Si sa che il rientro dalle vacanze é sempre triste e stancante.... non c'è piu' nessuno che ti rifà il letto, che prepara da mangiare e la tua unica preoccupazione e attività è quella di incremarti prima di andare in spiaggia, di scegliere dal ricco buffet cosa prendere e per non far torto a nessuna prelibatezza e per non stare li' a scervellarti e a creare una coda stile tangenziale all'ora di punta, prendi uno di ogni cosa e vai al tuo tavolo con il tuo bottino e una volta seduta apri le danze e mangi con tanto di quel gusto....che ti sembra di essere in paradiso.....insomma, tutte le volte che si ritorna dall' Hotel Caruso, il rientro a casa è poi traumatico....disfa la valigia, fai le macchinate, stira, porta in cantina valigia e quello che non serve, riponi teli da bagno e creme solari...poi apri il frigorifero e la lampadina ti accoglie in tutto il suo splendore e potresti sentire l'eco da quanto è vuoto, se si potesse sentire l'eco da un frigorifero, cosi devi uscire nella calura che ti scioglie come un ghiacciolo, per andare a fare pure la spesa, ed entri nel supermercato dove ti occorre una felpa perchè magari c'è l'aria condizionata che ti fa sembrare sul K2...e poi ricominciare a riporre tutto quanto per bene....e alla fine ti spiaggi sul divano e ti chiedi...ma da quanti giorni sono finite le vacanze?? E sei appena rientrata da poche ore.....E guardi l'orologio dicendo ecco ieri a quest'ora eravamo là, stavamo facendo questo e quello, eravamo davanti al buffet....e allora ti viene una tristeeeeezzaaaa!!!!!
Poi mio marito, il penultimo giorno nell'ascensore mi dice...adesso che ritorniamo che non ti venga in mente di spignattare per le tue ricette e gare perchè io vado di yogurt e insalata...e già, dico io, avevo in mente una piadina con quella cosina che ho comperato..... ah bè te la mangi solo tu.....
Per fortuna, prima di partire avevo fatto le piadine per poterle farcire con tutto quello che avevo in frigorifero...di solito questo succede con le torte salate, si buttano dentro rimasugli di formaggi o altro e alla fine si sforna una prelibatezza che nessuno direbbe mai sia il risultato di un riciclo.
Cosi, dopo aver dato fondo a quello che sarebbe avanzato e scaduto, le ho surgelate, cosa che non faccio mai, ma siccome c'è gente che surgela il pane e poi se lo ritrova come appena sfornato...ho provato con le piadine e devo dire che mi sono proprio salvata!!
Anche perchè non avrei avuto il tempo materiale per impastare e aspettare la lievitazione, visto che avevo qua la piccola di mio fratello....
Quindi eccomi qua, con la mia ultima proposta in gara, anche se ad essere sincera ne ho un'altra ma fuori gara...le regole dell' Mtc sono ferree e rigorose, le giudichesse non transigono, ahah, ringraziando Tiziana del blog L'ombelico di Venere per averci dato la possibilità di imparare a fare la vera piada romagnola e creare dei veri capolavori di farcitura, roba da non credere!
Cosi, spedito il marito a fare la spesa, visto che io ero indaffarata con la creatura, e con quello che ha acquistato, e con la verdura dell'orto che mi ha dato mia mamma, ho farcito la piadina con un mix di consistenze, sapori e colori.....e soprattutto volevo provare il Savor di Romagna, che ho acquistato in un negozio fantastico vicino all'Hotel, che è stato anche apprezzato dalla piccola mangiatrice di formaggi di 21 mesi....la piccola, non la stagionatura dei formaggi!!
Il Savor, in dialetto "savôr", è un'antica marmellata diffusa un tempo soprattutto in Romagna.
E' un dolce "povero" che si ottiene, dopo lunga bollitura, facendo cuocere nel mosto d'uva nera un'insieme di frutti autunnali ("frutti dimenticati") come frutta secca, polpa di zucca,scorze di arancio e limone. .
Ha una consistenza densa e scura, ed è ottimo per accompagnare indifferentemente dolci, arrosti e bolliti e il formaggio di fossa di Sogliano.
Cosi' sulla mia piadina, sono finiti un po' di crescenza (lo so, lo squacquerone è un'altra cosa), caprino, e formaggio stagionato sardo, con filetti di acciughe con i peperoncini piccanti dell'orto della mamma, una deliziosa salsa alle noci, un po' di erbette e il fantastico Savor....la piadina pian piano sparisce, insieme ai ricordi della breve vacanza appena trascorsa....comunque non disperiamoci....abbiamo imparato la formula, i ricordi rimangono piu' o meno indelebili dentro di noi...al primo accenno di tristessss e voglia d'estate ecco che la piada comparirà sulle nostre tavole anche se magari fuori c'è la neve, e porterà un po' di sole e allegria e sono sicura con in testa le note della canzone Romagna mia...perchè è impossibile parlare di piada e cassoni, di sole e mare senza ricordare le parole di questo valzer romagnolo, cantato e suonato nelle balere e nelle feste dall'Orchestra Casadei!
ah...per dovere di cronaca.... chi doveva andare di yogurt e insalata....alla fine non ha resistito e se l'è mangiataaaaa!!!! Ahahah...la gola....
Ingredienti per 6 piadine
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate (o anche per dolci)
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio
per la farcitura
crescenza,o stracchino, caprino, formaggio stagionato, acciughe piccanti con peperoncini, erbette, salsa alle noci, Savor di Romagna
Esecuzione
Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l'acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
L'impasto può essere preparato con l'impastatrice, viene benissimo, basterà mettere tutti gli ingredienti assieme e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.
La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa e formate delle palline,lasciatele riposare almeno mezz'ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta.
Lessate in poca acqua le erbette. Passatele in una padella con uno spicchio di aglio, e tagliatele in piccoli pezzi, o se preferite frullatele con un mixer
Farcite la piadina con tutti gli ingredienti....
con questa ricetta partecipo a
Ben tornata, è proprio vero, l'aria di vacanza sparisce subito appena si ritorna a casa!!! La tua piada si potrebbe chiamare piada di tutto un po', una sorta di vassoio mangiabile con sopra degli ingredienti eccellenti che a piacere uno miscela tra loro, come caprino e savor, formaggio ed erbette e così fino a creare infinite accoppiate. Che idea divertente.. e ci credo che il maritino non ha resistito!!!! Il savor se ben fatto è proprio buonissimo, dentro ci sono anche le mele cotogne, le bucce del melone e a volte le noci, un'eccellenza romagnola che con la piada si sposa alla grande!!!!
RispondiEliminahai ragione...il Savor ci ha conquistato! Ho creato una tavolozza-ratatouille di piada...un po' cosi' cosi' da vedere ma buonissima da mangiare!
Elimina