sabato 31 marzo 2012

Canederli verdi...gnudi...strozzapreti....un giro d'Italia tra i sapori...


Ci sono piatti della tradizione , che sono esclusivi di quella zona e basta. Come un segno di riconoscimento . Ad esempio se dico Carciofi alla Giudia , il mio pensiero va a Roma , se dico Pandoro , a Verona , se dico Cassöela  a Milano , la Farinata  a Genova.....e cosi via. Quindi specialità autoctone . Ma ci sono piatti che pur essendo tipici del territorio , alla base hanno un ingrediente in comune , e questo piatto lo ritroviamo in diverse parti d'Italia , magari rivisitato , personalizzato , con un altro nome , o con lo stesso nome ma con caratteristiche diverse....un piatto che pero' lega come un filo invisibile una regione all'altra. Senza quasi che ci si accorga . Ma che al palato dei piu' accorti e buongustai questo particolare non sfugge ! E allora , partendo da questa ricetta , i canederli verdi , conosciuti anche come "strangolapreti" , piatto tipico della cucina altoatesina , con spinaci e uova....facciamo un viaggio tra i sapori e le regioni , e vediamo se c'è un filo conduttore...Eh si, eccome se c'è ! Curiosando in rete ho trovato una serie di informazioni che li' per li' sapevo già , ma che non mi ero proprio soffermata a pensarci piu' di tanto . E invece , con calma , leggendo le varie origini di questi piatti , ho riscoperto come questo filo conduttore unisce nord e sud , in maniera curiosa e gustosa !
I canederli verdi , con spinaci , uova , pane raffermo e formaggi , hanno una consistenza "compatta ma un po' morbida" , tanto da permettere di lavorarli con le mani e creare delle sfere piu' o meno grandi . Questa base di spinaci e uova , è utilizzata nella tradizione Altoatesina per preparare gli Spätzle che hanno la consistenza un po' piu' compatta , e che in altre parti d'Italia vengono chiamati "strozzapreti" , e che a seconda della regione possono assumere un aspetto e anche ingredienti diversi ......
Il nome curioso pare stia a significare che i preti , nella loro ingordigia nel mangiare questi gnocchi , quasi si strozzassero . Un'altra , al movimento secco e deciso con il quale le caslinghe romagnole strozzavano i pezzetti di sfoglia , quasi come se volessero strozzare un prete e un'altra ancora quando venivano strozzati i preti ai tempi dello stato pontificio , quando il movimento anticlericale era molto attivo , con lo strozzaprete , simile ad un laccio di scarpe , facile da reperire e considerato innocuo.
E mentre nella cucina milanese ,  lariana , e per i  famosi gnudi toscani , sono fatti con gli spinaci e gli altri ingredienti sopra citati , nelle altre regioni si intendono come pasta fatta a mano , quindi utilizzando uova e farina , tirata la pasta sfoglia e " strozzata" o tirata nella particolare forma.
Quindi ecco accomunati  la cucina romagnola , con la sfoglia tagliata e strozzata ,  la cucina umbra con una pasta lunga a sezione quadrata ,la cucina laziale, con i suoi spaghettoni tirati a mano , all'Aquila, invece sono dei grossi cordoni impastati con il grano duro lunghi circa 20 cm. Nella cucina salentina,  invece sono chiamati cosi gli gnocchi di patate. Nella cucina calabrese, nella tradizione nicastrese sono il piatto del martedì grasso .
Quindi , ricordiamoci , quando ordiniamo un piatto di strozzapreti -canederli , che se siamo nel Tirolo , Lombardia o Toscana , ci vedremo servire un profumatissimo piatto con delle sfere verdi condite con burro fuso e una generosa grattugiata di grana che quando si taglia con la forchetta ci mostra il suo interno fatto di dadini di pane e dadini di formaggi filanti e morbidi....ma se li ordiniamo in Emilia o nelle altre regioni che offrono questo piatto prelibato , ci arriverà un piatto di "semplice" pasta , ma condito con un sugo forte e corposo....I primi , nascondono all'interno il prezioso contenuto , i secondi lo mostrano già al primo sguardo....ma hanno in comune una sola cosa : un piatto semplice , ricco di profumi e sapori , preparato a mano da chi ama non dimenticare la tradizione . Piatti di una volta che rimangono saldamente attaccati con le radici al passato , ma con la voglia di essere proiettati nel futuro . Per questo questi piatti non devono essere dimenticati . Fan parte del nostro vissuto e del nostro bagaglio di vita . E se chi è in grado di preparare con le proprie mani questi doni , lo insegna anche ai piu' giovani , stiam pur certi che questi piatti non andranno mai dimenticati....
Ed ora veniamo alla ricetta , che potete trovare integralmente qui . e con la quale partecipo al  bellissimo e particolare contest


5 commenti:

  1. sembrano davvero deliziosi, complimenti!
    Da oggi ti seguo, se ti va, passa anche tu da trovarmi

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    1. Grazie samax....non riesco a commentare nel tuo blog....:-((

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  2. buonissimi i canederli! li mangiavo quando andavo in montagna! davvero ottimi!
    abbracci

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  3. buoni da quanto tempo non li mangio! Esattamente dall'ultimo viaggio in suTTiroulen
    a presto!

    (ps e togli il codice captcha ci si mette un ora ad interpretare le lettere!!) ehehehhe

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  4. SEMBRANO VERAMENTE OTTIMI...BRAVISSIMA UNA FANTASTICA RICETTINA.....BUONA SERATA STEFY

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