....Come temevamo, il tempo è veramente pessimo e occorre mettere in atto il piano B. Ecco che Antonella Poli, Responsabile dell'Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Garfagnana, che ci ha accompagnato durante tutti questi giorni, in quattro e quatt'otto ci ha organizzato due visite al posto di quelle che dovevamo effettuare e purtroppo cancellate per le condizioni metereologiche avverse....ma il cambio è stato apprezzato da ognuna di noi.
Cosi', invece di andare nei castagneti e nel metato, siamo andati in un allevamento di trote appena sotto lo splendido Eremo di Calomini: l' Allevamento La Jara, dove nelle acque del torrente Turrite di Gallicano, i fratelli Lorenzi allevano, unici in Toscana, le trote gialle, dette giapponesi, utilizzando acque di sorgente e vasche in cemento che vengono mantenute costantemente pulite per garantire la migliore qualità del pesce. Questo allevamento è dotato di un impianto di filettatura del pesce e di un impianto artigianale per l'affumicatura della trota che utilizza i legni aromatici della foresta dell' Eremo di Calomini.
Ci spiega che mentre in natura, le trote femmine, svuotano le uova in acqua passando attraverso i sassi e le pietre del fiume che "schiacciano" il loro corpo, questa operazione nel vivaio, viene fatta manualmente, come ci mostra uno dei due fratelli.
Seconda tappa al Podere Concori una vigna biodinamica gestita dal giovane Gabriele Da Prato, ex musicista di trombone, che ci racconta di come nasce il suo vino il concetto di vigna biodinamica
Il suo sguardo e le sue parole, ci trasmettono tutto l'amore che ha per questa terra e per quello che è riuscito a realizzare. E non gli si puo' dare torto, perchè il vino che abbiamo assaggiato è veramente eccellente.
Terminiamo il nostro tour in un luogo magico,dove sembra che il tempo si sia davvero fermato.
Purtroppo ha ricominciato a piovere, ma il calore che ci accoglie in questo splendido casolare immerso in un castagneto, il profumo del cibo che ci stanno cucinando, la gentilezza un po' schiva, ma genuina e tenera, di queste persone semplici, che vivono a stretto contatto con la natura, ci fanno dimenticare il freddo che c'è fuori.
Qui, dal 2004, vive la famiglia di Mario Cavani, al quale viene chiesto di provare a recuperare la razza della pecora bianca Garfagnina, a quel tempo ne erano rimasti solo pochi esemplari sul territorio e proprio in questo luogo Mario, con la sua famiglia e l'aiuto delle istituzioni locali è riuscito a recuperare questa razza che era destinata ad estinguersi. Oggi Mario ha almeno un centinaio di capi e porta avanti l'attività di pascolo, l'attività casearia, la produzione di salumi, il castagneto e la valorizzazione della lana. Tutto questo lo fa assieme alla sua famiglia ed in particolare grazie all'aiuto della figlia Ombretta.
E' stupendo vedere come le donne di famiglia, si stanno dando da fare nella grande cucina per preparare piatti unici, per noi ospiti un po' "speciali. Sembrano operose formichine, che vogliono dare il massimo ai loro ospiti. Mi ricorda la cucina della casa di campagna dei miei zii a Mantova, quando da Milano si scendeva a trovarli.....
Veniamo invitati a sederci e ci servono dei crostini di pane casereccio con un battuto di lardo, con i funghi, i loro salumi e giardiniera, una deliziosa "pasta al salvietto", chiamata così perchè viene cotta ripiegata all'interno di un salvietto (tovagliolo) di cotone e condita con un ragù di carni miste, agnello e patate arrosto e vitello, tre tipi di torte.......non ci saremmo mai voluti alzare da quel tavolo!
Ormai siamo davvero alla fine, ma per concludere questo stupendo tour in questa stupenda terra, ci portano in una sala esterna al casolare, dove viene proiettato un bellissimo e commovente
cortometraggio Bianca e gli altri. Commovente per me, non perchè ci siano scene strazianti, ma perchè nella sua diretta semplicità, ci trasmette un messaggio importante, scene quotidiane che riportano indietro nel tempo, e fanno capire a noi "cittadini", sempre di corsa, sempre alla ricerca delle cose veloci, che non facciano perdere tempo, della tecnologia piu' sfacciata, che esiste una dimensione piu' "umana", fatta di persone che vivono a contatto con la natura, seguendo i suoi ritmi, che non devono essere stravolti a nostro piacimento. Persone che "respirano" e vivono con essa, anche con fatica, perchè la natura è imprevedibile. Ma quante soddisfazioni sa dare, se viene trattata con il dovuto rispetto che si merita. Guardatelo, vivetelo e "respiratelo"....vi sentirete meglio forse, ma vi domanderete anche tante cose......
E ora vorrei ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del blog tour e che ci hanno accolto con tanto entusiasmo e passione: AIFB- Associazione Italiana Food Blogger, Andrea Bertucci (titolare dell’Osteria Vecchio Mulino), Paolo Fantoni (presidente Unione dei Comuni), Sandro Fioroni (dirigente Unione dei Comuni), Pier Romano Mariani (sindaco San Romano in Garfagnana), Diego e Giulia Micheli (Fortezza delle Verrucole), Antonella Poli (responsabile dell’Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica Garfagnana), Annarita Rossi (organizzazione blog tour), Lorenzo Satti (Garfagnana Coop), Andrea Tagliasacchi (sindaco Castelnuovo di Garfagnana), i fratelli Lorenzi dell'Allevamento trote la Jara, e Gabriele da Prato (Podere Concori).
e un grazie alle mie compagne e compagni di viaggio, con i quali ho condiviso questa bellissima esperienza.
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