sabato 9 gennaio 2016

Le vele del sorriso- Intagli thai e solidarietà



Le feste sono finite, finalmente o no, e si riprende il "solito" tran tran quotidiano. Anche il blog è andato piu' o meno "in vacanza", un piccolo stacco dal mondo virtuale per rigenerarsi un pochino. Ma ora, eccoci finalmente di nuovo in pista, con un po' di energia in piu', tanti progetti da sviluppare nel corso del nuovo anno, che hanno già mosso i primi passi. E anche se con un po' di ritardo, volevo parlarvi di un evento importantissimo che si è svolto lo scorso dicembre e precisamente domenica 20 al quale ho partecipato in compagnia di Elena ArrigoniMarzia RivaAnna Laura Mattesini e Walter Zanirato ne La Cucina di Altamura a Varese, in qualità di ospiti, quali soci AIFB- Associazione Italiana Food Blogger.
L’associazione Ristoworld Italia con il progetto Le vele del sorriso sta lavorando alla raccolta di fondi per il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, 
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e noi siamo stati  invitati ad assistere e a partecipare attivamente alla dimostrazione di una forma d'arte meravigliosa e affascinate: l'intaglio Thai.
L'ospitalità gioiosa di Maurizio Altamura, la gentilezza e la pazienza di Michele Borraccino, Giuseppe Iammarino e Mariano Torsello che hanno avuto nei nostri confronti, intagliatori alle prime armi, un po' impacciati all'inizio, un po' meno verso la fine della giornata, hanno reso il nostro pomeriggio creativo e veramente interessante. Ma anche troppo breve, per imparare per davvero tutti i gesti che fanno di un semplice tubero, frutta o verdura, un vero capolavoro.



Una forma d'arte cosi' delicata, minuziosa, riflessiva, non poteva che essere legata a questo grandioso progetto per la raccolta fondi. 
La malattia è brutta, ingiusta, inconcepibile, crudele per qualsiasi persona venga colpita, ma quando si tratta di un bambino, ecco che si rimane ancora piu' colpiti, basiti, affranti, senza parole.
Anche io ho perso amici e parenti, e quando ti tocca cosi' da vicino, ti senti disarmato, spaesato e quasi inutile.
Ma per tante persone che non ce l'hanno purtroppo fatta, ce ne sono altre che escono vittoriose da questa esperienza. E ce lo racconta commosso, Michele (Mikeleart ) che ci spiega che ha aderito a questa iniziativa, dando il suo fondamentale contributo, a seguito dell'esperienza vissuta con suo figlio che è riuscito a guarire. E questa è una bellissima vincita!
Quante volte ho ammirato le tavole eleganti e importanti, immaginando il lavoro che stava dietro a quei capolavori esposti. E in questa occasione ho potuto toccare con mano, nel vero senso della parola, quanto è bella e rilassante questa forma d'arte. Creare fiori, animali, o altre forme che sembrano pizzi, con pazienza certosina, è una grandissima soddisfazione per lo chef  e il suo staff, che oltre a pensare al menu', si occupano anche alle decorazioni, magari lavorando tutta notte. Tutto curato nei minimi particolari con pazienza, precisione, lentezza, perchè in questa arte, la parola premura, fretta o approssimazione non esistono. Il tempo scorre lento, mentre tra le tue mani, attraverso gli appositi stiletti, anche quelli di una bellezza indescrivibile, man mano prende vita un fiore o altro....una magia!

Per chiunque volesse conoscere piu' a fondo il progetto e contribuire potete cliccare QUI 



4 commenti:

  1. Grazie, Antonella, con tutto il mio cuore <3

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  2. Grazie a te che mi hai permesso di conoscere persone meravigliose, te compresa!!

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  3. Non so perché i commenti che ho fatto ieri non sono comparsi, pazienza! Hai avuto un'esperienza molto interessante ed utile, brava!

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    1. si davvero! No si finisce mai di imparare che ci sono persone cosi' generose e altruiste, e che a volte fai cose che non avresti mai pensato mai di fare...come ad esempio ricavare una splendida rosa da un pezzo di daikon e di zucca!

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