La cucina.Luogo dove sperimentare e perfezionare.Ogni piatto è legato a un ricordo della mia infanzia,di un viaggio o semplicemente a un momento condiviso in allegria.Dove anche un semplice piatto di pasta ha un sapore sublime. Perchè la sapiente combinazione di ingredienti e amore per cio' che si sta cucinando crea un sapore e un ricordo unici.Come la sapiente combinazione di note e interpretazione di Musicisti e del Direttore d'Orchestra creano una Musica che ti porti nel cuore.Per sempre.
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martedì 7 aprile 2015
Pittole..pettole..pittule...ai peperoni e melanzane
Le pittule sono un piatto di magro della tradizione preparate solitamente il 7 dicembre, la vigilia dell’Immacolata. Ma, come si puo' notare, possono essere gustate anche durante l'anno, in occasione di altre ricorrenze o per il semplice fatto che si vuole gustare un buon fritto.
Sono diversi i modi di definire questo piato: in Puglia “Pittula” o “pittola” è sicuramente il diminutivo di pitta, focaccia, ma vengono chiamate anche, pìttula, pìttola, pèttola, pèttele, pèttulu, pìttala, pètt-li, ppèttulu, pèttala, e anche pèttuli (nel Brindisino), loffe de mòneche (nel Gargano), sckattabotte (a Noci) e pettue nguvatézze (a Terlizzi), traslitterazioni dello stesso nome nelle diverse pronunce, che cambiano anche a pochi chilometri una dall'altra.
Nel Napoletano sono chiamate “pèttole”, nel Calabrese (dove le producono anche a forma di ciambella) e nel Leccese “pìttule”.
Quindi possiamo concludere che sono questi i due nomi giusti e che per il resto si tratta di variazioni fonetiche.
La tecnica per creare le pittule ha bisogno di una certa pratica. Si prende un po’ d’impasto con la mano sinistra, si stringe il pugno e si fa uscire una pallina tra il pollice e l’indice piegati. Con la mano destra si stacca la pallina e si butta in abbondante olio bollente. A vederlo fare è di una semplicità disarmante, ma tra il dire e il fare....
Quelle che propongo oggi, sono con peperoni e melanzane grigliate, e siccome non mi sono mai cimentata...ho preferito raccogliere con il cucchiaio un poco di impasto e di ripieno e adagiarle nell'olio bollente. Sistema molto "fai da te" ma il risultato finale è stato apprezzato fino all'ultima dorata e croccante pittula....
Ingredienti
500 g di farina di grano duro
12 g di lievito di birra
sale q.b.
375 ml di acqua tiepida
olio per friggere (io olio Dante )
Impastate la farina con il lievito sciolto in un po' di acqua tiepida. Aggiungete la rimanente acqua con un po’ di sale fino ad ottenere un impasto molto morbido, quasi della consistenza di una crema. Mettete l’impasto in un recipiente largo e lasciatelo lievitare, per almeno due ore, coperto e in luogo tiepido.
Tagliate a cubetti piccoli i peperoni e grigliate la melanzana dopo che l'avete affettata e lasciata riposare per almeno 30 minuti in uno scolapasta, con un pizzico di sale grosso tra uno strato e l'altro per far perdere il liquido leggermente amarognolo. Tagliatela a cubetti.
Dividete il composto lievitato in due parti e aggiungete i peperoni e le melanzane. Mescolate e raccogliete con un cucchiaio un po' di impasto che racchiuda i cubetti di melanzana e poi di peperone.
Tuffate delicatamente nell'olio bollente ed estraetele con una schiumarola quando saranno dorate.
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