Riaprendo il cassetto dei ricordi.....diciamo che vista come "la milanese", ho frequentato Cortina in maniera un po' "anomala"..."turista" ammogliata ad un ampezzano.
L'unica cosa che mi dispiace è il non essermi sposata su. C'è una simpatica usanza: gli amici degli sposi, organizzano "la stanga", (che in realtà è il palo, quello che chiude una strada, o ad esempio gli accessi alle strade sterrate che portano al bosco che vengono aperte con le chiavi in possesso momentaneo dei Regolieri, quando devono caricare sul trattore la legna tagliata), in pratica uno "scherzo", una sorta di pedaggio,in base all' attività che svolgono i futuri sposi. Ad esempio a mio cognato, che faceva il fabbro/muratore e altro, su un carro gli hanno fatto costruire una vera stufa refrattaria che doveva funzionare, mentre mia cognata, con un grembiulone che copriva l'abito da sposa, azionava una carrucola che portava su e giu' il cemento! C'è chi ha scalato persino il campanile perchè faceva parte degli Scoiattoli di Cortina. (Gli Scoiattoli di Cortina sono un gruppo di arrampicatori non professionisti, quindi non necessariamente sono guide alpine fondato il 1º luglio 1939 da dieci giovani ampezzani che avevano in comune la passione per la montagna e per le arrampicate sportive. Le attività che vedono impegnati questi arrampicatori sono molteplici e vanno dalla promozione dell'alpinismo, al soccorso alpino volontario, all'organizzazione di manifestazioni sportive. I membri del gruppo si riconoscono da uno scoiattolo bianco ricamato sul braccio sinistro di un maglione rosso. Questo logo è indissolubilmente legato a molte imprese alpinistiche tra cui si ricorda la conquista del K2 avvenuta il 31 luglio 1954 da parte di Lino Lacedelli)
....se fosse successo a noi, di sicuro ci avrebbero fatto fare un concertino in piazza o costruire una viola o un bassotuba!! Insomma, c'è un'atmosfera molto coinvolgente, dove tutti quanti, invitati e compaesani, tifano e si fanno un sacco di risate. E poi tutti in chiesa per la cerimonia vera e propria.
Non essendo e nè facente parte del jet set, dei vipsss, dei fighetti, pur avendo avuto anche io la mia piccola dose di notorietà in campo artistico e intellettuale, dopo aver provato cosa vuol dire andare a fare la spesa alle 11 di mattina, fare lo struscio, cercare un parcheggio....ho sempre glissato ed evitato le grandi folle. Perchè davvero, chi non è passato da li, in piena stagione, non si rende conto della moltitudine di gente che popola e anima la valle e il paese! Quindi, andare a fare la spesa all'alba altrimenti si rischia di fare notte e di non trovare nemmeno un buco di parcheggio. Alternativa, muoversi a piedi. E una volta fatte le commissioni, andare a fare qualche gita ai Tondi o in riva al Boite con i piedi a mollo nell'acqua gelida o al Lago Scin o a Zuel su in cima al trampolino degli sci (sono matti a scendere da lassu'!!). O fare proprio un bel niente e stare sul balcone di legno e rilassarsi al sole in compagnia di un bel libro o ammirando il panorama o semplicemente chiudere gli occhi e ascoltare quello che ci circonda, cioè il silenzio, il ronzio di un'ape, l'abbaiare di un cane, il rumore del trattore che passa li vicino....
E comunque, una volta chiusa la porta di casa, nel tepore della stua, gustarsi un piatto fumante di chenédi è impagabile!!
Anche questa versione è fantastica. Non perchè l'ho cucinata io, ma perchè è una gustosa alternativa a chi non li vuole/puo' mangiare i salumi.
Realizzati con gli spinaci e il formaggio, con una colata di burro imbiondito e insaporito dall'aglio...una vera delizia!
In rete, definiscono di magro quelli fatti con il formaggio (anche se di magro hanno ben poco...visti i formaggi che si utilizzano...). Per noi, quelli di magro sono questi e bon e basta.
Una versione diversa da quella proposta da Monica del blog One in A Million per la sfida dell' Mtc.
Ingredienti per 16 canederli
1 kg di spinaci freschi
200 g di farina
3 uova
2 panini raffermi ( 150 gr circa)
200 gr formaggio ( Casera , latteria , Asiago o similari )
grana grattugiato q.b.
3/4 spicchi di aglio
sale q.b.
burro q.b.
per il brodo e il pane vedere qui
Esecuzione
Fate cuocere velocemente gli spinaci in un dito di acqua . Strizzateli e tagliateli col coltello il piu' finemente possibile. Tagliate cosi' anche lo spicchio di aglio .
Con le mani inumidite premete il composto e formate delle palle che possono andare dalle dimensioni di una pallina da golf a quella da tennis.....L'impasto è della consistenza giusta se rimane insieme senza sfaldarsi. Anche in questo caso, l'impasto si deve "sentire" tra le mani quando è giusto,
Fate bollire una capiente pentola di brodo e gettate i canederli . Nel frattempo fate imbiondire bene dell'abbondante burro con gli spicchi di aglio.
Fateli cuocere nel brodo bollente per 10 minuti.
Scolateli delicatamente con una schiumarola e impiattate versando il burro e se si vuole, abbondante grana grattugiato
impiattate e versate il burro imbiondito....
con o senza una spolverata di grana grattugiato....
questo è l'interno....sodo , compatto , con il formaggio appena fuso.....
con questa ricetta partecipo alla sfida per l'Mtc di gennaio
Cara Antonella, ti sento infervorata rispetto a questo piatto, che suscita in te ricordi e riflessioni e ne sono felice. Qui mescoli due ricette rendendole un tutt'uno di bontà e sapore, senza essere esagerati, e li condisci nel migliore dei modi: un burro semplice ed una spolverata di grana, per armonizzare.
RispondiEliminaGrazie!
eh...grazie a te!!!!
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