sabato 23 maggio 2015

Quartetto di pasta ai quattro sughi in cestini di grana


Ultima ricetta per la sfida Mtc di maggio dal tema Pasta col pomodoro  proposta da Paola.
Il tempo è volato troppo in fretta. Poi non ne avevo proprio a disposizione di piu' di quello che ho rubato.....Peccato, perchè ne avevo di idee in testa! Che sono rimaste tali. E tali rimarranno mi sa. Perchè non essendoci piu' la "pastasciuttara" di casa, consumando un solo pasto insieme, io e mio marito, sempre quello serale, e a volte nemmeno quello, la pasta non la mangiamo quasi mai di sera. Rimangono solo i fine settimana, dove posso sfogarmi nella preparazione dei primi, sempre che il tempo me lo conceda. perchè a volte, saltano persino i programmi, quindi....è tutto un terno al lotto!
Ho voluto finire "in bellezza", dedicando questa ricetta alla mia amica, si, quella nominata nella scorsa ricetta. Me la sono immaginata e disegnata, dando un senso ai formati di pasta che avevano tutti un filo conduttore, che portava alla metafora della vita, del rapporto che ho con questa mia amica. E siccome in questo periodo ho meno memoria del solito, me la sono scritta e disegnata, per paura di dimenticare qualcosa o fare confusione. Poi, mentre ora scrivo il post, che anche questo è tutto un programma, guardando le foto....noooooo......ho sbagliatooooo!!!! Ma saro' stordita! Allora....ero partita col voler utilizzare le "penne", simbolo di tutte le frasi, pensieri, lettere che ci siamo scritte, appunti presi a Storia della Musica insieme,la penna, che lega amici lontani con parole che li fanno sentire vicini, i "gemelli", tortuosi, come la strada in salita, che sembra non finire mai, coem la vite senza fine, piena di difficoltà, ma che poi finiscono e si arriva in cima.....le "farfalle", colorate, bellissime, delicate, finalmente libere di volare via dalle preoccupazioni, che spuntano in primavera, segno di rinascita, e poi gli "spaghetti", come filo conduttore della nostra amicizia, un filo lungo che si arrotola, si dipana, su allunga, ma non si spezza mai....già, peccato che al posto degli spaghetti ho utilizzato i "sedanini"!!!! E che cavolo significano nella nostra amicizia i sedanini??!! Ma che storditissima...tutta la poeticità che volevo dare alla mia creazione...va bè, ormai è fatta.

Anche questa volta ho voluto utilizzare la mia "formazione" preferita, il quartetto, che mi riporta indietro nel tempo, a quando ci suonavo....formazione che ho utilizzato anche quaquaqua qua e qua
......ma ora basta starnazzare.....andiamo alla ricetta. Che non è proprio velocissima da preparare, considerando che come base ci sono due tipi di pomodoro e quattro di altri ingredienti da aggiungere separatamente, cuocere in quattro pentole differenti i formati di pasta, colini, ciotole per condire, cucchiai...tutto moltiplicato per quattro....ma non hai tempo, cosa ti metti a farne quattro?! E i cestini poi? Insomma, bisogna coordinare bene i tempi tra scolare, condire, impiattare, FOTOGRAFARE! Ma me l'ero immaginata cosi' e cosi' l'ho voluta fare...piu' o meno, visto che poi alla fine...ho toppato con un formato!!

Gli ingredienti, a parte la pasta e poco piu', non sono pesati ma q.b.....dipende dai gusti personali....

Ingredienti
70 g di pasta per ogni formato ( io penne, farfalle, sedanini, gemelli)
500 g pomodori Ciliegia
500 g pomodori Datterini
6 spicchi d'aglio
pancetta Lucana q.b.
1 falda di peperone giallo
olive taggiasche, capperi "lacrimella", acciughe q.b.
piselli, taccole q.b.
tonno e olive taggiasche q.b.
peproncino, baslico q.b.
200 g di grana grattugiato per i quattro cestini

Esecuzione
Preparate gli ingredienti scritti....se siete smemorate come me......
In una padella antiaderente fate dorare i cubetti di pancetta con un rametto di salvia e rosmarino. Toglietelo dalla padella e tenetelo da parte.
Scottate sulla fiamma il peperone, togliete la pelle e tagliatelo a listarelle non troppo sottili.
Denocciolate le olive. Tagliate le taccole che avrete passato in padella con un goccio di olio e un bicchiere di acqua.

In una padellina antiaderente, foderata con carta da forno, versate 50 g di grana per volta. Quando è ben dorato, adagiatelo su una ciotola o altro contenitore per dare la forma preferita. Lasciate raffreddare.

Sciacquate i pomodori, tagliateli in due o quattro parti a seconda della grandezza e teneteli da parte. Sciacquate le foglie di basilico e mettetele da parte. In due padelle differenti, soffriggete in un filo di olio gli spicchi di aglio. Appena saranno imbionditi, versate i due tipi di pomodori. Cuocete per 4-5 minuti a fiamma vivace e coperti. In questo modo potranno ammorbidirsi. Appena ammorbiditi, abbassate la fiamma, schiacciateli con i rebbi di una forchetta, regolate di sale e fate cuocere ancora per 30 minuti. Il sugo deve restringersi un po', ma non asciugarsi troppo.

I ciliegia.....


i datterini...


Intanto, lessate al dente, in abbondante acqua salata, la pasta. Scolatela e conditela in ciotole separate, con una parte di sugo di pomodoro e gli ingredienti scelti, e servitela nei cestini di grana, aggiungendo il restante sugo e a piacere una macinata di peperoncino.




e volendo "esagerare", se i commensali sono proprio amiciamiciamici....proporla un po' come si fa con la "grolla dell'amicizia", la fondue bourghignonne, la fondue di formaggio o di cioccolato....che si beve dallo stesso contenitore o ci si "litiga" i pezzi....stesso piatto gigante....quattro o piu' forchette e via....la serata si anima!



e a fine pasto...avrei voluto avere una bella bacchetta magica! Invece, visto che la lavastoviglie era colma, ho dovuto lavare a mano tutte queste padelle e pentole....tutto per quattro....


con questa ricetta partecipo alla sfida n 48 dell' Mtc


6 commenti:

  1. Sarà che anche io ho un'amica che rappresenta per me tutto quello che hai descritto, ma seguo con apprensione quello che sta capitando ad A. e mi immedesimo terribilmente con quello che stai provando tu. Quanto all'incasinarsi con quattro preparazioni diverse, la cucina, per noi, è sempre un grande balsamo. Se, poi, vengon fuori queste meraviglie, ne sarà valsa doppiamente la pena.

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  2. Grazie Mariella. Non è un periodo facile. Già non sono molto "equilibrata" nelle mie situazioni familiari..... se aggiungi poi questa cosa, sembra sempre di essere su un campo minato. Non fai in tempo a tirare un po' il fiato che ne capita un'altra. Oggi ero sola, in mezzo a un casino in cucina che manco immagini! Ho iniziato alle 8 a cucinare....mi è volata la mattinata in un lampo. E poi sono "crollata". Tanta "fatica".... mio marito ha mangiato tutto senza dire niente....lustrando il piatto....mah!

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  3. Non avranno significato i sedanini, ma il cuore in questo piatto c'è tutto. E in generale, se posso, il fatto che tu abbia tirato fuori un piatto che per prepararlo richiede quattro pentole e tanta pazienza è un po' metafora dell'amicizia, che ha bisogno di cure, attenzioni, che spesso è complicata, ma tanto è complicata quanto è bello il rapporto che ne viene fuori alla fine :) come nel caso di questi sedanini: un po' di padelle in giro per tirare fuori una meraviglia da racchiudere in una mano, con quella cialdina di grana che fa da coppetta :) grazie per la tua ricetta

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  4. Ooooooooohhh e iniziavo a preoccuparmi...e com'è che la Anto non scende in campo con un quartetto, un quintetto, un'orchestra intera, mi stavo chiedendo....ecco qui: richiesta esaudita e, come sempre,con quatro centri, belli precisi, pienamente rispondenti allo spirito della sfida,gustosi e perfettamente eseguiti.
    E tutto mi torna, adesso...:-)

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  5. ahahah!!!! anche le altre volte avevo "concertato" ma forse non hai fatto in tempo a commentare....don't worry...I'm here....forever....I hope.....of course.....

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