Sempre meglio tenere in frigorifero una confezione di pasta sfoglia, si sa mai ! E questa volta il si sa mai è arrivato . Ospiti gli amici e tra le tante pietanze cucinate , che pubblichero' prima o poi , quando la mia giornata non sarà piu' di sole 24 ore....ho preparato questo velocissimo ma gustosissimo strudel. I vostri amici rimarranno a bocca aperta , non solo per la strabiliante avvenenza del rotolo dorato , ma per il gusto piccante ma piacevolissimo che davvero ti conquista ! Provare per credere !!
Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia
Bruschetta di ciliegino piccante Agromonte q.b.
1 scamorza ( affumicata o dolce a piacere )
100 gr di prosciutto cotto
semi di girasole q.b.
1 tuorlo
Esecuzione
Stendete la pasta sfoglia e cospargete la superficie con la Bruschetta di ciliegino piccante ( foto 1) . Adagiate le fette di prosciutto cotto e la scamorza tagliata a pezzetti ( foto 2) . Arrotolate facendo incontrare al centro i lati della sfoglia e pizzicateli leggermente per sigillarne l'apertura centrale . Spennellate ( ho usato il comodissimo pennello di silicone della Happyflex ) con il tuorlo sbattuto ( foto 3 ) e cospargete la superficie con i semi di girasole ( foto 4 ).
Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti o fino a quando la superficie risultarà dorata in modo omogeneo ( foto 1 ) . Tagliate e servite alla rustica...su un bel tagliere di legno.....
( la fotografia è stata scattata quando lo strudel era freddo....ma appena sfornato la scamorza era morbida morbida ....)
con questa ricetta partecipo al contest
http://batuffolando.blogspot.com/2011/11/il-mio-1-contest-dallantipasto-al-dolce.html
La cucina.Luogo dove sperimentare e perfezionare.Ogni piatto è legato a un ricordo della mia infanzia,di un viaggio o semplicemente a un momento condiviso in allegria.Dove anche un semplice piatto di pasta ha un sapore sublime. Perchè la sapiente combinazione di ingredienti e amore per cio' che si sta cucinando crea un sapore e un ricordo unici.Come la sapiente combinazione di note e interpretazione di Musicisti e del Direttore d'Orchestra creano una Musica che ti porti nel cuore.Per sempre.
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lunedì 30 gennaio 2012
sabato 28 gennaio 2012
Trio per tagliatelle.....
e.....fanciulle affamate....Oggi è stata giornata di pasta fatta in casa , ho già raccontato nella precedente ricetta il motivo. E quando è stato il momento di condire le tagliatelle che ho fatto in abbondanza con l'intento di tenerle per domani....si figuriamoci ! Cosi ho aperto il frigorifero e ho cercato un sugo alternativo , perchè la fanciulla affamata in questione le voleva assaggiare anche con altri condimenti...è cosi' che ho pensato ad un trio . Avevo del pesto e della crema al salmone aperta .....cosi' ho pensato di servirle cosi' . Colorate e con sapori diversi....davvero come in un concerto !!
Ingredienti
500 gr " Farina pasta fresca e gnocchi" Molini Rosignoli"
5 uova
sale q.b.
500 gr di carne trita da sugo
1 carota
1/2 cipolla
3 chiodi di garofano
1 dado
pesto alla genovese Saclà q.b.
Gran cucina al salmone della Codap q.b.
Esecuzione
La preparazione ovviamente è la stessa della precedente ricetta che troverete qui .
Condite le tagliatelle con i tre tipi di sughi per accontentare i golosi !! Buon appetito !
con questa ricetta partecipo al contest
http://menuturistico.blogspot.com/2009/04/mtchallenge-tutto-quelle-che-avreste.html
Ingredienti
500 gr " Farina pasta fresca e gnocchi" Molini Rosignoli"
5 uova
sale q.b.
500 gr di carne trita da sugo
1 carota
1/2 cipolla
3 chiodi di garofano
1 dado
pesto alla genovese Saclà q.b.
Gran cucina al salmone della Codap q.b.
Esecuzione
La preparazione ovviamente è la stessa della precedente ricetta che troverete qui .
Condite le tagliatelle con i tre tipi di sughi per accontentare i golosi !! Buon appetito !
con questa ricetta partecipo al contest
http://menuturistico.blogspot.com/2009/04/mtchallenge-tutto-quelle-che-avreste.html
Tagliatelle piccanti
Bene...le tagliatelle delle due precedenti ricette sono state spazzolate dalla fanciulla affamata che ha solo fatto un'osservazione : perchè quelle che hai fatto la volta scorsa al nero di seppia erano di spessore piu' sottile ?
Allora le ho spiegato che per questo contest era richiesta la sfoglia tirata a mano e non con la macchina per la pasta che avevo invece utilizzato la volta precedente , chiedendole se erano ugualmente buone . Si si son buone ma chi ti dice che anche le altre usano il mattarello ? Le foto dei passaggi ho risposto io. E poi l'onestà di chi partecipa .....morale....le tagliatelle , sebbene siano state piu' spesse di quelle tirate con la macchina..sono state ugualmente spazzolate...e io sono rimasta senza tagliatelle. Allora mi è venuta in mente un'altra variante....arriva San Valentino , perchè non preparare delle tagliatelle rosse e piccanti ? Eccole qua per voi....vi lasceranno piacevolmente a bocca aperta !!!
Ingredienti
100 gr farina di semola di grano duro
2 uova
sale q.b.
Esecuzione
Su un piano di lavoro versate le farine e fate una fontana dove sguscierete le uova (foto 1) . Aggiungete un pizzico di sale e la crema di bruschetta di ciliegino piccante nella quantità desiderata (foto 2) , Raccogliete con una forchetta pian piano la farina e mescolate facendo attenzione a non far uscire le uova . Quando tutta la farina sarà assorbita impastate con le mani fino a ottenere un panetto elastico e compatto che non si attacca alle mani e al piano di lavoro (foto 3) . Infarinate leggermente il piano di lavoro e con il mattarello tirate una sfoglia partendo dal centro verso l'esterno ( foto 4) . Infarinat l'interno , arrotolatela e tagliatela a listarelle (foto 5) . Dividete le tagliatelle ottenute e stendetele su un piano e piatto infarinato .
Cuocetele in abbondante acqua salata nel quale avrete versato un goccio di olio extravergine di oliva per far si che non si attacchino . Scolatele delicatamente e conditele con una noce di burro e guarnite con la Bruschetta di ciliegino piccante.
servite su piatto collezione Fay red GreenGate
con questa ricetta partecipo al contest
http://menuturistico.blogspot.com/2009/04/mtchallenge-tutto-quelle-che-avreste.html
Tagliatelle dei ricordi....
Oggi mi sono messa alla prova. Altra sfida culinaria dove la pasta la pasta deve essre tirata tassativamente a mano . E ci pertecipo mica per sentirmi chissà chi ma perchè la ricetta prevista per questo contest ha il sapore di altri tempi, mi riporta indietro nel tempo , e un tuffo nel passato lo faccio sempre volentieri. Anche se sono cresciuta in una famiglia dove non è che ci fossero tante possibilità , e forse , per questo motivo, quando ci si riuniva alla domenica con i nonni e zii e cugini per pranzare insieme , era davvero una grande festa . Il fatto di stare insieme , mangiando cibi genuini e tassativamente preparati con le proprie mani , bè già solo questo fatto rendeva specialissimo questo giorno .
Già la domenica iniziava all'alba con il consueto lavaggio e inceraggio del pavimento in marmo tirato a specchio dalla rumorosissima lucidatrice che mi divertivo un mondo ad usare io ! E poi ovviamente le pattine sotto i piedi . Rischiavi di fare di quei voli tanto era liscio e lucido ! Mi ricordo che la mamma preparava la pasta fatta in casa , come un rituale , sul piano di marmo della cucina , e quando utilizzava la macchina per la pasta mi divertivo ad aiutarla a girare la manovella . E guardavo a bocca aperta quel lungo foglio di sfoglia che da ciccioso diventava sempre piu' sottile . E via alla produzione dei ravioli o dei tortelli di zucca o della sfoglia per la pasta al forno ( le lasagne) o delle tagliatelle e dei tagliolini finissimi....I ravioli o i tortelli o le lasagne si mangiavano a pranzo. Alla sera , la pasta fine in brodo , ovviamente di carne , preparato apposta da mangiare alla sera . Quel brodo bollente con dentro la pasta o i ravioli di carne , che il nonno Armando andava a correggere con mezzo bicchiere di buon vino rosso ! Ogni volta un piatto diverso ma sempre fatto in casa . Da condividere con tanta allegria e amore .
Ecco , queste sono le domeniche che ricordo con tanta nostalgia ora. E stamattina , preparando la pasta , mi è sembrato di ritornare bambina...anche se mancavano tante cose che accompagnavano quel periodo...non ho passato la lucidatrice perchè non esiste piu' e non ho il marmo...non ho girato nessuna manovella ...e anche i nonni non ci sono piu'...e nel silenzio della casa , ho ripercorso tutti i passaggi che vedevo fare dalla mamma . E che nonostante nessuno li avesse fotografati , come invece ho fatto oggi , erano ancora vividi nei miei occhi .
E' stato rilassante , come un viaggio con la macchina del tempo .
Per essere la prima volta che le tiro a mano , direi che sono abbastanza soddisfatta . E' già un successo per me , visto che faccio fatica a fare certi movimenti , riuscire a tirarre una sfoglia cosi ! Diciamo che sono molto "rustiche" e sicuramente non si sciolgono in bocca , anzi ,il loro sapore si sente e si gusta pienamente !
E le ho condite come le condiva la mamma : il ragu' di carne con i piselli . Già ancora prima di prepararlo stamattina , sentivo il gusto in bocca .
Ecco...il mio viaggio nei ricordi lo termino qua...ora inizia quello tra i fornelli in questo sabato che pare abbia tutte le intenzioni di mettersi sul nevoso andante.....
Ingredienti
500 di "Farina pasta fresca e gnocchi" Molini Rosignoli
5 uova
sale q.b.
500 gr di macinato per sugo
1/2 cipolla
1 carota
3 chiodi di garofano
1 dado
2 manciate di piselli
olio extravergine di oliva Dante q.b.
250 ml salsa di pomodoro
Esecuzione
Preparate il sugo facendo rosolare la cipolla e la carota tagliate sottilmente in olio extravergine di oliva . Aggiungete la carne trita e fatela cuocere da tutte la parti . Versate il sugo , salate e aggiungete i chiodi di garofano e i piselli . Lasciate cuocere un paio d'ore .
Su un piano di lavoro versate la farina e fate la classica fontana , aggiungete un pizzico di sale e gusciate le uova facendo attenzione a non farle uscire (foto 1) . Con una forchetta cominciate a raccogliere pian piano partendo dall'interno la farina ( foto 2) . Quando l'avrete raccolta e fatta assorbire tutta cominciate a impastare con le mani (foto 3) .
Continuate fino a quando otterrete un panetto elastico e compatto che non si appiccica nè al tavolo nè alle mani ( foto 4). Infarinate il piano di lavoro e cominciate a stendere la sfoglia con il mattarello cercando di allargare man mano verso l'esterno ( foto 5). Ecco pronta la sfoglia (foto 6) .A questo punto arrotolatela e tagliatela con un coletello ben affilato (foto 7) . Srotolate le tagliatelle e infarinatele (foto 8).
Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata nella quale avrete verstao un goccio di olio extravergine per evitare che la pasta si attacchi. Scolatele delicatamente e condite con il ragu'....
con questa ricetta partecipo al contest
http://menuturistico.blogspot.com/2009/04/mtchallenge-tutto-quelle-che-avreste.html
Già la domenica iniziava all'alba con il consueto lavaggio e inceraggio del pavimento in marmo tirato a specchio dalla rumorosissima lucidatrice che mi divertivo un mondo ad usare io ! E poi ovviamente le pattine sotto i piedi . Rischiavi di fare di quei voli tanto era liscio e lucido ! Mi ricordo che la mamma preparava la pasta fatta in casa , come un rituale , sul piano di marmo della cucina , e quando utilizzava la macchina per la pasta mi divertivo ad aiutarla a girare la manovella . E guardavo a bocca aperta quel lungo foglio di sfoglia che da ciccioso diventava sempre piu' sottile . E via alla produzione dei ravioli o dei tortelli di zucca o della sfoglia per la pasta al forno ( le lasagne) o delle tagliatelle e dei tagliolini finissimi....I ravioli o i tortelli o le lasagne si mangiavano a pranzo. Alla sera , la pasta fine in brodo , ovviamente di carne , preparato apposta da mangiare alla sera . Quel brodo bollente con dentro la pasta o i ravioli di carne , che il nonno Armando andava a correggere con mezzo bicchiere di buon vino rosso ! Ogni volta un piatto diverso ma sempre fatto in casa . Da condividere con tanta allegria e amore .
Ecco , queste sono le domeniche che ricordo con tanta nostalgia ora. E stamattina , preparando la pasta , mi è sembrato di ritornare bambina...anche se mancavano tante cose che accompagnavano quel periodo...non ho passato la lucidatrice perchè non esiste piu' e non ho il marmo...non ho girato nessuna manovella ...e anche i nonni non ci sono piu'...e nel silenzio della casa , ho ripercorso tutti i passaggi che vedevo fare dalla mamma . E che nonostante nessuno li avesse fotografati , come invece ho fatto oggi , erano ancora vividi nei miei occhi .
E' stato rilassante , come un viaggio con la macchina del tempo .
Per essere la prima volta che le tiro a mano , direi che sono abbastanza soddisfatta . E' già un successo per me , visto che faccio fatica a fare certi movimenti , riuscire a tirarre una sfoglia cosi ! Diciamo che sono molto "rustiche" e sicuramente non si sciolgono in bocca , anzi ,il loro sapore si sente e si gusta pienamente !
E le ho condite come le condiva la mamma : il ragu' di carne con i piselli . Già ancora prima di prepararlo stamattina , sentivo il gusto in bocca .
Ecco...il mio viaggio nei ricordi lo termino qua...ora inizia quello tra i fornelli in questo sabato che pare abbia tutte le intenzioni di mettersi sul nevoso andante.....
Ingredienti
500 di "Farina pasta fresca e gnocchi" Molini Rosignoli
5 uova
sale q.b.
500 gr di macinato per sugo
1/2 cipolla
1 carota
3 chiodi di garofano
1 dado
2 manciate di piselli
olio extravergine di oliva Dante q.b.
250 ml salsa di pomodoro
Esecuzione
Preparate il sugo facendo rosolare la cipolla e la carota tagliate sottilmente in olio extravergine di oliva . Aggiungete la carne trita e fatela cuocere da tutte la parti . Versate il sugo , salate e aggiungete i chiodi di garofano e i piselli . Lasciate cuocere un paio d'ore .
Su un piano di lavoro versate la farina e fate la classica fontana , aggiungete un pizzico di sale e gusciate le uova facendo attenzione a non farle uscire (foto 1) . Con una forchetta cominciate a raccogliere pian piano partendo dall'interno la farina ( foto 2) . Quando l'avrete raccolta e fatta assorbire tutta cominciate a impastare con le mani (foto 3) .
Continuate fino a quando otterrete un panetto elastico e compatto che non si appiccica nè al tavolo nè alle mani ( foto 4). Infarinate il piano di lavoro e cominciate a stendere la sfoglia con il mattarello cercando di allargare man mano verso l'esterno ( foto 5). Ecco pronta la sfoglia (foto 6) .A questo punto arrotolatela e tagliatela con un coletello ben affilato (foto 7) . Srotolate le tagliatelle e infarinatele (foto 8).
Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata nella quale avrete verstao un goccio di olio extravergine per evitare che la pasta si attacchi. Scolatele delicatamente e condite con il ragu'....
con questa ricetta partecipo al contest
http://menuturistico.blogspot.com/2009/04/mtchallenge-tutto-quelle-che-avreste.html
venerdì 27 gennaio 2012
Tagliatelle carbonare
Quando mio marito è entrato in cucina ha spalancato gli occhi e in preda al panico mi ha chiesto...ma non era mica finito ?? ....Ahahahaah ! Che cosa , chiederete voi ? Ma il contest al quale ho partecipato per un mese intero!!! Si , mi era piaciuto cosi' tanto che mi aveva ispirato tante ricette . Peccato sia finito . Ma so che la calma è solo apparente perchè le ideatrici di questo contest sono impegnate per l'intero anno a tenerci belle allegre e fantasiose con le loro sfide culinarie.....cosi' mentre aspetto che pubblichino il prossimo...devo pur finire le tagliatelle che avevo preparato no? E poi mica si puo' smettere di colpo . E' pericolosissssimo !!! Cosi utilizzo sempre qualche cosa di nero ma arricchito di altri elementi un po' piu' colorati ...e vi propongo queste tagliatelle carbonare nel vero senso della parola ! Nere come il carbone e.....alla carbonara....
400 gr "Farina pasta fresca e gnocchi" di Molini Rosignoli
4 uova + 1
sale q.b.
1 bustina di nero di seppia
1 confezione di pancetta affumicata
olio extravergine di oliva Dante q.b.
pepe nero in polvere della Tec-Al q.b.
Esecuzione
Nella planetaria mescolate la farina , le uova , un pizzico di sale e il nero di seppia. Se non avete la planetaria mettete la farina su un piano di lavoro e fate un buco al centro dove dovrete sgusciare le uova e il sale e con la forchetta raccogliete pian piano la farina partendo dal centro fino a quando non sarà assorbita tutta dalle uova . A questo punto lavoratela con le mani . Una volta ottenuto un panetto compatto e liscio , stendetelo o con il mattarello o con la macchina per la pasta. Passate le sfoglie preparate , nella macchina per la pasta nell' accessorio per realizzare le tagliatelle. Vedere qui....
Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata . Nel frattempo rosolate la pancetta in un tegame antiaderente con un filo di olio extravergine di oliva . Scolate la pasta e versatela nella padella nella quale avete rosolato la pancetta , aggiungete l'uovo appena sbattuto e amalgamate bene . Una generosa aggiunta di pepe in polvere e...buon appetito !
mercoledì 25 gennaio 2012
Labyrinth
Questa non è propriamente una ricetta. E' un mio pensiero, una riflessione e una sensazione scatenati dal tema del contest lanciato da Valentina e Cinzia che voglio condividere con voi . Questo contest mi è piaciuto in una maniera esagerata e sicuramente ve ne sarete accorte dal momento che avete commentato ogni mia ricetta ! In questo mese ho pensato a tutto cio' che di bianco e nero mi circondava. Mica facile dal momento che tutto intorno a noi è colorato . Quotidianamente i nostri occhi sono colpiti da elementi colorati . Ma non è stato poi cosi difficile come poteva sembrare . Ho già scritto negli altri post gli elementi associati a questi due colori che hanno ispirato le mie ricette , quindi non staro' a ripetermi .
Voglio finire con questo labirinto che secondo me rispecchia a volte un po' quello che è la vita . Quante volte ci siamo ritrovati davanti a situazioni difficili , che sembrano ingestibili , piu' grandi delle nostre possibilità , insopportabili , tanto da non vederne una via d'uscita? La sensazione di trovarsi proprio come in un labirinto ? Si prende una strada ma poi ci si accorge che non è quella giusta perchè non ci porta da nessuna parte e allora bisogna ricominciare tutto da capo . Fino a quando finalmente si trova la via giusta che ci porta fuori da questo groviglio che inizialmente sembrava ingestibile e impossibile da affrontare . Quante volte sono capitate situazioni impreviste , magari anche gravi ,dove decisione e sangue freddo dovevano essere la nostra ancora di salvezza ? Quante volte ci siamo trovati tra capo e collo situazioni che non avremmo mai voluto vivere , sciorinando una serie di detti del tipo il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, fare i conti senza l'oste ecc...ma che intanto , che sfiga , proprio a me doveva capitare ? Quante volte abbiamo sputato sangue , profuso energie e speranze per raggiungere quello che era il nostro sogno , la nostra meta , e poi dover rassegnarci e a gettare la spugna e a rimetterci in discussione per cause non dipendenti dalla nostra volontà e allora li si che dici ma che sfiga ....
Non so come sarà la mia vita da questo precisissimo momento in poi . E nemmeno voi lo sapete . Sarebbe bello avere una sfera magica che ci faccia vedere quello che sarà , o perlomeno che ci faccia vedere in anticipo le cose da fare o da non fare . Ma cosi non è bello sapere tutto in anticipo dirà qualcuno. Certo che no , ma era solo per preservarci dai dolori e dalle sprangate sui denti...So solo che un po' di volte ho dovuto cambiare rotta , reinventarmi , affrontare le sfighe e i contrattempi . Ho imparato a prendermi in giro e a non commiserarmi per certe cose successe . A volte mi domando dove riesco a trovare questa ironia quando in momenti normali o ad altri , verrebbe la voglia di urlare e piangersi addosso e mandare tutti a.....
Ognuno di noi ha il suo labirinto . Da percorrere da soli o in compagnia . Un labirinto che ci mette alla prova . Ma che come tutti i labirinti ha un'entrata e un'uscita . Dipende dalla nostra forza di volontà e determinazione , coraggio e umiltà , sogni e speranze a farci trovare prima o poi la strada giusta che ci porta all'uscita del labirinto...che poi magari è la stessa entrata...ma allora , non è che per caso non ci siamo nemmeno mossi ?
Bene , vi ringrazio per la pazienza che avete avuto , per la compagnia che mi fate tra le pagine del blog e per la simpatia e amicizia dimostata anche di persona dal momento che qualcuna di voi l'ho conosciuta .
Ringrazio anche Rino e Alice che in questo periodo hanno mangiato tutti i miei esperimenti in bianco e nero !
E se nel vostro cammino vi capita di trovarvi nel vostro labirinto...bè non abbiate paura....la via d'uscita è sempre li' che aspetta . L'importante è uscirne indenni , ammaccati , sfracellati ma sempre a testa alta. A dispetto di tutte le sfighe , le pentole senza i coperchi , i conti senza l'oste... E' solo questione di tempo e di costanza e di credenza.....ma noooo....la credenza fa tanto cucina!!! Ho rovinato il finale da effettooooo.....volevo dire di crederci ecco. Bè forse sono riuscita sul finale a strapparvi un sorriso , nel caso vi foste commosse troppo nel leggere i miei pensieri !
Ah ma la ricetta?
Bè...ho stampato la fotografia di un labirinto e con l'aiuto di una sacca da pasticcere ho ricreato il labirinto nel piatto . Un labirinto cremoso visto che è stato realizzato con ricotta e caprino mescolati insieme...ovviamente con la giunta del mitico e insostituibile nero di seppia....
( Le parole di Alice a Rino quando ha visto la fotocopia del labirinto...papà stai a vedere che quando torna dal lavoro farà qualche cosa....e quando ha visto il labirinto nel piatto....papà, te l'avevo detto che avrebbe fatto qualcosa....ma la mamma non è messa bene....)
Forse è vero...ma mi sono cosi' divertita !!!
Quindi finisce qua il black and white time.....un abbraccio a tutte....in bianco e nero ovviamente !!!
con questa "ricetta" partcipo al contest
martedì 24 gennaio 2012
Gnocchi neri con ripieno a sorpresa...
In pausa telefono a casa e chiedo a mio marito se gentilmente va a prendermi una bustina di nero di seppia e se mi mette a bollire le patate e già che c'è me le schiaccia pure...bè se fa trenta puo' fare anche trentuno no?? Ahaha. Arrivo a casa e trovo il nero di seppia sul tavolo e le patate schiacciate . Bravissimo . Il tempo di cambiarmi e lavarmi le mani e sono subito in cucina a preparare.....gli gnocchiiiii. Ho preparato i ravioli neri , le tagliatelle nere e gli gnocchi poverini ? Ok non è giovedi ma chi se ne importa , gli gnocchi son sempre buoni, qualsiasi giorno della settimana . Ma ecco che mentre sono già alle prese con patate e farina mio marito mi chiede " Ma ancora devi cucinare in biaco e nero? Ma lo sai che ho letto che il nero di seppia è velenoso se assunto in dosi massicce? Infatti le seppie lo usano per difendersi dagli attacchi dei nemici" Ahahahahaha....non ce la facevo piu' dal ridere! Ma piantala li di sparare str....comunque lo faccio perchè mi piace, non perchè devo e domani finisce il contest. Meno male risponde lui ! Ahahah.....
Ecco qua davvero quasi l'ultima ricetta , perchè qualche cosa riusciro' ancora a fare all'ultimo momento . Degli gnocchi ripieni , come quelli di...si quelli. Siccome li avevo già fatti tempo fa, ed erano stati apprezzati , questa volta ovvviamente , vista la situazione , li ho vestiti di nero . Ma dentro c'è una morbida sorpresa colorata ! Si , un ripieno di formaggi cremosi versione delicata e versione piccante . Tutta da scoprire , boccone dopo boccone .
Ingredienti
500 gr di patate
200 gr di "Farina pasta fresca e gnocchi" di Molini Rosignoli
1 tuorlo
1 bustina di nero di seppia
sale q.b.
Bruschetta di ciliegino piccante della Agromonte q.b.
1 vaschetta di ricotta fresca
1/2 caprino
2 fette di mozzarella per pizza
1 confezione di Gran cucina alla Soia della Codap
Esecuzione
Bollite le patate e schiacciatele come per quando preparate il purè. Salatele , aggiungete la farina , il tuorlo , il nero di seppia e impastate fino a quando avrete ottenuto un composto liscio e ben compatto.
Mescolate i formaggi . Divideteli in due ciotole : in una aggiungete qualche cucchiaio di Bruschetta di ciliegino piccante . Stendete sul piano di lavoro leggermente infarinato , con il mattarello , l'impasto degli gnocchi e adagiate un cucchiaino di crema al formaggio in versione piccante ( foto 2 ) e richiudete schiacciando leggermente i bordi ( foto 3 )
Procedete cosi anche con l'altro ripieno . Con queste dosi ho confezionato 15 grossi gnocchi ripieni .....
e un numero imprecisato di piccoli gnocchi rotondi......
Ecco qua davvero quasi l'ultima ricetta , perchè qualche cosa riusciro' ancora a fare all'ultimo momento . Degli gnocchi ripieni , come quelli di...si quelli. Siccome li avevo già fatti tempo fa, ed erano stati apprezzati , questa volta ovvviamente , vista la situazione , li ho vestiti di nero . Ma dentro c'è una morbida sorpresa colorata ! Si , un ripieno di formaggi cremosi versione delicata e versione piccante . Tutta da scoprire , boccone dopo boccone .
Ingredienti
500 gr di patate
200 gr di "Farina pasta fresca e gnocchi" di Molini Rosignoli
1 tuorlo
1 bustina di nero di seppia
sale q.b.
Bruschetta di ciliegino piccante della Agromonte q.b.
1 vaschetta di ricotta fresca
1/2 caprino
2 fette di mozzarella per pizza
1 confezione di Gran cucina alla Soia della Codap
Esecuzione
Bollite le patate e schiacciatele come per quando preparate il purè. Salatele , aggiungete la farina , il tuorlo , il nero di seppia e impastate fino a quando avrete ottenuto un composto liscio e ben compatto.
Mescolate i formaggi . Divideteli in due ciotole : in una aggiungete qualche cucchiaio di Bruschetta di ciliegino piccante . Stendete sul piano di lavoro leggermente infarinato , con il mattarello , l'impasto degli gnocchi e adagiate un cucchiaino di crema al formaggio in versione piccante ( foto 2 ) e richiudete schiacciando leggermente i bordi ( foto 3 )
Procedete cosi anche con l'altro ripieno . Con queste dosi ho confezionato 15 grossi gnocchi ripieni .....
e un numero imprecisato di piccoli gnocchi rotondi......
Preparate la crema ai formaggi scaldando a fuoco bassissimo la crema alla soia con la mozzarella , 2 cucchiai di ricotta e 1/2 caprino ....
Questo è il morbidissimo ripieno piccante....
nella versione delicata....
e questa nella versione rotonda, come piccole perle nere...
con questa ricetta partecipo al contestlunedì 23 gennaio 2012
White hearts
Uno stuzzichino "romantico" ? Da improvvisare e da fare senza spadellare troppo anzi per niente ? Ecco qua , perchè non sempre bisogna sudare sette camicie in cucina per fare piatti elaborati. La cucina è anche divertimento , relax , gioco , fantasia e a volte provocazione.....questa sera mi voglio rilassare e spargo cuori a destra e a manca!!!
Ingredienti
1 mozzarella per pizza
olive nere denocciolate
Esecuzione
Tagliate la mozzarella con uno stampino a forma di cuore ( io ho usato il pressino di un coppapasta)
Fermate con uno stuzzicadenti un oliva ed ecco fatto....
con questa ricetta partecipo al contest
http://www.mytasteforfood.com/2012/01/colors-and-food-what-else-black-and.html
con questa ricetta partecipo al contest
http://batuffolando.blogspot.com/2011/11/il-mio-1-contest-dallantipasto-al-dolce.html
Ingredienti
1 mozzarella per pizza
olive nere denocciolate
Esecuzione
Tagliate la mozzarella con uno stampino a forma di cuore ( io ho usato il pressino di un coppapasta)
Fermate con uno stuzzicadenti un oliva ed ecco fatto....
con questa ricetta partecipo al contest
http://www.mytasteforfood.com/2012/01/colors-and-food-what-else-black-and.html
con questa ricetta partecipo al contest
http://batuffolando.blogspot.com/2011/11/il-mio-1-contest-dallantipasto-al-dolce.html
Tagliatelle nere e cremose
Tagliatelle nere ma cremose...Ieri è stata la giornata dedicata alla pasta fatta in casa . Ne ho preparata un po' di piu' del solito cosi' sono riuscita a fare anche le tagliatelle . Per praticità riporto gli ingredienti che ho utlizzato per preparare i ravioli . Il procedimento non lo trascrivo ma lo potete trovare qui . Pero' mi sono dimenticata di contare quanti ravioli e quante tagliatelle ho fatto...uff....al limite , se preparate ravioli in quantità da caserma , o invitate amici buongustai , il che non guasta o surgelateli...torneranno utili nei momenti di emergenza !
Quindi ieri ravioli e stasera tagliatelle nerissime....che sembrano strisce di liquirizia!!
Ingredienti
4 uova
1 bustina di nero di seppia
sale q.b.
1 mozzarella per pizza
1 confezione Gran cucina alla Soia della Codap
25 gr di crescenza
Esecuzione
Procedete come descritto qui .
Una volta ottenuto il panetto di pasta , aiutatevi con un mattarello o con la macchina per la pasta per tirare la sfoglia . Siccome io non sono una sfoglina ho usato la macchina....ho messo le tagliatelle a cavallo di un mattarello che ho appoggiato tra gli schienali di due sedie e le ho lasciate asciugare ( foto 3) . Una volta secche le ho appoggiate su di un tagliere ( foto4)
Non contenta mi sono detta , come rendere piu' carino il piatto? Allora Ho preso la mozzarella e l'ho tagliata orizzontalmente in 5 fette. Col pressino di un coppapasta a forma di cuore ho dato la forma alla fetta di mozzarella . Con la punta di un coltellino fate due buchi nei due cuori ( foto 1) e infilate una lunga tagliatella piegata doppia . Nel cappio fate passare la tagliatella e tirate molto delicatamente per stringerlo leggermente ( foto2). Fate un fiocco come quando vi allacciate le scarpe (fioto 3 e 4 ).....
Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata e con un filo di olio affinchè la pasta non si attacchi . Nel frattempo scaldate a fuoco basso la crema alla soia , la crescenza e una fettina di mozzarella . Otterrete una cremina molto morbida . Scolate la pasta e impiattate a piacere ......o adagiata sulla base di crema ai formaggi ( foto 1 ) oppure già mescolata ( foto 2 ).....
con questa ricetta partecipo al contest
domenica 22 gennaio 2012
Ravioli neri con salmone e ricotta
Neri non li avevo mai fatti. Non ne avevo nè il motivo, nè l'ispirazione...oggi si e lo sapete bene il perchè. Cosi' alle 8 e qualche minuto , dopo aver fatto una veloce colazione ho incominciato a spignattare visto che avevo l'ispirazione giusta ! Niente di difficile , solo l'aggiunta del magico colore nero della seppia ed ecco che i ravioli che solitamente preparo bianchi con il ripieno di carne o con la zucca quando preparo i tortelli prendono vita tra le mie dita , in tutta la loro cupa ma sciccosissima eleganza ! E già che c'ero ho fatto una dose maggiore cosi son venute fuori anche le tagliatelle ! Ottimizzare il tempo e le risorse ahahah....
Cuoceteli in abbondante acqua salata e scolateli delicatamente con una schiumarola . Conditeli con la panna alla soia o come preferite.....
con questa ricetta partecipo al contest
http://photos-e.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc7/388950_257646884305488_100001805364833_679117_946627165_a.jpg
e al contest
http://dolcejaclin.blogspot.com/2011/11/pieno-come-un-raviolo.html
Ingredienti
4 uova
1 bustina di nero di seppia
sale q.b.
1 confezione di Gran cucina alla Soia della Codap
1 confezione di tranci di salmone fresco
1 confezione di ricotta fresca
Esecuzione
Preparate il ripieno tagliando il salmone il piu' finemente possibile . Io ho preferito tagliarlo a punta di coltello anzichè nel frullatore per non rendere troppo spappolato il salmone . Aggiungete la ricotta e amalgamate ottenendo un composto morbido . Lasciatelo riposare in frigorifero mentre preparate la pasta .
Nella planetaria ho mescolato la farina , le uova , un pizzico di sale e il nero di seppia. Se non avete la planetaria mettete la farina su un piano di lavoro e fate un buco al centro dove dovrete sgusciare le uova e il sale e con la forchetta raccogliete pian piano la farina partendo dal centro fino a quando non sarà assorbita tutta dalle uova . A questo punto lavoratela con le mani ......
Una volta ottenuto un panetto compatto e liscio , stendetelo o con il mattarello o con la macchina per la pasta. Stendete le sfoglie ottenute e rifinitele con una rotella dentellata . Depositate un cucchiaino di ripieno al centro (fig.1). Ripiegate la punta verso di voi ottenendo un triangolo e schiacciate bene i bordi (fig. 2) . Unite all'indietro le due punte in alto e schiacciate (fig. 3) . Alzate verso l'alto per ottenere la classica forma del raviolo (fig. 4)
Cuoceteli in abbondante acqua salata e scolateli delicatamente con una schiumarola . Conditeli con la panna alla soia o come preferite.....
con questa ricetta partecipo al contest
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e al contest
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Egg in black...and white....
Ma il cigno nero fa l'uovo nero? E come dimenticare la fiaba del Brutto anatroccolo che si trasforma in un bellissimo cigno? E Calimero tutto nero poverino? No non sono impazzita! O forse si...colpa del contest ...che sta veramente arrivando al traguardo ormai....Stamattina , mentre stavo preparando i ravioli , che postero' dopo , mi è venuto in mente il cigno , a quando all'età di quattro anni mentre eravamo in un parco pubblico a Parma , dove abitavano dei parenti...non nel parco pubblico...ahahah ho allungato il mio braccino per accarezzarlo e TAC....che beccata che mi ha dato ! Nonostante questo " doloroso" ricordo come non rimanere incantati davanti alla sua figura elegante mentre galleggia sull'acqua , un po' vanitoso , come se fosse consapevole della sua bellezza e a come viene interpretato in musica nel bellissimo balletto il Lago dei cigni dove eteree e leggiadre ballerine nei loro tutu' candidi volteggiano sul palcoscenico e nel terzo atto fa il suo ingresso Odile , il cigno nero....e il film Il cigno nero lo avete visto?? ...cosi' , finito di preparare i ravioli ho pensato di creare un uovo nero visto che nè galline nè struzzi o altri volatili depongono uova nere....un piccolo stuzzichino , o appetizer o finger food per fare la sciccosa....ecco se ieri mi sembrava di giocare all'Allegro chirurgo oggi mi sembrava di essere una pittrice alle prese con il nero di seppia e pennellino....ma che rilassante caspita!!!!
E mi piace anche il risultato......
Ingredienti1 uovo
ricotta e formaggio cremoso q.b.
1 bustina di nero di seppia
Esecuzione
Rassodate l'uovo . Raffreddatelo sotto l'acqua fredda e sgusciatelo . Tagliatelo a metà e togliete il tuorlo facendo attenzione a non rompere l'albume.
In una ciotola versate la bustina di nero di seppia e adagiatevi la metà di uovo facendo aderire il nero su tutta la superficie. Togliete il nero in eccesso e adagiatela su un piatto da portata . L'altra metà lasciatela bianca .
In una ciotolina mescolate la ricotta e il formaggio cremoso in quantità tale da riempire le due metà d'uovo. Dividete il composto a metà e in una mettete il nero di seppia avanzato .
Riempite la metà nera con il ripieno bianco e la metà bianca con il composto al nero di seppia.....
Come la volta scorsa , con il pennellino di silicone della Happyflex sporco di nero di seppia recuperato dalla bustina ho decorato il piatto....
con questa ricetta partecipo al contest
http://www.mytasteforfood.com/2012/01/colors-and-food-what-else-black-and.html
con questa ricetta partecipo al contest
http://batuffolando.blogspot.com/2011/11/il-mio-1-contest-dallantipasto-al-dolce.html
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sabato 21 gennaio 2012
Raggi di cuore....
Ultimi colpi di coda per questo contest in bianco e nero....uff, un po' mi dispiace, ma chissà cosa escogiteranno le menti fantasiose e illimitate di Cinzia e Valentina....bè quella di oggi mica è un ricetta vera e propria. Mi sono voluta cimentare in forme geometriche e incastri...siccome a metà mattinata si è inversata la giornata , ho deciso che dovevo isolarmi nella mia cucina e cimentarmi in qualcosa che calmasse un po' l'incazzatura....quindi autocontrollo , calma e pazienza esterni che dovevano placare la tempesta interna....
anche perchè stasera ho ospiti a cena e volevo rendermi presentabile almeno di spirito ....cosi' mi sono ritrovata a preparare uno strudel salato, maki , sushi maki , cestini di pane , pane , insalata mista da mettere nei cestini di pane , sugo per la pasta.....se uno mi avesse ripreso mentre lavavo, tagliavo e preparavo tutte le cose che mi ero prefissata di fare avrebbe detto che ero un po' pazza scatenata....ma stranamente anzichè mettermi ancora piu' agitazione questo vorticoso susseguirsi di passaggi mi ha calmato!!!
Ha funzionato !! La cucina come terapia....
Avete presente l'allegro chirurgo col quale magari qualcuno di voi ha giocato da piccolo?
Guardando la fotografia vi renderete conto della precarietà e della delicatezza che richiedevano i miei movimenti !! Bastava un colpo di tosse, uno squillo del telefono o del campanello per far sparpagliare i chicchi di riso a destra e a manca , ahahahah.....
Gli ingredienti e l'esecuzione sono quelli della precedente ricetta che trovate qui. Ve l'ho detto...cambia solo la presentazione del piatto.....un po' come un sole con due romantici raggi....
va bè perdonate...oggi va cosi ma....vi dedichero' le
ultime ricette per chiudere in bellezza questo periodo in bianco e nero !!!
con questa ricetta partecipo al contest
anche perchè stasera ho ospiti a cena e volevo rendermi presentabile almeno di spirito ....cosi' mi sono ritrovata a preparare uno strudel salato, maki , sushi maki , cestini di pane , pane , insalata mista da mettere nei cestini di pane , sugo per la pasta.....se uno mi avesse ripreso mentre lavavo, tagliavo e preparavo tutte le cose che mi ero prefissata di fare avrebbe detto che ero un po' pazza scatenata....ma stranamente anzichè mettermi ancora piu' agitazione questo vorticoso susseguirsi di passaggi mi ha calmato!!!
Ha funzionato !! La cucina come terapia....
Avete presente l'allegro chirurgo col quale magari qualcuno di voi ha giocato da piccolo?
Guardando la fotografia vi renderete conto della precarietà e della delicatezza che richiedevano i miei movimenti !! Bastava un colpo di tosse, uno squillo del telefono o del campanello per far sparpagliare i chicchi di riso a destra e a manca , ahahahah.....
Gli ingredienti e l'esecuzione sono quelli della precedente ricetta che trovate qui. Ve l'ho detto...cambia solo la presentazione del piatto.....un po' come un sole con due romantici raggi....
va bè perdonate...oggi va cosi ma....vi dedichero' le
ultime ricette per chiudere in bellezza questo periodo in bianco e nero !!!
con questa ricetta partecipo al contest
giovedì 19 gennaio 2012
Occhi di lupo con catalogna e salmone
Occhi di lupo....che strano nome da dare ad un formato di pasta vero? Eppure guardandola...sembrano proprio degli occhi di lupo per la loro forma allungata ! E che profumo questa pasta ! Quando ho aperto il pacchetto ho sentito un aroma di pasta buona , di grano, di pasta "ruvida" , "vera"...non so spiegare a parole.
E con un sugo rustico , delicato o semplicissimo ecco che diventa la regina sulla nostra tavola....quando la pasta è buona non bisogna inventarsi chissà quale condimento per esaltarne il gusto .
Qui l'amaro della catalogna ben si sposa con il morbido e delicato salmone utilizzato crudo , che si cuoce solo leggermente con il calore della pasta appena scolata.....
E con un sugo rustico , delicato o semplicissimo ecco che diventa la regina sulla nostra tavola....quando la pasta è buona non bisogna inventarsi chissà quale condimento per esaltarne il gusto .
Qui l'amaro della catalogna ben si sposa con il morbido e delicato salmone utilizzato crudo , che si cuoce solo leggermente con il calore della pasta appena scolata.....
Ingredienti
70 gr di pasta formato Occhi di lupo del Pastificio Artigianale Leonessa
1 cespo di catalogna cimata
1 trancio di salmone fresco
sale q.b.
Esecuzione
Separate i gambi della catalogna e togliete la parte piu' dura del gambo. In una padella antiaderente versate un filo di olio extravergine di oliva Dante , aggiungete uno spicchio di aglio vestito ( cioè con la buccia) e fate insaporire l'olio . Aggiungete la catalogna e fatela stufare .
Cuocete in abbondante acqua salata la pasta seguendo le indicazioni riportate sulla confezione.
Nel frattempo togliete la pelle al salmone e tagliatelo a dadini .
Scolate la pasta e conditela con la catalogna e con il salmone crudo . Mescolate veocemente e spolverizzate con una generosa macinata di pepe nero.....