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sabato 28 settembre 2013

Le raviole del plin con melanzana rossa di Rotonda e caciotta lucana

D

Sabato.Ore 6.45....non c'è niente da fare,anche se oggi non lavoro,son sveglia già dall'alba. Cosi mi alzo,visto che tanto devo andare dalla piccola Alyssa. Apro il frigorifero per prendere yogurt e latte e...usti,vedo le tre melanzane rosse che giacciono sul piatto e pare dicano....allora ci cucini o no?
Uhm....lampo di genio! Non c'è il due senza il tre...le melanzane sono tre....tre è il numero perfetto.....
Insomma,dopo una colazione veloce, ecco che penso alla terza versione dei plin per la sfida dell' MTChallenge!
Taglio le melanzane a fettine e le cospargo leggermente di sale,mi preparo,le cuocio,saluto Rino che nel frattempo si è svegliato e mi chiede ma cosa fai già in piedi.....ma cosa stai già cucinando,ma senti che odore! In effetti,svegliarsi e sentire l'odore di melanzana e non quello di una torta appena sfornata....
Salgo in macchina, e col cd dei Pooh che mi riporta a quando ero giovane e passavo le mie vacanze a Teglio con la mia amica Luciana,vado da mia cognata, dove tra una cosa e l'altra,mentre la piccola gioca sul tappeto colmo di giochini per tenerla impegnata,riusciamo a preparare dei cookies strabuoni!
Si pranza e poi viaaaa....sulla strada del ritorno,impanicandomi quando al casello dell'autostrada,nella corsia telepass-biglietto....oggi non ho il telepass, premo il pulsantone rosso per prendere il biglietto e...non esce niente....salivazione annullata,tremore,il cuore che accellera,schiaccio il pulsante dell'assistenza ma cavoli nessuno mi rispondeeee!!! Si crea una coda con strombazzamenti e improperi vari,ma oh,calmini un attimo nè....non vedete che c'è una donna impanicataaaaa!!?? finalmente una voce metallica mi dice di premere il pulsante che ora esce il biglietto....mavaffanbagno!
Ohmmm.....ohmmmm....calma,riprenditi,vai tranquilla....ok!

Nel tragitto,forse perchè l'impanicamento al casello mi ha destabilizzata del tutto comincio a pensare senza volerlo a tutte le cose che contengono il numero tre...si dice che il tre è il numero perfetto,infatti noi siamo tre fratelli,i porcellini della fiaba sono tre,la Santissima Trinità è composta da tre elementi, Il cappello a tre punte, balletto del compositore spagnolo Manuel de Falla,(qui in una registrazione dove ha suonato Alice),la Trilogia di Wagner.....naaaaa....ahahaah.....quella è la Tetralogia!!! Peccato,è cosi bella! L'anello del Nibelungo...con L'oro del Reno,La Valchiria,Sigfrido,Il crepuscolo degli dei.....ma non andiamo fuori tema!!!
Cosi mi viene in mente il Trittico di Puccini con Il tabarro,Suor Angelica,Gianni Schicchi,e Il trio Lescano con i suoi Tulipan!!
Ussignur...staro' mica impazzendo???!!! Il film Tre uomini e una gamba....e gli enigmi della grandissima e bellissima Turandot di Puccini......Qui,Quo,Qua,i nipotini di Paperino....i Tre porcellini...il trifoglio....le Tre cime di Lavaredo.....la Divina Commedia del sommo Dante....La Sonata è composta da tre tempi.....il Il valzer è una danza dal ritmo ternario...un due treeeee...un due treeee.....

Guidando e farneticando arrivo al casello dove devo pagare il pedaggio...ussignur...panico....dimmi che c'è l'omino...dimmi che c'è l'omino....siiiiii.....vedo spuntare un braccio dalla guardiola che prende i soldi....sono salva!

Ed eccomi a casa,una lavata veloce alle mani e.....eccomi pronta a plinnare per la terza volta.....con Rino che brontola...ma se le hai già fatte le foto la volta scorsa! Si ma i ripieni sono diversi...dai che oggi è l'ultimo giornooooo!!!!
Le mie prime due versioni sono qua e qua,mentre qui trovate quelle di Elisa....che ci ha fatto conoscere questa meraviglia!
Non sto a ripetere gli ingredienti e preparazione ,che trovate,se volete,nelle versioni citate.
Questa volta,visto che siamo solo io e mio marito,ho fatto una dose ridotta...e con un uovo e 100 gr di farina sono riuscita a fare 38 plin...questa volta si che mi sono ricordata di contarli!!

    ho tagliato finemente la melanzana rossa con la ricotta.....


    adagiato una piccola quantità di ripieno sulla sfoglia......

    assemblato......
    su asse per pasta in legno massello di GP&me


    cotti,scolati e conditi con la buonissima salsa di pomodoro fatta in casa, che ci ha regalato la mamma di Roberto,un collega di Rino.....


    ed ecco il gustosissimo interno......


    e con questa ultima,per davvero,versione partecipo alla sfida di


    ringraziandoli perchè in questo periodo incasinatissimo...che è ancora incasinato...sono riusciti a farmi comunque,anche se per poco,pensare ad altro,mentre cucinavo.....grazie di cuore!

    venerdì 27 settembre 2013

    Le raviole del plin al Gorgonzola,noci e pere




    Avevo detto che le volevo rifare e cosi' è stato! Chi mi conosce bene sa quanto sono caparbia, testarda, determinata. Se mi metto in testa di fare una cosa, cascasse il mondo la faccio....se so di avere ragione su un determinato argomento, voglio uscirne vincente perchè,cascasse il mondo, se so di avere ragione ,perchè devo cedere? A costo di apparire pedante, pressante, assillante....
    E quando ho deciso che avrei fatto una seconda ricetta per la sfida dell' MTChallenge ero sicura che l'avrei fatta,prima o poi, nonostante tutto. Si, nonostante il periodaccio che mi sta togliendo il respiro,le energie,la serenità....e forse il mettermi alla prova una seconda volta, è un modo per distogliere i pensieri per un attimo dal solito punto, una specie di antistress.
    E mentre li facevo mi sembrava di essere dentro una bolla,io e i miei ravioli,e tutto il resto non esisteva!Era la conclusione di una giornata che dire caotica è dire niente!
    L'idea mi è balenata stamattina,mentre a piedi andavo a prendere il pulmann,nei 20 minuti di tragitto che mi separano da casa, anche se sapevo che nel pomeriggio sarei dovuta andare a sistemare il resto delle cose, da finire entro la fine del mese,quindi sarei tornata a casa tardi . Mi rimane solo oggi o domani,mi sono detta,perchè sabato do una mano per la nipotina.....Al lavoro un deliro come al solito.....nel pomeriggio,man mano che passava il tempo ero sempre piu' stanca e proprio non avevo voglia di prendere due metropolitane,una filovia,sistemare,e fare il tragitto al contrario....cosi è bastato un sms di mio marito che mi diceva di non andare oggi,ma che avremmo sistemato tutto domenica, a farmi tirare un sospiro di sollievo....cosi alla mia ora ho spento il pc e senza pensarci due volte sono uscita....certo,con tutto questo periodo incasinato,sono sotto di ben cinque ore ma.....oggi non mi importava!
    Prendo al volo la metro,al volo il pulmann,e aspetto l'altra coincidenza....non avevo voglia di rifarmi 20 minuti a piedi,volevo tornare il piu' in fretta possibile a casa per plinnare! Aspetto quasi 10 minuti e poi,visto che il pulmann non arrivava mi incammino cosi' di malavoglia! Ma ecco che dopo essermi avviata, spunta il pulmann,che ovviamente non poteva fermarsi fuori fermata,e dopo aver tirato qualche parola non proprio ehm....ho proseguito il mio cammino....arrivata a casa con i piedi a fuoco e stanca,prendo la macchina e mi fiondo dalla dottoressa per una ricetta,e si,perchè nel frattempo mi è ritornata la cistite,sarà lo stress come dice la mia amica,sarà vattelapesca per chissà quale motivo....c'era il mondo cosi la lascio nella sua cassetta....vado al super a prendere uova e pere,pero' mi sfugge che a quell'ora escono i bambini da scuola,quindi quando mi accorgo è troppo tardi,ci sono le transenne,allora faccio il giro dell'isolato e parcheggio la macchina lontano dal super....quando arrivo a piedi a destinazione,hanno tolto le transenne perchè nel frattempo tutti i bambini erano usciti....sorvolo e faccio la spesa....vado a vuotare l'umido e....le chiavi della cantina mi cadono nel tombino proprio di fianco al bidone,ma si puo' mettere un tombino a griglia di fianco ad un bidone ?? Prendo un cacciavite,una pinza,no,non si riesce,allora chiamo Rino, che nel frattempo è bloccato con uno strappo alla schiena,per forza povero,con tutti gli sforzi che sta facendo in questo periodo, e con un inizio di influenza,e anche Alice è a letto con un'inizio di influenza.....cosi' scende con una calamita e riesce a tirare fuori le chiavi dal tombino...si ma allora ditelo...dove sono le telecamere....è uno scherzo? Non è che sono sul set del Truman show???!!
    Finalmente al'alba delle diciotto riesco a entrare in cucina e a iniziare il tanto atteso,agognato plinnamento....e tutto il resto sparisce,solo io e la farina,il ripieno,le uova. E tutto il resto......non mi tange piu'!!!

    Gli ingredienti e la ricetta la trovate qua e qua.

    Visto che marito e figlia non sono in gran forma, ho modificato le dosi,aggiungendo solo due uova. Volevo contare quanti ravioli sono riuscita a plinnare ma mi sono dimenticata!!!!



    Per il ripieno ho utilizzato 100 g di gorgonzola,100 g di formaggio cremoso, 4 noci, 2 pere (una per la decorazione) e ridotto tutto in crema.

    Certamente non ho inventato niente e non sarà un ripieno da urlo ma....la combinazione del gorgonzola naturale,dal sapore forte e deciso,(ma potete usare anche quello dolce che è piu' delicato),che ho smorzato con il formaggio cremoso,unito alla dolcezza della pera e alla croccantezza delle noci spezzettate, il tutto condito con burro fuso e salvia.....bè...è proprio buono!!!



    Tirate la sfoglia.......................



    Ponete una piccola quantità di ripeno sulla sfoglia lasciando una piccola distanza tra un mucchietto e l'altro.....


    Piegate,plinnate,rifinite con la rotella,tagliate......

    su asse per pasta di GP&me....

    ed ecco il plin!


    con questa ricetta partecipo alla sfida mensile di

    giovedì 19 settembre 2013

    Le raviole del plin per l'MTC


    La pausa estiva è terminata....si riprende alla grande con la sfida per MTChallenge che questo mese ci vedrà impegnate con  Le raviole del plin di Elisa. Per me,l'MTC,oltre che un momento di relax e una sfida nel senso buono del termine, è anche una scuola di cucina,perchè i piatti proposti,che fanno parte della tradizione,sono man mano interpretati,reinterpretati,sviscerati,descritti con tale dovizia di particolari che anche la persona che fino a quel momento non si sarebbe mai sognata di cimentarsi in questo o in quello....si ritrova alla fine a cucinare piu' versioni dello stesso piatto,perchè ci ha preso talmente gusto!!
    Ci sono piatti che ci mandano nel panico piu' assoluto perchè proprio non abbiamo mai provato a cucinarlo....quello che ci fa fare i salti di gioia perchè senza volerlo è il cavallo di battaglia per qualcuna di noi....quello che per la miseria,questione di principio ci devo riuscire cascasse il mondo....quello che ci prendiamo talmente tanto gusto a fare che i nostri cari non vedono l'ora che finisca il mese della sfida,ma poi si rendono conto che dietro l'angolo ce n'è subito un'altra e allora sudano freddo!!!

    Questo mese,la ricetta proposta è fantastica, ma purtroppo cade in un periodo particolarmente caotico, difficile e delicato della mia vita, che mi ha costretto ad accantonare tutto quello che mi piace fare,per addossarmi e cercare di risolvere e affrontare situazioni difficili e gravose,sia fisicamente che emotivamente, e a dovermi dividere tra casa,lavoro e queste incombenze, facendomi arrivare a sera stravolta di stanchezza,triste,voglia di cucinare pari a zero, tanto che mi addormento sul divano, col pc sulle gambe,con l'illusione di riuscire a connettermi e aggiornarmi,e poi a passare la notte completamente sveglia a girarmi e rigirarmi nel letto con tanti pensieri.....a volte gli hobby o un diversivo sono un toccasana,che sviano almeno momentaneamente la mente ma....se proprio manca il tempo e la testa è da tutt'altra parte....non c'è blog o hobby che tenga....certe sere ero talmente stanca e demoralizzara che tutto quello che mi stava capitando che trovavo "stonato", troppo frivolo e quasi inutile tutto il resto...pensavo che bastava un click per togliermi da fb e cancellare il blog....un pensiero malsano certo! Tutto il mio lavoro e il mio divertimento erano e sono note stonate in questo momento....ma poi un giorno, riflettendo, mi sono detta che non era giusto annullare tutto quello che avevo creato con tanta passione e tempo fino ad ora e annullarmi....certo non mi sono cercata la situazione dove mi sono trovata mio malgrado coinvolta tra capo e collo, ma non è giusto sacrificare quello che è un mio spazio....cosi' non ho fatto nessun click e grazie a due iniziative importanti sono rimasta.
    Certo, in sordina, perchè non ho il tempo che vorrei purtroppo, le idee ci sono , ma non riesco a ritrovare tutto lo spazio che avevo prima....chi mi conosce e sa che mi butto a capofitto ad azzardare,inventare,provare infinità di versioni di una ricetta,questa volta rimarrà a bocca asciutta!......ma spero di ritornare come ai vecchi tempi....e per fortuna per tutto questo tempo,che purtroppo non è ancora finito, e chissà quando mai finirà, per la serie siamo in ballo,balliamo fino in fondo e fino alla fine,c'è la collaborazione di mio marito che davvero si sta facendo in quattro anzi in mille per aiutare a risolvere tante cose che altrimenti non vedrebbero nessuna conclusione o chissà quando nel tempo....e non finiro' mai di ringraziarlo perchè anche lui si è trovato coinvolto suo malgrado in questa situazione e nonostante tutti i suoi impegni non si tira mai indietro e non si lamenta anzi....è il primo a farsi avanti a fare le cose....e anche lui arriva stravolto e si addormenta sul divano...insomma...un quadretto familiare proprio soporifero!!!

    Peccato perchè adoro la pasta fatta in casa, le paste ripiene. I ravioli per me sono il piatto tipico della tradizione,che mi portano indietro nel tempo,dal momento che fin da piccola, di domenica si mangiavano in brodo o asciutti, e rappresentavano il piatto tipico della festa,quando ci si riuniva al lungo tavolo con i nonni,zii e cuginetti......si iniziava il giorno prima a preparare il ripieno,cosi diventava piu' buono,e la mattina al'alba a preparare i ravioli...e io che aiutavo mia mamma....un po' di ripieno sulla pasta e un po' in bocca..."muchela li che el basta no....." (....smettila li che non basta)....mamma che buono!!! E poi di nascosto i ravioli crudi....ma quanto buoni erano i ravioli crudi!!!
    La pasta fatta in casa e i ravioli mi fanno sempre ritornare indietro nel tempo,ai sapori genuini,a quando non esisteva la fretta,quando non c'erano i piatti pronti surgelati,ma tutto era preparato in casa,e la domenica era festa già dall'alba,perchè dai piccoli gesti si preparavano grandi cose,che ti emozionavano e ti facevano sentire speciale e coccolata! I pranzi domenicali erano pranzi speciali,non tanto per il numero di portate,ma per l'amore che si metteva a preparare le pietanze...che in pratica erano...ravioli,cotti in brodo di carne che veniva mangiata con la mostarda,la salsa verde,o la senape,un pezzo di arrosto che si era lasciato da parte dopo che si era utilizzato un pezzo per fare il ripieno....oppure i tortelli di zucca....e poi fili e fili di tagliatelle.....insomma che bei ricordi!!!

    L'unica volta che ho mangiato i ravioli del plin è stato al matrimonio di un nostro amico che abitava vicino a Cuneo e mi ricordo che quando li ho visti,cosi piccoli,ho detto...si ciao,non li faro' mai....e invece eccomi qua!
    E' stata una bella sfida....riuscire a preparare questi piccoli raviolini....bisognerebbe avere le dita piiiiiccole e sottili....e ad essere sincera sono riuscita a farli piu' o meno abbastanza uguali...preparati per tre porzioni...gli altri li ho fatti un po' piu' grandi...insomma è capitato come quando preparo i taralli o le polpette...all'inizio sono tutti bellini e piccolini, ma poi mi stanco e allora i taralli cominciano ad essere delle ciambelline e le polpette da biglie si trasformano in palline da golf!!!

    Quindi,molto a malincuore,questa volta partecipero' solo con una ricetta, e tanta grazia che sono riuscita a prepararne almeno una!! Preparata sempre con tanta passione pero',nonostante i pensieri, perchè fare la pasta,manipolarla,passarla nella macchina,preparare il ripieno e per la prima volta plinnare....è stato un po' "terapeutico"....tutti gesti scanditi dal tempo che è tornato indietro, e che mi facevano rilassare mentro ero momentaneamente concentrata a centrare lo spazio tra una piccola quantità di ripieno e l'altro...con un plin!

    Bene,ora veniamo alla ricetta,che trovate descritta anche qua

    Ingredienti per 4 persone
     per la pasta:
     200 g di farina di grano tenero 0
     1 uovo intero (grande)
     2 tuorli (grandi) [4]
     per il ripieno:
     300 g di arrosto di vitello*
     100 g di salsiccia
     400 g di biete
     1 noce di burro
     2 uova
     formaggio Grana grattugiato
     sale
     noce moscata
     per il condimento:
     sugo d’arrosto*
     formaggio Grana grattugiato
     *per l’arrosto:
     500 g di fesa di vitello (o altro taglio adatto alla cottura arrosto)
     1 spicchio d’aglio
     1 rametto di rosmarino
     1 foglia piccola di alloro
     olio extravergine di oliva
     sale
     pepe
     brodo di carne (o in mancanza di questo, brodo vegetale)

    Esecuzione
     Per prima cosa preparare l’arrosto. Legare la fesa con lo spago e farla rosolare in una padella con un filo d’olio, da tutti i lati, in modo da sigillare i pori della carne. Salare e pepare il pezzo di carne e trasferirlo in una teglia unta con un filo d’olio. Aggiungere lo spicchio d’aglio in camicia, leggermente schiacciato con il palmo della mano, il rosmarino e l’alloro. Cuocere in forno a 180°. Dopo 10 minuti bagnare con brodo e far cuocere per altri 40 minuti circa (per controllare la cottura, infilare una forchetta al centro e premere in modo da far fuoriuscire il succo: se il colore è biancastro la carne è cotta, se è rossastro non è ancora pronta).
     Nel frattempo lavare e mondare le biete e saltarle in padella con una noce di burro.

    Salare e tritare le biete. Togliere l’arrosto dal suo fondo di cottura e tritarlo finemente, insieme ai gusti. Unire i due composti ed incorporarvi la salsiccia sbriciolata. Aggiungere le uova, il sale, la noce moscata e il formaggio grattugiato. Mescolare bene con un cucchiaio di legno.

    Mettere la farina a fontana e rompervi all’interno le uova. Mescolare le uova e la farina partendo dall’interno e incorporando poco per volta la farina. Impastare per una decina di minuti con i palmi delle mani finché si ottiene un composto liscio e compatto. Coprire con pellicola alimentare e far riposare per una trentina di minuti.

     Tagliare pezzi di pasta e, che si scelga di usare la macchinetta o il mattarello, tirarla molto sottile.
     Con l’aiuto di uno o due cucchiaini formare delle piccole palline di ripieno (grosse all'incirca come delle nocciole) e disporle sulla sfoglia, a poca distanza l’una dall’altra



     Piegare la sfoglia e pizzicare la pasta tra una pallina e l’altra.Dopodiché tagliare i ravioli con la rotella partendo dalla parte chiusa e muovendosi verso i due lembi sovrapposti.
    E’ importante lavorare con poca pasta per volta in modo da non farla asciugare troppo. Ogni volta che i ravioli sono pronti, disporli su dei tovaglioli puliti e spolverizzarli con farina.


    e dopo tanti plin.....


    .....su asse per pasta in legno massello di GP&me

    Filtrare il sugo dell’arrosto e farlo sobbollire in un pentolino in modo da ridurlo (renderlo più denso).  Tenere in caldo.

    Cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente e salata. Scolarli e condirli con il sugo d’arrosto e una spolverata di formaggio grattugiato



    con questa ricetta partecipo al contest

    domenica 15 settembre 2013

    Polpo ripieno di melanzana rossa di Rotonda e ricotta lucana




    Guardo la data dell'ultima ricetta e...rimango allibita....mai successo di aver trascurato per cosi' tanto tempo il mio blog!!
    Purtroppo una serie di imprevisti, notizie piu' o meno belle, lavoro, incombenze capitate tra capo e collo,con scadenze imminenti da rispettare, mi hanno allontanata dal mio angolo di passione-relax per tutto questo tempo!

    Cosi, quando ho visto per puro caso il post che parlava del concorso sui sapori della Lucania, mi sono iscritta d'impulso e d'istinto...tanto ho detto, chissà quanti hanno già scritto....figurati ....
    E invece dopo poco tempo ecco arrivare la mail di conferma e allora mi sono detta, bene ,quale inizio migliore? Con un concorso che mi porta lontano,perlomeno inizialmente, a conoscere i gusti e i prodotti di una terra a me sconosciuta. Che mi dia di nuovo lo stimolo a dedicarmi alla mia passione, che per i motivi di cui sopra ho dovuto accantonare! Anche perchè tornando a casa alla sera tardi o stanchissima, a volte cenavo solo con una fetta di pane con olio e pepe...o una pastina...o una tazza di latte....triste vero??!!
    Cosi, ho deciso che mi dovevo dare uno scossone e riorganizzare un po' tutto quanto...ed eccomi qua, pronta,piu' o meno, a partecipare a questa bellissima iniziativa per il concorso Iochef, con il regolamento e notizie nel blog di Teresa, che vedrà la vincitrice di questo concorso, protagonista insieme ad altre 11 temerarie, coraggiose e motivate amanti della buona cucina,partecipare a un`importante evento dal 7 al 10 ottobre a Metaponto : il 27° Congresso Internazionale della Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.)
    Cosa conosco della Basilicata? Niente, a parte il mio ex-collega, il libro autobiografico di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, la città di Matera,patrimonio dell'Unesco, famosa per i suoi sassi, e in ultimo, ma non per importanza, al musicista italiano del 1500, Carlo Gesualdo, principe di Venosa.
    Per quanto riguarda i prodotti, anche qui devo ammettere la mia ignoranza, escluso per il pane di Matera, che con la sua forma e sapore caratteristici, già mi aveva conquistato!
    Ma la melanzana rossa di Rotonda poi!! Io conoscevo solo quella lunga e tonda di colore viola.Quella che se non la metti subito col sale o la cuoci diventa subito nera e sinceramente non fa una bella impressione!
    Ma questa è stata veramente una sorpresa! Sembra un pomodoro,con delle venature verdi,arancioni,e quando si taglia sembra davvero l'interno di un pomodoro! E non diventa nera! Il profumo poi assomiglia davvero al fico d'india...E le sue origini sono africane! La storia documenta che molti cittadini di Rotonda, per la necessità di trovare un nuovo lavoro per costruirsi una vita nuova,nel 1935 partirono con l'esercito italiano destinazione Etiopia e una volta conclusa la guerra si stabilirono in quella colonia.Le famiglie che riuscirono a ritornare in patria prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale portarono con se questa curiosa melanzana.E l'adattamento di questa specie al nuovo territorio fu tale,da differenziarsi addirittura dall'originale. Anche se comunque le sue origini non sono state dimenticate...infatti scientificamente il suo nome è Solanum aethiopicum....non si finisce mai di imparare!
    E un'altra sorpresa sono stati i fagioli bianchi.A parte il tempo di cottura inferiore perchè il tegumento è sottile e delicato,il che non è da sottovalutare,visti i ritmi frenetici che ci circondano e vorremmo sempre avere a disposizione tutto e quasi subito.Questi fagioli erano la base dell'alimentazione rurale della Valle del Mercure,ricchi di proteine vegetali, tanto da essere chiamati la carne dei poveri.
    Sia le melanzane rosse che i fagioli bianchi si utilizzano per la preparazione dei piatti della tradizione che nulla hanno da invidiare ai piatti ricercati e sofisticati.
    Potrei proseguire elencando le caratteristiche di ogni prodotto che mi è arrivato per l'occasione.......

    Pane di Matera
    Olio evo di majatica
    Ficotto di Pisticci
    Peperone di Senise I.G.P.
    Melanzana rossa di Rotonda DOP (in crema)
    Fagioli di Sarconi IGP
    Cacioricotta o ricotta lucana
    Pomodoro Ciettàicale di Tolve
    Ceci neri

    ma davvero non finirei piu'! Lascio a voi il piacere e la curiosità di documentarvi.....

    Perchè ho utilizzato il polpo? Perchè tra i pesci consigliati per la partecipazione (elencati sotto), mi sembrava il piu' semplice e piu' facilmente reperibile. Chi volesse conoscere le caratteristiche delle altre specie le trova spiegate qui.

    Mormora
    Seppia
    Cefalo
    Gallinella
    Sauro
    Pesce serra
    Sciabola o bandiera
    Triglia agostinella
    Polpo
    Pettinessa
    Palamita
    Rombo
    Lucerna o pesce prete

     e ora passo alla descrizione della mia ricetta.....

    Un ultima precisazione,che è anche un mio pensiero personalissimo e magari non condivisibile ma....ho preferito lasciare gli ingredienti il piu' naturale possibile,nel senso che avrei potuto frullare i fagioli e ceci e renderli cremosi....glassare o utilizzare altri tipi di cottura o presentazione.
    Ma i prodotti ricevuti sono talmente buoni al naturale che mi sembrava quasi un peccato,un sacrilegio, snaturarli presentandoli in maniera innovativa e "moderna" o tentare tipi di cottura alternativi e innovativi.
    Un prodotto ottimo e della tradizione si deve gustare cosi com'è,anche col rischio di passare per poveri di inventiva e fantasia.La tradizione e i piatti di famiglia sono una cosa "sacra",che vanno rispettati e fatti conoscere per quello che sono e come ce li hanno tramandati.

    Ingredienti
    polpo
    melanzane rosse di Rotonda
    Fagioli di Sarconi IGP
    ceci neri di Pomarico
    ricotta lucana
    melanzane di Rotonda DOP in crema
    olio evo
    pomodoro Ciettàicale di Tolve

    Esecuzione
    Mettete a bagno i fagioli bianchi e i ceci neri al mattino (se volete cucinare per la sera questo piatto)
    Tagliate le melanzane a fette non troppo sottili e cospargetele con un pizzico di sale,per circa 30 minuti. Sciacquatele e fatele cuocere in una padella antiaderente con un goccio di olio evo. Fate appassire e tagliatele poi sottilmente.

    In due tegamini fate cuocere separatamente i fagioli e i ceci coprendoli di acqua e un goccio di olio evo.

    Tagliate a cubetti sottili la ricotta e a forma di cuore per la decorazione.

    Tagliate a listarelle sottili qualche pomodorino secco e irroratele con un goccio di olio evo

    Fate bollire l'acqua in una pentola capiente.Prendete il polpo per i tentacoli e immergetelo per tre volte.Per reazione si chiuderà "a fiore".
    Buttate via l'acqua e utilizzate acqua fredda. Aggiungete una gamba di sedano e qualche carota,sale e il polpo. Fate cuocere per due ore.Lasciatelo raffreddare e separate la parte centrale del polpo dai tentacoli e riempitela con la melanzana e la ricotta.



    In un piatto da portata versate qualche cucchiaiata di Crema di melanzana ,adagiate il polpo ripieno. e cominciate a decorare il piatto con gli altri ingredienti precedentemente cucinati.Una grattugiata di peperone di Senise e....il polpo è servito!




    con questa ricetta partecipo al concorso........

    incrociando le dita.....