Guardo la data dell'ultima ricetta e...rimango allibita....mai successo di aver trascurato per cosi' tanto tempo il mio blog!!
Purtroppo una serie di imprevisti, notizie piu' o meno belle, lavoro, incombenze capitate tra capo e collo,con scadenze imminenti da rispettare, mi hanno allontanata dal mio angolo di passione-relax per tutto questo tempo!
Cosi, quando ho visto per puro caso il post che parlava del concorso sui sapori della Lucania, mi sono iscritta d'impulso e d'istinto...tanto ho detto, chissà quanti hanno già scritto....figurati ....
E invece dopo poco tempo ecco arrivare la mail di conferma e allora mi sono detta, bene ,quale inizio migliore? Con un concorso che mi porta lontano,perlomeno inizialmente, a conoscere i gusti e i prodotti di una terra a me sconosciuta. Che mi dia di nuovo lo stimolo a dedicarmi alla mia passione, che per i motivi di cui sopra ho dovuto accantonare! Anche perchè tornando a casa alla sera tardi o stanchissima, a volte cenavo solo con una fetta di pane con olio e pepe...o una pastina...o una tazza di latte....triste vero??!!
Cosi, ho deciso che mi dovevo dare uno scossone e riorganizzare un po' tutto quanto...ed eccomi qua, pronta,piu' o meno, a partecipare a questa bellissima iniziativa per il concorso Iochef, con il regolamento e notizie nel blog di Teresa, che vedrà la vincitrice di questo concorso, protagonista insieme ad altre 11 temerarie, coraggiose e motivate amanti della buona cucina,partecipare a un`importante evento dal 7 al 10 ottobre a Metaponto : il 27° Congresso Internazionale della Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.)
Cosa conosco della Basilicata? Niente, a parte il mio ex-collega, il libro autobiografico di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, la città di Matera,patrimonio dell'Unesco, famosa per i suoi sassi, e in ultimo, ma non per importanza, al musicista italiano del 1500, Carlo Gesualdo, principe di Venosa.
Per quanto riguarda i prodotti, anche qui devo ammettere la mia ignoranza, escluso per il pane di Matera, che con la sua forma e sapore caratteristici, già mi aveva conquistato!
Ma la melanzana rossa di Rotonda poi!! Io conoscevo solo quella lunga e tonda di colore viola.Quella che se non la metti subito col sale o la cuoci diventa subito nera e sinceramente non fa una bella impressione!
Ma questa è stata veramente una sorpresa! Sembra un pomodoro,con delle venature verdi,arancioni,e quando si taglia sembra davvero l'interno di un pomodoro! E non diventa nera! Il profumo poi assomiglia davvero al fico d'india...E le sue origini sono africane! La storia documenta che molti cittadini di Rotonda, per la necessità di trovare un nuovo lavoro per costruirsi una vita nuova,nel 1935 partirono con l'esercito italiano destinazione Etiopia e una volta conclusa la guerra si stabilirono in quella colonia.Le famiglie che riuscirono a ritornare in patria prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale portarono con se questa curiosa melanzana.E l'adattamento di questa specie al nuovo territorio fu tale,da differenziarsi addirittura dall'originale. Anche se comunque le sue origini non sono state dimenticate...infatti scientificamente il suo nome è Solanum aethiopicum....non si finisce mai di imparare!
E un'altra sorpresa sono stati i fagioli bianchi.A parte il tempo di cottura inferiore perchè il tegumento è sottile e delicato,il che non è da sottovalutare,visti i ritmi frenetici che ci circondano e vorremmo sempre avere a disposizione tutto e quasi subito.Questi fagioli erano la base dell'alimentazione rurale della Valle del Mercure,ricchi di proteine vegetali, tanto da essere chiamati la carne dei poveri.
Sia le melanzane rosse che i fagioli bianchi si utilizzano per la preparazione dei piatti della tradizione che nulla hanno da invidiare ai piatti ricercati e sofisticati.
Potrei proseguire elencando le caratteristiche di ogni prodotto che mi è arrivato per l'occasione.......
Pane di Matera
Olio evo di majatica
Ficotto di Pisticci
Peperone di Senise I.G.P.
Melanzana rossa di Rotonda DOP (in crema)
Fagioli di Sarconi IGP
Cacioricotta o ricotta lucana
Pomodoro Ciettàicale di Tolve
Ceci neri
ma davvero non finirei piu'! Lascio a voi il piacere e la curiosità di documentarvi.....
Perchè ho utilizzato il polpo? Perchè tra i pesci consigliati per la partecipazione (elencati sotto), mi sembrava il piu' semplice e piu' facilmente reperibile. Chi volesse conoscere le caratteristiche delle altre specie le trova spiegate qui.
Mormora
Seppia
Cefalo
Gallinella
Sauro
Pesce serra
Sciabola o bandiera
Triglia agostinella
Polpo
Pettinessa
Palamita
Rombo
Lucerna o pesce prete
e ora passo alla descrizione della mia ricetta.....
Un ultima precisazione,che è anche un mio pensiero personalissimo e magari non condivisibile ma....ho preferito lasciare gli ingredienti il piu' naturale possibile,nel senso che avrei potuto frullare i fagioli e ceci e renderli cremosi....glassare o utilizzare altri tipi di cottura o presentazione.
Ma i prodotti ricevuti sono talmente buoni al naturale che mi sembrava quasi un peccato,un sacrilegio, snaturarli presentandoli in maniera innovativa e "moderna" o tentare tipi di cottura alternativi e innovativi.
Un prodotto ottimo e della tradizione si deve gustare cosi com'è,anche col rischio di passare per poveri di inventiva e fantasia.La tradizione e i piatti di famiglia sono una cosa "sacra",che vanno rispettati e fatti conoscere per quello che sono e come ce li hanno tramandati.
Ingredienti
polpo
melanzane rosse di Rotonda
Fagioli di Sarconi IGP
ceci neri di Pomarico
ricotta lucana
melanzane di Rotonda DOP in crema
olio evo
pomodoro Ciettàicale di Tolve
Esecuzione
Mettete a bagno i fagioli bianchi e i ceci neri al mattino (se volete cucinare per la sera questo piatto)
Tagliate le melanzane a fette non troppo sottili e cospargetele con un pizzico di sale,per circa 30 minuti. Sciacquatele e fatele cuocere in una padella antiaderente con un goccio di olio evo. Fate appassire e tagliatele poi sottilmente.
In due tegamini fate cuocere separatamente i fagioli e i ceci coprendoli di acqua e un goccio di olio evo.
Tagliate a cubetti sottili la ricotta e a forma di cuore per la decorazione.
Tagliate a listarelle sottili qualche pomodorino secco e irroratele con un goccio di olio evo
Fate bollire l'acqua in una pentola capiente.Prendete il polpo per i tentacoli e immergetelo per tre volte.Per reazione si chiuderà "a fiore".
Buttate via l'acqua e utilizzate acqua fredda. Aggiungete una gamba di sedano e qualche carota,sale e il polpo. Fate cuocere per due ore.Lasciatelo raffreddare e separate la parte centrale del polpo dai tentacoli e riempitela con la melanzana e la ricotta.
In un piatto da portata versate qualche cucchiaiata di Crema di melanzana ,adagiate il polpo ripieno. e cominciate a decorare il piatto con gli altri ingredienti precedentemente cucinati.Una grattugiata di peperone di Senise e....il polpo è servito!
Controllato e approvato. In bocca al lupo per il concorso.
RispondiEliminaGrazie!!!!
EliminaChe bel concorso per rilanciare i prodotti lucani che, a parer nostro e dalla tua descrizione, devono essere proprio delle prelibatezze!
RispondiEliminala tua ricetta è molto ricca e gustosa, complimenti!
baci baci
grazie grazie!!!!!:-)))))
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