di chi di cosa di come è perche'. E visto che quando mi metto in mente di fare una cosa,proprio mi tiro il collo pur di farla e getto la spugna proprio se non so da che parte girarmi, ho dovuto anticipare la mia tabella di marcia del tipo,sono sveglia dalle 4 di mattina,e dopo che mi sono girata nel letto come una bistecca sulla griglia,fino alle 6,mi sono decisa ad alzarmi per preparare quello che mi ero prefissata.Una colazione veloce,altro che Uova alla Benedict della scorsa sfida! e poi via...con la preparazione.
Quella che è la mia "terapia"...la pasta fatta in casa che ormai la faccio ad occhi chiusi.Ma questa volta,ho voluto mettermi alla prova preparandola con la farina di castagne,perchè è con questo ingrediente da utilizzare come ci dice la fantasia e il cuore,che ci ha istigati la grandissima Serena,quindi chissà se mi viene come al solito o se esce una schifezza,mi sono detta!Per fortuna c'è la sfida dell' MTC che mi "costringe" a mettermi in gioco e cercare di sentirmi un po' meglio! A volte ci riesco,a volte no...e questo è un momento...ni!
Pensavo infatti di estraniarmi e svagarmi,invece sono ripiombata nei ricordi,ancora piu' lontani,a quando eravamo piccoli e alla domenica arrivavano nonni zii e cugini per il pranzo o eravamo invitati noi da loro e si cominciava all'alba coi preparativi stile caserma,scanditi da orari e tabella di marcia per arrivare prima dell'ora di pranzo con tutto pronto,perchè tassativo,cascasse il mondo,il nonno mangiava alle 12 in punto!
E allora mi ricordo di sveglie all'alba...sarà per questo che mi è rimasta questa abitudine??!!,sedie sul tavolo,io che passavo la lucidatrice che mi divertivo un sacco nel vedere il sacco color amaranto che si gonfiava quando schiacciavo il pedalino per azionarla e faceva un rumore infernale che bisognava urlare per sentire la propria voce.E la raccomandazione della mamma...tieni il filo perchè se ti va sotto le spazzole è pericoloso...uhm...sarà per questo che...e poi giu' le sedie dal tavolo e tassativamente le pattine sotto i piedi che tutte le volte rischiavi di spaccarti la testa perchè sguishhhh facevi dei lunghi sul pavimento di marmo tirato a specchio! Per che cosa poi,dal momento che si era in metà di mille e quindi ....quindi quasi tutti dotati di pattineeee!!!! ahahahah
E mentre si apparecchiava la tavola col servizio bello della festa...uè sapete che ho ancora qualche pezzo??!!
mia mamma metteva sul giradischi l'opera e cominciava a cantare...e allora tra una gelida manina che ricamava fiori,un vissi d'arte vissi d'amore o un Rigoletto che cercava la sua Gilda...le nostre voci si incrociavano all'unisono....sarà per questo che....ho incominciato ad amare la musica classica e a studiare musica e a sapere le opere a memoria che mi prendono tutti in giro dicendomi che posso fare il suggeritore in buca??!! E quando arrivavano gli ospiti,la musica si spegnava e cominciava il sottofondo delle voci,stai dritta a tavola,mangia tutto,sta ferma sulla sedia,le linguacce tra cuginetti,spintarelle di gomiti,è stato lui,no ha cominciato prima lei,non è vero,stupido...uè cuminci no a litigà...
Comunque sia....ricordo quelle domeniche con gioia e anche nostalgia.Domeniche fatte di profumo di cera sui pavimenti,di brodo di gallina,di ravioli, di sfoglie tirate,di dopobarba del papà e del nonno che era tirato a festa col suo panciotto e cravatta,e dopo pranzo si sdraiava in cameretta a riposare e russava con lo sbuffo..si,faceva sbuffare un lato della bocca e....mi dicono che anche io russo cosi'!!!
Certo che la mente è pazzesca...a volte non vuoi pensare a niente e invece c'è un mulinello di pensieri e fotogrammi che proprio non riesci a fermare! Partiti da un colore,da un profumo da una foto che hai girato e rigirato tra le mani o una diapositiva che non sapevi nemmeno piu' ci fosse e come per magia ti ricordi quel momento come se fosse successo ieri...e allora li è la fine...o sorridi o crolli...
Ad ogni modo,mentre tiravo la mia pasta e pensavo,ricordavo,canticchiavo dentro di me,ad un certo punto mi sono trovata con la pasta sbriciolata tra le dita...ussignur,cosa è successo? Ma cosa mi è venuto in mente?Ma come faccio a trasformarla in una palla bella liscia? Olio di gomito e....via! Non prima di aver rotto un uovo che mi è rovinosamente scivolato di mano e la ciotola piena di acqua della gatta...uhm....cominciamo bene....segnali??!! Mah.
E' nata cosi' la mia lasagna con la farina di castagne....una bontà che non vi dico,ve la lascio immaginare!
Impastata e tirata con tanta calma e come in trance....ogni gesto era pacato e pieno di riflessione e serenità.
"Scoppiare" tra le dita i grumi di farina che non avevo setacciato era stupendo!E mentre alternavo strati di pasta sfoglia e ripieno mi sentivo proprio bene.Vedevo la mia lasagna prendere forma,tra uno strato di radicchio,funghi e besciamella....e il ricordo di tutto quel casino che c'era nella mia mente è stato sostituito dalla gioia di preparare un piatto nuovo per i miei cari.
Senza sedie sul tavolo,lucidatrici rombanti o arie d'opera per l'aere...tutto dentro il mio cuore e i miei pacati ricordi.
E quando ho visto con che gusto hanno assaggiato tutto questo, ho detto, ho fatto centro...e mi sono sentita appagata per questo momento di armonia.Ho lasciato da parte per un attimo i pensieri,che non mi hanno abbandonata del tutto ma mi hanno lasciato per un attimo in pace......ed ecco a voi la ricetta.
Ingredienti
150 gr di farina di castagne
100 gr di farina bianca
50 gr di farina di grano duro
3 uova
un pizzico di sale
2 cespi di radicchio rosso di Treviso
100 gr di funghi porcini secchi
1 scalogno
per la besciamella
150 gr di burro
150 gr di farina bianca
1500 ml di latte
sale q.b.
Esecuzione
La besciamella potete prepararla anche il giorno prima.Sciogliete il burro senza farlo friggere,aggiungete la farina e fatelo assorbire.Versate poco per volta il latte e mescolate bene stemperando i grumi.Salate e fate bollire fino a quando non avrete ottenuto un composto bello morbido ma non troppo liquido.
Io vado ad occhio,ho fatto una fatica a ricordarmi di segnare le dosi esatte...per me la besciamella è pronta quando "sa di besciamella",non troppo di farina ma con quel gusto..tutto suo.....come mi ha insegnato mia mamma....
Ammollate i funghi secchi in acqua per almeno un 'ora.Scolateli e fateli insaporire con un po' di burro e un bicchiere di latte.Dovranno risultare cremosi.
In un altro tegame fate stufare lo scalogno tagliato sottile con il radicchio tagliato a listarelle.
Sulla spianatoia (io sulla mia compagna inseparabile di molte ricette,l'asse per la pasta in legno massello della Gp&me ),versate le farine mescolate,fate la fontana al centro e sgusciate le uova. Un pizzico di sale e con l'aiuto di una forchetta cominciate ad impastare raccogliendola man mano dal centro,fino a quando si sarà assorbito tutto l'uovo.Con olio di gomito cominciare ad impastare fino ad ottenere in panetto liscio e compatto,che lascerete riposare coperto da un canovaccio per 15 minuti.
Con l'aiuto della macchina per tirare la pasta,ricavate le sfoglie che se troppo lunghe andrete a tagliate della lunghezza della pirofila che utilizzerete per cuocerle.Fatele bollire in acqua salata con un filo di olio per pochi minuti.
Cominciate a comporre la vostra teglia di lasagna....uno strato di pasta,uno di funghi,uno di besciamella,
pasta,radicchio e besciamella,fino ad esaurire gli ingredienti.....
Un boccone davvero indescrivibile....che ti riporta indietro nel tempo....fatto di cose semplici,genuine,sincere.
Un tempo dove nulla veniva sprecato,ma goduto fino alla fine.Un tempo scandito dalle lune,dal raccolto e dalla condivisione di tanta fatica.Un tempo dove la fretta non si sapeva nemmeno cosa fosse.Dove tutto era preparato a mano,tramandato dai vecchi.Dove non c'era ancora la pasta sfoglia già pronta nè tantomeno la besciamella nel cartoccio!Un tempo dove era una gioia stare a tavola con i propri cari,e si era davvero in tanti ma ce n'era abbastanza per tutti.Un tempo dove non esistevano tweet o whats o viber che interrompevano il momento magico del pranzo.Un tempo fatto di valori e di tante piccole cose,che seppur poche,ti riempivano ugualmente di gioia.
E io,questa sera,assaporando questa lasagna,mi sono sentita come proiettata di nuovo in quel tempo.Non nella mia bianca cucina moderna,ma nella grande cucina col camino dello zio Guglielmo e della zia Giulia,oggi ultranovantenni,a Pietole, vicino a Mantova.Noi,parenti di città,che quando andavamo da loro in campagna, passato il primo momento di imbarazzo,nel mio vestito della festa,mi sentivo poi rinascere e libera di correre per l'aia,con le galline che scappavano di quà e di là,lanciarci dall'alto nel fienile,roba da spaccarsi la testa,e poi andare sul trattore e fare finta di guidarlo e poi giocare a nascondino tra le pannocchie,con i miei cugini acquisiti,mentre i grandi erano nella cucina a fare i discorsi da grandi,per crollare di stanchezza, nel viaggio di ritorno verso casa,sulla 500 color sabbia,pieni di sacchetti con verdura,galline,farina, formaggi....mamma mia che amarcord!!!
e con queste lasagne del buon ricordo...partecipo al contest
Antonella, piace moltissimo anche a me la tua proposta, l' idea di abbinare la farina di castagne con il radicchio ed i funghi!
RispondiEliminarifugiarmi in cucina è spesso per me un momento di raccoglimento, uno in cui apro la mente a pensieri che si mescolano coi vapori e che taglio e frullo ed impasto così come faccio con le verdure o con la massa della pizza.
non è che poi una volta uscia di lì i pensieri non ci stanno più, è che magari hanno preso un' altra forma.. io li vedo diversi. o da una diversa prospettiva, dipende.
la strada la trovi da te, ed io sono sicura che non sei una che si arrende facilmente.
ti abbraccio fortissimo
eh no...non mi arrendo.Anche se a volte mi sembra di essere su una trottola! Grazie e un abbraccissimo anche a te!
EliminaGià te l'ho detto che tra noi c'è feeling.
RispondiEliminaAnch'io domenica ho preparato le lasagne alle castagne con i porcini e una besciamella un po' particolare. Spero tra oggi e domani di riuscire a pubblicare il post.
Naturalmente complimentoni
Alla prossima
Bacioni
eh si Gianni!! Mi sa proprio di si! Non vedo l'ora di vedere la tua proposta! Salutoni a casa e bacioni!!
Eliminap.s.....ma incontrarsi di nuovo no?? :-))))
e mi collego qui... perchè sono appena passata da gianni e ho ancora in mente le sue lasagne. e leggendo la ricetta, pensavo che questa potrebbe fare pendent con la sua. Perchè condivide con quella le stesse qualità che mi sono arrivate dritte al cuore: grande struttura, grande equilibrio, grande coerenza. in una parola, grande bravura! complimenti!
EliminaGrazie cara Alessandra¨!!!Mi sorprendo anche io di come escono certi piatti,dal momento che è la prima volta che li faccio!
RispondiEliminaBuonissima!
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