La pausa estiva è terminata....si riprende alla grande con la sfida per
MTChallenge che questo mese ci vedrà impegnate con
Le raviole del plin di
Elisa. Per me,l'MTC,oltre che un momento di relax e una sfida nel senso buono del termine, è anche una scuola di cucina,perchè i piatti proposti,che fanno parte della tradizione,sono man mano interpretati,reinterpretati,sviscerati,descritti con tale dovizia di particolari che anche la persona che fino a quel momento non si sarebbe mai sognata di cimentarsi in questo o in quello....si ritrova alla fine a cucinare piu' versioni dello stesso piatto,perchè ci ha preso talmente gusto!!
Ci sono piatti che ci mandano nel panico piu' assoluto perchè proprio non abbiamo mai provato a cucinarlo....quello che ci fa fare i salti di gioia perchè senza volerlo è il cavallo di battaglia per qualcuna di noi....quello che per la miseria,questione di principio ci devo riuscire cascasse il mondo....quello che ci prendiamo talmente tanto gusto a fare che i nostri cari non vedono l'ora che finisca il mese della sfida,ma poi si rendono conto che dietro l'angolo ce n'è subito un'altra e allora sudano freddo!!!
Questo mese,la ricetta proposta è fantastica, ma purtroppo cade in un periodo particolarmente caotico, difficile e delicato della mia vita, che mi ha costretto ad accantonare tutto quello che mi piace fare,per addossarmi e cercare di risolvere e affrontare situazioni difficili e gravose,sia fisicamente che emotivamente, e a dovermi dividere tra casa,lavoro e queste incombenze, facendomi arrivare a sera stravolta di stanchezza,triste,voglia di cucinare pari a zero, tanto che mi addormento sul divano, col pc sulle gambe,con l'illusione di riuscire a connettermi e aggiornarmi,e poi a passare la notte completamente sveglia a girarmi e rigirarmi nel letto con tanti pensieri.....a volte gli hobby o un diversivo sono un toccasana,che sviano almeno momentaneamente la mente ma....se proprio manca il tempo e la testa è da tutt'altra parte....non c'è blog o hobby che tenga....certe sere ero talmente stanca e demoralizzara che tutto quello che mi stava capitando che trovavo "stonato", troppo frivolo e quasi inutile tutto il resto...pensavo che bastava un click per togliermi da fb e cancellare il blog....un pensiero malsano certo! Tutto il mio lavoro e il mio divertimento erano e sono note stonate in questo momento....ma poi un giorno, riflettendo, mi sono detta che non era giusto annullare tutto quello che avevo creato con tanta passione e tempo fino ad ora e annullarmi....certo non mi sono cercata la situazione dove mi sono trovata mio malgrado coinvolta tra capo e collo, ma non è giusto sacrificare quello che è un mio spazio....cosi' non ho fatto nessun click e grazie a due iniziative importanti sono rimasta.
Certo, in sordina, perchè non ho il tempo che vorrei purtroppo, le idee ci sono , ma non riesco a ritrovare tutto lo spazio che avevo prima....chi mi conosce e sa che mi butto a capofitto ad azzardare,inventare,provare infinità di versioni di una ricetta,questa volta rimarrà a bocca asciutta!......ma spero di ritornare come ai vecchi tempi....e per fortuna per tutto questo tempo,che purtroppo non è ancora finito, e chissà quando mai finirà, per la serie siamo in ballo,balliamo fino in fondo e fino alla fine,c'è la collaborazione di mio marito che davvero si sta facendo in quattro anzi in mille per aiutare a risolvere tante cose che altrimenti non vedrebbero nessuna conclusione o chissà quando nel tempo....e non finiro' mai di ringraziarlo perchè anche lui si è trovato coinvolto suo malgrado in questa situazione e nonostante tutti i suoi impegni non si tira mai indietro e non si lamenta anzi....è il primo a farsi avanti a fare le cose....e anche lui arriva stravolto e si addormenta sul divano...insomma...un quadretto familiare proprio soporifero!!!
Peccato perchè adoro la pasta fatta in casa, le paste ripiene. I ravioli per me sono il piatto tipico della tradizione,che mi portano indietro nel tempo,dal momento che fin da piccola, di domenica si mangiavano in brodo o asciutti, e rappresentavano il piatto tipico della festa,quando ci si riuniva al lungo tavolo con i nonni,zii e cuginetti......si iniziava il giorno prima a preparare il ripieno,cosi diventava piu' buono,e la mattina al'alba a preparare i ravioli...e io che aiutavo mia mamma....un po' di ripieno sulla pasta e un po' in bocca..."muchela li che el basta no....." (....smettila li che non basta)....mamma che buono!!! E poi di nascosto i ravioli crudi....ma quanto buoni erano i ravioli crudi!!!
La pasta fatta in casa e i ravioli mi fanno sempre ritornare indietro nel tempo,ai sapori genuini,a quando non esisteva la fretta,quando non c'erano i piatti pronti surgelati,ma tutto era preparato in casa,e la domenica era festa già dall'alba,perchè dai piccoli gesti si preparavano grandi cose,che ti emozionavano e ti facevano sentire speciale e coccolata! I pranzi domenicali erano pranzi speciali,non tanto per il numero di portate,ma per l'amore che si metteva a preparare le pietanze...che in pratica erano...ravioli,cotti in brodo di carne che veniva mangiata con la mostarda,la salsa verde,o la senape,un pezzo di arrosto che si era lasciato da parte dopo che si era utilizzato un pezzo per fare il ripieno....oppure i tortelli di zucca....e poi fili e fili di tagliatelle.....insomma che bei ricordi!!!
L'unica volta che ho mangiato i ravioli del plin è stato al matrimonio di un nostro amico che abitava vicino a Cuneo e mi ricordo che quando li ho visti,cosi piccoli,ho detto...si ciao,non li faro' mai....e invece eccomi qua!
E' stata una bella sfida....riuscire a preparare questi piccoli raviolini....bisognerebbe avere le dita piiiiiccole e sottili....e ad essere sincera sono riuscita a farli piu' o meno abbastanza uguali...preparati per tre porzioni...gli altri li ho fatti un po' piu' grandi...insomma è capitato come quando preparo i taralli o le polpette...all'inizio sono tutti bellini e piccolini, ma poi mi stanco e allora i taralli cominciano ad essere delle ciambelline e le polpette da biglie si trasformano in palline da golf!!!
Quindi,molto a malincuore,questa volta partecipero' solo con una ricetta, e tanta grazia che sono riuscita a prepararne almeno una!! Preparata sempre con tanta passione pero',nonostante i pensieri, perchè fare la pasta,manipolarla,passarla nella macchina,preparare il ripieno e per la prima volta plinnare....è stato un po' "terapeutico"....tutti gesti scanditi dal tempo che è tornato indietro, e che mi facevano rilassare mentro ero momentaneamente concentrata a centrare lo spazio tra una piccola quantità di ripieno e l'altro...con un plin!
Bene,ora veniamo alla ricetta,che trovate descritta anche
qua
Ingredienti per 4 persone
per la pasta:
200 g di farina di grano tenero 0
1 uovo intero (grande)
2 tuorli (grandi) [4]
per il ripieno:
300 g di arrosto di vitello*
100 g di salsiccia
400 g di biete
1 noce di burro
2 uova
formaggio Grana grattugiato
sale
noce moscata
per il condimento:
sugo d’arrosto*
formaggio Grana grattugiato
*per l’arrosto:
500 g di fesa di vitello (o altro taglio adatto alla cottura arrosto)
1 spicchio d’aglio
1 rametto di rosmarino
1 foglia piccola di alloro
olio extravergine di oliva
sale
pepe
brodo di carne (o in mancanza di questo, brodo vegetale)
Esecuzione
Per prima cosa preparare l’arrosto. Legare la fesa con lo spago e farla rosolare in una padella con un filo d’olio, da tutti i lati, in modo da sigillare i pori della carne. Salare e pepare il pezzo di carne e trasferirlo in una teglia unta con un filo d’olio. Aggiungere lo spicchio d’aglio in camicia, leggermente schiacciato con il palmo della mano, il rosmarino e l’alloro. Cuocere in forno a 180°. Dopo 10 minuti bagnare con brodo e far cuocere per altri 40 minuti circa (per controllare la cottura, infilare una forchetta al centro e premere in modo da far fuoriuscire il succo: se il colore è biancastro la carne è cotta, se è rossastro non è ancora pronta).
Nel frattempo lavare e mondare le biete e saltarle in padella con una noce di burro.
Salare e tritare le biete. Togliere l’arrosto dal suo fondo di cottura e tritarlo finemente, insieme ai gusti. Unire i due composti ed incorporarvi la salsiccia sbriciolata. Aggiungere le uova, il sale, la noce moscata e il formaggio grattugiato. Mescolare bene con un cucchiaio di legno.
Mettere la farina a fontana e rompervi all’interno le uova. Mescolare le uova e la farina partendo dall’interno e incorporando poco per volta la farina. Impastare per una decina di minuti con i palmi delle mani finché si ottiene un composto liscio e compatto. Coprire con pellicola alimentare e far riposare per una trentina di minuti.
Tagliare pezzi di pasta e, che si scelga di usare la macchinetta o il mattarello, tirarla molto sottile.
Con l’aiuto di uno o due cucchiaini formare delle piccole palline di ripieno (grosse all'incirca come delle nocciole) e disporle sulla sfoglia, a poca distanza l’una dall’altra
Piegare la sfoglia e pizzicare la pasta tra una pallina e l’altra.Dopodiché tagliare i ravioli con la rotella partendo dalla parte chiusa e muovendosi verso i due lembi sovrapposti.
E’ importante lavorare con poca pasta per volta in modo da non farla asciugare troppo. Ogni volta che i ravioli sono pronti, disporli su dei tovaglioli puliti e spolverizzarli con farina.
e dopo tanti plin.....
.....su asse per pasta in legno massello di
GP&me
Filtrare il sugo dell’arrosto e farlo sobbollire in un pentolino in modo da ridurlo (renderlo più denso). Tenere in caldo.
Cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente e salata. Scolarli e condirli con il sugo d’arrosto e una spolverata di formaggio grattugiato
con questa ricetta partecipo al contest