La sfida n. 68 di Mtc è dolce. Era da tanto tempo che non succedeva. Risale infatti al 23 settembre 2015, per la sfida n.50 che trovate qui!
Francesca Geloso del blog 121 gradi, la vincitrice della scorsa edizione, ha pensato di "addolcire" la famiglia Mtc con questi piccoli scrigni colmi di creme che la fantasia incontrollata e incontrollabile delle partecipanti la metterà a dura prova!
Quando ho visto il tema, ho gettato subito la spugna, siii, fare di nuovo la pasta sfoglia come per i croissant, e chi ha tutto questo tempo!? E ricordarsi di fare tutte le foto delle fasi della preparazione, e vuoto e pieno e la crema...naaaaa.
Ho sempre preparato i cannoncini con la pasta sfoglia pronta, anche all'ultimo momento. Ne ho preparati a centinaia. E solo al pensiero di fare la "sfoglia vera" mi faceva mancare la terra sotto i piedi. Ma poi, presa da una botta di adrenalina che non so perchè, ho dedicato le briciole del mio tempo per preparare la sfoglia. I riposi, le pieghe, l'impasto che prendeva l'aspetto voluto, morbidissimo, profumato...è stato un isolarmi da tutto e da tutti.
E se sono "sopravissuta" alla preparazione, ottenendo un risultato, modestamente, ottimo, il regolamento prevede che questi cannoncini siano dedicati a qualcuno o qualcosa.
Ecco, ora arriva il difficile. Eh si, mica le pieghe e le foto!
E mentre impastavo e facevo poi il resto, pensavo a certi accadimenti che accompagnano la vita di alcune persone. E allora vorrei essere impermeabile a qualsiasi notizia, che se mi arriva mi scivola via non penetrandomi nemmeno per un millesimo di millimetro nel mio cervello e cuore.
Cosi' da non assorbire nulla di negativo. Cosi' da non pensare alla cognata che ha problemi di scuola, di silenzi, di bugie con la figlia adolescente, ho già dato grazie! All'amica lontana che si sta separando ed è disperata, già vissuto anche li con i genitori, grazie! Alla coppia di amici che lui, malato e in attesa di trapianto, ti telefona in lacrime dicendoti che a lei hanno trovato sette metastasi nel fegato dopo che quattro anni fa l'hanno operata al seno. Cosa dire?? Cosi' da non pensare alla tua di figlia, non piu' adolescente, ai suoi silenzi protratti nel tempo, che ti uccidono, al lavoro sempre piu' stressante, alla vita che vorresti avere un po' piu' serena....ecco. Un impermeabile che mi protegga. Invece no. Ascolto, consolo, dico la mia, ci soffro, spero...e a me, chi ci pensa? Ai miei momenti no, che a volte esterno e a volte mi tengo dentro, ai pensieri, alle domande mai risposte, alle aspettative, ai rimorsi, ai rimpianti....
Cosi' questa ricetta non la dedico a tutte queste persone, o forse inconsciamente si. La dedico a me stessa. Puo' sembrare da folli dedicarsi dei cannoncini? Boh, se questo fa stare bene no. E se sembra ancora folle, che follia sia!
Se ci fosse il gioco "se fossi".... "se potessi"...vincerei la coccarda, la medaglia, la coppa, la corona e il diploma da appendere...sono una maga a fare i bilanci della mia vita e a pensare, inutilmente lo so, che "se avessi fatto questo..." "se avessi scelto quest'altro...". Mi rendo benissimo conto che non si torna indietro e non si puo' cambiare il passato. Bisogna guardare avanti, ma quello che sono oggi è cosi' in base alle scelte che ho fatto. E che se tornassi indietro, alcune le cambierei, non le farei proprio, ne farei altre.
Penso e mi sforzo nel dire che mi devo voler bene e smetterla un attimo di pensare al passato e agli altri. Ma è difficile. Ho avuto le mie "belle" batoste, le porte in faccia, le pugnalate alle spalle, le ferite. Che non è vero che si rimarginano e non fanno piu' male.Anche se a volte non ci pensi, basta un niente che ti porta a galla tutto quanto. E ci stai da schifo di nuovo. E ci vuole un bel da fare e un bel pelo sullo stomaco per continuare, perchè magari chi hai vicino sta peggio di te, e allora indossi nuovamente la maschera ed entri in gioco di nuovo, con il tuo cuore colmo di angoscia, ma che non devi ascoltare perchè davanti a te qualcuno grida silenziosamente il tuo aiuto.
E allora vai avanti come la vite senza fine, e vai e vai, e ascolti, e consoli, e pensi e ripensi....
E allora sembri un controsenso vivente...hai dovuto lasciare di suonare per alcuni motivi, pero' assisti ai concerti magari dove i tuoi ex colleghi e dove ha conosciuto tuo marito suonano ancora.
Assisti ai concerti dove marito e figlia suonano insieme, piena di orgoglio ma anche di tristezza per non esserci li anche tu. Avresti voluto studiare canto, in un coro, ma all'epoca facevi già strumento e hai abbandonato il pensiero. E ti ritrovi a cinquant'anni suonati a cantare in un coro, prepararti per i concorsi, a vivere quello che non avevi vissuto. Avresti potuto fare iniziare la bambina a studiare musica fin da piccola, cosi' da averla "già sistemata" adesso, in questo mondo cosi' precario, ma non l'hai fatto. E ora che siamo in due vorresti mettere la quarta e vivere ogni secondo con il tuo lui, perchè il destino a volte è bastardo e ti gioca dei brutti scherzi, e non vuoi perderti piu' nemmeno una virgola di vita, e vorresti andare e disfare in barba al tempo che passa ma ci sono un lavoro stressante (il mio) e il lavoro stupendo (il suo) che a volte non collimano.E il "gioco dei se" non finisce mica qui....sarà forse perchè sono del segno del Cancro? Nata alle 00.00? Che precisina!!
Cosi' in queste giornate caotiche, piene di notizie che ti appesantiscono il cuore e la mente, mi dedico questi deliziosi scrigni di vera sfoglia. Un momento di pace, davanti ad un caffè bollente, mentre in un boccone mi gusto i quattro cannoncini. Partendo da quello piu' delicato al piu' forte...cannella, cioccolato, zenzero e peperoncino.
La cannella che mi ricorda i dolci della nonna, i profumi di casa, i dolci delle feste, profumo di buono, di speziato, di bei momenti spensierati. Perchè qualcuno ne ho avuto pure io.
Il cioccolato fondente che dà una botta al palato, con il suo profumo intenso, la sua forza, cosi' nero, denso, che mi ricorda i budini che mi faceva trovare la nonna, rigorosamente scodellati su un piatto dai bordi a piccoli quadretti bianchi e rossi, che io mangiavo avidamente senza nemmeno sedermi.
Il cioccolato con lo zenzero, perchè sembra che non ci sia niente, ma il pizzicore finale ti arriva e ti sorprende.
Il cioccolato con il peperoncino, la botta finale. Fuoco in bocca che si stempera con la sfoglia delicata e deliziosamente burrosa.
Quattro gusti. Come le stagioni. Come i tempi di una sinfonia. Come le fasi della vita. Che ti sorprende sempre. Che ti fa incazzare. Che a volte da e a volte toglie. Che a volte sembra solo che ti toglie. E siccome tu solo sai come sorprenderti, come amarti, come stare bene, non aspettare che lo facciano gli altri, che non sempre sono in sintonia con te, non per cattiveria, ma perchè l'animo umano è altro che un labirinto e non tutti vogliono entrare o trovare la via d'uscita o capirti.
Fai le cose che ti fanno stare bene, il piu' possibile. Indossa l'impermeabile, aiuta senza tirarti indietro ma senza essere sopraffatto dagli eventi. Vivi momenti di follia e quello che il momento ti dice di vivere. Da sola o con gli amici poco importa. Fosse solo anche gustare in santa pace un cannoncino colmo di crema. Perchè se anche questo fa parte della tua vita, vivilo senza vergogna....
(e queste parole le grido a me stessa, affinchè mi entrino davvero in testa)
E ora passiamo alla ricetta. Tutta la descrizione la trovate qui
Pasta Sfoglia per cannoli o cannoncini
( con queste dosi ho realizzato 40 cannoncini ed è avanzato metà impasto)
Ingredienti
per il panetto
350 g burro
150 g farina 00
per il pestello
350 g farina 00
150 g burro
20 g sale(io 10g)
Malto (facoltativo) g 10
Acqua fredda g 50
Vino bianco secco g 60
Per la crema pasticcera
4 uova
100 g di zucchero
40 g di farina
500 ml di latte
Per la crema pasticcera
4 uova
100 g di zucchero
40 g di farina
500 ml di latte
vanillina
30 g cioccolato fondente al 90%
cannella, zenzero disidratato, peperoncino q.b.
Qui i consigli di Francesca e anche miei ovviamente:
La consistenza del panetto deve essere simile a quella del pestello. Ma date retta a me, per noi che lavoriamo per lo più tra le mura di casa è meglio se il panetto è un po' duro del pestello.
– Il burro deve avere buona acidità e resistenza allo stress. Si può utilizzare burro estruso in placche con punto di fusione leggermente più alto del burro (38°C anziché 36°C). Si può, io non l'ho mai usato in vita mia, anzi non credo di averlo mai nemmeno visto questo burro. Utilizzo solitamente burri di ottima qualità con una buona resistenza allo stress.
Il sale va sciolto nell’acqua del pastello, nella misura di 10-20 g/kg farina
La sfoglia andrebbe lavorata in un ambiente climatizzato (umidità al 40%), idealmente su un tavolo refrigerato ma anche qui, se siamo a casa nostra e non siamo ancora in grado di cambiare gli eventi atmosferici e le stagioni in corso, non è che non facciamo la pasta sfoglia. Ci attrezziamo e lavoriamo sui tempi di riposo in frigorifero: se è caldo allungheremo i tempi di riposo, faremo raffreddare più volte in frigo. Ricordate che il vero segreto è guardare e toccare la pasta mentre la lavorate nelle varie stratificazioni, lei vi dirà quando è stanca ed ha bisogno di riposare. Se risulterà difficile da stendere durante i giri vorrà dire che è una pasta stressata e che deve riposare, se sentirete la materia grassa trasudare dalla pasta anche; dritta in frigo.
La pasta sfoglia va tirata sempre nel senso delle due aperture, altrimenti in fase di cottura si ritira
Rispettate i tempi di riposo. Sempre e comunque anche se non ne avete voglia, ne va del risultato finale. Ricordate che più la farina è forte più i tempi si allungano.
Per evitare che si formi la crosta avvolgete ,di volta in volta, la pasta in un sacchetto di plastica o in pellicola alimentare e riponetela in frigorifero
La cottura ideale dovrebbe essere a 190°C-200°C forno statico. Sappiamo però che ogni forno è diverso perciò conoscendo il vostro fate attenzione.
Si conserva a crudo non oltre 2/3 giorni in frigorifero ma si può congelare e successivamente utilizzare, perciò quando decidete di farla fatene in quantità.
30 g cioccolato fondente al 90%
cannella, zenzero disidratato, peperoncino q.b.
Qui i consigli di Francesca e anche miei ovviamente:
La consistenza del panetto deve essere simile a quella del pestello. Ma date retta a me, per noi che lavoriamo per lo più tra le mura di casa è meglio se il panetto è un po' duro del pestello.
– Il burro deve avere buona acidità e resistenza allo stress. Si può utilizzare burro estruso in placche con punto di fusione leggermente più alto del burro (38°C anziché 36°C). Si può, io non l'ho mai usato in vita mia, anzi non credo di averlo mai nemmeno visto questo burro. Utilizzo solitamente burri di ottima qualità con una buona resistenza allo stress.
Il sale va sciolto nell’acqua del pastello, nella misura di 10-20 g/kg farina
La sfoglia andrebbe lavorata in un ambiente climatizzato (umidità al 40%), idealmente su un tavolo refrigerato ma anche qui, se siamo a casa nostra e non siamo ancora in grado di cambiare gli eventi atmosferici e le stagioni in corso, non è che non facciamo la pasta sfoglia. Ci attrezziamo e lavoriamo sui tempi di riposo in frigorifero: se è caldo allungheremo i tempi di riposo, faremo raffreddare più volte in frigo. Ricordate che il vero segreto è guardare e toccare la pasta mentre la lavorate nelle varie stratificazioni, lei vi dirà quando è stanca ed ha bisogno di riposare. Se risulterà difficile da stendere durante i giri vorrà dire che è una pasta stressata e che deve riposare, se sentirete la materia grassa trasudare dalla pasta anche; dritta in frigo.
La pasta sfoglia va tirata sempre nel senso delle due aperture, altrimenti in fase di cottura si ritira
Rispettate i tempi di riposo. Sempre e comunque anche se non ne avete voglia, ne va del risultato finale. Ricordate che più la farina è forte più i tempi si allungano.
Per evitare che si formi la crosta avvolgete ,di volta in volta, la pasta in un sacchetto di plastica o in pellicola alimentare e riponetela in frigorifero
La cottura ideale dovrebbe essere a 190°C-200°C forno statico. Sappiamo però che ogni forno è diverso perciò conoscendo il vostro fate attenzione.
Si conserva a crudo non oltre 2/3 giorni in frigorifero ma si può congelare e successivamente utilizzare, perciò quando decidete di farla fatene in quantità.
Procedimento
Per prima cosa ho provveduto a preparare il panetto. Si può fare a mano su un piano, su una spianatoia o con l'aiuto della planetaria usando la foglia.
Ho utilizzato il burro ancora freddo di frigorifero e l'ho amalgamato con la farina.
Il composto non va lavorato troppo a lungo, deve essere omogeneo ma il burro deve mantenere una discreta plasticità. Fatto questo ho modellato il panetto dandoli una forma quanto più rettangolare possibile e l'ho avvolto in pellicola alimentare e riposto in frigo per un’ora e mezzo.
Nel frattempo ho preparato il pestello inserendo la farina e il burro in planetaria munita di gancio e impastando con i liquidi; l'acqua fredda con il sale disciolto all'interno e il vino bianco secco freddo anch'esso. Si può fare anche a mano, distribuendo all'interno della farina disposta a fontana gli altri ingredienti ed impastando con i liquidi manualmente.
Lavorate l'impasto quel tanto che basta ad ottenerlo compatto anche se leggermente grumoso
Ho avvolto l'impasto nella pellicola e l'ho fatto riposare in frigo per mezz'ora. Si può lasciare anche fuori dal frigorifero, in verità fate come preferite, personalmente preferisco i riposi al fresco.
Nel frattempo ho preparato il pestello inserendo la farina e il burro in planetaria munita di gancio e impastando con i liquidi; l'acqua fredda con il sale disciolto all'interno e il vino bianco secco freddo anch'esso. Si può fare anche a mano, distribuendo all'interno della farina disposta a fontana gli altri ingredienti ed impastando con i liquidi manualmente.
Lavorate l'impasto quel tanto che basta ad ottenerlo compatto anche se leggermente grumoso
Ho avvolto l'impasto nella pellicola e l'ho fatto riposare in frigo per mezz'ora. Si può lasciare anche fuori dal frigorifero, in verità fate come preferite, personalmente preferisco i riposi al fresco.
Qui, le fotografie con i vari passaggi, descritti nello specifico piu^sotto.
Inserire il pestello- sovrapporre- schiacciare e stendere-fate la prima piega a tre. Riposo 20 minuti
Riprendete la sfoglia- schiacciate e stendete- fate la piega a quattro. Riposo 20 minuti
Ripetere la piega a tre. Riposo
Ripetere la piega a quattro. Riposo
Ripetere la piega a tre. Riposo
Ripetere la piega a quattro. Riposo
Piu' difficile a scrivere che a farsi.
Trascorso questo tempo ho ripreso l'impasto e l'ho steso con il mattarello cercando di darli una forma rettangolare fin da subito. Tenete a mente che durante la preparazione la forma rettangolare va mantenuta il più possibile affinché non ci siano sovrapposizioni di pasta e non si rischi di ottenere una sfogliatura troppo disomogenea, ricordate anche che durante tutti i passaggi della lavorazione il mattarello e il piano andranno sempre leggermente spolverati di farina, per evitare che la pasta si attacchi.
Ho steso la pasta allo spessore di 1 cm circa e ho steso anche il panetto freddo, disponendolo tra due fogli di carta forno e dandoli inizialmente dei colpi con il mattarello fino ad abbassarlo e poi quando appare di nuovo lavorabile con il mattarello in maniera classica fino a che non è della solita altezza del pastello ma di metà lunghezza, in modo tale che una volta poggiato nella parte centrale della pasta sia possibile ricoprirlo con i due lembi di pasta
A questo punto mantenendo i lati aperti in alto e in basso ho eseguito il primo giro a 3, portando la parte alta verso il centro e ricoprendola con quella in basso in modo tale da ottenere tre strati di pasta sovrapposti ed ho steso la pasta. Subito dopo ho eseguito la prima piega a quattro, ho ribaltato il lato inferiore e quello superiore verso il centro e poi ho chiuso a libro la pasta, in modo tale da ottenere quattro strati. Ho messo in frigorifero a riposare per 45 minuti circa. Una volta ripreso l'impasto l'ho steso, sempre in forma di rettangolo, mantenendo il lato chiuso alla mia destra. La pasta sfoglia si stende sempre nel solito verso, lato aperto davanti,lato chiuso a destra, e sempre lavorando il più possibile in verticale ed aggiustando via via in orizzontale.
A questo punto ho eseguito tutti i giri, sono ancora 4 in totale, 2 a 3 e 2 a 4, alternandoli e intervallandoli dopo ogni giro con riposi in frigo di 20-30 minuti.
Una volta eseguiti tutti i giri la vostra sfoglia sarà pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un'ora. Io l'ho lasciata tutta la notte.
Riprendere l'impasto, stenderlo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile, si puo' fare anche con la macchina della pasta, tagliare a listarelle larghe due dita, ungere i conetti e avvolgere la pasta sfoglia sovrapponendo leggermente i lati. Passare i conetti nello zucchero semolato e cuocere in forno a 180° guardati a vista, perchè è un attimo bruciarli!
Riprendere l'impasto, stenderlo con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile, si puo' fare anche con la macchina della pasta, tagliare a listarelle larghe due dita, ungere i conetti e avvolgere la pasta sfoglia sovrapponendo leggermente i lati. Passare i conetti nello zucchero semolato e cuocere in forno a 180° guardati a vista, perchè è un attimo bruciarli!
Anche il giorno prima, preparate la crema pasticcera. Dividete tutti gli ingredienti in metà dose e in due pentolini separati sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete la farina setacciata, la vanillina e a filo il latte tiepido. Per quella al cioccolato aggiungete il cioccolato tagliato a pezzetti che si scioglieranno durante la cottura. Fate addensare e raffreddare Nella crema pasticcera di base aggiungete un cucchiaino di cannella (o di piu secondo i vostri gusti). In quella al cioccolato, dividetela in tre parti. Una la lasciate al naturale, in una aggiungete un cucchiaio di zenzero in polvere e nell'altra una punta di peperoncino ( o di piu' secondo i gusti personali).
Farcite i cannoncini con le creme preparate
Come decorazione, intingete i cannoncini alla crema nella cannella (o lasciateli senza, tanto è già all'interno), quelli al cioccolato con pezzetti di zenzero tritato e una grattugiata di peperoncino
E la soddisfazione piu' bella? Essere riuscita a preparare dei cannoncini sorprendentemente buoni, apprezzati dal marito che ha detto "Buoni cosi' non li hai mai fatti, devi farli piu' spesso" e i complimenti dai colleghi di mio marito, che durante la pausa caffè tra un esame e l'altro, se li sono sbafati in un boccone....
E ci credo che buoni così non li avevi mai fatti! La sfoglia fatta in casa è tutta un'altra storia! E le creme mi piacciono proprio tutte
RispondiEliminaGrazie!!!
EliminaUn post vero, sentito, profondo e ti ringrazio tanto per averci regalato così tanto di te. La dedica a te stessa è giustissima. Per quanto riguarda i cannoli sono proporzionati e carini, le creme sono lucide e gustose. Se mi permetti un piccolo suggerimento avrei sostituito in quella allo zenzero dei pezzettini di zenzero candito anziché in polvere perché il risultato in bocca sarebbe stato maggiormente esplosivo. Brava!!!
RispondiEliminaGrazie. Ho messo lo zenzero in polvere per dare piu' sapore, e quello a pezzetti dentro il cannoncino,tra una "siringata" e l'altra e fuori, come decorazione. Forse dovevo fotografare anche l'interno per far capire, ma ce li siamo sbafati subito....
EliminaScusami non l'avevo davvero capito che quello a pezzetti era inserito anche dentro. Allora bravissimissima.
EliminaTu sei la mia mignon alta e grande....grande donna in tutto quello che fai e dici.... e mi manchi, e mi mancava questo tuo spirito...è bello leggerti cosí e quando ti deciderai ad arrivare (le date te le ho scritte) un cannoncino lo addentiamo insieme, alla faccia della dieta...tanto qui fa freddo e si bruciano un sacco di calorie in più ����������
RispondiEliminaGrazie mignon bassa e grande anche te. Anche tu mi manchi mannaggia. MI devo organizzare e arriviamo. Un bacione dal profondo del mio cuore.
EliminaGrazie del tuo racconto che fa pensare (e piangere...e sperare...) e dei cannoli piccanti! Brava che te li dedichi! Ci vuole!
RispondiEliminaE brava Antonella, un post, quattro cannoncini e (da parte mia) una pacca sulla spalla in stile Cannavacciuolo, che te la meriti!!
RispondiElimina...scusami al commento mancava una parte: post cannoncini e la pacca TUTTI PER TE :-)
EliminaUsti!! Mi disintegra se mi da una pacca sulla spalla!Grazie cara.
EliminaAntooooo, per fortuna che c'è il tuo passo-passo....sei magnifica, con tutte quelle foto e le scritte sei un grandissimo aiuto per chi, come me, i cannoncini non li ha mai fatti. Mi stavo perdendo... e tra i video di Massari e non so chi d'altro tu sei megliooooo...smack :-)
RispondiEliminaGRAZIE cara. In effetti, avendo già fatto i croissant all'eall'epoca ero "avvantaggiata".
EliminaMa per una alle prime armi,le foto con descrizione sono fondamentali per me! Lo faccio sempre, come per i ravioli ad esempio. Chiariscono molto.
Ti sono venuti benissimo! Sembrano usciti da una pasticceria!!!
RispondiEliminaWow, sei fantastica!!!! Amo le persone autentiche. D'ora in poi, solo cose belle. Il segreto è, come dici tu, amare di più se stessi. Mi raccomando. Intanto, questi cannoli profumano di podio ;-)
RispondiEliminaCara Antonella, meno male che non sono l'unica "egoista" della Community. Ho pensato che nessuno si sarebbe lasciato andare al solo pensiero di se stesso, mentre invece, ho una amica di dedica e mi fa tanto piacere. Perché nella nostra vita sono tante le persone importanti, ma spesso ci dimentichiamo di quella che regge in piedi tutto!
RispondiEliminaTi abbraccio forte e splendidi cannoncini: te li meriti grandemente.
Grazie cara!! Ci siamo "lasciate andare"....perchè magari, togliere la maschera ogni tanto e mostrarsi come siamo, anche con le nostre debolezze....fa bene a tutti.
EliminaCannella, zenzero, peperoncino... mi sembra di sentire gli aromi nell'aria. Che meraviglia, brava!
RispondiEliminaIo ti ho incontrata di persona e, leggendo il tuo post, mi sono detta che è vero, tu indossi l'impermeabile sotto il quale nascondi quelle che a Genova si chiamano "paturnie" ;) Forse pensi troppo quando sei sola, ma oltre che ai problemi che certamente vivi, puoi pensare anche alle molte cose belle che affiorano dai tuoi post su fb. Mi riferisco ad amicizie di vecchia data, ad un marito adorabile che ti ama e del quale tu sei ancora innamorata, ad una bella figlia che avete cresciuto insieme e che, essendo una ragazza in gamba e determinata (lo si vede dallo sguardo :) ), troverà una sistemazione stabile.
RispondiEliminaE poi io ti invidio la grande novità dell'anno: il nuovo coro nel quale ti sei inserita e che mi sembra abbia progetti seri. Io ho sempre cantato, sin da bambina,...in cori di importanza assai minore ma ora ho dovuto smettere perchè non ho più la voce. È uno dei primi sintomi della mia....ehm...del tempo che passa anche per me. Avrei voluto studiare musica ma ...la vita è andata in modo diverso...vabbeh
Dai, sorridi anche dentro di te chè qualche motivo per farlo ce l'hai e sono certa che un sorriso è emerso dal tuo cuore, anche nell'assaggiare questi bei cannoncini dei quali sei maestra e nel regalarli a tuo marito ed ai suoi colleghi.
Mi piace l'idea della dedica, prevista per questa sfida, perchè mi consente di conoscere un po' meglio le persone che fanno parte della Community MTC e di conoscere un po' meglio te. Un bacio
Vorrei abbracciarti e stringerti forte, come si stringono quelle strisce di pasta alla formina <3
RispondiEliminaPenso che la dedica a se stessi sia più che giusta... in fin dei conti siamo sempre l'essere più imporante delle nostra vita, no?
RispondiEliminaSe poi con la dedica vengono anche una vrangata di cannoli.. meglio ancora :)
Grazie per questo post: hai scritto cose che tante volte mi sono trovata a pensare. Certo la vita sarebbe diversa senza la famiglia e i figli, certo avrebbe preso altre strade, nel tuo caso dei successi nel campo della musica. E però non è detto che sarebbe stata migliore, diversa ma non migliore. Credo. E credo che con la tua generosità abbia letteralmente riempito la vita di tante persone, i tuoi familiari e gli amici in primis, con il tuo amore e... le ricette. Deliziose!
RispondiEliminapenso che in questo momento tu sia un po' di tutte noi. Mai avrei avuto il coraggio di dedicarmi qualcosa, con tutta che milioni di volte mi son chiesta "ma a me, chi ci pensa?". Hai ragionissima e dovresti anche servire da esempio a tanti, considerato anche che una spalla, per funzionare bene come appoggio, deve essere robusta. Questo, sono in tanti a dimenticarlo ed è sacrosanto, allora, che ci si pensi da sole.
RispondiEliminaFarcitura classica con brio ;) con una sola annotazione. No alla vanillina, da nessuna parte e specialmente nella crema pasticcera. Rovina tutto l'insieme, a maggior ragione in un gioco equilibrato di spezie come quello che ti sei prefissata in questa farcitura. Per il resto, tutto ok!